Rassegna: Il Cittadino del 3/3/2012

martedì 6 marzo 2012 | ,




Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 3 Marzo 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Ponzoni in carcere. Mollato da tutti
Era il golden boy del Pdl, ma da quando è nei guai i politici lo hanno abbandonato Soltanto il consigliere Stefano Carugo, suo collega di partito, è andato a trovarlo

Lettere, tante, di sostegno, ma anche qualcuna carica di insulti. Sostegno dei politici poco. Massimo Ponzoni sembra essere stato dimenticato dalla politica. A quanto risulta, l'unico 'collega' che gli ha fatto visita in carcere, è stato il monzese Stefano Carugo, consigliere regionale. Dopodiché, nulla, a parte le solite dichiarazioni su «giustizia a orologeria», persino il governatore Roberto Formigoni, dopo una prima accorata difesa di Ponzoni, ha ammesso che «forse è stato un errore ricandidarlo alle regionali del 2010». Eppure Ponzoni, all'ultima tornata elettorale, era stato il candidato più votato al collegio di Monza e Brianza, con oltre 1 lmila preferenze. Ormai è famoso il passaggio dell'ordinanza che riporta il sollievo di Ponzoni dopo il suo successo elettorale «senza i voti di certa gente». Il riferimento era all'appoggio della comunità calabrese, che lo aveva reso personaggio più che chiacchierato. Era stato lo stesso Carugo, un tempo suo rivale politico, a dire di essersi in un cenrto senso riavvicinato a Ponzoni «dopo aver preso le distanze da certi ambienti». Dopo il clamoroso arresto nell'ambito dell'indagine sulla cricca, che lo vede indagato per una serie di reati, che vanno dalla concussione alla corruzione, dalla bancarotta fraudolenta alla violazione della legge sul finanziamento ai partiti, in molti, al Pirellone, a cominciare proprio dal Governatore, hanno tenuto a precisare che le accuse riguardano «vicende non legate all'attività in Regione di Ponzoni», che è stato ex assessore all'ambiente lombardo. Eppure, una lettura più attenta delle carte dell'inchiesta, e degli articoli di stampa, rivela che l'ex golden boy desiano del Pdl, oggi 39enne, è indagato anche per accuse di peculato, relative proprio al periodo del suo assessorato in regione: la gestione dei fondi Irealp (ente regionale), e l'organizzazione dell'evento in Valtellina con la protezione civile, dove sarebbe stata peraltro favorita la società riprese video del consigliere provinciale di Monza Federico Romani (non indagato nella vicenda), figlio dell'ex ministro nonché assessore monzese Paolo. « Per noi resta una vicenda giudiziaria, natural-mente- è stato il commento dell'avvocato brianzolo Luca Ricci, che cura la difesa di Ponzoni assieme al collega di Milano Sergio Spagnolo- è meglio che i riflettori della politica ne stiano lontani». E' lo stesso Ricci, tra l'altro, a riferire che a Ponzoni, nella sua cella della quarta sezione della casa circondariale di via Sanquirico, «riceve molte lettere di sostegno». Ponzoni, nel frattempo, ha proposto ricorso al tribunale del Riesame, contro il diniego del gip alla sua richiesta di uscire dal carcere.
Federico Berni


C'e Gigi: Ponti candidato del centrosinistra
Ora è ufficiale: l'ex storico sindaco, oggi segretario Pd di Monza e Brianza, ci riprova. E per vincere A sostenerlo è una larghissima coalizione di partiti e di liste civiche. «La mia scelta? Amo Cesano»

