Rassegna: Giornale di Seregno del 15/11/2011

martedì 15 novembre 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 15 Novembre 2011, sul Giornale di Seregno.


AUTOVELOX
MULTE A RAFFICA: QUASI MILLE SANZIONI NEGLI ULTIMI DUE MESI

L'autovelox ha dato i frutti sperati. La decisione del commissario prefettizio Adriana Sabato di far turnare i vigili sulla superstrada Milano-Meda con i nuovi rilevatori di velocità ha portato all'erogazione di circa mille multe in meno di due mesi. Un vero e proprio record. Le sanzioni, con spesi di notifica stellari (più di 20 euro), stanno in questi giorni arrivando agli indirizzi postali degli automobilisti trasgressori.


ARRESTO CARABINIERI SULLE SUE TRACCE DOPO CHE LA COMPAGNA ERA ANDATA ALL'OSPEDALE MALCONCIA
TROVATI IN CASA PISTOLA E STUPEFACENTI

Teneva nascoste in casa una pistola calibro 22 con la matrice abrasa, sedici cartucce dello stesso calibro e sostanze stupefacenti. A fare la scoperta i militari della Radiomobile della Compagnia di Desio. A finire in manette un cittadino italiano C. D. , 29 anni, residente in città , già noto alle Forze dell'ordine. L'indagine è partita dopo che una donna era arrivata all'ospedale desiano per farsi medicare alcune lesioni, a suo dire, subite per percosse inflitte dal suo compagno. La poverina era malconcia e i medici del Pronto soccorso dopo averla visitata hanno informato dell'accaduto i carabinieri. Gli uomini dell'Aliquota radiomobile sono quindi andati al nosocomio di via Mazzini. Dopo aver dato una rapida sbirciatina al certificato medico hanno iniziato un controllo accurato sull'individuo già noto alle Forze dell'ordine per precedenti di polizia in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. L'uomo è stato identificato e rintracciato nella sua abitazione. E qui la sorpresa. Il cesanese aveva accuratamente occultato l'arma e le cartucce. Inoltre nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri hanno rinvenuto 32 grammi di cocaina e 6 grammi di hashish. L'individuo è stato arrestato con l'accusa di porto abusivo d'arma e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.


MUNICIPALIZZATA
INCONTRO CON LA SABATO

E finalmente si sono incontrati. Dopo che dalle colonne del nostro Giornale di martedì scorso il presidente di Assp, Andrea Viganò tornava a chiedere un colloquio con il commissario prefettizio Adriana Sabato , lo scorso giovedì è stato accontentato. «Finalmente abbiamo potuto chiarire tutte le nostre problematiche. Abbiamo capito che la coperta è stretta e cercheremo di ridurre al massimo i costi. E' stato un dialogo, sebbene articolato, costruttivo. Ci siamo lasciati con la promessa che entro fine anno faremo un piano di riorganizzazione aziendale per contenere le spese. Poi ci siederemo di nuovo al tavolo con l'Amministrazione e definiremo quello che sarà il 2012. La nostra voglia è quella comunque di garantire al massimo l'occupazione». Un punto di contatto importante dopo gli attriti che erano emersi nell'ultimo periodo tra l'Amministrazione e la municipalizzata. Ultimo il rifiuto di Assp nell'eseguire la sostituzione di impianti di calore e canne fumarie in una palazzina comunale di via Settembrini. In una delibera firmata dal commissario in data 3 novembre, veniva diffidata la stessa Assp.


SACRA FAMIGLIA IL COMITATO CONTRO LA SCELTA DI DARLO IN USO ESCLUSIVO ALLA «GRASSI»
UNA PETIZIONE PER IL POSTEGGIO DI VIA BATTISTI

