Rassegna: Il Cittadino del 12/11/2011

lunedì 14 novembre 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi Sabato 12 Novembre 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Strade e pericoli: cittadini «sentinelle» chiedono interventi
Fernando Sala: lettera per via Molino Arese Carlo Longoni sollecita sicurezza in centro

Quando i cittadini ci mettono la faccia Hanno deciso di esporsi in prima persona Fernando Sala, titolare di una cartoleria in via Molino Arese a Molinello, e Carlo Longoni, pensionato di 81 anni residente in via San Martino, perché sono stanchi della pericolosità delle strade che percorrono, per piacere o per lavoro.
In verità Sala la sua battaglia l'ha quasi vinta. La lettera inviata in Comune per richiedere la realizzazione di un attraversamento pedonale al civico 78 di via Molino Arese, non lontano da via Verbano, si è tradotta a inizio mese in un'ordinanza «Non posso che essere contento - commenta Sala - avrò scritto in Comune un mese fa, mi fa piacere che la richiesta sia stata accolta, ora aspetto che le strisce siano disegnate. Tengo subito a precisare che il problema non è mio e la soluzione non vuole essere un vantaggio per la mia attività commerciale; piuttosto, avendo un negozio, ogni giorno vedo le difficoltà dei pedoni ad attraversare via Molino Arese, non lontano da qui c'è una rotonda e poi il traffico è davvero intenso».
Non sarebbe la prima volta che Sala si rivolge direttamente agli ufBci pubblici, per cerca-, re di risolvere il problema. «Una decina d'anni fa avevo inoltrato sempre la richiesta di realizzare un attraversamento pedonale. Era stato fatto, ma subito dopo la strada era stata asfaltata e da allora non è più stato ripristinato». Anche Longoni vorrebbe tanto che le cose cambiassero. Lui vive in un condominio all'angolo tra le vie Santo Stefano e San Martino, zona salita più volte agli onori della cronaca per via delle centinaia di auto di pendolari parcheggiate tutto il giorno nelle aree di sosta libere. «Non solo, anche negli spazi tra le piante, a margine strada - prosegue Longoni - senza contare che lungo via Santo Stefano non esiste un marciapiede e martedì mattina alle 11 ho rischiato grosso». Longoni a quell'ora stava facendo rientro a casa, dopo una visita al-l'Asl, quando nel percorrere proprio via Santo Stefano, in direzione via San Martino, un'auto l'ha urtato con lo specchietto: «L'automobilista non si è fermato, chi lo seguiva invece sì. Purtroppo con le macchine posteggiate a lato, le foglie cadute a terra e bagnate, per evitare di cadere e per trovare lo spazio di passare, si è costretti a camminare sul ciglio della strada. Certo se ci fosse un marciapiede, via Santo Stefano sarebbe molto più sicura». Forse anche Longoni dovrebbe scrivere in Comune come ha fatto Sala.
Cristina Marzorati


ACCOLTA LA RICHIESTA DEI COMITATI DI QUARTIERE, «INSIEME PER IL VILLAGGIO» E COMITATO CIVICO
Saronno-Seregno, ingresso della stazione in via Julia

La stazione della Seregno-Saronno al Villaggio Snia sarà costruita all'interno dell'ex comparto industriale con ingresso da via Julia, dove oltretutto è prevista la realizzazione di almeno trenta posti auto. Il commissario prefettizio, Adriana Sabato, ha accolto la richiesta dei comitati di quartiere, "Insieme per il Villaggio" e "Comitato civico", che sostenevano 11 progetto avanzato a fine mandato dall'amministrazione Vaghi e ribadito dalla giunta Romano, in cui si prevedeva lo spostamento della fermata in ima zona più vicina al nucleo storico. La decisione è stata presa martedì scorso, in occasione di un incontro che ha richiamato in municipio i capigruppo del consiglio comunale. Secondo il progetto, già avvallato dalle Ferrovie Nord, il campo dell'ex Snia calcio sarà trasformato in una grande area di sosta, mentre per salire sui treni, i pendolari dovranno percorrere una stradina pedonale. Si tratta di una soluzione tampone, in vista della riqualificazione generale dell'ex comparto Snia, una proprietà privata che potrebbe cambiare completamente il volto dal quartiere. Prevedere la fermata all'interno della superficie, è un primo passo verso la sua rinascita e in futuro con l'apertura dei due cancelli che delimitano la superficie, i pendolari potranno entrare nell'area e parcheggiare la macchina non lontano dai binari, sfruttando i diversi stalli di sosta presenti. Questo è un futuro molto lontano, quello più prossimo è l'inaugurazione della stazione per fine 2012.
Cristina Marzorati


Laboratorio di calze, 12 lavoratori in nero
L'attività, in pieno centro, è stata chiusa dopo i controlli dell'Ispettorato del lavoro e dei carabinieri Sei italiani e sei stranieri, tra cui un irregolare, tutti uomini tra i 20 e i 30 anni. Una donna la titolare

