Rassegna stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le notizie più interessanti apparse sul Giorno - Monza e Brianza dal 20 al 23 Maggio 2011. Iniziamo da Cesano Maderno, per poi passare più in generale ai comuni della Brianza.
20 Maggio 2011 - Cesano Maderno
CESANO LETTERA AL PREFETTO. TENSIONE ALLE STELLE FRA PDL E SINDACO
Opposizione all’attacco: «Subito un commissario»
di GABRIELE BASSANI
— CESANO —
LE OPPOSIZIONI chiedono al prefetto di nominare subito un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio consuntivo, mentre in maggioranza si apre un nuovo fronte di scontro tra il sindaco Marina Romanò (Lega) e i consiglieri del Pdl: giornata di fuoco anche quella di ieri per l’Amministrazione comunale di Cesano Maderno. Dopo l’ennesimo clamoroso scivolone in aula della maggioranza Pdl-Lega, che si è fatta bocciare il documento di rendiconto economico del 2010, i gruppi di minoranza hanno scritto al prefetto di Monza e Brianza, Renato Saccone, per chiedere un intervento urgente sulla situazione di stallo venutasi a creare. Secondo i firmatari della missiva, un nuovo passaggio in aula del bilancio, opzione che potrebbe essere indicata dal prefetto, è da considerarsi superfuo. Di qui la richiesta di procedere subito alla nomina di un commissario, che provvederebbe ad approvare il bilancio consuntivo rendendo disponibile l’avanzo di amministrazione. La richiesta contiene anche il riferimento al «mancato rispetto da parte del presidente del Consiglio comunale di un percorso condiviso e rispettoso delle leggi, dello Statuto e del regolamento» e chiede che «si proceda a prendere tutti i provvedimenti necessari per tutelare il Comune di Cesano Maderno».
NON BASTASSERO i rapporti tesissimi con l’opposizione, si aprono nuove crepe nella maggioranza e in particolare tra il sindaco e i consiglieri del Pdl ai quali non sono piaciuti i commenti sulle quattro assenze che hanno impedito alla maggioranza di essere tale. «Il sindaco ha parlato di questioni personali e dispetti reciproci - dichiara Andrea Copreni, vicecapogruppo del Pdl -, anche di fronte ad assenze per malattia con tanto di certificato medico e a impegni di lavoro. Dovrà rendere conto di queste sue gravi affermazioni. Se è a conoscenza di interessi personali o di altre questioni interne abbia il coraggio di riferirle pubblicamente. Altrimenti non si capisce perchè gli impegni di lavoro dell’assessore Pometto, che non è neanche un consigliere, sono ritenuti più importanti di quelli dei consiglieri Mornatta e Pronesti e per la sua preannunciata assenza si arriva a spostare un Consiglio comunale già convocato nonostante tutti i capigruppo all’unanimità si siano espressi in modo diverso. Di questo atteggiamento chiederò personalmente conto al sindaco durante il prossimo Consiglio». Ce n’è abbastanza per immaginare l’ennesima caldissima seduta dell’assemblea civica che però forse dovrebbe essere anticipata da una seria riflessione di Pdl e Lega sul «caso Cesano». Riflessione che rischia però di essere rimandata a dopo i ballottaggi.
21 Maggio 2011 - Cesano Maderno
CESANO LA LETTERA È STATA INVIATA AI VERTICI DEL PARTITO E AL SINDACO LEGHISTA MARINA ROMANÒ
Caos Pdl, il coordinatore Pacicca si dimette
Nel mirino c’è Elena Centemero: «Impegni non rispettati, difendo la mia dignità»
di GABRIELE BASSANI
— CESANO MADERNO —
ALTRA TEGOLA sul centrodestra di Cesano Maderno: stanco di non avere ascolto dai «vertici», ieri si è dimesso il coordinatore cittadino del Pdl, Domenico Pacicca. Lo ha fatto inviando una lettera ai coordinatori provinciali, regionali e nazionali del suo partito e, per conoscenza, anche al sindaco di Cesano, Marina Romanò (Lega Nord). Una presa di posizione clamorosa che è sintomatica della situazione di difficoltà che si sta vivendo all’interno di quello che, ultimi dati alla mano, è il primo partito in Brianza. Lo è anche a Cesano Maderno, ma sulla sua compattezza restano molti dubbi se si guarda quanto accaduto negli ultimi due anni, ovvero, paradossalmente proprio dopo la vittoria con l’elezione della nuova giunta Pdl-Lega. Scissioni (la nascita del gruppo Un futuro per Cesano), dimissioni (quelle del presidente del consiglio comunale Franco Busnelli), defezioni (quelle di diversi consiglieri Pdl nelle sedute di Consiglio con la conseguenza di far mancare il numero legale o di affossare la maggioranza sul bilancio consuntivo) sono le manifestazioni evidenti di un disagio che non sembra essersi sopito tra i rappresentanti cesanesi del partito di Berlusconi. Di qui la decisione di Pacicca, che ha «gettato la spugna». «Spero che questo mio gesto possa servire come stimolo affinchè finalmente vengano affrontati i problemi che da tempo affliggono il Pdl di Cesano Maderno - ha dichiarato l’ormai ex coordinatore -. È una decisione maturata a malincuore e dopo lunga riflessione, perché non ho trovato aiuto nè possibilità di dialogo con chi ha responsabilità organizzative superiori nel partito».
