Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 26 Maggio 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.
La giunta sarà senza tecnici Squadra (quasi) top secret
Assessorati probabili per Nicolaci, Oltolini, Vaghi, Ferro L'Udc tira la giacca del sindaco per un posto. Sicurezza per Sel
Nessun tecnico in giunta, architetto o professionista del settore che sia, in ballo c'è il Pgt. Al governo della città sono confermate due donne e magari una potrebbe diventare anche vicesindaco, ma solo se assicurerà una presenza costante, insomma sarà sindaco in caso di assenza di Ponti. Spazio poi alle facce nuove e sarà un cambiamento assolutamente radicale, a tal al punto da scombussolare il fitto elenco di nomi circolati sino a questo momento. Questo in sintesi è il quadro della giunta del sindaco Gigi Ponti, che non potrà più contare su una squadra di dieci assessori ma soltanto di sei. Un ridimensionamento piovuto dall'alto, dalla riorganizzazione nazionale del mondo della politica, che naturalmente ha reso ben difficile la scelta. Il sindaco non parla di diatribe: «Mi sono stati proposti venti nomi dalle diverse componenti della maggioranza e tutti accompagnati da altrettanti curricula. La scelta non poteva che essere difficile». Qualcuno però è stato più pressante rispetto ad altri: l'Udc. Ponti tiene la bocca ben cucita, ma negli ambienti ormai è nota una richiesta pressante di avere un proprio esponente in giunta da parte di Vincenzo Tortorici segretario provinciale Udc, che molto probabilmente proseguirà nella sua insoddisfazione, perché forse non sarà accontentato. Chi invece sorriderà? Ponti è peggio di una tomba, ma una piccola cosa se la lascia scappare: «Sei parteciperà al progetto di giunta». E allora ci tocca ancora il toto assessore, in attesa dell'ufficialità di lunedì prossimo col consiglio comunale. Pietro Nicolaci, Pd, dirigente scolastico, dovrebbe finalmente fare il grande salto e diventare assessore. La pubblica istruzione però è esclusa, il controllato non può fare il controllore, magari si potrebbe occupare di personale. Celestino Oltolini (in foto), anima di «Vivi Cesano» e per anni presidente di Assp, è in quota per i lavori pubblici e poi un altro nome di «Vivi Cesano» è Luca Vaghi, vicino a Filippo Carimati, in passato già consigliere comunale. Grandi sorprese si aspettano poi dalle «Alleanze civiche», qui in molti danno Salvatore Ferro assessore, ma non è da escludere che una delle due donne della giunta sia espressione di questo libero movimento di cittadini. Per la presidenza del consiglio? Bene, qui ci sono in lizza due professionisti: Maurilio Longhin, geologo di Molinello Pd, e Paolo Alberto Vaghi» architetto di «ViviCesano». Ponti non si sbilancia? Un piccolo indizio ce lo dà: «In giunta non ci saranno professionisti (architetti, geometri, etc.) per una questione di coerenza, insomma saremo chiamati a riaprire l'iter del Pgt». Già ma le solite malelingue interpretano l'esclusione dei professionisti a vantaggio degli stessi, perché non vincolati dal ruolo istituzionale. «Per me invece è segno di garanzia» chiude Ponti.Cristina Marzorati
L'INVITO DEL COMITATO INDIRIZZATO AL SINDACO
Appello chiede chiarezza e trasparenza
Il comitato promotore dell'”Appello a un patto per la città" ha scritto al sindaco Gigi Ponti. Oggetto della missiva è che nella stesura del programma di legislatura, che sarà discusso in consiglio lunedì, siano inclusi i «valori dell'Appello». Quali? «Confidiamo che possa trovare da subito riscontro concreto- scrivono dal Comitato - quella «forte assunzione di responsabilità chiare e trasparenti» a cui abbiamo voluto richiamare tutti i pubblici amministratori locali, chiedendo loro di sottoscrivere il documento prima dell'inizio della campagna elettorale». Nell'augurare buon lavoro alla nuova amministrazione comunale, i componenti rammentano che: «Non mancheremo di portare un contributo costruttivo di stimolo e attenzione al lavoro amministrativo del consiglio comunale».Cristina Marzorati
LEGA NORD
Il primo consiglio comunale si terrà lunedì 28 maggio alle 20.30 all'aula consiliare, nonostante l'esposto presentato dalla Lega Nord al prefetto. Il Carroccio chiedeva delucidazioni in merito al mancato rispetto del regolamento comunale: il sindaco convoca il consiglio entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti, la riunione deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione. «Il termine di 10 giorni - si legge in un comunicato pubblicato sul sito comunale - non è perentorio, ma acceleratorio».Cristina MarzoratiCristina Marzorati
