Rassegna: Il Cittadino del 12/5/2012

lunedì 14 maggio 2012 | ,




Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 12 Maggio 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Cesano da pronostico: Ponti subito
Il centrosinistra torna alla guida della città e lui è il sindaco per la quarta volta.
I consensi del Pdl in caduta libera affossano pure Greco. Regge bene la Romanò

Poker di Gigi Ponti che al primo turno di queste ultime elezioni amministrative torna ad indossare la fascia di primo cittadino di Cesano.
LE PERCENTUALI
L'aveva già vestita tre volte, e quindi, quando ormai i giochi erano fatti, ha saputo anche contenere la soddisfazione, come evidentemente è nel suo carattere. Vince al primo turno senza andare al ballottaggio, tracciando così una vittoria netta su tutti gli altri candidati. Con un 56,54 percento Ponti stacca Marina Romano, ex sindaco, leghista, di parecchie lunghezze. La pasionaria del Carroccio, infatti, si ferma ad un 17,37 percento di consensi degli elettori.
Risultato importantissimo, invece, per il candidato sindaco del «"Movimento 5 Stelle", Walter Carlo Mio che sfiora il 10 percento ( 9,91%). Per Oscar Greco, candidato del Pdl e di una civica, è stata quasi una disfatta, che lo ha visto ottenere solo il 7,37 per cento di preferenze. Davvero troppo poco. Approderà in consiglio comunale anche il giovane Damele Ceccarello che arriva al 5,35 per cento di consensi. Matteo Gavioli non supera il 2 per cento e si attesta ad 1,85. Infine ottiene l'l,60 per cento Luca Giugno.
L'ASTENSIONISMO
Da notare il forte astensionismo. Alle urne soltanto 18.047 elettori su 28.953 aventi diritto. Numeri che sintetizzati significano una percentuale di votanti pari al 62,33 percento.
Nel 2009 l'affluenza alle elezioni era stata del 78,98 percento e nel 2004 più o meno la stessa. La differenza è sostanziale ed è di un buon 16,65 percento di elettori che hanno preferito non andare a votare.
IL VINCITORE
Quando ormai è sicura la vittoria, Ponti, davanti alla sede del Pd in piazzetta Atese, mentre si apparecchia per un rinfresco a base di dolci, cola e pizza, stringe mani e risponde continuamente al telefono, che non smette mai di squillare. Poi concede due battute alla stampa: «Non sarà facile amministrare, ma le premesse per lavorare bene ci sono tutte - commenta il risultato elettorale il nuovo sindaco di Cesano -Dovremo affrontare un percorso di riconciliazione e di rilancio, anche perché la situazione è delicata. Non mi aspettavo di vincere così anche se, durante la campagna elettorale, ho visto che c'era molta attenzione e stima nei mie confronti».
PARTITI E LISTE
Ponti vince, ma il risultato delle urne che lo consacra sindaco è da condividere con chi lo ha sostenuto. E sono tanti. Sei le liste che hanno puntato su Ponti, quattro quelle di partito e due liste civiche. Il Pd in prima fila, che si attesta ad un 17,63 percento di votanti, pari a 2.713 voti. Un risultato tallonato però da un'altra lista civica di appoggio a Ponti quella "Vivi Cesano", che raggiunge il 16,34 percento dei votanti e che ha convinto 2.514 elettori a mettere la croce sul suo simbolo. Sempre nel quadro dell'alleanza vincente ottiene un soddisfacente 11,54 per cento la lista "Alleanze Civiche con Gigi Ponti", mentre l'Udc si attesta ad un discreto 5,45 percento e Sei ad 4,79; tra le liste pontiane l'Italia dei Valori raggiunge appena il 2,12 percento di consensi elettorali.
La Lega Nord perde ma è il secondo partito ad ottenere più voti, attestandosi al 12,20 percento (1.877 voti), mentre "La Cesano che vogliamo", lista civica di appoggio a Romano, si attesta al 3,23 percento.
Exploit invece del "Movimento a 5 stelle": i grillini festeggiano per un risultato forse solo sperato, ma difficilmente prevedibile. La lista che sostiene Mio è stata votata dal 10,24 percento dei cesanesi (1.576 voti). Frana invece il Pdl, con soltanto il 5,45 percento (838 voti) degli elettori che hanno dimostrato di avere ancora fiducia negli partito fondato dal Cavaliere. La "lista civica per Cesano Oscar Greco Sindaco" si ferma ad un 1,70 percento di voti. Si attesta con un discreto risultato un'altra lista civica, "Un futuro per Cesano", che ottiene il 5,77 per cento di preferenze e 888 voti: un pugno di preferenze in più del Popolo delle libertà. Solo 286 i voti ottenuti dalla lista "Uniti per cambiare Villaggio Snia" che tocca solo 1' 1,86 per cento di preferenze e infine arriva "Forza Nuova" che si piazza all' 1,77 percento per 261 elettori.
Ivan Bavuso


