Rassegna: Il Cittadino del 4/6/2011

sabato 11 giugno 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Sabato 11 Giugno 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Cade Milan, la «spinta» è dei suoi
Salta l'ennesimo presidente del consiglio e ad essere determinante è il Pdl, che alla mozione delle opposizioni (la Lega non partecipa) vota a favore

Tutti contro Milan, tranne la Lega Nord. Il presidente del consiglio comunale, Fabio Milan, è stato "tradito" dai suoi colleghi del Popolo della libertà, che alla fine hanno votato a favore della mozione di revoca dell'incarico presentata dalle opposizioni. Diciannove sì e una scheda bianca hanno messo all'angolo la seconda massima carica del consiglio comunale e una crisi che sembrava contrapponesse la Lega al Pdl, si scopre che in realtà riguarda tutta il partito del Cavaliere. La bocciatura di Milan era già nell'aria, ma non in modo così "palese". La richiesta delle opposizioni di scegliere il voto segreto, faceva preludere il via libera ai franchi tiratori, che si pensava potessero essere della Lega. L'epilogo? I Lumbard hanno spiazzato i colleghi del Pdl, dichiarando prima del voto, attraverso il loro capogruppo Giancarlo Carrara: «La revoca del presidente del consiglio si discute solo per gravi motivi, per noi della Lega non ci sono motivazioni così gravi da non aver più fiducia in Milan e per questo non partecipiamo al voto». Panico generale. Il Pdl chiede cinque minuti di pausa e a Milan viene chiesto di presentare spontaneamente le proprie dimissioni, quando giusto qualche attimo prima aveva spiegato le ragioni per continuare a ricoprire il ruolo di prestigio. La trattativa naufraga ed è il momento del voto. Le opposizioni insieme a Daniele Ceccarello e Domenico Canizzaro di "Un futuro per Cesano", 13 voti, sono compatte nel sostenere la mozione di sfiducia, la Lega e il sindaco non votano, Franco Busnelli, indipendente, non vota, lo stesso fa Milan, che comunque poco prima aveva già dichiarato la sua astensione, e lo seguono anche gli amici e colleghi in aula, Franco Giacomini e Gennarino Fontana, Pdl. La patata bollente dal fronte maggioranza rimane così nelle mani del capogruppo Andrea Rovelli, di Andrea Copreni, Jenny Tallarita tornata in aula dopo mesi d'assenza, Chiara Momatta, Alfredo Spagnuolo, Filippo Riccardi e Fabio Pronesti. La sfiducia al presidente per passare ha bisogno della maggioranza assoluta, sedici voti: alla fine saranno addirittura 19 i "sì" per la revoca e una scheda bianca.
Perché il Pdl ha bocciato un suo portavoce? «Il Pdl è stato sorprendentemente isolato dalla Lega - si legge in un comunicato - Se sostenuto dal solo gruppo Pdl, avremmo assistito a un presidente del consiglio rimasto in carica con i soli voti del suo partito». Fabio Milan rimarca- «Io sono del Pdl, sempre fedele, ho ricevuto l'ordine dal provinciale di rimanere al mio posto».
Cristina Marzorati


Mercoledì 15
Convocazione Si riparla di rendiconto

Mercoledì 15 giugno, alle 21, il consiglio comunale sarà chiamato a votare per la seconda volta il rendiconto di gestione 2010. La decisione è stata presa dal prefetto di Monza e Brianza, Renato Saccone, alla luce della bocciatura del documento datata martedì 17 maggio, quando il consuntivo del 2010 era stato respinto con 13 voti contrari e 12 favorevoli. Se il rendiconto sarà bocciato ancora una volta, a Cesano potrebbe arrivare il commissario ad acta, che approverebbe il bilancio d'ufficio, senza il bisogno di tornare nuovamente in aula per la discussione.
Cristina Marzorati

L'OPPOSIZIONE
Vaghi: «Questa maggioranza non sta più in piedi». Si apre il toto-presidente