SENZA TROPPI giri di parole, Pacicca punta il dito in particolare contro la coordinatrice provinciale Elena Centemero: «Non si è quasi mai presentata agli incontri concordati - attacca -. L’ultima volta che ci siamo visti, il 10 marzo scorso, ci siamo lasciati con impegni ben precisi che non sono stati rispettati e adesso ci troviamo in questa situazione. Io ho una mia dignità professionale e politica da difendere e non intendo più metterle a repentaglio per questa situazione». Parole forti alle quali la coordinatrice provinciale Pdl, Centemero, alle prese con una forte faringite che le crea grosse difficoltà, replica puntualizzando: «Ho incontrato più volte Pacicca, il quale è ancora un coordinatore nominato direttamente da Ponzoni, mentre ormai da qualche mese abbiamo iniziato a far eleggere i coordinatori locali direttamente agli iscritti delle varie sedi». Per Cesano, questa elezione di un nuovo coordinatore, capace di far convivere le diverse anime del partito che si sono manifestate chiaramente nel corso degli ultimi mesi, diventa all’improvviso più urgente e con la situazione tesissima venutasi a creare dopo l’ultimo Consiglio, non è più rimandabile.
Bilancio non approvato: salta il progetto housing sociale
— CESANO MADERNO —
LA MANCATA approvazione del bilancio consuntivo farà saltare a Cesano il progetto di «housing sociale» sostenuto da Regione Lombardia. Lo ha denunciato il sindaco Marina Romanò. «Solo con l’approvazione del bilancio avremmo avuto disponibili i circa 290mila euro provenienti da avanzo di amministrazione per partecipare all’iniziativa di Regione Lombardia. In ballo c’era la possibilità di acquistare 7 appartamenti da mettere a disposizione per situazioni sociali gravi. A Regione Lombardia ho dovuto rispondere che al momento non possiamo partecipare proprio perchè senza l’approvazione del bilancio, quei fondi non sono utilizzabili».
Ga.Bass.
22 Maggio 2011 - Cesano Maderno
Basf cancella la crisi economica. Il fatturato è aumentato del 28%
Presentato il bilancio 2010 della sede italiana del gruppo chimico
di GABRIELE BASSANI
— CESANO MADERNO —
CON UNA CRESCITA di fatturato del 28% rispetto all’anno precedente, per Basf Italia la ripresa è ormai un traguardo consolidato con il bilancio 2010 presentato l’altro giorno da Erwin Rauhe, responsabile del Business center South Europe, che ha sede a Cesano Maderno. Il quartier generale brianzolo dove sono al lavoro 500 dipendenti, dei 1.600 del gruppo in Italia (109.000 in tutto il mondo), si occupa della gestione di 23 società e 33 siti, operanti in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta e Cipro. Il fatturato a terzi 2010 del Gruppo Basf in Italia è stato pari a 2.812 milioni di Euro (+28% sul 2009); un dato estremamente positivo, soprattutto se rapportato alla crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese (+1,2%).
«Siamo soddisfatti di questo risultato - ha dichiarato Rauhe - perché in un mercato che ancora risente della crisi globale e in cui permangono numerose incertezze, tutti i nostri segmenti hanno comunque avuto uno sviluppo positivo». Il risultato 2010 è positivo sia per il settore chimico, con una crescita del 23% rispetto al 2009, che per quello non chimico (costituito dai settori combustibili e altro), aumentato del 34%.
