Rassegna: Giornale di Seregno del 11/10/2011

martedì 11 ottobre 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 11 Ottobre 2011, sul Giornale di Seregno.


ASSOCIAZIONE ANZIANI IN SUBBUGLIO DOPO UNA VACANZA ANDATA MALE
ASSEMBLEA INFUOCATA I 37 VACANZIERI CONTESTANO RICCI

Assemblea infuocata quella che si è tenuta lo scorso lunedì sera, 3 ottobre, nel centro anziani di via Romagnosi a Binzago. A monopolizzare la serata è stata la vacanza andata male a Miramare di Rimini, nei primi giorni di settembre. I 37 partecipanti da tempo stanno chiedendo le dimissioni del presidente dell'Associazione anziani Felice Ricci , ritenuto responsabile dei disagi subiti. Erano tutti presenti e imbufaliti. «Siamo finiti anche noi in una trappola. Non possiamo farci niente. Nessuno sapeva che l'hotel avrebbe chiuso e che vi avrebbero spostato in una dependance fatiscente. Attraverso l'agenzia, gestita da mia figlia, abbiamo portato le nostre rimostranze al proprietario dell'albergo. E' disponibile a rimborsare 50 euro a testa», ha esordito sulla difensiva Ricci. Ma al momento di comunicare la cifra promessa, i vacanzieri hanno inveito: «Non è niente in confronto a quello che abbiamo subito. Per non parlare del danno morale. Ci siamo rivolti all'Associazione dei consumatori, la quale ci ha messo a disposizione un avvocato. Non sarà Ricci a dire quanto ammonta il rimborso». A spallaggiare i «rivoltosi» il garante del centro di via Torrazzo Piergiorgio Pozzoli e Giulia Bardaro . Al presidente dell'Associazione anziani è stato imputato anche il fatto di non essere andato sul posto a vedere l'hotel, e di non aver valutato le offerte di altre agenzie, favorendo così solo quella della figlia. Un errore che lo stesso Ricci sembra aver capito: «La scorsa settimana siamo andati in Puglia a vedere gli alberghi della prossima vacanza». Poi Claudio Coloretti , garante del centro anziani del Villaggio Snia, ha cercato di calmare le acque: «Dobbiamo fare in modo che episodi simili non accadano più. Dobbiamo risolvere la questione all'interno del direttivo. L'obbligo della nostra Associazione è quello di tutelare la nostra immagine e i nostri iscritti». Tutti fuori dall'aula quindi. Così, a porte chiuse, il direttivo è arrivato un punto di incontro. Ancora Coloretti: «Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Parliamo con l'agenzia e con l'albergatore e vediamo di ottenere il più possibile per i 37 frodati». Pozzoli: «Siamo stati anche noi danneggiati. Dobbiamo unirci a loro e all'Associazione dei consumatori». Ricci: «Istituiremo una commissione apposita di due o tre persone per decidere i prossimi soggiorni. Poi relazionerà al direttivo». Per ora le dimissioni di Ricci sono scongiurate.


SULL'ASILO DELLA SACRA
LEGA CONTRO NICOLACI

La Lega nord torna sull'inaugurazione del nuovo asilo della Sacra famiglia e attacca l'ex capogruppo del Pd Pietro Nicolaci . L'esponente del centrosinistra aveva in quella occasione dichiarato che il Carroccio a suo tempo aveva votato contro il progetto, così con un comunicato la Lega ha replicato a tono: «Nel 2006 non avevamo votato contro la realizzazione della scuola materna, ma contro un progetto di pura speculazione edilizia, dove veniva barattata la costruzione di una scuola, già sottodimensionata alla reale richiesta del quartiere, visto che con il progetto di via Lazio, sarebbero stati realizzati 150 appartamenti. Progetto tra l'altro viziato da "forti errori amministravi" che Nicolaci e la maggioranza di allora, con a guida l'ex sindaco Paolo Vaghi , ha avallato. Approvare un piano integrato le cui opere a scomputo sono parzialmente in contrasto con le normative non è sinonimo di buona amministrazione. La convenzione conteneva tra le opere da realizzare una rotatoria, quella di via Abruzzi, che è ancor oggi irrealizzabile in quanto ricadente all'interno del perimetro del Parco delle Groane. E' bene quindi diffidare di chi cerca di accaparrarsi consensi anche a fronte di bugie e verità mai dette. Sarà forse perchè Nicolaci vuole fare il sindaco di Cesano?».


