Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Sabato 28 Maggio 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.
PDL: «Basta, serve più equilibrio in giunta»
Parla Andrea Copreni: «Cultura, Commercio e Artigianato sono assessorati che ci spettano, ma andrebbero riviste tutte le competenze». La convivenza con la Lega è sempre più difficile
«Cultura, commercio, artigianato sono assessorati che ci spettano e devono tornare al Pdl. Non chiediamo "poltrone", ma deleghe assegnate all'inizio del nostro mandato nel rispetto del volere degli elettori, che hanno decretato il Popolo della libertà il primo partito di Cesano». Le mezze frasi ormai non valgono più. Dopo la bocciatura del rendiconto di gestione 2010 Andrea Copreni, portavoce dell'ala CI del Pdl (ma ormai lo è di tutto il partito), è stanco di sentire dal sindaco che il suo gruppo soffre di continui mal di pancia, che non rispetta le linee programmatiche e provoca la bocciatura di progetti importanti come l'housing sociale: l'acquisto di sette appartamenti, in accordo con la Regione, da assegnare a giovani coppie o comunque a chi non può sostenere gli affitti di mercato. «Le cose non stanno così e poi in questa maggioranza si usano due pesi e due misure. Quando l'assessore Fabio Pometto (bilancio) non c'è per motivi di lavoro, si fanno saltare i consigli comunali, mancano i consiglieri per la stessa ragione, l'assemblea si convoca comunque». Parole dure che denotano come la convivenza tra Pdl e Lega sia sempre più difficile: «Il problema è sempre quello: non si sta chiedendo niente, ma il giusto equilibrio per i consensi elettorali delle ultime elezioni. La Lega, con le percentuali raggiunte, non può avere così tanti assessori e il sindaco che mantiene sotto di sé diverse deleghe, che sino allo scorso anno erano del Pdl. Noi abbiamo appoggiato la diminuzione dei componenti di giunta, lo confermiamo ancora oggi, ma non è possibile che la cultura e il commercio una volta del Pdl, siano tornati al sindaco e lì siano rimasti. Comunque in generale andrebbero riviste tutte le competenze dei singoli assessori». Una presa di posizione forte che potrebbe mettere ancora in dubbio l'approvazione del rendiconto consuntivo, che non provoca certo la caduta dell'amministrazione Romano, ma ne lede l'immagine. Ad oggi, venerdì 27 maggio, il prefetto di Monza e Brianza Renato Saccone non si è ancora espresso. Raggiunto telefonicamente fa sapere che lunedì pomeriggio deciderà. Le opzioni sono due: inviare il commissario ad acta oppure riconvocare il consiglio comunale. Esattamente martedì 31 maggio ci sarà la commissione dei capigruppo, che, risposta del prefetto alla mano, potrebbero decidere la nuova data di convocazione. Per le opposizioni però non ha senso tornare in aula, perché la maggioranza si è giocata l'approvazione del rendiconto di gestione tre volte, sempre con fumata nera finale: non è stato approvato a fine aprile, scadenza ultima, la convocazione del 12 maggio è stata rinviata e il 17 maggio è arrivata la bocciatura. E le segreterie di partito cosa dicono? Contattata, Elena Centemero, coordinatore Pdl Monza e Brianza, non ha potuto rispondere, impegnata in questioni personali, mentre Dionigi Canobbio, Lega Nord, invita a pazientare a dopo i ballottaggi.Cristina Marzorati
IN REDAZIONE
Consiglio, un'assenza giustificata
In merito all' articolo uscito sabato 20 maggio, mi vedo costretta a replicare in quanto sorpresa nell'aver letto nelle righe iniziali che non è stata presentata alcuna giustificazione in merito alla mia assenza, mentre poi si legge la reale motivazione comunicata da me al gruppo Pdl e al presidente del consiglio Milan, il quale avrebbe dovuto comunicare la cosa così come è stata comunicata l'assenza di Rovelli. Inoltre non capisco perché venga associato il mio nome al Movimento di Comunione e liberazione. Siedo nei banchi del Consiglio come espressione di Chiara Mornatta. L'associare sempre CI con la politica mi sembra solo una provocazione senza senso. Ci sono tanti politici appartenenti a diversi movimenti religiosi e non e non ci vedo nulla di male. Avere poi amicizie da parte mia anche con esponenti e persone appartenenti a CI, così come anche con esponenti e persone di sinistra o di centro la vedo semplicemente come un arricchimento in più per la mia persona perché il più delle volte è l'integrazione tra più pensieri e soprattutto il dialogo civile a costruire e a fare.Chiara Mornatta, Consigliere Pdl