IL SEGRETARIO PROVINCIALE: «QUESTIONI RISERVATE»
Terremoto nell'Udc, commissariata la sezione. Vaghi: «E una buffonata»
Terremoto in casa Udc la sezione cittadina è stata commissariata É successo mercoledì, quando dal direttivo provinciale è partita una lettera, in cui in sintesi s'invita Moris Bellesso, segretario in carica, a fare le valigie e a lasciare il tutto nelle mani del presidente di Monza e Brianza, Vincenzo Tortoti -ci. Nel «calderone» degli epurati rientra anche Paolo Vaghi (nella foto), ex sindaco e figura carismatica dell'Udc Cesano.A lui abbiamo chiesto il perché di un provvedimento così perentorio. «Nell'atto non c'è scritto praticamente nulla -dichiara deciso - É stata una presa di posizione illegittima, una buffonata. Insomma Cesano Maderno è l'unico comune in cui l'Udc è in maggioranza e veniamo commissariati?». La risposta la cerchiamo così da Tortorici. «Ho inviato una relazione politica della sezione di Cesano all'ufficio politico e ai probiviri regionali - precisa - Al segretario Moris Bellesso è stato spedito anche un telegramma per presentarsi, ma così non ha fatto». E le motivazioni? «Si tratta di questioni riservate». Visto che il segretario tiene la bocca cucita, l'atto perentorio sarebbe dovuto al-l'Udc fuori dalla giunta. Paolo Vaghi, uomo di punta della sezione locale, per un voto non è entrato in consiglio e ha detto basta alla politica. Forse qualcuno voleva che facesse pressioni sul caro amico Gigi Ponti, per accontentare qualcun altro? «Parlo del telegramma - non entra nel dettaglio Bellesso - L'ho ricevuto giovedì mattina, per un incontro che si era tenuto la sera precedente». Vaghi ancora a Tortorici: «Cosa vuole dall'Udc Cesano? É stato l'unico con un consigliere in maggioranza! Che si lecchi le ferite per il disastro che ha fatto nel resto della provincia».Cristina Marzorati
Novità
Per le multe ora c'è il palmare Sanzioni più veloci, con lo "scontrino"
Penna e taccuino? Fanno parte del passato, ora le multe si scrivono col palmare. Si adegua ai tempi moderni il comando della polizia locale, che da lunedì ha dotato l'agente di pattuglia in centro del pratico strumento informatico. Sotto la lente d'ingrandimento per ora ci sono esclusivamente le soste, una fase sperimentale che potrebbe essere accompagnata dall'uso esclusivo del palmare.Come funziona? Il finale per l'automobilista è sempre lo stesso: pagare la contravvenzione. L'inizio è un agente che invece di estrarre la penna, impugna il piccolo pc portatile, scrive attraverso una tastiera touchscreen gli estremi della vettura, dalla targa al modello, e riporta anche l'articolo del Codice della strada violato con tanto d'importo. Il tutto viene immediatamente stampato e all'apparenza sembra uno scontrino fiscale, del tutto simile alle ricevute Bancomat, in realtà è un verbale vero e proprio.Con questo si può subito pagare il corrispettivo per l'infrazione commessa attraverso bonifico bancario, presentandosi al comando della polizia locale o alla tesoreria comunale. I palmari in dotazione al comando sono due, stampantine comprese, e il loro acquisto rientra nel patto locale di sicurezza dell'area di Milano, che ha portato alle casse comunali di Cesano un finanziamento di 6mila euro a fronte di una spesa totale sostenuta di 8mila euro.I palmari erano già arrivati al comando, quando c'era ancora il commissario prefettizio Adriana Sabato e nei suoi progetti c'era un uso forte dello strumento informatico. Già, perché per far quadrare i conti del bilancio di previsione, il commissario aveva previsto 500mila euro di contravvenzioni in un anno. «Le multe si fanno quando c'è un'infrazione, non si può far quadrare i conti in questo modo» ha commentato Gigi Ponti la pesante eredità del suo predecessore. Evidentemente nei suoi programmi non c'è più quello di martellare a tambur battente i poveri automobilisti.Cristina Marzorati
SEVESO
Le dimissioni di Donati portano Seveso verso il commissario
Non basta l'accordo sull'interramento con la Regione Sindaco amareggiato: «Quello della Lega è un pretesto»