GAZEBO
IDV FA IL PIENO DI FIRME

«Oltre un milione di firme raccolte, di cui più di mille solamente a Cesano»: Stefano Ungarelli fa il bilancio dell'iniziativa referendaria promossa dall'Idv. Il responsabile regionale si è detto molto soddisfatto: «E' stato un risultato esaltante, tenendo anche in considerazione il poco tempo a disposizione a causa dell'estate. La risposta dei cittadini è stata superiore alle aspettative, è l'evidenza che il paese è stufo di questo governo che legifera a proprio uso e consumo. Solo in Lombardia abbiamo raccolto più di 60mila firme e vorrei fare un ringraziamento particolare a tutti i militanti di Italia dei Valori che hanno contribuito a questo risultato straordinario ed un altro ringraziamento particolare lo voglio fare anche agli oltre mille miei concittadini di Cesano che hanno firmato presso i nostri banchetti». In un gazebo allestito in piazza del Mercato era arrivato persino il leader Antonio Di Pietro . Ungarelli, che ultimamente è comparso alcune volte nei talk show politici sulle tv nazionali, ha lanciato una nuova sfida: «Abbiamo aderito alla nuova richiesta di referendum per l'abrogazione dell'articolo 8 della manovra finanziaria appena varata dal governo, quindi ci rivedremo presto nelle piazze».


CENTROSINISTRA
SCAGLIONE VERSO IL SEL: «PRONTO A COLLABORARE»

Alessandro Scaglione , ex consigliere comunale di Idv (da alcuni mesi uscito dal partito di Di Pietro), è d'accordo con Sel nel chiedere un rinnovamento della classe politica cesanese: «La politica dei partiti ha fallito. Dobbiamo incentivare il più possibile la partecipazione dei cittadini in politica. Per ora non mi sento ancora pronto ad entrare in un altro partito, ma se queste sono le premesse collaborerò certamente con Sel».


SEGNALAZIONI ALLA POLIZIA LOCALE
ABBANDONO ABUSIVO DI RIFIUTI, TERRITORIO MARTORIATO

Territorio martoriato di rifiuti e scarichi abusivi. Nell'ultima settimana sono molte le segnalazioni finite sul tavolo della Polizia locale. Ritrovati materiali edili, immondizia, mobili e persino materassi. Parecchie le aree interessate: via dei Mille, Tangenziale sud, via Asiago, via Friuli, via Giusti e via Addolorata. I vigili stanno cercando collaborazione tra la cittadinanza per risalire ai colpevoli dell'incuria. Ma al momento nessun testimone si è fatto avanti.


POLEMICALA BARDARO ATTACCA RICCI: «HA RIFIUTATO LA PALESTRA DANNEGGIANDO TUTTI NOI»
ALLA SNIA STOP AL CORSO DI GINNASTICA

Niente corsi di ginnastica per il centro anziani del Villaggio Snia e così l'ex garante Giulia Bardaro insorge contro il presidente dell'Associazione Felice Ricci : «Ha rifiutato all'Amministrazione comunale la palestra di via Sardegna dove gli anziani facevano ginnastica da dieci anni e sapete come ha motivato questa scelta presa unilateralmente? Udite! Udite! Perchè lui non si ricorda di aver firmato la richiesta fatta quest'anno da me e ha insinuato, e sostenuto, che è stata falsificata la sua firma. Per questo motivo ha rinunciato alla palestra non tenendo conto che ha procurato un danno agli anziani che frequentavano il corso di ginnastica. Chiederò ora all'Associazione di far fare al più presto una perizia al documento per verificare se è stato manipolato. Per poi proseguire con le opportune conseguenze». Interpellato telefonicamente Ricci ha cercato di smorzare i toni della polemica: «Io non ho firmato niente. Non è assolutamente vero quello che lei sostiene. Per ora la sua parola vale la mia. E' una polemica sterile. Lei è sempre prevenuta nei miei confronti e prende ogni occasione per attaccarmi».