SERVIZIO PER GLI ESPROPRI DI AUTOSTRADA
Sportello Pedemontana, un debutto «soft»: tee giornate con pochi utenti
Debutto sotto ogni aspettativa per lo Sportello Pedemontana aperto da meno di dieci giorni all'interno dei locali dell'Ufficio relazioni con il pubblico. Il servizio, attivo due volte la settimana, sino ad oggi, nelle tre giornate d'attività, ha registrato la presenza di cinque cittadini, che nella maggior parte dei casi si sono limitati a ritirare il vademecum, pratico fascicoletto in cui sono riassunti i comportamenti da tenere nel caso in cui si sia coinvolti da esproprio. Soltanto uno degli utenti è andato oltre il ciclostile, sottolineando di non sapere quanti metri quadrati saranno espropriati per 0 passaggio di autostrada. Dallo sportello l'invito è stato controllare la documentazione inviata da Pedemontana spa e quindi tornare in ufficio se vi fossero ancora dubbi, per confrontare, cartina alla mano, l'area oggetto dell'esproprio e il tracciato autostradale. Ricordiamo che lo sportello è aperto tutti i martedì al mattino tra le 9 e le 13 e il giovedì al pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30, a rispondere ai dubbi dei cittadini ci sono a rotazione addetti del settore tecnico. La decisione dì arricchire la rosa degli uffici municipali con questo servizio è nata all'interno della Commissione Pedemontana, dove i rappresentati dì maggioranza e opposizione hanno scelto di attivare una serie di progetti per aiutare i cittadini interessati da autostrada e in particolare chi dovrà rinunciare alle proprietà.Cristina Marzorati
VICENDA DEL 2009
Diatriba dal giudice di pace: Mazzacuva si scusa con Vaghi
L'assessore all' Ecologìa, Giuseppe Mazzacuva, chiede scusa all'ex sindaco Paolo Vaghi Un mea culpa sancito davanti al giudice di pace di Desio, in seguito ai fatti del 2 giugno del 2009 quando durante il "Faccia a faccia" organizzato dal nostro giornale al «Don Pedrerti» Mazzacuva, allora candidato consigliere, urlò: «Sindaco Vaghi sei un mafioso». Vaghi, all'epoca candidato sindaco, lo querelò. Giovedì mattina davanti al giudice di Pace di Desio, Vaghi ha chiesto solo scuse formali e Mazzacuva ha accettato: «Formulo esplicite e formali scuse, trattandosi dì offese non veritiere».Cristina Marzorati
QUARTA EDIZIONE
Pd, note e incontri Festa al velodromo
Si aprirà con la ricorrenza della nascita della Repubblica la quarta edizione della festa del Pd, in calendario da giovedì 2 a domenica 12 giugno al velodromo di via Sant'Eurosia. Tutte le sere dalle 19 sarà attivo il servizio cucina, ma il gruppo cesanese ha messo in moto anche diversi eventi. Per il debutto del 2 giugno alle 19 si esibiranno gli "Arcieri del sole", alle 20.40 è previsto l'arrivo del segretario provinciale Gigi Ponti, alle 21 ballo con Mina e la sua band. Venerdì 3 giugno alle 21 ballo con la fisarmonica di Giorgio, mentre sabato 4 alle 19 in via Sant' Eurosia è in calendario l'esibizione del gruppo di capoeira Uniao, a seguire alle 21 tutti in pista con la Adam band. Domenica 5 giugno alle 18 saliranno in cattedra le a 11 et e della Ginnastica Sanpietrina, mentre alle 18.30 è previsto uno stage di danze popolari, alle 19 tornerà la capoeira e alle 21 concerto dei Damatrà.Cristina Marzorati
La mafia in Brianza «È colonizzazione»
Serata promossa da 5 associazioni con Libera. Dalla Chiesa: «Rifiuti e cemento, qui i rischi»
Ammettere che la mafia in Brianza è una presenza consolidata non è denigrare un territorio, ma significa aprire gli occhi e poter fare qualcosa per fermare questa espansione. Martedì sera un pool di associazioni cesanesi, molto diverse tra loro per campi d'interesse, Magister Ludi, Le Stelle, Cesano Per Noi, Circolo culturale Don Bosco e Consenso, hanno organizzato assieme a Libera una serata a tema "Mafie in Brianza". Davanti al pubblico dell' Excelsior sono intervenuti Nando Dalla Chiesa ed il coordinatore provinciale dell'associazione fondata dà don Ciotti, Valerio D'Ippolito. «Parlare di infiltrazioni mafiose in Brianza è ipocrita - ha commentato Dalla Chiesa - dovremmo piuttosto parlare di colonizzazione. Le organizzazioni mafiose hanno costruito relazioni di favore, hanno attività, consiglieri comunali, informatori nelle banche che segnalano loro gli imprenditori da usurare. I numeri parlano di un fenomeno che non può più essere