Continua a far discutere la scelta di assegnare il parcheggio di via Battisti alla ditta «Grassi e Radice» in uso esclusivo. Il tema, fin dalla delibera di Giunta dello scorso 29 giugno, è diventato uno dei cavalli di battaglia dell'Associazione Sacra Famiglia, che ora ha promosso persino una petizione con la speranza di far tornare il Comune sui suoi passi. «I disagi continuano e, su indicazione di alcuni soci, abbiamo provveduto ad una petizione che in 5 giorni ha raccolto 142 firme che sono già state inoltrare al commissario Adriana Sabato . Per capire le ragioni di quella scelta, sarebbe interessante chiederne conto all'ex sindaco Marina Romanò , e sapere come mai la Sabato non ha ancora deciso la revoca della concessione. Anche perché se non si procede alla revoca, altri esercenti di via Battisti e della Comasina, che si trovano nella medesima situazione di "Grassi e Radice", sono intenzionati a pretendere analoga concessione con conseguente caos generale per le due vie, creando un precedente preoccupante. L'Amministrazione ha fatto una scelta evidentemente sbagliata: può capitare, l'importante è porvi rimedio», ha fatto sapere Gianluca D'Amato presidente del comitato della frazione.


SNIA «NON CI HANNO MAI DETTO NIENTE», MENTRE LA NUOVA STAZIONE SARÀ NELL'EX AREA INDUSTRIALE
CONTINUA L'INCERTEZZA PER I CITTADINI DI VIA VICENZA

La preoccupazione dilaga tra gli abitanti di via Vicenza. La via è minacciata dalla riapertura dei binari delle «Nord», che collegano Saronno a Seregno. I residenti temono che il passaggio a livello fino ad ora inattivo venga chiuso e al suo posto costruito un muro. «Nessuno ci ha detto niente - ha affermato Patrizia Finati , residente nella via - siamo venuti a sapere del progetto per vie traverse. Qui c'è una sola rotaia e ci è giunta voce che dovranno passarci sessanta treni al giorno. La chiusura del passaggio a livello ci costringerebbe a fare molta strada per andare in centro. Si dice che ci costruiranno una strada che ci collegherebbe alla via Biulè, opzione accettabile per chi si sposta in auto, ma per quelli di noi che non hanno la patente, fare tanta strada in bici o a piedi è una follia». «Molti anni fa - ha dichiarato Giorgio Fogar , residente - c'era una pista ciclabile in fondo alla nostra via, ma un privato l'ha chiusa con un cancello. Se davvero il Comune avesse intenzione di murare il passaggio a livello, chiediamo che ci venga riaperta la ciclabile, permettendo a coloro che si spostano in bici di raggiungere la città senza allungare inutilmente la strada». Mentre il problema di via Vicenza sembra non aver ancora trovato una soluzione, sembra essersi conclusa la questione della collocazione della nuova stazione della Snia. Secondo il piano regolatore vigente, la stazione andrebbe collocata in via Julia, ma il Commissario prefettizio Adriana Sabato , dopo aver ascoltato per la seconda volta, lo scorso martedì, i segretari di partito e le liste civiche, ha deciso di seguire il progetto presente nei Pgt (non approvati) delle ultime due Amministrazioni: «La nuova stazione - ha dichiarato la Sabato - sarà ubicata nell'ex area industriale Snia. Nei prossimi giorni firmerò l'accordo con le Nord. Abbiamo ascoltato il parere dei cittadini».


SMENTITA «NESSUN MURO VERRÀ COSTRUITO», FERROVIE TRANQUILLIZZANO
LE NORD: «RESTERANNO LE SBARRE»

Se i cittadini di via Vicenza continuano a vivere nell'incertezza, le Ferrovie Nord, dopo la pubblicazione del nostro articolo sul Giornale della scorsa settimana, hanno voluto tranquillizzare i residenti, smentendo qualsiasi ipotesi che vedrebbe la costruzione di un muro lungo i binari. Lo ha fatto tramite un comunicato: «La notizia di un'ipotetica chiusura del passaggio a livello di via Vicenza nei pressi del Villaggio Snia è completamente infondata. La chiusura del passaggio a livello in questione non solo non è prevista, ma non è mai stata nemmeno ipotizzata in nessuna fase del progetto riguardante i lavori della nuova linea ferroviaria Saronno-Seregno. Ferrovie Nord rende noto che nel progetto presentato, approvato, appaltato e pubblicato ufficialmente, si prevede l'automazione del passaggio a livello. Il che significa che l'impianto rimarrà in funzione e che avrà un nuovo sistema di chiusura delle sbarre, in linea con gli attuali standard di sicurezza». Finalmente il capitolo fine della vicenda.