II sindaco Massimo Donati si è dimesso.È successo lunedì sera durante il consiglio comunale. I consiglieri della Lega Nord non si sono seduti al loro posto e la surroga del consigliere comunale Alice Zamboni, che settimana scorsa aveva deciso di abbandonare la carica istituzionale, con la subentrante Eva Pozzi è stata votata dai consiglieri di opposizione (il Pd si è astenuto, ma ha garantito il numero legale nda) e da quelli del Pdl. La rottura della Lega, nella serata che ha catalizzato molta attenzione e che ha riempito l'aula magna della scuola media di via De Gasperi, è quindi apparsa insanabile. Da qui le dimissioni.A leggere per conto del primo cittadino il documento è stato il presidente del consiglio comunale Massimo Vaccarino. Una lunga lettera che prende atto dell'accaduto, ma che lascia trapelare anche che la fine anzitempo di questa legislatura potrà solo essere una sconfitta per l'intera città. La crisi di governo si è consumata a causa dell'accordo di Donati con la Regione sulla modifica del progetto della Pedemontana che prevede un nuovo casello d'uscita a Baruccana.Gli assessori leghisti, Floriana Belotti, David Galli e Luca Allievi, il 2 maggio avevano così lasciato la giunta.Ieri sera è calato il sipario sull'amministrazione Donati. Il sindaco, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima seduta consiliare con la fascia, ha anche detto di avere raggiunto un accordo con l'assessore regionale Raffaele Cattaneo per l'interramento ferroviario della Milano-Asso nelle ore precedenti la convocazione dell'assemblea consiliare, condizione richiesta dai leghisti, per mettere una pezza alla crisi. Nelle parole di Donati c'è stato spazio anche per un appello rivolto a tutti i consiglieri per non sprecare l'ennesima opportunità sui grandi tempi che incombono sull'ultimo anno di mandato.È stato così fatto presente che se ora l'interramento resterà lettera morta sarà per colpa di una crisi che taglierà fuori Seveso dai tavoli di confronto. Ora Donati ha 20 giorni di tempo per ritirare e presentarsi con una maggioranza. In caso contrario arriverà il commissario «L'atteggiamento della Lega Nord di dare la colpa di una serie di cose all'assessore Cattaneo è solo un pretesto - ha dichiarato fuori dai microfoni il sindaco - Anche se la soddisfazione per questo mandato è sotto zero, sono ancora disposto a stringere i denti e andare avanti per portare risolvere quella che è la priorità di Seveso ossia l'interramento».Ivan Bavuso
La Lega stacca la spina Il Pdl guarda a sinistra
Il leghista Galli: «Donati non parlava certo a noi» Pontiggia rilancia: «Ho contattato le opposizioni»
Quel «game over» che Alessandro Lucchini capogruppo della Lega Nord ha inviato mentre il sindaco Massimo Donati e il presidente del consiglio comunale Massimo Vaccarino, erano a colloquio con l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, resta ancora acceso. E non sembra neppure essere una luce ad intermittenza, ma una luce fissa. Una luce che delinea la rottura che si è crerata nel centrodestra targato Pdl e Lega. Nei giorni successivi alle dimissioni del sindaco la situazione non sembra essersi modificata e l'amministrazione Donati scivola sempre più verso una lenta agonia. Adesso sì che servirebbero i defibrillatori che in una recente mozione i consiglieri Marco Ma-stradrea. Federico Houeis e Paolo Sala, avevano chiesto in dotazioni alle strutture sportive e negli edifici pubblici.«Da parte nostra non ci sono più margini a meno che Donati non ci presenti davvero un progetto cantierizzato e finanziato dell'interramento. Cosa che francamente, in venti giorni, ci sembra impossibile da produrre - ha commentato David Galli, ex assessore dimissionario ed esponente di spicco del Carroccio - Abbiamo comunque trovato scorretto l'intervento di Marzorati che ci ha accusato di irresponsabilità. Un'accusa che arriva da una persona che quando era in giunta ha governato malissimo e che ha saputo essere forte con i deboli e debole con i forti. Inoltre non credo che lo sguardo di Donati, nel suo appello ad una ricucitura, fosse rivolto a noi. Piuttosto ad altri». E infatti a confermare tale sospetto ci pensa Alfredo Pontiggia, capogruppo del Pdl: «La rottura della Lega non pensiamo riguardi la scelta di salvare il Bosco delle querce o quella di migliorare la viabilità. Forse ci sono altri motivi che però non ci sono stati comunicati. Ovviamente da parte nostra ci sono state delle riunioni che hanno ricompattato il Pdl - ha spiegato Pontiggia - Prima del consiglio di lunedì ho personalmente chiamato i capigruppo delle opposizioni dicendo che Donati si sarebbe dimesso, ma che era opportuno ragionare se non fosse il caso di trovare un accordo su uno o due punti non politici che riguardano la città. Tra questi l'aliquota dell'Imu e la tratta B2 di Pedemontana che deve essere concordata con le nuove amministrazioni di Cesano e Meda. Siamo in attesa di una loro risposta».Per salvare la nave che affonda occorrono 11 consiglieri comunali. Sette sono quelli del Pdl contando il presidente del consiglio. Ne mancherebbero altri quattro.Ivan Bavuso
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