ASILI PARITARI
RIDOTTO IL CONTRIBUTO

Ridotti i contributi comunali per le famiglie dei bambini frequentanti le scuole dell'infanzia paritarie. La scelta è stata presa dopo che lo scorso 30 giugno è scaduta la convenzione, a suo tempo stipulata, fra l'Amministrazione e gli asili: «Opera Pia Giuliana Ronzoni», «S. Anna», «S. Pio X» e «S. Eurosia». Tale accordo prevedeva per l'anno scolastico 2011-2012, per ogni alunno iscritto con genitori residenti in città , un contributo alle famiglie di ben 94,48 euro mensili. L'importo, versato dal Comune, andava così a ridurre il costo della retta. La caduta della Giunta e la pesante situazione economica ha però indotto il commissario prefettizio Adriana Sabato a rivedere la convenzione. Con una recente delibera è stato infatti ridotto a 84,64 euro il contributo da corrispondere ad ogni alunno. Ecco quindi che i quattro asili sono ora costretti a chiedere un'integrazione mensile di 10 euro. Alle famiglie degli alunni è arrivata negli ultimi giorni una lettera nella quale si spiega il motivo di tale richiesta: «Sappiamo che questa non è una bella notizia, sappiamo che per qualche famiglia questo esborso maggiore può creare qualche difficoltà , però non è un passo che è dipeso da noi».


30MILA EURO DI ARRETRATI
UNITRE PAGHERÀ L'AFFITTO

L'Unitre dovrà pagare ben 30mila euro entro la fine di novembre. E' l'importo che l'università della terza età deve al Comune come canone di locazione dal 2003 al 2011. Il commissario prefettizio Adriana Sabato sta cercando i fare cassa il più possibile per rientrare nel patto di stabilità e così, vista la grave situazione in cui versano le finanze cesanesi, ha raggiunto un accordo con il presidente di Unitre Ferruccio Crenna . L'ente non ha mai pagato nessun affitto, a cominciare dall'Amministrazione targata Paolo Vaghi . Stessa situazione con la Giunta di Marina Romanò . Sul tema erano anche scoppiate alcune polemiche durante uno degli ultimi Consigli comunali. L'intenzione dell'Amministrazione poi caduta era infatti quella di regolarizzare la loro locazione e far pagare quindi un canone mensile d'affitto, visto la proprietà comunale dello stabile dell'ex scuola media «Enrico Fermi». La Romanò si era detta favorevole la scorsa settimana a far pagare l'utilizzo dei beni comunali: «Il commissario sta proseguendo sulla nostra strada», aveva commentato. Nell'ex «Enrico Fermi», da sabato 15 ottobre ci sarà spazio anche per il Cai, che libererà i locali di via Riccione alla Snia. Anche in questo caso dovrà pagare un canone di locazione.


«UN PROBLEMA CHE ABBIAMO DA 60 ANNI E NON È MAI STATO RISOLTO»
LAMENTELE IN VIA BIULÈ: MANCA LA FOGNA

Ancora disagi nella frazione del Villaggio Snia. Torna alla ribalta un problema che attanaglia la zona da ormai troppi anni. Coinvolti gli abitanti di via Biulé, in particolare coloro che abitano dopo il civico 39. Tale strada è privata e non asfaltata. Fa da raccordo tra Seveso e la città cesanese, e quello del mancato allaccio alla fognatura comunale è un problema che esiste da parecchio tempo. Secondo gli abitanti della via, il Comune non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda la manutenzione della strada, dato che non risulta essere di sua competenza. La fognatura comunale arriva a pochi metri, si parla di un paio al massimo, dalle tubature costruite dagli abitanti del vicinato. «Bastava aggiungere un tubo – ha affermato Luigi Tomasella , residente storico della via – e si potevano collegare alla fognatura che abbiamo costruito 60 anni fa. Io ho contattato "BrianzAcque" e finalmente ho smesso di pagare la depurazione delle acque, servizio di cui non godevo». Sono diversi i proprietari che si trovano esclusi dal servizio fognario comunale e si trovano ora costretti ad accollarsi la depurazione delle acque. Tomasella ha poi proseguito: «Ai piedi della via c'è un campo di mia proprietà . Mi è stato chiesto di arretrare di un paio di metri con il confine per permettere al Comune di costruire una strada utile alla pulizia delle griglie fognarie. L'unico inconveniente è che quelle griglie non sono mai state pulite. Quando piove il mio terreno si allaga tutto. E' un'area in disuso ma a chiunque darebbe fastidio trovarsi una proprietà privata in quelle condizioni». Il problema risale addirittura all'Amministrazione targata centrosinistra e guidata dall'ex sindaco Paolo Vaghi . Sull'argomento abbiamo chiesto un commento all'allora assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Todaro , che ha spiegato: «L'allacciamento alla rete fognaria è a carico delle singole abitazioni ubicate in una strada privata. Così dice la legge. La responsabilità è da imputare al cittadino, che al momento dei lavori non ha potuto o non ha voluto pagare la cifra necessaria alla realizzazione dell'opera. Nulla comunque impedisce ora a tutti quei cittadini che vorrebbero risolvere il problema di contattare "BrianzAcque" e richiedere l'allacciamento».