LA VICENDA DEGLI EX GESTORI DEL «CESANELLO CAFÈ» RISOLLEVA UNA QUESTIONE IRRISOLTA
«SPESI 90MILA EURO, ORA NON ENTRIAMO PIÙ!» MA QUEL BAR PUÒ ESISTERE?

Lo sfogo degli ex gestori del «Cesanello Cafè» dopo essere stati sfrattati dallo stabile di via Col di Lana fa alzare un polverone anche sul centro sportivo «Volpi» di Binzago. Un anno di affitto pagato all'«A. C. Cesano» (società calcistica che gestisce gli spazi a fronte si una convenzione con il Comune) senza avere un regolare contratto, poi la cacciata e la scoperta che forse in quei locali un bar non avrebbe mai dovuto esistere. «Siamo subentrati ai precedenti gestori nel gennaio del 2009. Rilevando l'attività in corsa, l'"A. C. Cesano" ci ha detto di continuare pure a tenere aperto il bar. Il problema è che dopo un anno non ci avevano ancora regolarizzato. Stanchi di pagare l'affitto senza aver stipulato un contratto di locazione, ci siamo impuntati, non versando più soldi. Ci hanno risposto che non potevano fare alcun contratto, visto che c'era un problema: in quei locali avrebbe dovuto esserci un circolo privato e non poteva esserci alcun bar», è lo sfogo di Cinzia Malengo , la lentatese che per un anno ha tenuto aperto il «Cesanello Cafè», senza sapere che non avrebbe potuto farlo. «Dopo mesi di tira e molla con la società sportiva, a gennaio ci hanno letteralmente cacciato. Hanno cambiato le serrature e hanno buttato alcune nostre cose. Abbiamo fatto un esposto ai carabinieri. Abbiamo fatto denuncia anche in Procura. Controllando sul catasto abbiamo scoperto che quello stabile dove c'è il bar è adibito a magazzino-spogliatoio. Ma se non potevamo aprire un bar potevano dircelo prima. Invece abbiamo pagato l'affitto per un anno. Compreso l'arredamento, che tutt'ora non possiamo riprenderci, abbiamo perso quasi 90mila euro», poi la Malengo se la prende anche con il Comune, e non esclude azioni legali anche contro l'ente: «Dove era in tutto questo? Avevamo parlato con l'ex sindaco Marina Romanò per vedere come risolvere la questione, ma poco dopo la Giunta è caduta. Ora chiediamo da mesi un incontro con il commissario prefettizio Adriana Sabato , ma ci sentiamo solo rispondere: "Le faremo sapere"». Interpellata la vice-prefetto ha commentato: «E' evidente che ci sono delle anomalie. Cercheremo di ricondurle nella legalità al più presto». Anche l'ex sindaco Romanò ha dichiarato: «Nella scorsa primavera quando siamo andati per rinnovare la convenzione all'"A. C. Cesano" siamo venuti a conoscenza di questo problema. Dalle carte non risultava nemmeno che ci fosse un bar. Ma passando dalla strada c'era un'insegna vistosa. E' l'ennesima dimostrazione di lassismo delle precedenti Amministrazioni comunali». Duro anche l'ex assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti : «La Giunta Vaghi ha consentito la realizzazione di una sede sociale, ma ci eravamo resi conto che era invece un'attività a tutti gli effetti»
Antonello Leo.


ELEZIONI L'EX SINDACO RAMMARICATO: «C'È OSTRACISMO NEI NOSTRI CONFRONTI. POSSIAMO ANDARE ANCHE DA SOLI»
L'UDC DI VAGHI SEMPRE PIÙ LONTANA DAL PD
Tutti sparpagliati al primo turno delle comunali? Almeno con «Vivi Cesano» l'Udc è vicina