Il dopo Milan potrebbe già essere deciso mercoledì prossimo. Il 15 gjugno,alle 19, due ore prima della seduta del consuntivo, maggioranza e opposizione saranno chiamate a scegliere il rappresentante della seconda massima carica istituzionale. La profonda crepa che si è aperta in maggioranza, in particolare all'interno del Pdl, rende difficile pensare a una scelta univoca, a meno che non s'instauri un dialogo costruttivo con le opposizioni. Punto di riferimento potrebbe essere Paolo Vaghi, Udc, che gli ambienti politici danno come il grande traghettatore verso una nuova coalizione post-Marina Romano prima della fine del mandato. Insomma, Vaghi è una specie di "sindaco ombra"? «Nessuna ombra, noi siamo un'opposizione che lavora bene, tutta e compatta - taglia corto Vaghi - e molte volte un gruppo di maggioranza condivide le nostre prerogative. Comunque ora la discussione è un'altra: la maggioranza non sta più in piedi». Sul presidente del consiglio dice: «Diciannove voti favorevoli alla mozione e una scheda bianca, peggio di così...». Il successore potrebbe arrivare dall'opposizione? «Perché no, il dialogo non manca». Ira i nomi Leonardo Guanziroli e Alberto Vaghi, «ViviCesano» o Andrea Rovelli, Pdl. Nell'attesa però il quadro politico è chiaro: il voto di sfiducia di mercoledì ha riportato alla luce una maggioranza "anomala", dove il Pdl vota mozioni presentate da Pd. «Non andiamo a braccetto con nessuno - sottolinea Pietro Nicolaci, capogruppo Pd - Il nostro scopo è far emergere le contraddizioni della maggioranza e metterla nelle condizioni di andare via. Hanno bocciato il presidente? Non voteranno mai la sfiducia al sindaco».
Cristina Marzorati


IERI SI SAREBBERO INCONTRATI
Crisi, Pdl brianzolo tace nonostante il confronto

I vertici del Pdl di Monza e Brianza, Roberto Alboni ed Elena Centemero, contattati a più riprese, sono perennemente impegnati in riunione e non hanno il tempo di spiegare cosa faranno per risolvere il "terremoto politico" a Cesano. É l'ennesimo capitolo di una vicenda che ha dell'incredibile. Eppure ieri mattina, venerdì l0 giugno, c'è stato a Monza l'incontro con alcuni esponenti del Popolo delle libertà di Cesano. Secondo indiscrezioni non ci saranno particolari scossoni, nonostante, dopo la bocciatura di Milan, il Pdl abbia scritto nero su bianco in un comunicato: «Si apre una grave crisi di maggioranza». Ma chi c'era al confronto? Le voci dicono Milan, l'assessore Alessandro Soliman e Andrea Copreni, che alcuni consiglieri comunali del Pdl vorrebbero come coordinatore della sezione cittadina. A quanto pare filo conduttore dell'incontro è stato evidenziare il disagio generale del gruppo a confrontarsi col sindaco, Marina Romano, un problema ormai già noto. Nulla invece si sarebbe detto sul dopo Fabio Milan, ma d'altronde all'elezione del nuovo presidente del consiglio comunale mancano cinque giorni.
Cristina Marzorati


Commento
ORA SI CHIUDA BARACCA E BURATTINI

A questo punto, è inutile girarci intorno, l'unica cosa da fare è andare tutti a casa, al più presto, prima che inizino le vacanze.
La frattura tra Pdl e Lega è ormai insanabile e non si vede quali altre «pezze» possano metterci i livelli superiori dei due partiti, dal provinciale al regionale, già alle prese con altre «rogne». Il Pdl dal canto suo è caduto ancora una volta nella «trappola» del Carroccio che ha puntato a far emergere tutte le sue divisioni e contrapposizioni interne che, ahimè, vengono da lontano, dalle elezioni del 2009 quando il centrodestra volle vincere a tutti i costi e ci riuscì peraltro per un pugno di voti. Una strategia (?) di corto, cortissimo respiro cui nemmeno il sindaco può sottrarsi e che ha portato ad una sorta di «teatrino» della politica (?) mortificante e soprattutto inconcludente: tre presidenti del consiglio sacrificati non si sa bene e perchè su quale altare della governabilità, un carosello di assessori, un andirivieni di consiglieri da un partito e da un gruppo all'altro, una girandola, il più delle volte a vuoto, di sedute consiliari. Palazzo Arese sembra essere diventato un hotel di non si sa quale categoria ma con le porte girevoli in perenne movimento. Ma Cesano Maderno non merita tutto questo, a partire dai cittadini che hanno accordato la loro fiducia ad una maggioranza che ha dimostrato la sua totale incapacità a governare una città che ha una sua storia politica ed amministrativa, ancorché recente, di tutto rispetto.
Per cui dal sindaco ai consiglieri tutti si prenda atto di un totale «fallimento» e, come si usa, si chiuda baracca e burattini.
Luigi Losa, direttore