SEMPRE PIÙ ATTENTI AI CONSUMI, ALLA PRODUZIONI E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALi
DIVERSI GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI NEI PRIMI NOVE MESI DALL'AVVIO DEL PROGETTO DELL'AGENZIA «INNOVA21»
OLTRE CENTO «FAMIGLIE SOSTENIBILI»
L'obiettivo è quello di modificare in breve tempo gli stili di vita e di consumo di un campione


Il progetto «La Famiglia Sostenibile» ha raggiunto il traguardo dei nove mesi, con 124 famiglie iscritte. Grazie all'ambiziosa iniziativa dell'Agenzia «InnovA21», i Comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Meda, Seveso e Varedo hanno aderito al progetto per lo sviluppo sostenibile, grazie anche al contributo della Fondazione Cariplo e il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza.
I cittadini coinvolti si sono messi in gioco, dopo il primo monitoraggio delle abitudini pregresse, per valutare i comportamenti migliorabili, con impegno hanno provato a modificare il proprio stile di vita, nella prospettiva dell'eco-sostenibilità . Attraverso percorsi di formazione, che termineranno a ottobre, sono state affrontate varie tematiche - in particolare consumi della casa, rifiuti, acquisti consapevoli e mobilità - perché le famiglie imparassero a gestire i consumi domestici.La presenza di esperti è stata essenziale per un'opera di sensibilizzazione: ad esempio dall'incontro con «Brianzacque» si è sviluppata l'abitudine di sostituire l'acqua in bottiglia con quella del rubinetto, meno costosa e più sicura, a discapito dei luoghi comuni; allo stesso modo, la conferenza con Andrea Poggio , vicedirettore generale di Legambiente, ha portato all'adozione di accorgimenti quali l'uso consapevole dell'energia e lo spegnimento dei led di apparecchi elettronici. Molte famiglie, inoltre, hanno cominciato ad acquistare detersivi ecologici (come Ecolabel e Fsc) e si sono iscritti ai «Gas», gruppi di acquisto solidale; in aggiunta a questo, significativo è stato il tentativo di servirsi di mezzi pubblici e bicicletta per il trasporto, in sostituzione dell'automobile.Il progetto ha ottenuto ampia risonanza grazie anche al supporto dei media locali, tra cui il nostro Giornale, e la partecipazione di Enti radicati sul territorio, che hanno contribuito con incontri e incentivi alle famiglie interessate. Tra questi, «Legambiente Fondazione e Innovazione», «Movimento a Difesa del Cittadino», «Brianzacque» e «Conai» hanno fornito il supporto tecnico e scientifico. «E' importante sensibilizzare i cittadini perché non basta fare la raccolta differenziata, ma è sempre più necessario farla bene: una migliore raccolta differenziata, infatti, garantisce che una maggiore quantità di materiale venga destinata a riciclo, riducendo le percentuali di rifiuti destinate alla discarica nonché il consumo e lo spreco di materie prime - ha dichiarato Conai - Per questo abbiamo ideato il mese del riciclo e il decalogo della raccolta di qualità che distribuiremo in 110 città nel corso del mese di ottobre: 10 semplici regole per riconoscere gli imballaggi, ove possibile pulirli, separarli correttamente nonché ridurne i volumi per ottimizzarne il trasporto. Per differenziare meglio e riciclare di più gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, vetro».«Gelsia Ambiente», invece, oltre a mettere a disposizione tecnici per gli approfondimenti, ha regalato un rotolo di cinquanta sacchi «mignon» per la raccolta dell'indifferenziato, un'autentica sfida per le famiglie. Infine, la catena di supermercati «Superdì-Iperdì» ha regalato ai partecipanti prodotti come il primo panno ecologico, ma non solo: per tutta la durata dell'iniziativa ha messo in atto un'opera di divulgazione attraverso volantini, con consigli pratici per uno stile di vita più sostenibile.A questo proposito, a novembre e in primavera verranno organizzate giornate di laboratorio e di festa per le famiglie e tutti i curiosi, nelle quali si proverà a creare prodotti d'uso quotidiano interamente compatibili con l'ambiente, tra cui detergenti per la casa, e ampio spazio avrà la cucina, con la preparazione di piatti biologici, tra gusto e risparmio di energia. E, visto che il Natale si avvicina, non mancheranno spazi dedicati alle decorazioni per la festività , realizzate con materiali di scarto, per la gioia dei più piccoli.
Francesca Tommasi