ignorato». E i dati presentati durante la serata non lasciano dubbi. In uno Stato dove quattro regioni sono tradizionalmente in mano alla mafia, la Lombardia (non una di queste) è la terza regione d'Italia per aziende confiscate, dietro a Sicilia e Campania, la quarta per le confische di beni immobili. Le provincie di Monza e Milano sono quinte in Italia per le confische di beni immobili, terze per quanto riguarda le confische di aziende (nelle prime trenta, cinque sono del nord Italia: Milano e Monza, Lecco, Como e Brescia). Nella provincia di Monza il fenomeno riguarda un comune su quattro, con 39 beni confiscati. Cesano Maderno è al quinto posto, con 3 confische. La magistratura lombarda ha fatto più arresti di quanti ne siano stati fatti nei maxi processi in Sicilia. «Nei casi brianzoli ci sono diverse affinità con quanto avviene in Campania - prosegue Dalla Chiesa introducendo il cortometraggio "Mammasantissima a Milano", girato da Mario Sanna per Rai News 24 e proiettato in sala - a Desio sono stati stoccati 65mila metri cubi di rifiuti. È impossibile che nessuno sapesse nulla. È evidente che il mafioso non è un estraneo ed ha tessuto una rete efficiente per il controllo del territorio. È altrettanto evidente che per fare certi business, ed i più remunerativi sono rifiuti e cemento, ci vuole l'appoggio di politici». Dalla Chiesa parla di «monopolio del cemento in Lombardia» in mano alla mafia e ne spiega i meccanismi. «La lotta alla mafia comporta responsabilità e coraggio - conclude Dalla Chiesa - assumersi la responsabilità della denuncia è il vero atto di amore nei confronti di questo territorio».Gionata Panseri
Stazione, 130 stalli in dirittura
Il sindaco conferma il 12 giugno come data di apertura del nuovo scalo Lavori al parcheggio tra le vie Volta e Ronzoni. Commercianti in attesa
«I lavori procedono secondo tabella di marcia, rispetteremo senza problemi la scadenza del 12 giugno imposta dall'assessore regionale Raffaele Cattaneo». Così il sindaco, Marina Romano, commenta i lavori del cantiere all'incrocio tra le vie Volta e Ronzoni, dove sta sorgendo il nuovo posteggio a servizio della stazione, per un totale di 131 stalli di sosta.La notizia non può che rincuorare i commercianti ancora al lavoro all'ex fermata Cesano Maderno di corso Libertà, infuriati il giorno del sopralluogo dell'esponente regionale col sindaco e gli alti vertici di FerrovieNord. Per quel giorno ci si attendeva l'inaugurazione ufficiale, invece Cattaneo aveva criticato aspramente Romano, imputando a lei e alla sua amministrazione il rinvio del trasloco dal 9 maggio al 12 giugno. Nella realtà da sempre si è parlato di giugno e tra le parti, Regione compresa, era stato sottoscritto persino un accordo, in cui si stabiliva l'apertura della stazione solo alla metà del mese prossimo, a posteggio finito. «Intanto noi siamo accampati - commenta Antonella Criscimanni, titolare dell'edicola - e le perdite le abbiamo avute. Insomma non ci sono più gli scaffali dove lasciare i giornali, mettiamo tutti negli scatoloni e quando un cliente chiede un prodotto particolare, non sempre riusciamo a raggiungere in tempi brevi la rivista. Non ci rimane che pazientare. Speriamo che la data del 12 giugno, promessa dall'assessore, sia mantenuta, altrimenti saremo costretti a protestare». In verità qualche protesta il giorno del sopralluogo era già stata avanzata dall'altro operatore, Massimo Cattaneo, che da quarant'anni, non lui direttamente ma suo padre, lavora dietro al bancone del bar tabaccheria. «Il bar non c'è più, gli arredi erano stati smantellati in vista del trasloco d'inizio maggio - racconta in un negozio spoglio a parte i tabacchi - ma al momento le Ferrovie mi stanno trattando bene, non ho nulla da ridire. Dopo dieci giorni di chiusura a inizio mese, convinto che lo spostamento sarebbe stato imminente, ho ripreso a lavorare regolarmente con le sigarette. Le Ferrovie non mi chiedono nemmeno l'affitto, un modo per venirmi incontro in vista del cambiamento e del disguido. La data del 12 giugno? Siamo in attesa, quando il parcheggio sarà pronto e la fermata inaugurata, inizieremo a lavorare nei nuovi locali». Tabacchi e edicola saranno al piano interrato, al piano terrà aprirà il bar, che non sarà più gestito dalla famiglia Cattaneo, ma dalla figlia dell'edicolante Criscimanni.Cristina Marzorati
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