L'Udc di Paolo Vaghi sempre più lontana degli ex «compagni» del Pd. Dopo un primo giro di incontri con i diversi partiti, è stato lo stesso ex sindaco a dichiarare con rammarico: «C'è ostracismo nei nostri confronti, probabilmente perchè non hanno le idee chiare. Se si continuerà in questa direzione non è nemmeno escluso di presentarci da soli alle prossime elezioni. Il centro non lo lasceremo in mano a nessun altro». Per il prossimo 27 novembre è fissato in aula consigliare della «Salvo D'Acquisto» il congresso dell'Udc, aperto a tutti. Ora di quella data probabilmente il futuro del partito sarà più chiaro. Ma se con il Pd la strada sembra tutta in salita, Vaghi ha dimostrato unità d'intenti con la lista civica «Vivi Cesano». Quest'ultima, lo scorso lunedì sera, ha organizzato un'assemblea per tornare a far sentire la sua voce nel percorso di avvicinamento alle comunali del 2012. Il coordinatore Celestino Oltolini vuole ripartire dalle forze di opposizione gli ultimi due anni: «Siamo convinti che siano all'interno di quel gruppo ci siano le risorse e le intelligenze per offrire alla città una proposta di governo. Ma prima di cercare con chi vincere, dobbiamo cercare per che cosa vincere», poi lo sguardo alle future alleanze: «Occorre una buona squadra che si sappia distinguere per competenza e autorevolezza e che sappia esprimere una forte capacità di dialogo con i cittadini, con le associazioni, con i comitati di quartiere, con i comuni vicini e con gli enti superiori». Gli organizzatori hanno stimato in circa un centinaio le presenze per la prima loro assemblea programmatica, «una partecipazione al di là di ogni aspettativa». Presente anche l'ex sindaco Annibale Sivelli.


COMITATO
INCONTRO A DESIO SU PEDEMONTANA

Pedemontana: un'autostrada tra le case. Venerdì 18 novembre nella sala «Petrini» di Desio si terrà un'assemblea pubblica per parlare dell'imminente costruzione della Pedemontana. I comitati cittadini di Desio, Bovisio Masciago, Seveso oltre a quelli cesanesi, porteranno alla luce i problemi che la costruzione di tale opera comporterà per il territorio. Tra questi, il preoccupante aumento del traffico e dello smog in una zona come la Brianza. Un'assemblea per parlare di un problema sempre più reale, un incontro per dire «No a questa Pedemontana».


ELEZIONI LEGA, PD E MOVIMENTO POPOLARE DELLA LIBERTÀ IN MEZZO ALLA GENTE
PARTITI IN PIAZZA: ECCO LA GUERRA DEI GAZEBO

I partiti cesanesi si danno battaglia a colpi di gazebo, in vista della prossima tornata elettorale. Domenica 13 novembre, in piazza Borromeo erano presenti i gazebo della Lega nord, del Pd e del Movimento Popolare della Libertà . I rappresentanti dei tre partiti hanno fatto sentire la loro presenza, forse per mostrare la propria vicinanza alla popolazione in un momento in cui la fiducia verso la politica è sempre più vacillante. Tra le proposte, spicca quella dei rappresentanti del Mpl, i quali propongono una petizione popolare per diminuire di due terzi gli stipendi dei parlamentari e per abrogare le pensioni per quei politici che hanno meno di trentacinque anni di contributi. «Proprio ora che l'età pensionabile è stata innalzata - ha dichiarato Raffaele Faiella , coordinatore nazionale Mpl - vogliamo che i politici diano l'esempio».


SABATO 19 NOVEMBRE
NUOVI ALBERI IN CITTÀ GRAZIE A «CESANO PER NOI»

Nuovi alberi metteranno le radici in città . Sabato 19 novembre dalle 10,30 l'Associazione «Cesano per noi» accoglierà la cittadinanza per la «Seconda giornata nazionale dell'albero», durante la quale verranno piantumati alberi tipici della pianura lombarda. Il tiglio selvatico, l'olmo campestre e il nocciolo sono solo alcune delle piante che verranno radicate in via Novara, via T. Speri e via Forlanini.
«Teniamo molto a questo evento - ha dichiarato l'ingegnere Salvatore Colombo , membro dell'Associazione - ed è già il quinto anno che lo organizziamo in collaborazione con il Comune. La "Festa dell'Albero" è ormai divenuto un tradizionale appuntamento delle iniziative autunnali cesanesi».


