Rassegna: Zona News del 23/7/2011

giovedì 28 luglio 2011 | ,



Rassegna stampa redatta da SEL Cesano Maderno, con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 23 Luglio 2011 su Zona News.



Lettera dell’ex sindaco Romanò ai cittadini. Calò (PD) replica                                  

Cesano. I giorni scorsi, i cittadini di Cesano hanno trovato nella propria buca postale la lettera che l’ex sindaco ha inviato loro. A questa missiva, risponde il Segretario del PD locale, Gianni Calò. I gruppi di opposizione hanno invitato l’altra sera, esattamente dopo 2 anni dalla ‘presa della Bastiglia’ leghista, la popolazione a ritrovati in piazza Arese per fare il punto della situazione politica: sul palco si sono succeduti i rappresentanti politici che hanno espresso la propria posizione. Ultimo intervento, il più atteso, è stato per Gigi Ponti, ora Segretario provinciale PD, già sindaco di Cesano, che molti rivorrebbero seduto a Palazzo Jacini (il Municipio) al posto del Commissario prefettizio.E’ iniziata una lunghissima campagna elettorale che avrà termine solo la prossima primavera…
A.C. 

Ex sindaco Romanò
Gentili Concittadini, ho volutamente atteso qualche giorno prima di rivolgermi a Voi, nel tentativo di comprendere le vere ragioni che hanno portato alcuni Consiglieri a compiere un atto così drastico quanto scellerato. Siete sicuramente a conoscenza del fatto che a seguito delle dimissioni di 19 Consiglieri, di cui 6 eletti tra le file del PDL, non sono più il Sindaco di Cesano Maderno. Ritengo doverose alcune considerazioni. Dal giugno 2009 ho assunto la guida della Città e subito mi sono trovata di fronte a grosse difficoltà. Un bilancio pesantemente indebitato che presentava indici di deficit strutturale, tra cui spiccavano mutui per oltre 41 milioni di euro e che portavano Cesano al 5° posto tra i comuni più indebitati della Provincia; insoluti e crediti da recuperare che superavano abbondantemente la soglia di 900 mila euro; una sostanziale ed estesa condizione di totale gratuità nell’utilizzo dei beni comunali, a fronte di contratti che stabilivano l’esatto contrario. Un Piano di Governo del Territorio obsoleto, costato alla collettività cesanese 500 mila euro e dichiarato dalla stessa Provincia non più attuale; il passaggio di Pedemontana sul territorio comunale per scelte volute dalle Amministrazioni precedenti, peraltro mai condivise con la cittadinanza. Mi fermo qui, ma l’elenco è ben più lungo. A queste pesanti eredità, provenienti dalle precedenti Amministrazioni (Paolo Vaghi - Gigi Ponti), si sono aggiunte le difficoltà, per certi versi ben più preoccupanti, presenti all’interno del PDL. Un partito, a Cesano, diviso in più correnti, dove idee spesso inconciliabili hanno provocato forti dissidi. Con le loro dimissioni, i 6 Consiglieri del PDL hanno in realtà sconfessato se stessi. Per quasi due anni hanno occupato la sedia del Consiglio comunale senza proferir parola: si contano sulle dita di una mano i loro interventi. Dopo mesi di silenzio hanno deciso di disconoscere quella parte di elettorato che ha consentito la loro elezione nelle file del PDL, per ritornare tra i partiti di centro-sinistra ove, parte di loro, stazionavano già nella precedente tornata elettorale. In pratica hanno agito secondo il miglior opportunismo politico, degni rappresentanti della peggior politica. Quella politica di centro-sinistra che ha governato per più di vent’anni a Cesano, creando mura invalicabili piene di compromessi e clientelismo da prima Repubblica. Tutto ciò è stato e sarà il centro-sinistra a Cesano: partiti che con l’aiuto delle Liste civiche e di altri “burattinai” locali, hanno voluto decretare la fine del mio mandato, pronti a