IL 2010 di Basf Italia è stato caratterizzato da una serie di operazioni organizzative e strutturali finalizzate ad allargare il giro d’affari e ad ottimizzare costi e servizi, tra queste, le più rilevanti sono la fusione per incorporazione di Ciba Spa con l’inserimento di 438 collaboratori in Basf Italia, la costituzione di Basf Coatings Services Italy Srl, attiva nella distribuzione di vernici per carrozzeria, la cessione dell’impianto produttivo del sito di Burago Molgora ad Alcea Industries e l’acquisto del 100% delle azioni di Cognis Spa che si occupa di materie prime rinnovabili sia nei mercati salute e nutrizione, che in quello dei cosmetici, detergenti e pulizia ed è presente in Italia con un sito produttivo a Fino Mornasco, in provincia di Como con circa 140 dipendenti e un giro d’affari di 120 milioni di euro annui. Per quanto riguarda il primo trimestre 2011, il Gruppo Basf in Italia ha già raggiunto un ragguardevole risultato, con una crescita del +30% nel business chimico mentre il business aggregato Oil & Gas ha subito una lieve flessione (-1%) a causa del forte calo delle forniture di petrolio provenienti dalla Libia.
LA SEDE di Cesano Maderno si sta già preparando per ospitare, il prossimo 11 giugno, il primo evento organizzato da Basf in Italia per l’iniziativa Fabbriche aperte, in occasione dell’anno internazionale della chimica proclamato dall’Onu.
20 Maggio 2011 - Monza e Brianza
IL CASO: OK AL SUPER DI 40MILA METRI QUADRI VICINO ALLA PEDEMONTANA
L’ipotesi di Sulbiate spaventa tutti i sindaci
LA VOCE si è sparsa rapida. Lo sanno tutti, anche se ancora il centro commerciale di Sulbiate non c’è, esiste solo sulla carta. Ma è sufficiente l’ipotesi per spaventare i negozianti di Vimercate e di tutto il circondario. Come per l’outlet di Arcore, altro spauracchio futuribile. Per quanto riguarda Sulbiate, la Giunta in carica ha approvato un parere positivo. «Niente di vincolante», aveva assicurato il sindaco Maurizio Stucchi, che proprio ieri ha ritirato le deleghe all’assessore all’Urbanistica Luigi Fassina, contrario al progetto insieme alla componente della maggioranza che fa riferimento al Pd. Il disegno prevede un outlet da 40.000 mq nella frazione Cascina Cà, proprio accanto al futuro tracciato della Pedemontana. E qui c’è il nodo della questione. La querelle del centro commerciale è strettamente connessa al destino dell’autostrada. Per il sindaco Stucchi, il via libera all’outlet serve a recuperare risorse (circa 6 milioni di euro) da reinvestire per la realizzazione della galleria. Una posizione contrastata da settori della maggioranza e dalla minoranza di centrodestra. Non solo. Contro il nuovo centro commerciale si sono schierati compatti i sindaci dei Comuni limitrofi, capeggiati dal primo cittadino di Aicurzio Matteo Baraggia, oltre che dai sindaci di Mezzago Antonio Colombo, e di Bellusco Roberto Invernizzi.
M.D.
ARCORE ROSALBA COLOMBO E ENRICO PEREGO VERSO IL BALLOTTAGGIO
Caccia grossa alle alleanze
Corteggiamento serrato del centrosinistra all’Udc
di ANTONIO CACCAMO
— ARCORE —
DIECI GIORNI. Tanto dovranno aspettare gli arcoresi per sapere chi sarà il loro sindaco nei prossimi cinque anni. Il primo turno, a sorpresa, vede in vantaggio di sei punti e mezzo la democratica Rosalba Colombo, sostenuta da tutto il centrosinistra, su Enrico Perego, il candidato di Pdl e Lega Nord. Ora gli sforzi dei due contendenti sono concentrati al ballottaggio del 29 e 30 maggio. Le possibili alleanze da stringere sono con Giuseppe Rositani, Udc e Lavoriano per Arcore, e Alessandro Ambrosini, l’ex berlusconiano, fondatore di Pop Arc.