SUICIDIO CLAUDIO DE CARLI NON HA PROBABILMENTE RETTO ALL'ULTIMA DELUSIONE. LASCIA UN FIGLIO.. SCONFORTO E INCREDULITÀ TRA I VICINI
SI TOGLIE LA VITA A 31 ANNI PER AMORE, SHOCK AL VILLAGGIO SNIA

Si è tolto la vita a soli 31 anni. Claudio De Carli , nato e cresciuto al Villaggio Snia, non ha probabilmente retto all'ennesima delusione d'amore. Viveva con i genitori e con il figlio, frutto di un matrimonio finito male, alcuni anni fa. Ultimamente sembrava aver trovato la serenità con una nuova compagna, originaria del bergamasco. Poi, forse per un attrito, il giovane è ripiombato nel dramma. E' stato trovato morto giovedì 29 settembre, nel giardino della sua abitazione, in via Vicenza. Mercoledì scorso si sono svolti i funerali nella chiesetta di San Giuseppe. Shock e sgomento regnano ancora tra gli abitanti del quartiere sniese. Nessuno ha voglia di parlarne. Alcuni a denti stretti commentano: «Era una bravissima persona. Frequentava poco la città perchè era tutta la giornata a Cinisello Balsamo, dove lavorava in una ditta come tornitore. Il giorno prima della tragica notizia era però rimasto a casa. Siamo ancora tutti sconvolti. Sarà difficile superare questo dolore». La grande passione di Claudio era la moto. Lo vogliono ricordare così anche i suoi famigliari, ancora in sella alla sua «Kawasaki», come è raffigurato sull'epigrafe che da giorni ha catturato l'attenzione dei suoi concittadini. Andando a scorgere il suo profilo «Facebook», si nota una frase emblematica da lui scritta. Rileggerla oggi è un colpo al cuore: «Chi ammira la tua bellezza ti desidera. Chi ammira la tua anima ti ama. Solo quando non mi avrai più, vedendomi con un amore che non sarai tu, ti accorgerai di quello che avevi... e hai perso!».


POLVERE SOLLEVATA DALLE AUTO
TROPPO TRAFFICO IN VIA BIULÈ, MA NON È ASFALTATA

Non solo la fognatura non fa dormire sonni tranquilli in via Biulé. La strada privata sul confine con Seveso sembra avere problemi anche per la grande quantità di polvere sollevata dai veicoli in transito. «La nostra è una via molto trafficata per essere privata – ha affermato Luigi Tomasella , residente – e il Comune non la vuole asfaltare. Quando è venuta l'impresa a poggiare il cemento riciclato, ho chiesto il motivo per cui si è fermata al civico 39, escludendo tre abitazioni; mi è stato risposto "fin qui è comunale, da lì no"». Nei mesi estivi la polvere, smossa dal passaggio delle molte auto, ricade nei giardini dei residenti e in inverno, soprattutto quando piove, si formano enormi buche: «àˆ compito nostro fare manutenzione – ha aggiunto Tomasella – va bene, ma allora perché non ci permettono di chiudere la strada per fermare il traffico di auto? Ci mettono i lampioni, ma non asfaltano. Non chiediamo tanto: il permesso di chiudere la strada, oppure un po' di cemento, ma non quello riciclato, che provoca la silicosi!».


