Rassegna: Giornale di Seregno del 14/6/2011

martedì 14 giugno 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie in edicola oggi, Martedì 14 Giugno 2011, sul Giornale di Seregno.


ULTIMO ATTO IN CONSIGLIO COMUNALE, LA CRISI IN MAGGIORANZA È SEMPRE PIÙ PROFONDA
MEZZO PDL SILURA IL «SUO» PRESIDENTE
Fabio Milan è stato cacciato. I consiglieri azzurri si spaccano: sei lo sfiduciano e tre lo salvano La Lega nord non partecipa al voto e «smaschera» i loro alleati che vanno su tutte le furie

Il presidente del Consiglio Fabio Milan è stato cacciato. E il paradosso è che il benservito è arrivato proprio dal suo stesso partito, dal Pdl. O meglio, da una parte del Pdl. Il dramma (politicamente parlando) si è consumato lo scorso mercoledì 8 giugno, nell'ultimo Consiglio comunale. Che fosse una votazione a rischio per Milan si sapeva ormai da giorni, visto che alcuni esponenti azzurri avevano criticato la sua scelta di spostare l'ormai celeberrimo Consiglio sul bilancio dal 12 al 17 maggio, causa l'assenza dell'assessore alla partita Fabio Pometto e del sindaco Marina Romanò . E sì che nel pomeriggio dello scorso mercoledì lo stesso Copreni aveva dichiarato: «Ormai abbiamo trovato la quadra al nostro interno. L'intento è quello di riconfermarlo, anche se ho paura che dalla Lega ci sia qualche sorpresa». Invece, solo alcune ore dopo, in seduta consigliare è andato esattamente all'opposto. Le minoranze hanno preparato il terreno con una girandola di affermazioni pesantissime (malgrado la strenua difesa di Milan: «Sono accuse senza fondamento. Mancava Pometto e così ho deciso di spostarlo. Decisione avvallata dal segretario comunale»), poi è arrivato il colpo mortale da parte di 6 consiglieri del Pdl (su 9). La Lega, per bocca del capogruppo Giancarlo Carraro , aveva invece deciso di salvarlo: «Per il nostro gruppo non ci sono motivi gravi per sfiduciarlo. Per maggiore chiarezza non partecipiamo al voto». Parole inaspettate che hanno lasciato a bocca aperta i consiglieri del Pdl, andando un istante dopo su tutte le furie. Dai loro banchi sono volate parole grosse verso i lumbard. Alfredo Spagnuolo sembra abbia urlato: «Se continuate così ve la faremo pagare» (contatto per una conferma non ha per il momento risposto). Il capogruppo azzurro Andrea Rovelli ha cercato di serrare i ranghi: «Alla luce della loro dichiarazione chiediamo cinque minuti di sospensione». A quel punto il Pdl è uscito dall'aula, tutti con il cellulare in mano, assieme a Milan, andando a rintanarsi in uno stanzino adiacente. All'uscita, ormai il delitto era compiuto. Malgrado la votazione segreta il responso è stato chiaro: 19 voti favorevoli alla sfiducia di Milan e una scheda bianca. A non partecipare al voto, oltre ai leghisti, anche Franco Busnelli e i due pidiellini Gennarino Fontana e Franco Giacomini . Minoranze in festa. Maggioranza sempre più spaccata. La mossa del Carroccio di non partecipare al voto ha di fatto smascherato la divisione interna del partito berlusconiano, mettendo in luce tutte le sue contraddizioni. Una mossa che ha però fatto aumentare forse fatalmente il solco tra la Romanò e l'area più «cattolica» del Pdl.


L'UNICA INTESA È SULL'ASL

In un Consiglio comunale infuocato dallo scontro tra il sindaco Marina Romanò e il gruppo del Pdl, l'unica intesa bipartisan è arrivata sullo spinoso tema Asl. L'incubo di una città senza più il centro vaccinale per i bambini cesanesi è concreto. Alcune mamme preoccupate hanno promosso addirittura una petizione, così in aula, mercoledì 8 giugno, è arrivata la mozione delle minoranze, che ha chiesto l'impegno dell'Amministrazione ad opporsi a qualsiasi spostamento. Malgrado non siano mancate le polemiche, al termine il parere è stato unanime nell'appoggiare l'operato della Giunta. «Quando i responsabili di Asl verranno a Cesano si renderanno conto che, vista la location, con parcheggi e nuova stazione nelle vicinanze, siamo degni di mantenere il servizio sul nostro territorio», ha dichiarato in aula la Romanò.


