Rassegna: Giornale di Seregno del 26/7/2011

martedì 26 luglio 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie in edicola oggi, Martedì 26 luglio 2011, sul Giornale di Seregno.


DOPO LE DIMISSIONI DEI 19 CONSIGLIERI, L'EX SINDACO È TORNATA ALLA CARICA
LA ROMANÒ NE HA PER TUTTI
La leghista ha preso carta e penna ed ha spedito una lettera a tutti i cittadini:«I ribelli del Pdl? Hanno agito secondo il miglior opportunismo, degni della peggiore politica»

Ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini. Lo ha fatto con una lettera, che nei giorni scorsi è arrivata nelle cassette della posta di 37mila cesanesi. L'ex sindaco leghista Marina Romanò ha preso carta e penna per rispondere a chi ancora oggi si chiede il perchè di una caduta dopo solo due anni di Amministrazione. Ma per fare ciò è partita da lontano. Dal 2009, quando era stata eletta. Ha voluto ricordare, per l'ennesima volta, in che stato ha trovato la città : «Dal giugno 2009 ho assunto la guida della città e subito mi sono trovata di fronte a grosse difficoltà . Un bilancio pesantemente indebitato che presentava indici di deficit strutturale, tra cui spiccavano mutui per oltre 41 milioni di euro e che portavano Cesano al quinto posto tra i comuni più indebitati della Provincia; insoluti e crediti da recuperare che superavano abbondantemente la soglia di 900 mila euro; una sostanziale ed estesa condizione di totale gratuità nell'utilizzo dei beni comunali, a fronte di contratti che stabilivano l'esatto contrario. Un Pgt obsoleto, costato alla collettività cesanese 500 mila euro e dichiarato dalla stessa Provincia non più attuale; il passaggio di Pedemontana sul territorio per scelte volute dalle Amministrazioni precedenti, mai condivise con la cittadinanza». Poi la Romanò ha spostato il tiro sui ribelli del Pdl: «A queste pesanti eredità , provenienti dalle Amministrazioni di Paolo Vaghi e Gigi Ponti , si sono aggiunte le difficoltà , ben più preoccupanti, all'interno del Pdl. Un partito, a Cesano, diviso in più correnti, dove idee spesso inconciliabili hanno provocato forti dissidi. Con le loro dimissioni, i 6 consiglieri del Pdl hanno sconfessato se stessi. Per quasi due anni hanno occupato la sedia del Consiglio senza proferire parola. Dopo mesi di silenzio hanno deciso di disconoscere quella parte di elettorato che ha consentito la loro elezione nelle file del Pdl, per ritornare tra i partiti di centro-sinistra ove, parte di loro, stazionavano già nella precedente tornata elettorale ( Alfredo Spagnuolo , tra i dimissionari del Pdl, aveva sostituito nel 2007 il consigliere Celestino Oltolini , eletto nella lista civica di allora "Gigi Ponti per Paolo Vaghi sindaco", ndr ). Hanno agito secondo il miglior opportunismo politico, degni rappresentanti della peggior politica. Quella politica di centro-sinistra che ha governato per più di vent'anni Cesano, creando mura invalicabili piene di compromessi e clientelismo. Partiti che con l'aiuto di liste civiche e di altri burattinai locali, hanno voluto decretare la fine del mio mandato, pronti a rigettarsi nella gestione della cosa pubblica come se si trattasse di un giocattolo da tenere ben stretto». Infine la chiosa finale: «Sono consapevole di non essere riuscita a fare tutto quello che avrei voluto, nonostante l'impegno. Ma tra le tante ne ho fatta una. La parte più difficile del risanamento, l'inizio».


