Rassegna: Il Cittadino del 19/5/2012

lunedì 21 maggio 2012 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 19 Maggio 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Caso Bte, si attende la decisione del Tar
Trattamento di rifiuti alla Snia: il Tribunale regionale dovrebbe pronunciarsi martedì sul ricorso Intanto l'incontro in Provincia dei comitati di Cesano e Limbiate per ribadire il "no" all'impianto

La riconvocazione della commissione provinciale e, soprattutto, l'attesa di martedì 22 maggio, quando il Tar dirà la sua sul ricorso contro la delibera regionale. Questa la scelta di Diego Teruzzi, presidente della Terza commissione del consiglio provinciale di Monza e Brianza, in merito al caso Bte: la trasformazione dell'impianto di depurazione in via Groane al Villaggio Snia, oggi a uso esclusivo delle aziende del comparto industriale, in centro per lo smaltimento di rifiuti industriali liquidi pericolosi e non. La decisione risale a martedì scorso, quando "Insieme per il Villaggio", "Comitato civico frazione Snia" e " Più Limbiate meno cemento" di Limbiate hanno spiegato in Provincia il loro "no" alla trasformazione. Il dibattito è stato ampio e incentrato sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Pd Gigi Ponti, oggi sindaco di Cesano, in cui si chiede al consiglio provinciale di pronunciarsi a favore di documenti ed esposti presentati dai comitati, in particolare prendendo in considerazione i pareri contrari al potenziamento dell'impianto già espressi in precedenza da altri Enti. Inoltre è risultato che la richiesta di autorizzazione presentata dalla Bte di Napoli, in corso di esame, non si riferirebbe a un potenziamento dell'impianto attuale ma alla creazione di uno totalmente nuovo. Aspetto che ha portato i comitati a sottolineare la necessità di riavviare tutto il procedimento. Nel corso del dibattito sono intervenuti tutti i membri della Commissione e in particolare l'assessore all'ambiente Fabrizio Sala, che ha comunicato l'adesione della Provincia di Monza e Brianza al ricorso al Tar Lombardia in essere. Ricorso che martedì prossimo, 22 maggio, sarà discusso. I Comitati in mattinata saranno a Milano per assistere all'udienza. Il tribunale accoglierà o respingerà il ricorso degli enti contro la delibera regionale che consentiva la trasformazione dell'impianto?
Cristina Marzorati


Degrado e sicurezza: «Metteteci mano»
Zappella, presidente di "Insieme per il Villaggio", scrive subito al neo-sindaco

Cartelli stradali sradicati e gettati in mezzo a un parco come un giavellotto. Lo spartitraffico che delimita una lunga pista ciclabile ridotto a un colabrodo. Un'illuminazione degna di Parigi, che però il più delle volte non funziona e trasforma il principale collegamento col centro cittadino in un pericoloso buio infinito. É il quadro dei disagi del Villaggio Snia firmato Natale Zappella, presidente dell'associazione "Insieme per il Villaggio", che ha approfittato dell'insediamento del neo-sindaco Gigi Ponti, per scrivere tre missive in cui si ribadiscono gli annosi problemi del quartiere. Vero e proprio tormentone è il caso di via Friuli, dove la serie di luci che illumina la pista ciclopedonale, non funziona in media una settimana al mese.
«Basta sentirci dire che è sufficiente sollevare l'interruttore -dichiara deciso Zappella - chiediamo un'azione risolutiva, affinché via Friuli non rimanga più pericolosamente al buio». E di pericolo si tratta anche in via Venaria Reale, dove la staccionata che delimita la pista ciclabile, efficace sistema di sicurezza nel caso d'improvvise sbandate, è ridotta a un colabrodo. In diversi punti è rotta e ci sono persino degli spuntoni in legno, che possono rendere davvero poco piacevole la passeggiata in sella alla due ruote. Pollice verso poi per la segnaletica stradale all'incrocio tra lé vie Lucania e Riccione. Siamo a due passi da una scuola materna, all'ingresso di un frequentatissimo parco pubblico, eppure uno dei cartelli più importanti, l'indicazione di attraversamento perdonale, da tempo è stato sradicato, buttato in mezzo all'erba, quasi fosse un giavellotto, lasciando sull'asfalto un pericoloso buco. Tanta solerzia chiede in cambio al Comune un po' d'attenzione e soprattutto una soluzione definitiva alle brutture della Snia.
Cristina Marzorati


