Cesano Maderno va bene così... Senza parole!

venerdì 10 giugno 2011 | , ,



Questa volta è veramente difficile trovare parole adeguate per esprimere le sensazioni prodotte dall'indegno spettacolo da tardo impero a cui abbiamo assistito mercoledì sera durante il Consiglio Comunale di Cesano Maderno. L’euforia nel vedere la maggioranza spaccarsi è svanita, la soddisfazione nel constatare l’esattezza delle nostre analisi sul pessimo operato dell’amministrazione diventa un inutile vezzo.
Rimaniamo basiti, senza parole, di fronte ad un barile profondissimo di cui non si riesce ancora a scorgere il fondo. Un fondo da cui almeno cominciare a raschiare.

Nello spaesamento incredulo, vengono alla mente le parole di una bellissima canzone, che comincia proprio così:

Ho guardato dentro una bugia
E ho capito ch'è una malattia
dalla quale non si può guarire mai…

E’ ormai da 4 mesi che PDL e Lega palesano, non nei chiacchiericci, ma all’interno del Consiglio Comunale, la loro netta visione amministrativa e politica (mozione burqa, CAMS e sportello immigrati ne sono un pronto esempio).

Nelle continue geometrie variabili di voto in Consiglio si fa ormai davvero fatica a capire oggi chi sia la maggioranza e chi sia l’opposizione.
Oltre alle scontate critiche dell’opposizione “ufficiale”, mercoledì abbiamo anche assistito agli aspri attacchi al Sindaco della ormai “ufficiosa” opposizione: è il vice-capogruppo PDL Andrea Copreni ad esprimere frasi e concetti quali “signor Sindaco le riproponiamo il disagio del PDL per il modo in cui si comporta nell'amministrare la cosa pubblica”, “lei mortifica il nostro impegno e la nostra fiducia nei suoi confronti”, “siamo stanchi delle sue accuse nei nostri confronti. Deve considerare il PDL! Basta personalismi!”, “abbiamo rinunciato a due posti in giunta per far risparmiare il paese”, “deve ascoltare i cittadini e non essere arrogante! Deve rispettare alleati e opposizione!”, “chiediamo l'intervento della Lega Nord regionale per farle capire che deve ascoltare i cittadini!”.

Ma il Sindaco ignora completamente le parole di Copreni, mentre scoppia una nuova bagarre intorno ad un articolo del Giorno in cui il Primo Cittadino dà dei “ragazzini capricciosi” ai giovani del PDL. L’assessore Spagnuolo chiede conferma delle parole pubblicate sul quotidiano e invita a fare i nomi dei "ragazzini viziati". Il Sindaco prima nega e poi conferma. Siamo allo sbando.

Ma il meglio deve ancora venire. La sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale, Fabio Milan.

Tutta l’opposizione motiva la sua scelta nel presentare la mozione contro Milan citando le sue diverse violazioni del regolamento, che lo rendono dunque una figura non più super partes (tace solo Busnelli). Milan non concorda con le accuse mossegli, si difende e infine comunica la sua astensione dal voto.

Sembra ormai tutto scritto, ma la bomba esplode quando il gruppo consiliare leghista dichiara di non essere d'accordo con le motivazioni che hanno portato alla presentazione della mozione e, per questo, annuncia di non partecipare al voto. Ricordiamo che per la sfiducia servono comunque 16 voti, la maggioranza qualificata, che a questo punto l’opposizione non ha. Tuttavia, politicamente, senza la Lega la votazione vedrebbe vincere, anche se con maggioranza solo relativa, l’opposizione.

La Lega dunque si smarca, sfiducia Milan nei fatti, ma, come Ponzio Pilato se ne lava le mani, mettendo la patata bollente nelle mani del PDL: in questo modo, infatti, eventuali franchi tiratori sarebbero individuabili solo nel gruppo del Popolo delle Libertà. La votazione, lo ricordiamo, sarà a scrutinio segreto.

A questo punto Andrea Rovelli, capogruppo PDL, chiede una sospensione di 5 minuti per conferire con Fabio Milan, e, una volta rientrati i due, accade qualcosa di clamoroso.

Si procede al voto, e dopo lo scrutinio delle schede i voti sono 20, perché oltre all’assente Rovelli (ViviCesano), non ritirano la scheda i 5 della Lega, il Sindaco (bell’esempio di terzietà!), Milan, Busnelli e i consiglieri azzurri Giacomini e Fontana (che insieme a Milan formano l’ormai rinomato, e ribelle, “Gruppo Soliman” all'interno del PDL).

Ma ecco che arriva il risultato: 19 voti per la sfiducia ed un astenuto. Il Presidente del Consiglio Comunale non é più Fabio Milan.

Il quadro è dunque chiaro: è il PDL a rivendicare la decisione di revocare il proprio Presidente. Per la sfiducia non sarebbero bastati i voti dell’opposizione, e risultano quindi decisivi quelli di almeno 6 consiglieri del Popolo delle Libertà.

Con questa mossa il PDL risponde alla Lega rimettendole in mano la patata bollente. Alla prossima elezione di un nuovo Presidente del Consiglio Comunale i Padani dovranno comunque votare un Presidente condiviso (con ogni certezza in quota PDL) e se non lo facessero potrebbe accadere di tutto: un Presidente PDL votato con la stampella delle opposizioni o, peggio, un Presidente delle opposizioni sostenuto dal PDL. Con conseguenze a questo punto inimmaginabili sulla tenuta della maggioranza.

Ultima vergognosa chicca della serata è la vicenda che riguarda l’ipotesi di trasferimento dell’Ufficio Igiene di Cesano Maderno presso la sede ASL di Desio. Ricordiamolo, dopo un pastrocchio che culmina con la delega del Primo Cittadino al suo consigliere leghista Fioravanti di presenziare al posto suo all’assemblea dei Sindaci, è Fioravanti stesso a non mettersi di traverso all'ipotesi di trasferimento a Desio avanzata dall’ASL. Durante il Consiglio di mercoledì, il dibattito accesissimo sul tema vede persino una furiosa lite tra lo stesso Fioravanti e Sergio Monti (PD).

Alla fine prevale il buon senso e, con l’opposizione, anche PDL e Lega votano una mozione di impegno a riportare l’Ufficio Igiene a Cesano: ma nulla sarà più scontato, ormai l’ennesima incredibile frittata è stata fatta, e non è detto che si riesca a rimediare. La Lega di Cesano, dunque, fa marcia indietro (probabilmente conscia della brutta figura), dopo aver in prima battuta seguito le direttive del suo guru, un noto senatore di Lazzate, che pensa di razionalizzare i servizi ASL con la chiusura del “periferico” ufficio igiene di Cesano per aprirne invece uno nella sua vicina e “metropolitana” Misinto. Per la serie, Cesano ai Cesanesi!

Basiti da quanto la nostra Città sta subendo ormai da 2 interminabili anni, e disorientati dal non capire come sia possibile che questa amministrazione stia ancora in piedi, vogliamo concludere citando i versi finali della stessa canzone con cui abbiamo aperto:

…Ma poi ho camminato tanto e fuori
C'era un grande sole
Che non ho più pensato
A tutte queste cose
E va bene così
Senza parole

Oggi saremo pur senza parole su quanto sta accadendo, ma SEL di parole ne avrà sicuramente tante da dire, insieme a fatti concreti da realizzare, una volta che la spina verrà staccata e saremo finalmente di nuovo chiamati alle urne.
Un gran bel sole a Cesano c’è ancora, è solo nascosto dietro a queste nuvole verdi e azzurre che quel vento caldo ed arancione spazzerà via, con gentilezza e dignità.

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