DAY-AFTER
«Le accuse di Copreni? Aria fritta». Il sindaco e solo 5 del Pdl incontrano la Centemero
LA ROMANÒ DOPO IL CONSIGLIO VA IN CROAZIA E LANCIA IL CONTRATTACCO

«Non ho niente da commentare. E' aria fritta»: reagisce così il sindaco Marina Romanò alle domande sul comunicato letto dal pidiellino Andrea Copreni all'apertura dell'ultimo Consiglio comunale. E sulla sfiducia del presidente Fabio Milan ? «Non mi aspettavo un gesto del genere. Per noi non c'era nessun motivo per cacciarlo, ma non abbiamo voluto partecipare al voto per evitare che altri facessero poi ricadere su di noi colpe non nostre. Sono arrabbiata perchè si usano le persone e poi si gettano via». Giovedì mattina il sindaco, assieme all'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti, a quello all'Istruzione (del Pdl) Marcello Mitrano e a tre dipendenti comunali, è partita alla volta di Novalja, cittadina sull'isola di Pag, in Croazia. Otto ore di viaggio, con un pulmino noleggiato, durante le quali riflettere sulla delicata situazione politica con gli alleati del Pdl. Il rientro venerdì sera. «Ci ha invitato il console. Non potevamo rimandare. Siamo andati per conoscere una città con la quale potremmo intavolare un gemellaggio». Sulla visita istituzionale non sono mancate le polemiche. Paolo Vaghi, dell'Udc, ha puntato il dito sui costi (oltre 1500 euro). Ma anche il Pdl ha rilanciato con Andrea Rovelli: «Con i problemi che ci sono era il caso di andare in Croazia? Continuiamo ad aspettare che ci incontri. Anche sulla nomina del nuovo presidente del Consiglio serve un confronto». Il rischio che domani sera non si decida chi prenderà il posto di Milan è concreto. Se però la Romanò non riceve Rovelli e company, lunedì 6 ha incontrato i due coordinatori provinciali del Pdl, Elena Centemero e Roberto Alboni. «Ho spiegato quella che è la situazione. Ora si confronteranno al loro interno». I consiglieri azzurri da tempo lamentano anche il fatto che non hanno rapporti con i loro superiori. Il 27 maggio però la Centemero ha convocato assessori e consiglieri pidiellini, ma all'appuntamento sono andati solo in 5: Alessandro Soliman, Fabrizio Bonafede, Franco Giacomini, Mitrano e Milan.


IN AULA
BUSNELLI SARÀ IL JOLLY DELLA MAGGIORANZA?

Dopo l'ultimo Consiglio c'è molta curiosità attorno a Franco Busnelli . Fuoriuscito da Un futuro per Cesano, l'ex pidiellino si è dimostrato in più di un'occasione vicino agli esponenti azzurri. Sul presidente Fabio Milan non si è espresso, a differenza di tutta l'opposizione. Malgrado continui a proclamarsi indipendente in molti lo danno vicino alla costituzione del gruppo finiano Futuro e Libertà . La maggioranza potrà contare un voto in più d'ora in avanti?.


VIA COPERNICO: RESIDENTI POLEMICI

E alla fine la nuova stazione è entrata in funzione. Gli occhi erano puntati sui due parcheggi. Quello di via Volta-via Ronzoni è stato ultimato lo scorso venerdì sera. Doveva rimanere chiuso fino all'arrivo dell'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo , per il taglio del nastro. Ed invece, vista la grande affluenza di pubblico, le transenne sono state aperte già alle 11,30 di domenica, consentendo già agli avventori di posteggiare. Un'area di 230 posti auto che, se si sommano ai 65 di via Niccolò Copernico, dovrebbero soddisfare ogni richiesta. Ed è proprio dai residenti di quest'ultima via che è arrivata l'unica nota stonata della giornata. «A causa del continuo via vai dei camion, per i lavori della stazione, la carreggiata sta cedendo. Il suolo si è abbassato di 50 centimetri. La strada è tutta di rifare», è stata la polemica sollevata. Alcuni problemi anche dagli altoparlanti della nuova struttura: alcuni pendolari hanno già segnalato il loro non perfetto funzionamento.


I PARCHEGGI SONO PRONTI E COSÌ ECCO IL TAGLIO DEL NASTRO
TUTTO ESAURITO PER L'APERTURA DELLA NUOVA STAZIONE

Inaugurata in pompa magna la nuova stazione. Dopo un mese di lavori sono stati ultimati i parcheggi, e così l'assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo è tornato in città per il taglio del nastro. Molta gente e già i primi pendolari hanno affollato la nuova struttura domenica mattina. Dopo l'introduzione di Norberto Achille , presidente di Fnm, ha preso la parola Carlo Malugani , presidente di Ferrovie Nord: «Finalmente possiamo partire. Nel 2013 diventerà inoltre un polo di interscambio cruciale per la Brianza, con la nuova tratta Seregno-Saronno». Poi la parola al sindaco Marina Romanò , raggiante: «Abbiamo rispettato l'impegno di inaugurarla il 12 giugno. Questa opera è stata possibile grazie al coinvolgimento di tutti. Mi voglio scusare con tutti i cittadini che nell'ultimo mese hanno dovuto subire alcuni disagi, e ringraziarli per la pazienza». Quindi l'assessore Cattaneo, che non ha però riservato belle parole per i pendolari all'ascolto: «E' una stazione moderna e bella, che è costata in totale 7,3 milioni di euro. Da settembre i servizi verranno potenziati, con nove fermate in più al giorno. Visto però il momento di crisi ci vuole il sacrificio di tutti. Dopo che a febbraio le tariffe sono aumentate del 10%, tra luglio ed agosto ci sarà un ulteriore incremento del 10%». Al termine delle dichiarazioni di rito ecco la benedizione del parroco don Flavio Riva e il tradizionale taglio del nastro. Poi via al tour per la nuova stazione, fino ai parcheggi di via Volta e via Niccolò Copernico.