IL LATO UMANO DEI CANDIDATI
Chi cena in famiglia, chi va a prendere la figlia

Se Italo Calvino raccontava nel suo celebre libro "La giornata di uno scrutatore" è ugualmente interessante descrivere la figura del candidato sindaco e quella che è considerata la giornata della verità per tutti loro: volti e gesti di persone che troppo spesso vengono trattate come "al di fuori", quasi fossero entità a parte, ma che, osservati da vicino, raccontano molto di abitudini e personalità. Man mano che i risultati elettorali vengono comunicati nelle diverse sedi di partito gli atteggiamenti cambiano, le parole assumono connotati diversi. Walter Mio, mentre tutti vogliono condividere i risultati, buoni o meno che siano, con uomini e donne della lista, preferisce prima consumare una rapida cena in famiglia, per poi fare la sua apparizione in sala consigliare in serata. E, ancora, si può scoprire la calma di un candidato ormai certo di essere ancora ima voltali sindaco di Cesano. Un successo, anche personale, quello di Gigi Ponti, appartato, intento a chiamare casa, per mettersi d'accordo con la moglie sull'orario in cui deve passare a prendere la figlia, mentre una vettura che si vede solo sui campi da golf si avvicina, assordando la piazza con musica a festa e riportandolo, in qualche modo, alle responsabilità della politica e al clima di vittoria. Si scopre la dignità di chi è "sconfitto". Oscar Greco ed il suo Pdl: non si è mai sconfitti se si mette la faccia al servizio delle persone e della propria città. Si nota ancora la soddisfazione di chi ha corso con le proprie forze, senza piegare la testa, portando avanti la semplice forza delle proprie idee. Marina Romano è caduta, ma con spavalderia vuol far sapere che non si è fatta male. Al di là di vincitori e vinti qui c'è ima città da amministrare e c'è anche chi sottolinea un dato ed è Luca Giugno, nessun consigliere per lui ed un futuro fatto ancora soprattutto di militanza. Le sue braccia sono conserte parlano: «Aver portato nei seggi solo il 62% dei cittadini è tuia sconfitta per tutta la politica».
Gionata Panseri


«E ora non fate solo i guardoni della politica»
É l'invito di Walter Mio (Cinque stelle) ai suoi elettori, il 10 percento, a impegnarsi

Si definisce "Un cittadino prestato alla politica" a lunedì, giorno decisivo per le sorti di chi avrebbe poi tenuto le redini di Cesano, è stato il primo tra i candidati a far capolino in sala consigliare per seguire la diretta dello spoglio elettorale. Walter Mio, 47 anni, sposato ed agente immobiliare, residente a Cesano dal 2008, è raggiante per i risultati conseguiti dal Movimento 5 Stelle. La sua lista si è attestata al 9,9% ed il suo nome è quello del terzo candidato per numero di preferenze espresse dagli elettori. Il suo volto è disteso: «Non possono più ignorarci, la nostra è una grande onda» esclama quando la lavagna luminosa posta in sala consigliare segnala che mancano all'appello solo tre sezioni, e che quindi le percentuali possono solo variare in modo molto esiguo. Ma la sua espressione non è sempre stata così distesa durante l'arco della giornata elettorale. A dimostrarlo il suo pacchetto di sigarette. Se le "bionde" potessero parlare racconterebbero di un vero e proprio assalto all'arma bianca, con il candidato che, nonostante le proclamazioni di tranquillità come «noi non abbiamo nulla da perdere», manca di poco l'accensione della sigaretta successiva con la "cicca" da destinare al posacenere. In serata, invece, non fuma: buono, soprattutto per la sua salute. E' l'effetto risultato: «Ci ha strabiliato ma in qualche modo lo aspettavamo - dichiara a serenità riconquistata - Durante questi mesi di campagna elettorale abbiamo notato la gente che si avvicinava stupida del fatto che non avessimo segreterie di partito a dirci che cosa dovevamo fare, a comandarci; i cittadini si avvicinavano e volevano da noi informazioni su come fondare nuovi movimenti da portare in altre città». In linea con il "Grillo pensiero" Mio fa appello ai cittadini perché non si fermino al semplice voto nel segreto del box elettorale, ma partecipino alle scelte ed alla vita amministrativa della città: «Devo ringraziare prima di tutto tutta la cittadinanza che ci ha votato, ma non fate i "guardoni" della politica - ammonisce - Il fatto di averci votato non significa delegare a noi questi cinque anni in cui sederemo nel consiglio comunale - precisa - Noi chiederemo ai cittadini, mese dopo mese, nelle piazze, quelle che sono le vere istanze che vogliono siano portate in Consiglio. Ci accusano di fare anti-politica. Noi facciamo politica, sono i partiti a non rappresentarci più» conclude Mio.
Gionata Pensieri