Bocche cucite sulla giunta
Longhin è in pole position
Tra i "papabili" ci sarebbero anche Zardoni, Ferro e Nicolaci
Donne: si parla di Brambilla e Arnaboldi. Primo consiglio il 28

Un fine settimana contraddistinto dalle consultazioni con i partiti, due giorni lontano da Cesano per impegni lavorativi e poi la giunta ci sarà. É il "crono-programma" del sindaco Gigi Ponti in vista del primo consiglio comunale del quarto mandato, in programma lunedì 28 maggio alle 20.30 in aula consiliare. Per allora saranno già pubblici i nomi dei sei assessori, del vicesindaco, e si sapranno anche la presidenza del consiglio e i diversi capigruppo. Fino a quel momento il primo cittadino prosegue nella linea del riserbo e allora non ci resta che scrivere le indiscrezioni dei "ben informati". Questa settimana sono salite vertiginosamente le quotazioni del geologo di Molinello, Maurilio Longhin. Candidato per il Partito democratico, in passato era nella lista "Gigi Ponti", è ben visto anche dalla componente di "Vivi Cesano". Che possa essere addirittura vicesindaco? In molti lo vedono come assessore ai Lavori pubblici e soprattutto all'Ecologia. Sale in classifica anche un fedelissimo di Ponti, Luca Zardoni. In quota al Pd, assessore pluri-navigato, Zardoni dovrebbe occuparsi ancora di bilancio. Certo dovrebbe essere anche il nome dell'ingegnere Salvatore Ferro delle "Alleanze civiche". In lista il suo nome non c'era, ma ha lavorato per il successo della sua civica e in generale per la vittoria di Ponti. Di assessorato o presidenza del consiglio si parla anche per Pietro Nicolaci del Pd.
Il preside della "Salvo D'Acquisto" potrebbe occuparsi di pubblica istruzione. E le donne? Ponti ne vuole almeno due: la più papabile è Annamaria Brambilla di Molinello vicina a "Vivi Cesano", già consigliere comunale, conosciuta per il suo costante impegno proprio nel quartiere. Sempre da "Vivi Cesano" potrebbe arrivare una vera novità politica, ossia Rosanna Arnaboldi volontaria dell'Excelsior. Altre papabili sono Daniela Scotti della cooperativa "Le stelle" e Donatella Migliorino catechista di San Bernardo in quota Pd. Outsider alternativo alle "quote maschili" è Luca Vaghi, già capogruppo della lista Ponti e uomo di Filippo Carimati. E Paolo Vaghi? Difficile che entri in giunta, ma se ci fosse il colpo di scena? Giuseppe Casalaspro, unico consigliere Udc, potrebbe essere destinato ad altro incarico e lasciare il posto al primo dei non eletti dell'Udc, quindi a Vaghi, che magari potrebbe anche diventare presidente del consiglio comunale. Fantapolitica, certo, ma chissà che "duetti" ci sarebbero in consiglio con l'avversaria Romanò...
Cristina Marzorati


I RISULTATI DELLA CIVICA
Gavioli: «Noi, primo partito alla Snia, continueremo»

"Uniti per cambiare Villaggio Snia" non diventerà un'associazione, ma forte del consenso ricevuto alle urne nelle sezione del quartiere (è la seconda lista più votata con 223 dopo le "Alleanze civiche", 229 voti), continuerà ad affrontare i problemi della frazione. Lo afferma il suo portavoce Matteo Gavioli, candidato sindaco e impegnato già nel quartiere sul fronte sportivo per l'Equipe 2000. Nonostante sia rimasto fuori dal consiglio comunale, per lui non è una sconfitta: «Per essere stata la prima volta, ci siamo comportati bene. Siamo il primo partito alla Snia (in realtà per 6 voti vincono le "Alleanze civiche"), per il futuro si vedrà. Non ci siamo ancora trovati, ma non credo proprio diventeremo un'associazione.
Esiste già il "Comitato civico" (con referente Edgardo Zilioli) e noi ci riferiremo a lui». Perché non a "Insieme per il Villaggio"? «Il Comitato ha un taglio più politico, "Insieme per il Villaggio" promuove anche iniziative di natura diversa». Gavioli parla poi di tradimento: «Nel senso che all'inizio si pensava di far convergere tutte le forze del Villaggio Snia in un'unica lista, riunire sotto un unico simbolo candidati come Salvatore Giarratano e Massimiliano Bevacqua, l'epilogo sarebbe stato diverso. Noi non saremmo mai scesi a compromessi, perché era la nostra lista punto e stop, adesso i due candidati della Snia che sono in consiglio fanno parte di un gruppo e di un partito, vedremo come si comporterà la nuova amministrazione».
Cristina Marzorati