Via
Ufficio Igiene, vaccinazioni Ora c'è un impegno bipartisan

L'Ufficio d'igiene non lascerà i locali di via San Carlo parola del sindaco Marina Romano. «Nei prossimi giorni il direttore dell'Azienda sanitaria di Monza e Brianza verrà nuovamente in città per effettuare un ulteriore sopralluogo - ha spiegato il primo cittadino dai banchi del consiglio comunale -mirato in particolare a verificare la presenza di posteggi. La decisione di spostare l'Ufficio dal nostro territorio a Desio era infatti scaturita da una carenza di aree di sosta, cui oggi noi suppliremo aprendo il nuovo parcheggio della stazione e attivando la fermata tra le vie Volta e Santo Stefano, realtà molto vicine a via San Carlo. Comunque -continua il sindaco - il 20 giugno l'attività di vaccinazione non si fermerà, so per certo che gli appuntamenti sono stati presi fino a luglio». La questione Asl è stata oggetto di una mozione presentata dalle opposizioni, in particolare da Pietro Nicolaci, Pd, durante l'ultima seduta di consiglio comunale convocata mercoledì sera. L'ordine del giorno, votato all'unanimità, sprona il sindaco e tutta la giunta a promuovere ogni azione utile per evitare l'addio dello Sportello. Per Paolo Vaghi, Udc, e Franco Busnelli, indipendente, ci vuole un'azione di forza, il Comune deve opporsi categoricamente al trasloco. Una presa di posizione condivisa anche dalle dirette interessate, il migliaio di mamme che ogni anno si rivolgono all'ufficio per vaccinare i propri bambini. É il caso della giovane Sara D'Avola, che ha scoperto dell'imminente trasferimento del servizio portando la sua piccola Ilaria di sei mesi in via San Carlo. Sara, con altre madri, ha subito promosso una petizione, che ha già raggiunto quota 370 firme e l'ha presentata al sindaco.
Cristina Marzorati


Nuova stazione ferroviaria: è davvero taglio del nastro
Domani inaugurazione per lo scalo di via Volta-Santo Stefano L'ultimo treno transiterà da corso Libertà questa sera alle 21

Domani mattina, domenica 12 giugno, alle 8.34 la nuova stazione entrerà in funzione. A quell'ora il treno partito alle 8.24 da Camnago, si fermerà all'incrocio tra le vie Volta e Santo Stefano, dando vita al nuovo punto di riferimento dei pendolari.
L'inaugurazione in pompa magna invece è prevista tre ore dopo, quando alle 11.30 dovrebbe arrivare in treno l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, insieme ai vertici delle Ferrovie Nord. Ad accogliergli ci saranno il sindaco, Marina Romano, e altri esponenti dell'amministrazione. La vecchia stazione ferroviaria di corso Libertà accoglierà l'ultima corsa alle 21 di questa sera, sabato 11 giugno: da quel momento sino alle 8.24 di domani il traffico ferroviario sarà interrotto tra Palazzolo e Seveso, per consentire a operai e tecnici di spostare la segnaletica. I viaggiatori saranno costretti a ripiegare su un collegamento provvisorio via bus. Non ci saranno invece problemi domenica, anche dal fronte parcheggi. L'assessore Cattaneo taglierà il nastro della nuova area di sosta all'incrocio tra le vie Ronzoni e Volta. Rispetto alle previsioni ci sono dieci posti auto in più, 140 invece di 130, cui vanno aggiunti anche i 50 posti auto ricavati in via Copernico. Qui i lavori sono ancora in corso, al termine gli stalli di sosta saranno un centinaio. Nella zona però la rosa totale dei posteggi è 300:140 nella grande area lungo le sponde del Seveso, 110 in via Copernico, 25 sotto gli ascensori, che in futuro serviranno la stazione della Seregno-Saronno, e 20 lungo via Ronzoni.
Lo spostamento della stazione non coinvolge esclusivamente gli automobilisti. Gli autobus di linea fino a oggi hanno continuato a fermarsi davanti al centro commerciale "ex Orologio", da domani transiteranno in via Santo Stefano, esattamente accanto al sottopasso ciclopedonale collegato direttamente alla stazione. La prova del nove della funzionalità del servizio e delle opere connesse sarà però lunedì, 13 giugno, quando in concomitanza alla ripresa della settimana lavorativa, i viaggiatori toccheranno con mano la praticità del trasferimento e soprattutto se i parcheggi saranno accessibili e la fermata degli autobus non provocherà incolonnamenti, come invece qualcuno ventila. L'inaugurazione di domani della stazione ferroviaria arriva a poco più di un mese dal sopralluogo polemico dell'assessore alle infrastrutture, Cattaneo, che il 5 maggio aveva "sgridato" Marina Romano per il ritardo nell'apertura.
Cristina Marzorati

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