Centrodestra 
Vero e proprio tonfo Dalla lista pdl nessun consigliere

II Pdl rischia di sparire dal consiglio comunale. Se è vero che ha conquistato un seggio col candidato sindaco Oscar Greco, è altrettanto vero che l'aspirante primo cittadino era in quota alla civica "Per Cesano" e molto probabilmente per i prossimi cinque anni rappresenterà proprio il movimento civico.
Una debacle pesante dovuta alla perdita di quasi tremila voti, che lo stesso Greco spiega «come la concatenazione di una serie di cause».
La prima è la caduta anticipata dell'amministrazione Romano. «Gli elettori hanno dato la colpa a noi, non hanno capito che non c'entriamo niente con chi ha firmato le dimissioni. Marina (Romano ex sindaco, ndr) ha parlato esclusivamente di politicanti, senza specificare. Abbiamo cercato di spiegarlo ai cittadini, ma ormai era troppo tardi». Anche l'effetto Ponzoni si è trasformato in un macigno: «I suoi rapporti erano soprattutto con Desio e Cesano Maderno, le indagini della magistratura non ci hanno coinvolti direttamente, ma toccati certamente sì». Greco però non cita un aspetto, che i "pettegolezzi politici" danno come vera ragione della scomparsa del Pdl a Cesano: l'appoggio "nascosto" a Ponti. Insomma il diktat sarebbe stato votare il super candidato del centrosinistra. «Questa è una sciocchezza, anzi una stro... - persino un signore come Greco perde le staffe - Siamo dei signori della politica, non dei barricadieri, abbiamo condotto una campagna sugli argomenti, sulle nostre proposte. Ci abbiamo messo cervello, cuore e fegato per costruire una città migliore. Ora che siamo all'opposizione, siamo pronti ad appoggiare la maggioranza, quando ci saranno proposte intelligenti. Non c'è nessun patto con nessuno». Greco guarda al futuro: «Per certi personaggi la storia politica racconta che Forza Italia sia nata a Cesano, bene, si sa mai che da qui parta il nuovo Pdl».
Cristina Marzorati


«Si parte come ai piedi del Pordoi In salita, ma abbiamo le gambe»
Il neo sindaco pensa subito ai guai di bilancio. «Incontrerò tutti i settori» La giunta? Nessun nome, ma promette rinnovamento e almeno due donne