La partita Iva era regolarmente aperta, l'affitto sottoscritto con contratto registrato, peccato che all'appello mancasse la cosa più importante: la regolarità dei lavoratori. Sono dodici gli operai in nero scoperti dai carabinieri della tenenza cittadina e dal nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri di Milano, durante un controllo effettuato in un laboratorio di confezionamento calze in centro città. Questa volta i cinesi non c'entrano, perché sia la titolare, E.B., trentenne, sposata, oggi con casa a Desio ma in passato residente a Cesano, sia la metà dei dipendenti, sono italiani.
Gli uomini del maresciallo Ivano De Crescenzo e i colleghi milanesi sono entrati in azione in un negozio in via Sant'Ambrogio, alle spalle del municipio, dove a conclusione di un'attività d'indagine hanno scoperto sei stranieri, marocchini e pakistani, ma anche altrettanti italiani che percepivano uno stipendio da fame, lavorando otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì, ma senza un contratto d'assunzione. Sono tutti uomini, hanno tra i venti e i trent'anni, residenti nei comuni del circondario.
Se i militari dell'ispettorato hanno concentrato la propria attenzione sulla regolarità dei documenti legati alle assunzioni, alla fine inesistenti, i carabinieri cesanesi hanno verificato eventuali reati di natura penale, scoprendo che un marocchino non solo non aveva un contratto di lavoro, ma era anche privo di permesso di soggiorno e per questo è stato denunciato. Gli uomini dell'Arma impegnati nel controllo sono stati in totale sei, di cui quattro di Cesano Mader-no, e sono rimasti nel laboratorio per due ore tra le 10 del mattino e mezzogiorno, riscontrando che la merce confezionata, soprattutto collant da donna, veniva commissionata al laboratorio da aziende ben più grandi e poi era destinata alla vendita all'estero.
Dopo il sopralluogo i carabinieri dell'ispettorato del lavoro hanno dato 24 ore di tempo alla proprietaria per regolarizzare gli operai, ma l'epilogo è stato ben diverso: l'attività è stata chiusa. La vicenda però non finisce qui. Come prevede la normativa, per ogni dipendente irregolare il titolare dell'azienda o del laboratorio artigianale deve pagare una contravvenzione salatissima di oltre mille euro. A conti fatti la titolare dovrà sostenere una spesa di almeno quindicimila euro. Il laboratorio di via Sant'Ambrogio non era aperto da molto tempo, secondo gli inquirenti era circa sei mesi che svolgeva la propria attività a pochi passi dal municipio.
Cristina Marzorati


ARCA VOLLEY E' QUELLA CHE PAGA DI PIU'
Le associazioni mettono mano al portafogli

Per le associazioni è arrivato il momento di mettere mano al portafogli. Dopo la delibera comunale del 22 settembre, in cui si assegnavano i diversi spazi ai gruppi di volontariato e in particolare a quelli sportivi, ora per i sodalizi è l'ora di pagare. Passato il terremoto durato settimane, che aveva visto su fronti opposti volontari e Comune in merito all'uso degli impianti sportivi, le ventidue associazioni beneficiare di palestre e scuole devono versare alle casse comunali quasi 8mila euro, per circa dieci mesi di utilizzo. L'importo maggiore è a carico dell'Arca Volley, società di pallavolo che per l'uso delle diverse palestre darà al Comune mille e 546 euro. Scorrendo la "classifica" delle associazioni sportive, al secondo posto in termini di spesa ci sono i mille e 323 euro del Binzago sport time. Sorride invece la Polisportiva Molinello Ciclismo, che al Comune non dovrà versare nemmeno un euro. Sono invece 304 gli euro che l'Auser deve versare nelle casse pubbliche, per utilizzare un locale a Cassina Savina. Stessa situazione per l'Arci Curiel che però dovrà pagare al comune 421 euro. Gli importi non saranno liquidati in un'unica rata ma in due parti, un po' come avveniva per l'Ici, e la prima scadrà tra qualche settimana precisamente il 30 novembre. La seconda rata invece ha scadenza fine aprile 2012 e allora il debito delle associazioni dovrà essere estinto.
Cristina Marzorati


FINE SETTIMANA
ALL'OASI LIPU ADOTTA UN ALBERO

Fine settimana ricco di iniziative all'Oasi Lipu di Cesano Maderno. Oggi, sabato 12 aprile, in occasione della "Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile", dalle 14 alle 17 si terrà un laboratorio speciale. I bambini scopriranno con i volontari Lipu cosa succede in uno stagno nella stagione fredda. Domani invece appuntamento alle 14 con "Adotta un albero". Ciascuna famiglia "adotterà" una piantina che verrà collocata direttamente in Oasi per continuare ad arricchire l'area naturalistica e riceverà un "Certificato di adozione" con la descrizione della sua piantina.
Gionata Panseri

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