Di contatti nei giorni scorsi ce ne sono stati. E qualcuno pare potrebbe avere sviluppi positivi, anche se la prudenza è d’obbligo: «Abbiamo un rapporto di preferenza con l’Udc e lavoriamo anche con l’altra lista - Lavoriamo per Arcore - che ha sostenuto Beppe Rositani», spiega Rosalba Colombo. Un’intesa pare possibile: «L’Unione di Centro negli ultimi anni ha fatto opposizione insieme con noi alla giunta di centrodestra. C’è sintonia su alcuni punti di programma. Per quanto mi riguarda, ho una stima personale con Giuliana Perillo, la referente dell’Udc locale. Quello che davvero conta è prendere Arcore e metterla sul binario giusto dopo cinque anni di malgoverno».
Grandi manovre anche sul fronte opposto. Enrico Perego e i suoi fedelissimi sondano da alcuni giorni il terreno. Alcuni approcci ci sono stati: «ho il dovere di sentire i due candidati sindaci per capire se c’è concordanza di idee e di programmi», racconta, aggiungendo «che l’obiettivo è portare a rivotare chi mi ha votato. Facciamo molta leva sul fatto di poter convincere la gente a tornare alle urne, anche quelli che hanno disertato il primo turno».
L’Udc provinciale ha dato libertà a coordinatori locali di decidere con chi, eventualmente, allearsi: «è una indicazione che mi pare la più ragionevole. Ogni comune ha una realtà politica diversa», racconta Antonio Nava, responsabile dell’Udc per la Brianza Vimercatese.
Alessandro Ambrosini, dal canto suo, si dice «pronto a confrontarsi con tutti». Ma avverte: «determinanti saranno la credibilità delle persone e l’adesione al nostro programma».
VIMERCATE
Meno Pdl e più Lega nel prossimo Consiglio comunale
— VIMERCATE —
IL NUOVO CONSIGLIO ridotto del 20%, per effetto della Finanziaria, sarà formato da 16 eletti, anzichè 20. Il Pd, il partito del sindaco Paolo Brambilla, è il gruppo più numeroso (9 posti), mentre con uno a testa entrano Sel e la civica Comunità solidale. Ai banchi dell’opposizione ci saranno meno uomini del Pdl, che perde 3 consiglieri e si riduce a 2 rappresentanti: i riconfermatissimi Andrea Assi e Alessandro Cagliani. Quest’ultimo, però, si è candidato come indipendente, essendo uno dei fondatori di Noi per Vimercate, e potrebbe ricostituire il suo gruppo. Il partito di Berlusconi perde a tutto vantaggio della Lega: che da zero consiglieri (il leghista Gianantonio Frigerio aveva successivamente aderito alla Lega Lombarda) se ne ritrova due. O forse tre. Potrebbe farne parte anche Elio Brambati, il candidato sindaco del centrodestra. La vera novità è la presenza del grillino Francesco Sartini. Il sindaco Paolo Brambilla ha 8 giorni per riunire il neonato parlamentino: «provvederò la settimana prossima», annuncia. Ed ecco allora il nuovo consiglio comunale. Con l’avvertenza che la composizione potrà cambiare perchè, per statuto, i consiglieri chiamati a fare l’assessore dovranno dimettersi. Maggioranza: Roberto Rampi, Davide Nicolussi, Savino Bosisio, Carla Riva, Giorgio Brambilla, Mariasole Mascia, Daniela Vimercati, Giuseppe Franzosi (tutti del Pd); Ruggero Beretta (Sel); Angelo Villa (Lista Civica Comunità Solidale). Opposizione: Elio Brambati, Claudio Andreoni e Cinzia Nebel (Lega Nord), Andrea Assi e Alessandro Cagliani (Pdl). Francesco Sartini (Movimento Cinque Stelle). Ant.Ca.
22 Maggio 2011 - Monza e Brianza
LISSONE
Fabio Riva lascia il Pdl ma continua a sostenere la Giunta
— LISSONE —
IL PDL PERDE un altro pezzo. Dopo Fabio Riva, uscito qualche mese fa dal partito e passato poi recentemente al gruppo della Lega, venerdì sera anche Giovanni Camarda ha annunciato, in apertura di Consiglio comunale, il suo addio al PdL. Camarda si è dichiarato indipendente, ma la sua fuoriuscita non dovrebbe pregiudicare la tenuta dell’amministrazione: il consigliere ha infatti riconfermato pieno appoggio e fiducia a sindaco e giunta. «La mia è una decisione sofferta, ma politicamente giusta per rispetto verso gli elettori e i lissonesi», ha spiegato Camarda, che ha detto di non condividere più certe posizioni del partito. Per le opposizioni, un’altra prova dello sgretolamento del PdL locale. «Prevedo entro 2 mesi la perdita di un altro consigliere», ha attaccato Ruggero Sala di “Per Lissone Oggi”, mentre Roberto Beretta del “Listone” ha parlato di «un PdL in sfascio».