TRAGUARDO RISULTATO AMBIENTALE POSITIVO: SI PUÒ ARRIVARE AL 75%
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Tra le società che gestiscono raccolta e smaltimento dei rifiuti - Sangalli per Barlassina, Econord a Meda e Gelsia Ambiente per Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio Seveso e Varedo - da Gelsia è pervenuto un riscontro positivo. Il modello di raccolta porta a porta, con il servizio delle piattaforme ecologiche, ha prodotto il 62,7 per cento della raccolta differenziata, un risultato che potrebbe crescere fino al 75 per cento.
Perché ciò accada è necessaria la partecipazione della comunità , nel segno delle «4R» ( vedi box a lato ): riduzione dei rifiuti, riutilizzo degli oggetti, riciclaggio e recupero dei materiali apparentemente inutili.Prima di tutto è necessario formare i cittadini: ad esempio, non tutti sanno che una piattaforma ecologica raccoglie il 23 per cento dei rifiuti. Qui dovrebbero essere portati farmaci scaduti, materiale ingombrante, apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), pile e batterie. In particolare, è importante che vengano smaltiti oli alimentari o minerali: il 38 per cento della famiglie, infatti, versa questi prodotti negli scarichi di casa e l'Agenzia InnovA21, per promuoverne il riutilizzo, ha regalato alle famiglie un bidoncino per la raccolta di olio alimentare.Grazie al monitoraggio delle «Famiglie Sostenibili», si può affermare che esiste propensione verso comportamenti compatibili con l'ambiente: tuttavia permangono dubbi per lo smaltimento di altri, ad esempio i toner delle stampanti. Questi sono rifiuti speciali, smaltiti tramite operatori autorizzati: lo scopo è rigenerare le cartucce, evitando un consumo di 4,5 litri di petrolio per ogni cartuccia.Infine, dal calcolo della Carbon Footprint per monitorare i gas serra, è risultato che le emissioni delle famiglie per la gestione dei rifiuti è inferiore al 10 per cento: un dato che fa pensare a una riduzione dei comportamenti scorretti, per un 80 per cento di materiale destinato alla raccolta differenziata.


DIECI CONSIGLI UTILI
DECALOGO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI QUALITÀ
Dal «Conai» arriva il decalogo per una raccolta di qualità , perché bisogna differenziare ma usando particolari accorgimenti.
Prima di tutto bisogna separare gli imballaggi per garantire il riutilizzo di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro e, quando possibile; ridurre il volume dei rifiuti per rendere più efficiente il servizio di raccolta.Per quanto riguarda la tipologia degli scarti, è necessario dividere gli imballaggi composti da più materiali e, nel caso di contenitori per cibi, è utile togliere i residui organici affinché il materiale non venga scartato.Lo stesso vale per carta e cartone, se contaminati da altri rifiuti, bisogna sapere che non vanno posti nel contenitore per la carta, così come si deve fare attenzione alla raccolta del vetro. Ceramica, lampadine, specchi e porcellana vanificano ogni sforzo.àˆ importate riconoscere gli imballaggi in alluminio e acciaio, tra i primi si possono annoverare lattine, scatolette e alluminio per gli alimenti, tubetti e bombole spray; in acciaio sono invece i contenitori con sigla FE o ACC., come barattoli per conserve, chiusure per bottiglie, fustini, secchielli, lattine o bombolette.Nel contenitore per la plastica vanno poi introdotti tutti gli imballaggi, sempre separati da altri materiali, da ricordare invece per il legno esistono apposite aree ecologiche, attrezzate per il riciclaggio.