BOTTA E RISPOSTA
«Se la deve prendere con il governo. Se sapevamo avremmo fatto meno mutui»
VAGHI REPLICA ALL'EX SINDACO: «IL FALLIMENTO È TUTTO SUO»

Anche Paolo Vaghi , dell'Udc, si è trovato nella cassetta della posta la lettera di Marina Romanò . L'ex sindaco, sentitosi preso in causa, ha voluto replicare a tono, con un contro-comunicato: «Il fallimento è imputabile al sindaco quale capo dell'Amministrazione. Il suo insuccesso denota mancanza di capacità al lavoro di squadra. In più di 15 anni di attività politica cesanese, addirittura nel ruolo di "oppositrice", non ha mai avuto l'opportunità , il coraggio e il dovere di denunciare pubblicamente e con forza, l'impoverimento costante delle casse comunali per l'accensione di mutui, offrendo magari alternative. Dica, una volta per sempre, a quali opere pubbliche le Amministrazioni Gigi Ponti e Vaghi avrebbero dovuto rinunciare a salvaguardia del bilancio. Sul Pgt, invece, avevamo ottenuto riconoscimenti dalla Provincia e dalla Regione». Poi a margine ha aggiunto: «La Romanò dice che eravamo il quinto Comune più indebitato? E' logico. Siamo anche uno dei più grossi. La verità è che Cesano è in crisi per i tagli decisi dal governo, in cui c'è anche la Lega. Non se la deve prendere con noi. Se sapevamo che oggi saremmo stati in questa situazione magari avremmo acceso meno mutui». Vaghi ha voluto dire la sua anche sui ribelli del Pdl: «Ritenere che chi l'ha finalmente mandata a casa sia ispirato da nebulose vicissitudini sovracomunali dimostra quanto poco sia legata alla realtà cittadina. Un esame di coscienza farebbe capire alla Romanò quanto poco sia stata espressione della gente e quanto, invece, delle segreterie provinciali». Poi Vaghi lancia la sfida all'ex sindaco: «Quando e dove vuole siamo disponibili a un serio confronto nella sede che riterrà più opportuna, di fronte ai cittadini e senza pizzini o testi da leggere. Viene da sorridere infatti, per il mezzo scelto per le sue esternazioni: la lettera. In due anni non ha mai parlato».


TOTOSINDACO
Parte il tormentone sui nomi che si sfideranno alle amministrative
SERGIO CAZZANIGA SFIDERÀ GIGI PONTI ALLE ELEZIONI?

Il totosindaco è diventato il gioco più diffuso in città . E sarà il tormentone di tutta l'estate e non solo. I nomi che circolano sono parecchi. Nel centrosinistra, dopo il discorso dal palco di piazza Arese, quando le opposizioni si erano trovate il 14 luglio per celebrare la caduta della Giunta Marina Romanò , sembra essere Gigi Ponti il nome più caldo. Nel centrodestra invece la faccenda si complica. Il post-dimissioni ha fatto deflagrare l'ex maggioranza, che ora si ritrova divisa più che mai. La Lega sembra intenzionata a presentarsi alle elezioni del prossimo anno da sola, magari con una lista civica. Quel che è certo è che con il Pdl è ai ferri corti. Si attendono i provvedimenti chiesti dal coordinatore provinciale Elena Centemero sui cinque ribelli. A quel punto si capiranno le sorti anche del partito azzurro. Poi ci sono le mine vaganti Michele Santoro e naturalmente Paolo Vaghi , dell'Udc. Ma c'è una voce che negli ultimi giorni si rincorre in città che vedrebbe Sergio Cazzaniga come il candidato sindaco capace di unire il centrodestra. «Dicono che sono vecchio io, allora Cazzaniga che cosa è?», ha commentato sarcastico Vaghi, poi a chi invece gli chiede lumi sul suo futuro, risponde: «A settembre inizieremo a muoverci. Se ci fosse ancora bisogno di me e mi chiederanno di tornare non mi tirerei indietro».


FORZA NUOVA
CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI

Forza Nuova arrabbiata per l'arrivo in città degli otto profughi nigeriani. Lo scorso 23 luglio si è ritrovata in piazza Arrigoni. Le proposte in tema di immigrazione sono tante, da un censimento di tutti gli extracomunitari ad una preferenza per i residenti nell'assegnazioni di alloggi popolari.