«Una volta la partenza era in pianura, ora è come se fossimo ai piedi del Passo del Pordoi: una bella salita faticosa ma le gambe le abbiamo». Fa un paragone ciclistico Gigi Ponti per riassumere la differenza tra il suo quarto mandato da sindaco, rispetto ai quattordici anni già trascorsi alla guida della città. Quando ha detto sì alla maxicoalizione di centrosinistra, sapeva che le cose non sarebbero state facili, ma alla fine ha avuto ragione: la vittoria è arrivata al primo turno.
«PER ME TANTO AFFETTO»
«L'affetto della gente nei miei confronti non è cambiato - dichiara seduto nuovamente sul tavolo della giunta - il panorama generale invece sì».
Il primo pensiero è ai problemi reali: «Verificare la situazione del bilancio è la priorità, giovedì ne ho parlato col commissario e poi è necessario incontrare gradualmente tutti i settori: finanziario, tecnico, sociale e la struttura in generale. Il calendario è quattro appuntamenti in quattro giorni».
Da qui potrebbe scaturire persino la squadra di governo. Perché Ponti, come annunciato alla vigilia, aveva parlato di rinnovamento, ma il bisogno prioritario è mettere in campo figure con capacità di gestire da subito la macchina comunale. «Per la giunta confermo la linea del rinnovamento - dichiara - e soprattutto ci vuole un cambiamento generazionale femminile, in giunta ci saranno almeno due donne». Ponti di nomi non ne fa: «La scelta sarà mia, ma non mancherà il confronto con tutte le forze. Alla base c'è un buon governo, non dobbiamo accontentare nessuno. Davanti a noi abbiamo venti giorni, perché il primo consiglio comunale dovrà essere convocato entro l'8 giugno». Sul vicesindaco dice qualcosa in più: «Sarà un ruolo chiave, in mia assenza sarà sindaco, ci vuole una persona con esperienza».
QUALE GIUNTA?
Ponti non si sbottona, ma negli ambienti circolano i nomi di: Maurilio Longhin, architetto di Molinello, ora del Pd in passato della lista Ponti, l'ex presidente del consiglio comunale Pietro Nicolaci Pd, Daniela Scotti della cooperativa "Le stelle", Donatella Migliorino catechista di San Bernardo, Rosanna Arnaboldi in quota a "Vivi Cesano" e volontaria dell'Excelsior, Annamaria Brambilla sempre di "Vivi Cesano" e tra i fondatori del "Comitato San Pio X", si parla anche di Salvatore Ferro delle "Alleanze civiche" e già consigliere comunale. Invece sulla figura della presidenza del consiglio Ponti è più prolisso: «Il ruolo sarebbe stato sicuramente di Paolo Vaghi, che ritengo una persona di grande esperienza. Sono dispiaciuto che non sia entrato in consiglio e oltretutto per un voto (138 Vaghi e 139 Giuseppe Casalaspro), è stata una fatalità. Per me Paolo era una risorsa importante». Potrebbe essere assessore? «Tutti i cittadini di Cesano possono essere assessori».
La squadra sarà svelata durante il primo consiglio, che si farà in aula consiliare. «Non è il momento I storico per pensare a un luogo diverso». E sul fatto che l'aula sia piccola commenta: «Le risorse vanno spese per altro, penseremo piuttosto a una diversa organizzazione degli spazi».
Cristina Marzorati


CHI È
La prima fascia a soli 30 anni

Pietro Luigi Ponti (detto Gigi) , nasce il 26 aprile 1959 a Cesano, dove risiede con la moglie e i due figli, dipendente di Ferrovie Nord. E' proprio a Cesano che ha avuto inizio la sua attività politica. A diciannove anni si iscrive alla De, ricoprendo fra gli altri il ruolo di segretario cittadino. L'esperienza amministrativa inizia nel 1985 con l'elezione a consigliere comunale. Nel 1990, a soli trent'anni, diventa sindaco per la prima volta. Nel 1995, con l'introduzione dell'elezione diretta del primo cittadino, Ponti fa il "bis". E quindi, nel '99, il "tris", forte di un consenso ancora più ampio. Con l'elezione da parte dei cittadini, Ponti, tutte e due le volte, si guadagna la fascia tricolore al primo turno, senza ricorrere al ballottaggio. E' stato, inoltre, il primo coordinatore dell'assemblea dei sindaci della Brianza. Nel giugno del 2004 viene eletto consigliere provinciale: nel collegio numero 26 di Cesano Maderno ottiene 6957voti, risultando primo degli eletti della Margherita. Nel luglio entra a far parte della Giunta provinciale di Milano come assessore all'attuazione della Provincia di Monza e Brianza. Nel 2009 corre per la presidenza della Provincia brianzola per una coalizione che vede insieme Pd, Idv, La Sinistra e la “lista Civica Ponti Presidente” e viene sconfitto, con un ampio margine, da Dario Allevi, centrodestra.
Cristina Marzorati


COSI' L'ESITO DELLE URNE NEI QUARTIERI
Gavioli votato solo alla Snia, Ponti ovunque e al 29 Romanò super