gettarsi nuovamente nella gestione della cosa pubblica come se si trattasse di un giocattolo da tenere ben stretto e che, una volta perso, va riconquistato velocemente a tutti i costi… non a caso li trovate tutti i giorni a fare capannello negli uffici comunali. Sono consapevole di non essere riuscita a fare tutto quello che avrei voluto, nonostante il mio impegno e quello delle molte persone che hanno lavorato al mio fianco. Sappiate però che ogni giorno in cui ho potuto fare qualcosa per soddisfare le esigenze dei cittadini cesanesi, è stato per me un giorno importante.Un’ultima considerazione. Sono altrettanto consapevole di aver fatto, tra le tante, una cosa per Cesano. La parte più difficile del risanamento: l’inizio.
Marina Romanò
Calò (PD): ‘Marina Romanò è sempre stata un soldato che non ha superato l’esame di caporale’
Non finirà mai di stupirmi la signora Romanò Marina. Eravamo tutti convinti, anche confortati dagli ultimi interventi, che fosse Cesarino Monti - sindaco di Lazzate nonché Senatore della Repubblica Italiana - la luce di tutti gli interventi dell’amministrazione di Cesano Maderno. Invece la Romanò Marina - quando messaggiava durante i Consigli comunali, “attenta” ad ascoltare gli interventi dei Consiglieri - domandava lumi a Giorgetti e, sentite sentite, al grande capo in persona, ministro Bossi, soggetto di un manifesto sanzionato con due multe da € 400/cadauna per affissione in luogo non autorizzato (era esposto nella finestra della sede del PD in piazza Arese). Lo slogan del manifesto era: ‘A Roma magnano, a Milano mugugnano!’ Raffigurava il ministro Bossi che veniva imboccato dalla Polverini. E un assessore mi ha confermato che l’affissione è stata sanzionata per il carattere politico del manifesto!!! Lo slogan comunque è sempre più in voga, ed è sempre più seguito dagli aderenti del terzo partito di Cesano. Per la questione “accertamenti di natura edilizia”, (e qui si entra nel personale), penso che Romanò Marina si riferisca al danno che la mia famiglia ha subito nel crollo del muro di contenimento sulle sponde del fiume Severo in occasione di una piena autunnale, o si riferiva a quel forno a legna crollato anche lui nel letto del fiume? Potrei essere informato anch’io di una eventuale indagine in corso sulla mia persona per eventuale abuso edilizio, e quindi potermi difendere? Romanò Marina, perché continua a spandere palta su tutti, cercando di creare un dubbio di legalità su una persona che è responsabile di un partito (il PD) che ha fatto della legalità e trasparenza il primo articolo del suo Statuto? Arrivando al mal di pancia, non è passato solo a me, ma a tante persone fra cui anche un Consigliere comunale eletto nella file del suo partito, il quale, insieme ad altri 18, si è dimesso dal ruolo di Consigliere comunale sapendo quanto era stato difficile per lui e tutti gli altri prendere questa decisione. Difficile ma doverosa. Non si manda a casa un sindaco e tutto il Consiglio comunale per così poco, come dice Romanò Marina, e infatti i motivi erano molto più seri. Se non lo sa, si vada a rileggere tutti gli articoli  sui giornali locali: lei è stata sfiduciata perché in due anni di amministrazione non ha mai pensato nessun progetto di amministrazione di Cesano. Forse – comincio a pensare- lei non ha mai amato la città come invece è amata da tutti i cittadini. E’ sempre stata un soldato e non ha superato l’esame di caporale, perché davanti ai suoi superiori ha sempre ubbidito senza mai opporsi a decisioni prese dall’alto, o dalle segreterie provinciali.
Gianni Calò - Segretario del Circolo PD di Cesano Maderno


Fontana (PdL): due anni di non politica a Cesano Maderno ?   
                                     