A minimizzare la fuoriuscita è il capogruppo berlusconiano Massimiliano Cazzaniga. «Ci spiace per la presa di posizione di Camarda, ma il PdL c’è e non si sta disgregando - ha ribattuto -. Non teniamo nessuno controvoglia. Viste le reiterate assenze di Camarda, sia nel partito che in Consiglio comunale, non sentiremo più di tanto la sua mancanza. Certo che se si vuole rispettare la volontà degli elettori bisognerebbe ricordarsi di essere stati candidati nelle file di un partito, e che la gente ha votato quello».
F.L.
Seregno, la Guardia di Finanza torna nell’ufficio tecnico del Comune
— SEREGNO —
LA GUARDIA DI FINANZA è tornata a distanza di pochi giorni nuovamente nell’ufficio tecnico del Comune. Quando le fiamme gialle se ne sono andate si sono portate via il computer di un dirigente del settore. Questa volta i Finanzieri sono arrivati accompagnati dai carabinieri della Polizia Giudiziaria del Tribunale di Monza e si sono soffermati sulla documentazione che riguarda un’area di viale Europa di circa 3000 metri quadri al quartiere S. Carlo, la stessa che già nel gennaio scorso era stata posta sotto sequestro dalla Polizia Provinciale. Il proprietario di quell’area, nonostante nel piano regolatore vigente sia considerata agricola, svolge un’attività di recupero di metalli ferrosi, rottami di veicoli fuori uso. Sul posto furono trovati 5.000 metri cubi di materiale. Il proprietario era stato denunciato per gestione, recupero e smaltimento di rifiuti senza alcuna autorizzazione e per deposito incontrollato degli stessi materiali. In seguito il titolare di questa attività aveva presentato una documentazione per ottenere una sanatoria. Ora il ritorno in municipio della Guardia di Finanza, sempre su ordine del sostituto procuratore Giordano Baggio. M.G
ARCORE VERSO IL BALLOTTAGGIO, FIRMATO L’APPARENTAMENTO UFFICIALE
L’Udc spinge la volata della Colombo
La candidata e la segretaria Perillo: scelta naturale, molti i punti in comune
di ANTONIO CACCAMO
— ARCORE —
ROSALBA COLOMBO, candidata del centrosinistra, incassa per il ballottaggio del 29 e 30 maggio l’apparentamento con l’Udc, partito che al primo turno aveva sostenuto Beppe Rositani insieme con la lista Lavoriamo per Arcore. L’alleanza è stata firmata dalla segretaria dei centristi, Giuliana Perillo. «Stamattina è stato depositato l’apparentamento ufficiale - conferma - È un accordo che non parte da ora. È stato preparato in mesi di lavoro, coinvolgendo sia la base che i vertici del partito. Del resto, con Rosalba la pensiamo allo stesso modo su molte cose. E i rispettivi programmi in molte parti combaciano». La giovane segretaria dell’Udc aggiunge: «Ho ascoltato anche gli esponenti del centrodestra. Ma non abbiamo trovato punti d’incontro».
L’ACCORDO, in teoria, porta in dote alla Colombo un pacchetto di voti che vale il 3,6%. È stato presentato ieri alla presenza di Gigi Ponti, segretario provinciale del Partito Democratico, e Vincenzo De Sena, responsabile enti locali dell’Udc. Rositani, dal canto suo, lascia libertà di scelta ai suoi elettori, ma in una nota fa sapere che, lui, voterà «sicuramente la Colombo». La candidata del centrosinistra considera «una scelta naturale e responsabile quella che hanno preso l’Udc e Beppe Rositani. Fin da subito hanno deciso di lavorare come alternativa a chi ha governato Arcore. Nella nostra cittadina infatti c’è una voglia di cambiamento fortissima per lasciarsi alle spalle gli ultimi cinque anni». Enrico Perego, portato al ballottaggio dalla coalizione Pdl, Lega Nord e lista civica Arcore Incontro, fa la corte ad Alessandro Ambrosini, l’ex pidiellino in corsa solitaria (7,5% di consensi) al primo turno con la lista civica Pop Arc. Nell’attesa, oggi al centro Sant’Apollinareo incontrerà il Comitato contro l’impianto di betonaggio Doneda. All’evento parteciperanno i vertici provinciali del Pdl: Elena Centemero e Roberto Alboni. In aiuto di Perego, che deve recuperare più di 6 punti e mezzo sulla Colombo, corre anche il presidente della provicia Dario Allevi.