LA POLEMICA

La società del Molinello, all'unanimità , e tramite le parole del proprio direttore sportivo Bruno Volontè , rende esplicito il proprio disappunto nei confronti dell'Amministrazione comunale (al momento commissariata) che ha deciso di affidare l'utilizzo del campo sportivo comunale al solo Cesano Maderno. «La motivazione che ci è stata data è quella che l'altra società di Cesano ha una convenzione esclusiva ma, in realtà , tale convenzione non esiste. Ci sentiamo fortemente danneggiati da tale decisione perché, per come giochiamo noi, sul campo sintetico avremo molte difficoltà . Speriamo che chi di dovere ci dia ascolto».


EX PDL
ROVELLI INVITA I CITTADINI A LEGGERE I VERBALI

E' stato uno dei primi ad uscire dalla battaglia politica del post-caduta ma quando viene tirato in causa è sempre combattivo. Andrea Rovelli , ex capogruppo del Pdl sulla cui testa potrebbero arrivare pesanti provvedimenti, come chiesto dal coordinatore provinciale azzurro Elena Centemero , non ci sta a passare per uno che «per quasi due anni ha occupato la sedia del Consiglio senza poferir parola», come scritto da Marina Romanò nella sua lettera. «Invito tutti i cittadini ad andare a vedere ogni verbale dei Consigli comunali fatti da quando ci siamo insediati. Così capiranno che non abbiamo solo scaldato il nostro banco, a differenza di qualcun altro. Noi abbiamo anche sostenuto le iniziative dell'Amministrazione, e per questo ne sono orgoglioso. Oggi è facile parlare e dire invece quello che non si è fatto», ha rilasciato Rovelli. Per ora dalla politica sembra esserne uscito, ma a settembre si vedrà : «Valuterò le proposte».


VINCITORI
DOPO LA FESTA LA LEGA PREMIA I PIÙ FORTUNATI

Si è conclusa lo scorso 10 luglio la festa della Lega ed è arrivato il tempo di riscuotere, per chi non lo avesse ancora fatto, i premi della lotteria. Al più fortunato un televisore 32 pollici. Ecco i numeri vincenti, dal primo all'ultimo posto: 1494, 2401, 747, 2596, 367, 2587, 1444, 2637, 714, 1230, 819, 2627, 1534, 881, 850, 1630, 1731, 549, 561, 797, 922, 1197, 2194, 2223. Premi extra, una soppressa veneta e una borsa da donna, rispettivamente al 1874 e 540. Per il ritiro chiamare il 335/6600659 entro il 10 settembre.


SCARICO
Il terreno è risultato essere di proprietà di un imprenditore edile
LASTRE DI ETERNIT RITROVATE NEI CAMPI

Lastre di eternit lunghe qualche metro. Sono state scaricate all'ingresso del deposito di una impresa di costruzioni. Lo scarico abusivo di amianto si è registrato in via Valformazza, nei campi isolati di Cascina Gaeta. «L'episodio risale a circa 20 giorni fa. Una mattina i miei operai arrivando hanno visto le lastre. Ho chiamato immediatamente la Polizia locale, e mi hanno detto che dovevo provvedere io a rimuoverlo. Hanno detto anche di aver fatto un accertamento riscontrando che quella porzione di terreno, davanti al cancello, era sempre di mia proprietà . Ma se così fosse chiederò di recintare anche quella parte, per evitare un altro caso simile», ha commentato Giuseppe Bertoglio , cesanese titolare dell'impresa. La replica del comandante dei vigili Luca Tagli : «Se non provvederà a ripulire il terreno dagli eternit procederemo con la sanzione. E' stato ritrovato su un terreno di proprietà privata e pertanto spetta al proprietario fare pulizia». La paradossale legge potrebbe costare all'imprenditore una cifra di qualche migliaia di euro.

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