LO SFOGO DI UN DIPENDENTE
«DA IMPIEGATO A OPERAIO PER ASSP, E PURE MINACCIATO»

La riorganizzazione aziendale di Assp, annunciata dal suo presidente Andrea Viganò , è già partita. E ci sono già i primi scontenti. Abbiamo raccolto lo sfogo di Enrico Frigatti , 27 anni: «Da 9 anni lavoro in Assp come impiegato. Adesso mi vogliono declassare a operaio, lavorando per Global Service. Hanno già pronta la bozza del mio nuovo contratto. Mi stanno costringendo a firmarlo. Così facendo guadagnerei anche meno soldi. Quale sarà il mio futuro lavorativo in questa azienda? Circa 15 giorni fa è successo anche un episodio sgradevole. Ho ricevuto una lettera anonima minatoria, nella quale mi si "invitava" a firmare quel contratto. L'abbiamo mostrata anche ai carabinieri». Un episodio condannabile da chiunque, anche se il presidente di Assp interpellato sull'argomento ha dichiarato: «Non credo che qualcuno sia arrivato a questo punto. Voglio pensare che una cosa del genere non sia vera. Noi abbiamo bisogno di usare tutte le nostre risorse dove ci servono maggiormente. Purtroppo la situazione di crisi economica sta toccando tutti. Stiamo cercando di gestire al meglio i nostri dipendenti. Le nostre scelte, anche se difficili, devono essere comprese e accettate. L'importante è continuare a garantire il posto di lavoro, e lo stiamo facendo anche in questo caso. Mi dispiace che Frigatti l'abbia presa in malo modo».


OPERAZIONE
LAVORAVANO IN NERO IN DITTA DI COLLANT

Trovati 12 dipendenti retribuiti in nero a Cascina Gaeta. Una ditta che produce calze e prodotti in nylon è stata ispezionata dal Nucleo carabinieri dell'Ispettorato sul lavoro di Milano che, unitamente ai carabinieri della Tenenza cittadina, hanno lavorato per contrastare il fenomeno dei servizi commerciali abusivi. Durante l'ispezione, eseguita negli ultimi giorni, all'interno della ditta sono stati trovati 12 uomini, sei italiani e sei stranieri, impegnati nella produzione di prodotti in nylon, tutti privi di un regolare contratto d'assunzione. Gli uomini del Maresciallo Ivano De Crescenzo e i colleghi milanesi hanno, inoltre, scoperto che uno dei dipendenti di origini marocchine era senza permesso di soggiorno e per questo è stato denunciato.
L'attività della ditta è stata fermata nell'attesa che la proprietaria dell'azienda di collant, una 33enne residente a Desio, regolarizzi tutti i dipendenti, pena una sanzione pecuniaria che potrà andare da un minimo di mille a un massimo di 1500 euro a lavoratore.


COME A BOVISIO?
IL COMMISSARIO STA VALUTANDO

Dopo la decisione del Comune di Bovisio Masciago di revocare la gara, il timore principale della «Angelino» è quello di un effetto a catena anche nei comuni limitrofi: Seveso, Ceriano Laghetto ma soprattutto quello cesanese. Il commissario prefettizio Adriana Sabato vuole vederci chiaro. Contattata telefonicamente, il suo commento è stato telegrafico ma significativo: «Stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. Noi come Bovisio? Non escludiamo nulla». Sul suo tavolo, negli ultimi giorni, è arrivato anche il ricorso al Tar della «Sab» di Franco Bonfanti . Per l'imprenditore cesanese potrebbe essere stato questo il motivo alla base delle dimissioni da vice-segretario di Emanuela Mornata , a distanza di due settimane ancora inspiegabili. La Sabato ha però smentito categoricamente: «Sono fantasie. La questione "Angelino" non c'entra assolutamente nulla con le sue dimissioni».