Sento per motivi di coerenza politica  e dopo aver letto di tutto e di più sulle cause delle caduta della giunta di centrodestra di Cesano Maderno di dover fare una piccola precisazione. Scopro solo ora che i miei ex colleghi (escluso Copreni) non erano iscritti al partito e di conseguenza si sentivano liberi da input dati dai coordinatori: ma in quale lista sono stati eletti ?e l’allora coordinatore Massimo Ponzoni fece le scelte giuste? Da parte mia la mia esperienza politica ha sempre portato ad avere una tessera di partito, la quale è cambiata negli anni solamente perché il mio partito ha cambiato nome (da MSI ad AN  per poi confluire nel PdL). Facendo un pò di dietrologia la mente mi porta al giorno in cui i 5 dissidenti scoprirono le carte sfiduciando l’allora presidente del Consiglio Fabio Milan: di tale scelta venimmo a conoscenza durante il Consiglio comunale quando la Lega Nord decise di astenersi dal voto e a quel punto, con concetti assurdi,dissero che avrebbero votato la sfiducia al Presidente. Tale azione mi ricordava  la storia inverosimile di quel marito che essendo diventato cornuto si tagliò gli attributi. Naturalmente la coerenza del Capogruppo continuò tenendoci all’oscuro di tutto quello che stavano organizzando sino ad arrivare al giorno fatidico delle loro dimissioni. Le scelte a volte sono dolorose e non sempre indolori, quindi non cercherò di capire il vero motivo di tale scellerata azione ma siccome influisce su quello che specialmente nella mia Frazione, il Villaggio Snia, stava accadendo, vorrei ringraziare pubblicamente le persone con le quali ho avuto l’onore di confrontarmi e di lavorare per un miglioramento della Snia. Infatti insieme all’associazione ‘Amici del Villaggio’ (referente Natale Zappella), con il Comitato del Villaggio Snia (referente EdgardoZilioli) e con il mio collega Fabio Milan qualcosa di positivo si era ottenuto. Ci siamo battuti per non far portare al Villaggio uno stoccaggio e smaltimento di umido che avrebbe reso l’aria irrespirabile e il blocco dei lavori nel depuratore appena venduta da Snia.
Abbiamo attenuto che tutte le proposte per una riqualificazione del quartiere vecchio (case delle vecchia ditta Snia) venissero inserite nel nuovo PGT con la possibilità di rifacimento delle facciate gratuito, di rivedere totalmente la conformazione del Villaggio nel quale il centro fisico traslava nella vecchia ditta creando una nuova viabilità, la costruzione di case da destinare alle forze dell’ordine, una scuola media e un’area parcheggio per la nuova stazione e per le case di Via Magenta, la fognatura in Via Veneto (una richiesta ventennale a cui nessuno aveva ottemperato).
La risoluzione di piccoli problemi come la mancanza di collegamento tra la scuola Versari e la Snia, i sostituti del Dott. Vago che pretendevano di fare un’ora solo di servizio a discapito di numerosissimi anziani che trovavano la porta chiusa o venivano mandati via, la sistemazione della rotatoria della chiesa che impediva la visuale e quella provvisoria del Biulè e non ultimo i grossi problemi legati al Centro Anziani, mercatini di primavera per portare un pò di vita nel quartiere.
Questo per me è il significato di lavorare per il proprio quartiere, essere vicino alla popolazione e spero vivamente che i 5 firmatari (in quota PdL) della sfiducia al sindaco Romanò ( Copreni, Rovelli, Mornata, Spagnuolo, Riccardi) possano vantarsi di aver fatto le stesse cose per il loro quartiere. Un ringraziamento all’assessore Fabrizo Bonafede per aver fatto un PGT ascoltando la popolazione, all’assessore Alessandro Soliman per aver ridistribuito in modo equo le ore nelle palestre alle società sportive, per aver fatto risparmiare i soldi per le pulizie delle stesse (ma forse questo ha dato fastidio), per aver fatto la prima festa dello sport a Cesano con la presenza di migliaia di persone, all’assessore Marcello Mitrano che ha dato visibilità al Comune con eventi degni di una Capitale. Al  Sindaco Marina Romanò  che  - ricordatevi tutti - è l’unica che ha girato con giunte itineranti i sette quartieri, prendendosi meriti e colpe ma sempre mettendoci la propria faccia. Per ultimo un ringraziamento alla mia famiglia che ha sopportato la mia poca presenza in ambito famigliare.
Gennarino Fontana - ex Consigliere del Popolo della Libertà


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