Gigi Ponti vince dappertutto, Matteo Gavioli si salva solo nel suo quartiere e Marina Romanò registra il maggior numero di consensi personali al seggio 29 della D'Acquisto. Così hanno votato i quartieri lo scorso fine settimana. Analizzando seggio per seggio è un plebiscito Ponti, che tocca il picco massimo di 382 preferenze al seggio 8 del centro, mentre si deve "accontentare" di 196 voti al seggio 17di San Bernardo. La sua antagonista, Romanò, piace soprattutto ai votanti dalla sezione numero 29 allestita alla scuola media D'Acquisto, che l'hanno premiata con 148 consensi. Romanò invece non piace proprio agli abitanti del Villaggio Snia, almeno a quelli che hanno votato alla sezione 1: qui le preferenze per la pasionaria del Carroccio si sono fermate a 25. Per Oscar Greco, candidato Pdl, le preferenze sono state davvero poche in tutte le sezioni: l'unica soddisfazione è arrivata dal seggio 33 di Cascina Gaeta, dove 63 elettori hanno barrato il suo nome sulla scheda elettorale. Il punto più basso? L'ha raggiunto alle sezioni 9 di Molinello e 17 di San Bernardo, dove non è andato oltre le 15 preferenze. Molto meglio di lui ha fatto la vera sorpresa di queste comunali: Walter Mio immobiliarista di Milano candidato per il "Movimento cinque stelle". L'esponente del movimento ha fatto incetta di voti al seggio numero 29 della D'Acquisto, lo stesso dove è stata super votata Romanò. A differenza della leghista i suoi consensi si sono fermati a 88. Il picco minimo del "Movimento cinque stelle"? Beppe Grillo non piace proprio al seggio 2 del Villaggio Snia, dove si sono registrate 22 preferenze. E i giovanissimi come si sono comportanti? Naturalmente vincitore degli under 30 è stato Daniele Ceccarello. Al seggio 32 di Cascina Gaeta ha ottenuto 71 voti, non altrettanto possiamo scrivere per il seggio 18 allestito all'interno dell'Unitre, qui votavano Binzago e la Sacra Famiglia. Soltanto in 6 hanno barrato il nome del giovane Ceccarello. Per Gavioli, com'era nella logica della vigilia, i consensi si sono registrati nei tre seggi della Snia, al numero 1 ha raggiunto il picco massimo di 117 voti. Nel resto della città? In alcune sezioni non ha ottenuto nemmeno un consenso, ma è curioso che al seggio 32 di Cascina abbia avuto 9 voti. Infine Luca Giugno ha raggiunto il massimo a Molinello e a San Bernardo, dove alle sezioni 13 e 16 ha chiuso con 24 voti ciascuna.
Cristina Marzorati


Romanò: «La vera vittoria? Vedere Vaghi fuori dai giochi»

«La mia più grande vittoria? Paolo Vaghi fuori dal consiglio comunale». Sono parole di fuoco quelle di Marina Romanò, la pasionaria del Carroccio, che certo non è stata riconfermata sindaco, ma la sua Lega ha retto il "colpo Trota" e ha perso una manciata di punti percentuali rispetto a tre anni fa e oggi è il primo partito di centrodestra. «Sono una leghista anomala? - chiede con un sorriso - La gente ha capito che sono stata mandata a casa per niente. Non ho messo le mani nella marmellata e anzi ho impedito ad altri di metterle. Hanno capito che ho perso il Comune perché sono ima persona onesta, non ho accettato compromessi e l'ottimo risultato ha ripagato tutto questo».
Per i prossimi cinque anni siederà tra i banchi dell'opposizione con Luca Bonfanti, Giancarlo Carraro e Raffaello Fioravanti ed è convinta: «L'opposizione vera la faremo solo noi. Due anni d'amministrazione mi sono serviti per imparare come si fa a stare al mondo. Ho avuto dei buoni maestri - ironizza riferendosi all'opposizione che l'ha bacchettata - non gli faremo passare niente. Peccato che saremo soltanto noi a fare questo lavoro, nemmeno il "Cinque stelle" andrà troppo contro il centrosinistra. In tutti i consigli in cui sono presenti, si astengono o votano a favore se l'amministrazione ha questo colore politico». Vaghi non è entrato in consiglio per un voto: «La mia vittoria più grande è questa - spara a zero Romanò - Lo scriva pure. Vaghi ha fatto di tutto per farmi cadere, poi, quando ha cercato di riprendersi il Comune, è stato messo in un angolo. Voleva fare il sindaco? É stato scelto Ponti. Si è candidato consigliere? Ha perso».
Cristina Marzorati


Nicolaci è il più votato Solo tre donne in aula
Il preside delle medie ha ottenuto 286 preferenze Bene Giarratano, Paolo Alberto Vaghi e Bevacqua