Gigi Ponti, 52 anni, attuale segretario Pd di Monza e Brianza, è ufficialmente il candidato sindaco della maxi-coalizione di centrosinistra composta da quattro partiti: Udc, Pd, Idv e Sei, e due liste civiche, "Vivi Cesano" e "Movimento per le alleanze civiche". «Mi candido perché amo Cesano -dichiara - In queste settimane molte persone mi hanno chiesto di candidarmi. Una dimostrazione così sincera di stima e d'affetto mi ha fatto grande piacere e ho deciso di unire queste richeste al mio desiderio di mettermi al lavoro ancora e direttamente per la Cesano di domani». La quadra è arrivata mercoledì, quando Ponti ha rotto gli indugi, si è detto pronto a guidare lo schieramento e soprattutto al cambiamento. L'elemento chiave che ha messo tutti d'accordo, da Sei a 'Vivi Cesano", è stato il desiderio di creare la Cesano del futuro, fatta subito di una giunta con nomi nuovi. «L'importante è fere gli interessi della collettività - dichiara Ponti - e per questo bisogna costruire una classe dirigente nuova, un modo nuovo di fare politica e perché no anche dei nomi nuovi».
VAGHI E GLI ALTRI
Nonostante l'ufficialità sia sol-/ tanto di mercoledì, da tempo in città si parla della quarta candidatura a sindaco di Ponti {è stato alla guida della città per tre mandati) e della sua squadra di governo. Ci saranno ancora Paolo Vaghi, LucaZardoni, Filippo Carimati o Ponti porterà un cambiamento radicale nel suo impegno amministrativo? «Fare nomi misembrafuoriluo-go - risponde - comunque confermo che la scelta del cambiamento è vera. Non sarà un lavoro facile, che punterà anche al rispetto delle pari oppor-tunità. Le liste avranno un 30 per cento di candidati donna, specchio sarà anche la giunta (gli assessori al massimo saranno 6). Magari si riuscisse a far salire la percentuale al 50 per cento, ma si sa le donne hanno tanti impegni, soprattutto familiari, ed è più difficile coinvolgerle nella politica».
Una delle discussioni più forti all'interno della coalizione di centrosinistra è stata accogliere i firmatari della caduta della giunta Romano, ossia quei componenti sostanzialmente del Pdl come Andrea Copreni, Alfredo Spagnuolo e Andrea Rovelli che hanno presentato le proprie dimissioni, interrompendo prima del termine del mandato il governo Lega-Pdl. Loro faranno parte delle liste a sostegno di Ponti? «Ciascuna lista presenterà i suoi nomi - prosegue Ponti - non ci sono bocciature a priori, ma certo ci potranno essere anche delle verifiche, perché si rispetti la linea comune della novità e del nuovo modo di fare politica».
LUNGA ATTESA
É da oltre un mese che il nome di Ponti veniva dato per certo alla guida del centrosinistra: «Non nego che gli ultimi quindici giorni della mia vita sono stati molto particolari (chiaro riferimento alla morte del fratello Stefano, ndr), ma è stato comunque necessario fare tutte le verifiche di coalizione, ci siamo presi tempo e siamo arrivati per tempo».
MARCIA INDIETRO
Da papabile presidente della Provincia di Monza e Brianza a sindaco della sua città, non è un passo indietro? «Per me non esiste una carriera politica. Prima di prendere questo impegno ho riflettuto a lungo, l'esperienza passata è stata molto bella, oggi si è ripresentato il desiderio di tornare di nuovo insieme».
Cristina Marzorati


LISTA CIVICA
Ravagnati, un gruppo in crescita

Buon inìzio per la lista civica "La Cesano che vogliamo". Molti hanno raccolto ìinvito del presidente Federico Ravagnati e si sono recate alla prima assemblea aperta. «Giudizio molto positivo -commenta Ravagnati - abbiamo distribuito il nostro giornalino e le copie del nostro programma». Nuovi volti per rilanciare la città: «Il gruppo continua a crescere - prosegue Ravagnati - alcuni di noi stanno mettendo anche la faccia, Paolo Allievi, imprenditore e commentatore sportivo di Eurosport, Daniele Vaghi, consulente ambientale, Gabriele Radice restauratore, e molti altri ancora. La sede di via Cozzi sarà aperta ogni lunedi Noi ci muoviamo sul territorio, ma coloro che tacciono, come pensano di presentarsi agli occhi dei cittadini nell'ambito di una campagna elettorale? Eimmobilismo attuale ci sembra una grave mancanza di correttezza versoi cittadini».


Sorpresa totosindaco: Amanti sul podio
Ponti in vetta, poi Romanò. É terzo l'operatore ecologico di Binzago

Gli elettori hanno le idee chiare: è arrivato il momento di fare pulizia. Solo così si può interpretare l'iniziativa di massa di votare l'operatore ecologico Omar Amanti, addetto di Gelsia impegnato a Binzago. Nell'urna posizionata alla torrefazione "Mariani" in via Dante questa settimana sono piovuti consensi per lo sconosciuto alla politica, che ha raggiunto quota 38 voti ed è salito sul terzo gradino del podio della nostra iniziativa "Toto sindaco", scavalcando l'ex assessore Michele Santoro. In vetta rimane Gigi Ponti, 65 consensi. Marina Romanò si deve accontentare della medaglia d'argento e di 42 voti.
Terzo posto, appunto, per Amanti, quarto poi per un altro outsider ossia il commerciante Gianni Capone, quota 13 voti. Santoro è invece quinto con 12 voti, seguito da Alessandro Cazzaniga con 10 voti. Per la prima volta entra in classifica anche Oscar Greco, architetto, impegnato in "Fiume Vivo", papabile candidato sindaco Pdl, è stato votato da 5 persone, mentre Massimiliano Bevacqua Sei rimane fermo a 4 consensi.
Cristina Marzorati