UNA MAMMA DEL MAJORANA SCRIVE ALLA GELMINI

Prendere carta e penna e scrivere direttamente al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini . Dopo la riunione andata male dello scorso mercoledì 5 ottobre, Agata Dalò , mamma limbiatese di uno dei ragazzi destinati alla «classe pollaio» del Majorana, non ci ha visto più dalla rabbia e così si è rivolta all'esponente del Governo Berlusconi: «L'Ufficio scolastico territoriale nega qualsiasi revisione dell'organico di fatto relegando 70 studenti in due classi inadeguate e inospitali, mortificando didattica ed apprendimento. Vorrei che qualcuno presti attenzione ed ascolto ed ascolto al nostro disagio che è soprattutto quello dei nostri ragazzi, e trovi una soluzione al di là delle due classi pollaio proposte e direi impietose. I nostri interlocutori sono come noi disarmati ed arresi, piegati alla ragion di stato, nelle mani di chi certamente lavora sui numeri, ma spesso dimentica che quei numeri corrispondono a dei nomi. Ed i nomi alle persone, che pressochè dall'inizio dell'anno seguono le lezioni in cortile, grazie alla buona volontà di qualche professore che fa loro lezione all'aperto». Agata Dalò ha spiegato la sua scelta: «Le proposte del preside sono inaccettabili, non si possono trovare soluzioni che vanno a discapito di altri studenti, l'unica è creare un'altra sezione per le terze e anche in tempi rapidi». Così la sera stessa dell'incontro andato male con il dirigente, la combattiva mamma ed ex rappresentante del Consiglio di circolo delle scuole medie ed ex consigliere comunale a Limbiate, non ci ha pensato due volte: ha preso carta e penna e ha scritto ai giornali una lettera indirizzata al ministro dell'Istruzione: «Sicuramente non mi risponderà ma ho voluto tentare ugualmente, quello che sta accadendo al "Majorana" è assurdo».


SISTEMA CONSORTILEAL CONSORZIO HANNO ADERITO OLTRE UN MILIONE 400MILA IMPRESE
PER IL RECUPERO E IL RICICLO CI PENSA «CONAI»

Un consorzio per il recupero e il riciclo dei materiali di imballaggio. Questa la finalità di «Conai», il consorzio nazionale Imballaggi, al quale aderiscono oltre 1.400.000 imprese. Con questo obiettivo, le aziende che producono e utilizzano imballaggi si sono unite per tutelare un interesse pubblico, in una prospettiva di responsabilità condivisa. Attraverso sei consorzi - acciaio, alluminio, vetro, legno, cellulosa e vetro - Conai fornisce ai cittadini la garanzia che i processi di riutilizzo vadano a buon fine, in sinergia costante tra istituzioni e Comuni.
L'attività del Consorzio ha anche portata sociale: infatti offre un servizio che si attua nel privato ma promuove anche iniziative che coinvolgono gli stessi cittadini.Il 4 ottobre, con la collaborazione di Anci e del ministero dell'Ambiente, prenderà il via l'evento «raccolta 10 +, mese del riciclo e della raccolta differenziata di qualità ». La manifestazione si propone di divulgare le dieci regole per la raccolta differenziata avvalendosi di un concorso sul riciclo, consultabile sul sito www.raccolta10piu.it; i più preparati, nel corso di una trasmissione nazionale, verranno eletti «famiglia 10+».Dal 19 al 27 novembre, inoltre, si terrà la terza edizione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, un'iniziativa che vede coinvolta la popolazione nel testimoniare il proprio impegno in merito di riciclo dei rifiuti.


MBALLAGGI LINEE GUIDA PER RACCOGLIERE IN MODO CORRETTO
ECCO I MATERIALI CHE VANNO DIFFERENZIATI

Come sfruttare al meglio le potenzialità della raccolta differenziata?In acciaio sono contenitori di legumi, conserve, le chiusure metalliche per vasetti di vetro o i tappi a corona, bombolette spray per alimenti e prodotti per l'igiene personale. Di questo materiale sono anche le scatole per alimenti di animali e le confezioni per dolciumi e liquori.
Alcuni prodotti in acciaio esistono anche in alluminio , con questo vengono fatte lattine, contenitori per cibi, scatolame per alimenti, capsule o tappi per le bottiglie. A questi si possono aggiungere anche bombolette, tubetti per conserve o cosmetici e fogli di alluminio per la cucina.Gli imballaggi di carta e cartone, scatole per scarpe, alimenti o detersivi, giornali e libri vanno gettati nel raccoglitore della carta , ad eccezione del materiale contaminato da cibo e terra.Un caso particolare riguarda il legno : il materiale ingombrante può essere consegnato ai Centri di raccolta differenziata o alle isole ecologiche, mentre stuzzicadenti o imballaggi per alimenti vengono raccolti con la frazione organica.Per la plastica è necessario eliminare eventuali residui prima della raccolta e comprimere i rifiuti per ottimizzare la raccolta; attenzione scrupolosa va riservata anche al vetro , il quale va separato da altri materiali, come la ceramica, per non rovinare l'intera raccolta.

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