II consigliere comunale più votato è un preside. Si tratta di Pietro Nicolaci, nome noto della politica locale e dirigente della scuola media "Salvo D'Acquisto", che include anche la "Galileo Galilei" di Molinello. Nicolaci, candidato per il Pd a sostegno di Gigi Ponti sindaco, ha ottenuto 286voti. Durante il mandato del sindaco Romano è stato capogruppo d'opposizione del Pd, con Vaghi ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio comunale, incarico che potrebbe bissare con Ponti, ma per lui si prospetta un impegno da assessore. Exploit poi del pensionato Salvatore Giarratano, "Alleanze civiche", molto conosciuto al Villaggio Snia e premiato dagli elettori con 255 preferenze. Ha fatto incetta di voti anche "Vivi Cesano" con Paolo Alberto Vaghi, 237 consensi, altro papabile presidente del consiglio. Invece 233 voti sono andati a Rosanna Arnaboldi, volontaria dell'Excelsior e una delle sole tre donne del consiglio comunale. Pioggia di consensi, 213, anche per il neofunanbolo della politica locale Filippo Riccardi. Dopo essere stato consigliere comunale di maggioranza col Pdl, a sostegno del sindaco leghista Romano, ora lo ritroviamo in maggioranza per un sindaco del Pd. Nel suo successo ha giocato un ruolo chiave l'appoggio dell'ala di Comunione e liberazione.
In consiglio torna Rocco Di Mare, 98 voti per lui nelle "Alleanze civiche" e in passato agente della polizia locale. Omar Amanti invece, operatore ecologico candidato per le "Alleanze" e plurivotato dal nostro toto sindaco, si è fermato a 34 voti. Dopo la doccia fredda di tre anni fa, escluso per pochi voti dal consiglio, il giovane Massimiliano Bevacqua del Villaggio Snia entra finalmente in aula, 220 consensi, in maggioranza per il Sei. Nella stessa lista terzo posto per Alessandro Scaglione con 61 voti, che lasciata l'Idvha sposato la causa di Vendola, e quarta la dottoressa della Snia Nadia Speronel-lo, con 57 preferenze. Dal fronte dell'opposizione rimane fuori dal consiglio Michele Santoro. La sua "Un futuro per Cesano" ha conquistato un seggio, lo rappresenterà il candidato sindaco Daniele Ceccarello. Santoro si deve accontentare di 220 consensi, tre anni fa ne aveva presi quasi il doppio.
Nella stessa lista rimangono fuori due ex assessori dell'era Romanò, Ivan Romano con 99 voti e Claudio Scolari con 31. Gianni Calò, ex direttore del "Global Service", si deve accontentare di 19 consensi. In casa Lega e "La Cesano che vogliamo" non ce la fanno a entrare in consiglio l'ex assessore Giorgio Avataneo, 48 voti, e il commerciante Gianni Capone, 13 consensi. In casa Pdl i grandi esclusi sono Fabio Milan ex presidente del consiglio, 75 voti per lui, lo storico consigliere Franco Busnelli, 69 consensi, e l'ex assessore Marcello Mitrano, per lui solo 45 voti.
Cristina Marzorati


I TRE CANDIDATI SINDACO CON MENO DI 30 ANNI
Tre giovani in campo, passa solo Ceccarello

Caso più unico che raro alle comunali gli elettori di Cesano Maderno hanno avuto la possibilità di scegliere fra ben tre candidati sindaci al di sotto dei trent'anni: il giovanissimo Daniele Ceccarello di "Un futuro per Cesano", 23 anni, Matteo Gavioli della "Lista civica per il Villaggio Snia uniti per cambiare", 25 anni, e Luca Giugno di "Forza Nuova", 27 anni. Il risultato? Soltanto Ceccarello è entrato in consiglio comunale e oltretutto tra le file dell'opposizione. «Lo interpreto - commenta quest'ultimo - come un segno di fiducia, perché i giovani possano diventare veramente il futuro di Cesano, ma c'è un certo rammarico, perché l'età media dei consiglieri è 55 anni. Questo vuol dire che in Italia si soffre ancora d'ipocrisia: la politica va svecchiata, ma non si premiano ancora i giovani. Farò di tutto perché si sostengano le politiche giovanili e per far capire che anche i giovani hanno il diritto di dire la loro sui grandi temi». Luca Giugno di "Forza Nuova" in consiglio comunale non ha trovato nemmeno spazio: «Hanno vinto sempre le stesse lobby, basta guardare i consiglieri, sono sempre gli stessi. Purtroppo sulle scelte degli elettori gravano degli interessi molti più pesanti rispetto all'investire sui giovani, comunque continuerò a fare politica». É stato invece impossibile raggiungere in questi giorni Gavioli per avere un suo commento.
Cristina Marzorati

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