A COLPI DI COMUNICATI
IL PDL DISERTA LA GIUNTA «GRAVE CRISI POLITICA»

Tra il Pdl e il sindaco Marina Romanò lo scontro è sempre più acceso. Andrea Copreni ha aperto l'ultimo Consiglio con un comunicato che lascia poco spazio all'immaginazione: «Lei, signor sindaco, persegue una politica dettata da scelte unilaterali, più personalistiche che non legate alla sua sfera politica. Così facendo mortifica il nostro impegno e offende, cosa più grave, il nostro elettorato. Facciamo per l'ennesima volta appello alla sua ragionevolezza affinchè si impegni a ristabilire i corretti rapporti istituzionali tra le forze di maggioranza. Assicureremo il nostro apporto alla coalizione solo se il suo atteggiamento verrà rivisto radicalmente nell'interesse della città e se inizierà a tenere in considerazione le nostre proposte. Chiediamo inoltre un intervento della Lega nord regionale, perchè finalmente qualcuno le indichi che siamo in democrazia e che le decisioni devono essere condivise con il confronto». Parole durissime se si sommano al fatto che martedì 7, il Pdl ha disertato la Giunta, facendola saltare per motivi numerici, perchè all'ordine del giorno non compariva il tema sportello immigrati. Una lite che continua anche dopo la decisione di una parte del Pdl di sfiduciare Fabio Milan . In un comunicato firmato dal gruppo consigliare pidiellino, le colpe ricadono ancora una volta sulla Lega: «E' stato isolato sorprendentemente dalla Lega e dal sindaco che, decidendo di non partecipare al voto, hanno abbandonato la maggioranza. Se sostenuto dal solo Pdl avremmo avuto un presidente del Consiglio in carica coi soli voti del suo partito, cosa che avrebbe dato adito a possibili attacchi. Per evidente responsabilità del sindaco e del gruppo consigliare Lega si è aperta una grave crisi politica di maggioranza, il cui delicato sviluppo sarà nei prossimi giorni oggetto di approfondite analisi».


IL PRECEDENTE
SPAZZATI VIA GLI ATTRITICON LA REGIONE

Una inaugurazione in grande stile. Tutti con il sorriso sulle labbra, tra una pacca sulle spalle e una stretta di mano per congratularsi. Nulla a che vedere con il sopraluogo dello scorso 5 maggio. La Regione aveva già fissato l'apertura della nuova stazione ma il sindaco Marina Romanò aveva bloccato tutto, perchè i parcheggi non erano ancora pronti. L'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo era stato durissimo con il primo cittadino cesanese, proprio dallo stesso punto dove domenica ha voluto ringraziare tutti. Aveva dichiarato: «Il ritardo non è dovuto alla Regione, ma di chi doveva finire i parcheggi in tempo e non l'ha fatto. Spero di tornare qui ad inaugurarla il 12 giugno. Oltre non si può andare. E' una decisione che prendo a malincuore e con grande rammarico. La lasciamo inabitata per più di un mese ancora una così bella struttura. Per non parlare dei disagi che si sono creati ai commercianti». La Romanò aveva incassato, ringraziando comunque l'assessore per aver dato una proroga. Grazie ad un lavoro senza sosta la scadenza del 12 giugno è stata rispettata. Gli operai hanno ultimato il parcheggio di via Volta due giorni prima dell'appuntamento. Così le polemiche di un mese fa sono state spazzate via. Anche i commercianti della stazione si sono mostrati soddisfatti all'arrivo delle autorità.


CESANO M.
Il Pdl diviso in due caccia il suo presidente del Consiglio, sindaco in Croazia a meditare
RISSA IN MAGGIORANZA, CRISI PROFONDA
Tra lumbard e azzurri (che hanno disertato l'ultima Giunta) ormai è scontro su tutto

Prosegue lo scontro in maggioranza. Il presidente del Consiglio Fabio Milan cacciato proprio dal suo stesso partito: un Pdl sempre più diviso al suo interno (3 azzurri su 9 lo avrebbero infatti riconfermato). Tra Lega e Pdl è ormai rissa. E pensare che il sindaco Marina Romanò, in Croazia per 3 giorni, ha incontrato i vertici provinciali.


giovedì 16
CONVEGNO «AGORÀ »: ALLA SEDE DELL'UNITRE

Si terrà giovedì 16 alle 21 il convegno organizzato da «Agorà », «Olio: se lo buttiamo siamo fritti». Presso la sede dell'«Unitre», Oscar Greco proporrà ai partecipanti i metodi di smaltimento dell'olio ad uso domestico.

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