LEGA NORD
Aula e tempi: c'è l'esposto al prefetto

Marina Romanò li aveva messi in guardia: «Non gliene faremo passare una». E così è stato. I lavori del consiglio comunale non sono ancora iniziati, ma la Lega Nord ha già presentato un esposto al prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi. Oggetto sono proprio le modalità di convocazione della prima seduta del parlamentino locale, fissata per lunedì 28, che secondo il Carroccio non sarebbero regolari. Nell'esposto, sottoscritto dal neo-eletto consigliere Luca Bonfanti, si sottolinea il mancato rispetto dei tempi: «Il sindaco è stato nominato l'8 maggio - scrive Bonfanti - e il 15 maggio è stato convocato il consiglio comunale per il 28 maggio. E articolo 9 comma 1 (prima adunanza) del regolamento del funzionamento del consiglio e delle commissioni recita: "Dopo le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, il sindaco convoca il consiglio entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti, la riunione deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione"». L'anomalia? «Il consiglio comunale - prosegue Bonfanti - si terrà invece 13 giorni dopo la data di convocazione e quindi noi chiediamo se sia legittima». Il rischio? Anticipare i tempi e a questo punto l'ultima data utile per la seduta sarebbe venerdì 25 maggio.
Cristina Marzorati


«C'ERAVAMO TANTO AMATI...»
Vaghi su Romanò: si squalifica da sola

«Non ho alcun commento da fare, le parole che ha usato, la squalificano da sola, non c'è bisogno di aggiungere altro».
É stranamente ermetico Paolo Vaghi, candidato consigliere comunale per l'Udc e rimasto fuori dal consiglio soltanto per un voto. Nel ribattere alle parole al veleno di Marina Romanò, che si è dichiarata sfacciatamente felice dalla sua esclusione, Vaghi preferisce non dilungarsi.
«Non ne vale assolutamente la pena - prosegue sereno - Certo fa specie che questa persona voleva tornare a fare il sindaco di una città come Cesano Maderno».
Commento amaro in replica a dichiarazioni assolutamente di fuoco della pasionaria del Carroccio. Chiusa la parentesi elettorale, che l'ha vista vera avversaria di Ponti alle urne (anche se a lunga distanza), Romanò non soltanto si è definita una leghista anomala, perché in termini percentuali i lumbard a Cesano hanno retto, ma si è dilungata molto nel bacchettare Paolo Vaghi, il suo eterno avversario.
L'ATTACCO DELLA LEGHISTA
«La mia più grande vittoria a queste comunali è stata sicuramente l'esclusione di Paolo Vaghi dal consiglio comunale. Ha cercato in tutti i modi di farmi cadere, di far terminare in anticipo il mio mandato elettorale, convinto che sarebbe tornato in possesso del Comune. Quando però è stato il momento di scegliere il candidato sindaco, l'hanno accantonato e gli hanno preferito Gigi Ponti. Peggio gli è andata al voto: i cittadini hanno scelto Giuseppe Casala-spro e lui non è neppure riuscito a diventare consigliere comunale. Che figura meschina. La sua sconfitta segna la fine di un'era, qualcosa è cambiato. Tutti quelli che mi hanno gettato fango addosso, sono rimasti fuori dal consiglio».
Sembra un chiaro riferimento anche all'ex assessore Michele Santoro candidato per "Un futuro per Cesano".
Cristina Marzorati

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