Snia Movimento per contare
E arrivano duemila volantini

Appoggiare un candidato all'interno di una lista o di un partito oppure creare una propria lista con il proprio candidato sindaco. Questo è il senso del sondaggio promosso da "Quelli della Snia", gruppo nato via facebook che si è riunito al centro anziani. In duecento hanno risposto all'appello lanciato in particolare dal fondatore Matteo Gavioli, giovane vicepresidente della società di calcio dell'oratorio "Equipe 2000", per creare un movimento che rappresenti il Villaggio Snia in consiglio comunale.
«La partecipazione dei cittadini è stata importante - sottolinea Gavioli - e subito dopo l'incontro abbiamo deciso di metterci in moto. Le alternative che al momento stiamo vagliando sono due: pensare a una nostra civica con un nostro candidato oppure convergere i voti del quartiere su un unico rappresentante. La decisione finale non spetta agli abitanti. Questo fi-nesettimana è iniziata la distribuzione di un sondaggio, sono duemila volantini in cui invitiamo il Villaggio Snia a esprimersi».
Da un lato c'è l'elenco dei candidati consiglieri comunali in liste già nate come Andrea Carlot per il Pdl, Massimiliano Bevacqua nel Sei, Salvatore Giarratano nel "Movimento per le alleanze civiche", dall'altro ci sono i nomi di Matteo Gavioli, Elpy Santillo e Massimo Signorelli; chi sceglierà uno di questi tre, automaticamente opterà per una civica del Villaggio Snia con un proprio candidato sindaco. I questionari vanno riconsegnati entro il 15 marzo, i luoghi sono scritti sul volantino, e venerdì 16 marzo ci sarà una riunione in cui si ufficializzerà l'esito.
Cristina Marzorati


GLI ALTRI TRA VOCI E MANCATE CONFERME
Spuntano i grillini e il nome di Greco per il Pdl

Se il centrosinistra ha rotto gli indugi, per tutti gli altri schieramenti è il momento della riflessione. Lo sta facendo anche il "Movimento cinque stelle", che dopo aver pubblicato su face-book la foto e il nome di Walter Mio come coordinatore locale e papabile candidato primo cittadino (Mio ha 47 anni, vive a San Bernardo dopo essersi trasferito da Milano), non rilascia commenti e dichiarazioni, sino a quando non avrà l'ok dal gruppo nazionale. Anche Marina Romanò, numero uno della Lega Nord cesanese, non parla di candidature, ma intanto la si trova in centro a chiacchierare con i cittadini e soprattutto al bar circondata dai suoi fedelissimi. Dal fronte Pdl l'unico nome che circola è quello di Oscar Greco, architetto e responsabile di "Fiume Vivo", che invita a pazientare. Scende in campo poi Michele Santoro. Daniele Cecca-rello, ex consigliere comunale, potrebbe essere il candidato sindaco della sua civica "Un futuro per Cesano".
Cristina Marzorati


Bte, la Provincia in campo «Ma ora si unisca al ricorso»
L'ente brianzolo ha espresso un diniego per il depuratore Adesso i comitati sollecitano l'ulteriore presa di posizione

La mobilitazione di "Insieme per il Villaggio", "Comitato civico frazione Snia" e "Più Iimbiate meno cemento", la rete che il Pd ha creato tra le varie sezioni della zona e soprattutto l'ordine del giorno presentato dalla Lega nord e approvato all'unanimità nel Consiglio provinciale di giovedì scorso hanno avuto il loro effetto. La Provincia di Monza e Brianza infatti ha espresso un diniego al progetto, proposto dalla Bte negli anni scorsi, di trasformazione del depuratore di via Groane in un impianto di trattamento di prodotti chimici. Ora, visto il chiaro indirizzo dato da tutte le forze politiche, l'ente locale sorto nel 2009 dovrebbe aggiungersi al ricorso alTar, promosso nel2006 dai comuni di Cesano, Bo-visio e Iimbiate, dalla Provincia di Milano e dalla Lipu, sul quale il magistrato esprimerà il proprio giudizio nella seconda metà del mese di marzo.
Nel frattempo entro questa settimana, la Bte aveva la possibilità di presentare le proprie controdeduzioni al parere negativo espresso dalla Provincia, che verranno valutate dai funzionari. Proprio questo aspetto non fa dormire sonni tranquilli a Mauro Varisco, presidente del comitato "Più Iimbiate meno cemento". «Per il momento abbiamo segnato il gol dell'uno a zero - spiega, utilizzando una metafora calcistica - ma la partita è ancora molto lunga. Solo due mesi fa, in occasione della conferenza di servizi del 15 dicembre, nessuno avrebbe scommesso nulla su questo cambiamento di rotta da parte della Provincia. E' importante aver creato più consapevolezza nei cittadini.
Inizialmente sembrava che alla base di questo diniego ci fosse un aspetto legato alla nuova legge sulla semplificazione delle procedure, che renderebbe automatico il parere negativo in caso di contrarietà di un'autorità ambientale come l'ente Parco Groane, ma non è andata così. Le motivazioni addotte sono le stesse che diciamo noi da mesi, cioè il fatto che l'impianto si trovi all'interno di un parco regionale e a pochi metri di distanza dall'oasi lipu». Anche Edgardo Zilioli, portavoce del "Comitato civico frazione Snia" invita ad andare cauti. «In questi giorni manderemo una lettera ai sindaci di Iimbiate e Bovisio e al commissario prefettizio di Cesano affinché spingano la Provincia a prendere parte al ricorso al Tar, trasformando così il documento politico approvato all'unanimità dal Consiglio in un atto concreto. Se la Provincia ha necessità, chieda alla Bte di utilizzare l'impianto di via Groane per smaltire reflui umani e non per trattare prodotti chimici».
F. Cav

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