LA SOCIETÀ NAPOLETANA CHE GESTISCE IL TRASPORTO SCOLASTICO COSTRETTA A SPOSTARE I PULLMAN A CINISELLO
LA RIMESSA DELL'ANGELINO È «ABUSIVA» E IL TITOLARE BONFANTI FA RICORSO AL TAR

Il suo ricorso al Tar è arrivato nei giorni scorsi sul tavolo del commissario prefettizio Adriana Sabato , ed ora che dopo mesi di battaglie i fatti sembrano dargli ragione, Franco Bonfanti , titolare della ditta di trasporti «Sab», è tornato ad attaccare il Comune cesanese. La scorsa settimana è arrivata la notizia che l'imprenditore si aspettava da tempo: la rimessa dichiarata dalla «Angelino srl» (con sede a Caivano, in provincia di Napoli) nelle documentazione con le quali ha vinto l'appalto per il trasporto scolastico non è a norma. «La loro rimessa di Desio è risultata abusiva a tutti gli effetti. L'ho sempre detto e scritto anche all'Amministrazione. E invece nessuno è mai andato a controllare. Finalmente ora lo stanno facendo le Forze dell'ordine», si è sfogato Bonfanti, continuando: «E' la dimostrazione più palese della negligenza dei funzionari del Comune di Cesano Maderno, che non sono mai andati a verificare se i requisiti erano validi. Ho sempre detto che le loro domande erano mendaci, ma nessuno ha controllato. Qualcuno ora dovrebbe fare il mea culpa. Siamo nelle mani di tecnici che non conoscono neanche le normative, altrimenti certi errori come per gli ultimi due bandi per lo scuolabus non li avrebbero commessi. Dopo Bovisio qualcosa si muoverà anche a Cesano? Penso proprio di no, nessun Comune ha volontà di muoversi in tal senso». Bonfanti non si è fermato solamente alle accuse, ma è passato anche ai fatti. Lo scorso 27 ottobre ha presentato ricorso al Tar: «L'autorità di vigilanza sugli appalti ci aveva dato ragione lo scorso anno e aveva chiesto al Comune cesanese di non ripetere errori nel nuovo bando. Loro però non hanno mai risposto e hanno inserito quest'anno la condizione della certificazione Iso, non prevista dalla legge e tolto la normativa sulle rimesse. Per questo ho fatto ricorso, così come c'è un'altra procedura aperta presso la Procura della Repubblica in merito a tutti i torti subiti dalle Amministrazioni cesanesi negli anni. Io non ce l'ho con l'Angelino, sto solo cercando di tutelare la mia azienda».
Antonello Leo


COMUNE NEGLI ULTIMI QUATTRO MESI L'AMMINISTRAZIONE HA RECUPERATO PIÙ DI UN MILIONE E MEZZO
SOLO POCO PIÙ DI 200MILA EURO PER RIENTRARE NEL PATTO DI STABILITÀ

Manca poco per rientrare nel patto di stabilità . I tagli e gli sforzi in materia economica del commissario prefettizio Adriana Sabato stanno dando i suoi frutti. Per comunicare il risultato, che ha dello strabiliante, l'Amministrazione ha usato la pagina del sito internet comunale: «L'obiettivo di rientrare nel patto ha condizionato non poco l'attività amministrativa di Cesano, imponendo da giugno a ottobre scelte spesso difficili, sicuramente irrinunciabili. Ma i risultati sono già oggi evidenti. Al 31 ottobre lo scostamento del risultato di bilancio rispetto alle richieste del Patto di stabilità è sceso a 276.742,62 euro. Il che significa che nei primi quattro mesi del secondo semestre, grazie a maggiori entrate ed a minori spese, il Comune è rientrato di circa un milione e 600mila euro rispetto al patto di stabilità ; lo scostamento al 30 giugno ammontava infatti a 1.875.304,26 euro. Rientrare nel Patto di stabilità e rispettarlo è importante per ogni Comune, non solo per Cesano. Non farlo limiterebbe per esempio le spese correnti, rendendo impossibili nuove assunzioni. Significherebbe non poter contrarre mutui per nuove opere pubbliche. Si tradurrebbe in nuovi e più onerosi tagli di bilancio da parte del governo centrale. Il livello di attenzione è alto e le voci di spesa vengono monitorate quotidianamente. Perché il 31 dicembre prossimo Cesano Maderno possa continuare ad essere un Comune virtuoso». La Sabato ha voluto commentare brevemente: «Siamo soddisfatti. Abbiamo cercato di razionalizzare le spese e di recuperare le entrate dovute. Il punto sul quale abbiamo lavorato di più? La gestione del patrimonio comunale».

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