«ABBIAMO voluto questo incontro - spiega Elena Centemero, coordinatore provinciale del Popolo della Libertà - perché vogliamo che i cittadini capiscano la linea politica del Pdl, della Lega Nord e del candidato Enrico Perego sulla questione. Una linea politica di assoluta fermezza nel dire no alla costruzione dell’impianto». «Il no all’impianto di bitumi - dice Perego - è un no senza se e senza ma e ringrazio l’onorevole Centemero per essersi fatta garante di questa iniziativa».
Arriva l’autostrada Pedemontana e l’asparago rosa finisce asfaltato
Il sindaco Colombo lancia l’allarme: «Scomparirà il 40 per cento dei campi»
di ANTONIO CACCAMO
— MEZZAGO —
«PERDEREMO più del 40% dei terreni. Dovremo trovare nuovi campi per le asparagiaie». Il sindaco di Mezzago Antonio Colombo lancia la missione-salvataggio dell’asparago rosa di Mezzago. La Pedemontana passerà sopra questo grazioso ortaggio che si coltiva esclusivamente a Mezzago. Gli agricoltori interessati dal tracciato perderanno molti campi coltivati.
Dovranno trovarne degli altri. Ma dove? I terreni agricoli non mancano. Ma dovranno convincere chi li ha ad affittarli. Cosa più facile a dirsi che a farsi: «La vita media di un impianto è di dieci anni. Bisogna trovare proprietari disposti a sottoscrivere un contratto d’affitto di lunga durata», spiega il primo cittadino che ha creduto nel rilancio di questa coltivazione tipica di Mezzago. Inizialmente è nata una cooperativa agricola, seguita da altre aziende agricole guidate da giovani imprenditori. Oggi la produzione occupa circa 12 ettari. È una piccola realtà, ma estremamente vitale.
Il Comune vuole proteggerla. Per questo nel nuovo Piano di governo del territorio ha mantenuto l’originale destinazione dei terreni agricoli. Anche il parco del Rio Vallone e la Provincia sono corsi in aiuto ai minuscoli tuberi che diversamente da quanto avviene nel resto d’Italia, dove sono verdi o bianchi, qui hanno la testolina rosa, caratteristica dovuta alla particolare tecnica di coltivazione e alla composizione del terreno. L’anno scorso sono stati censiti i terreni adatti a ospitare le nuove asparagiaie. «Purtroppo questi ortaggi necessitano di un terreno molto particolare per poter essere coltivati e bisogna prima trovarlo e poi prepararlo a ospitare i preziosi tuberi», ha spiegato Antonio Varisco, presidente del parco del Rio Vallone.
QUEST’ANNO la produzione basterà per la vendita diretta nelle aziende agricole mezzaghesi, per il ristorante della sagra dell’asparago partita fine aprile e per i ristoranti della zona che non rinunciano a cucinare questa autentica prelibatezza che gode del marchio Deco (Denominazione Comunale d’Origine). Sarà sacrificata la grande distribuzione.
Il discorso della coltivazione dell’asparago rosa si ricollega alla necessità di proteggere l’agricoltura brianzola, che può contare su altre eccellenze come la patata di Oreno: «I campi coltivati sono un patrimonio di grande valore ambientale, culturale e paesaggistico. Il fatto che l’agricoltura sia una cenerentola fra le attività produttive della provincia di Monza e Brianza non deve far pensare che sia un orpello inutile o una cosa sacrificabile», ragiona Varisco.
TRA I PRODOTTI a «km zero» anche la polenta fatta con il granoturco brianzolo. Gruppi di acquisto solidale, Parco del Molgora, panettieri e agricoltori hanno recuperato la produzione di particolari tipi di grano che serve a produrre birre locali o per il pane biologico. La mungitura del latte negli allevamenti locali ha favorito la nascita di piccoli caseifici.
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