Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola Martedì 3 Maggio 2011 sul Giornale di Seregno.
MAGGIORANZA
Continuano le schermaglie tra i due partiti, ormai separati in casa
IL PDL SI SMARCA DALLA LEGA ANCHE SUI MANIFESTI
Cesano Maderno - Il Pdl isola la Lega anche sui manifesti. Dopo l'ultimo Consiglio comunale non terminano le schermaglie tra i due partiti di maggioranza. Questa volta il pretesto per litigare è l'affissione delle locandine leghiste in risposta a quelle del Pd. Lo slogan che ha provocato la reazione è stato: «La Giunta Romanò riduce in meno di due anni il debito pubblico di Cesano Maderno dell'11%», più sotto il confronto con l'«eredità » lasciata dalla Giunta Vaghi. Il Pdl ha però voluto prendere immediatamente le distanze. Prima con un comunicato dalle tinte forti: «Ci dissociamo fermamente da tutti i manifesti apparsi in queste settimane. In particolare, giudichiamo fuorviante e ingannevole la citazione e il coinvolgimento dell'"Amministrazione comunale" e della "Giunta" in assenza di qualsiasi condivisione in merito, quando invece la polemica si presenta come un ping-pong tra singoli gruppi politici». Poi la diffida a continuare è arrivata anche dal capogruppo del Pdl Andrea Rovelli : «Si dice che non ci sono soldi e poi si spendono per stampare manifesti. Mi sembra una contraddizione. Inoltre si avvelena sempre più il clima politico. Non c'è stata una tregua neanche per Pasqua. A questo botta e risposta continuo, noi assistiamo volentieri estranei. Se però, come è successo, fanno riferimento all'Amministrazione tutta è meglio che le locandine siano condivise e stese insieme a noi. Altrimenti le facciano solo a loro nome. Purtroppo c'è gente che quando è il momento di parlare in aula sta zitta e poi fa i manifesti». La replica piccata del sindaco Marina Romanò non si è fatta attendere: «Non capisco perchè il Pdl prende le distanze. Il bilancio lo abbiamo fatto tutti insieme. Se si smarcano allora vuol dire che il debito pubblico è stato ridotto solo grazie alla Lega? Sui costi dei manifesti invece non vedo quale possa essere il problema, in quanto sono pagati dal gruppo del Carroccio».
LE VOCI DEI GIOVANI DEL VILLAGGIO: «NOI DELLA SNIA CI SENTIAMO ABBANDONATI»
Il coro unanime degli abitanti: «Qui non abbiamo nulla. Manca qualcosa che ci spinga ad uscire di casa». Sempre sentito il problema sicurezza e dello sfalcio dell'erba.
CESANO MADERNO - Seppur pochi a causa della diaspora che li sta colpendo, i giovani della Snia fanno sentire la loro voce. Ognuno di loro ha delle richieste, dei problemi e delle domande; ognuno di loro ha dei desideri per un futuro migliore per il loro Villaggio. Sniesi che non vogliono più aspettare che l'Amministrazione comunale faccia una pista ciclabile o rifaccia la segnaletica stradale. Vorrebbero un rilancio definitivo, che ridoni al Villaggio Snia quell'antico splendore degli anni d'oro, quando la fabbrica che dà il nome al Villaggio era pienamente in funzione e con migliaia di dipendenti. I fratelli Porcu , la 23enne Stefania e il 20enne Alessio , figli dei gestori del benzinaio di via Friuli, commentano così la situazione attuale: «Non abbiamo nulla qui, a parte l'"Equipe 2000" che sta provando a riproporsi a livello sportivo. Manca qualcosa che spinga i bimbi ad uscire di casa. Per quanto riguarda il Comune parlano tanto, ma niente fatti. Non è che si chieda molto, ma l'essenziale per il quotidiano ci è dovuto; chiunque fino adesso si sia seduto lì non ha fatto nulla, di qualsiasi partito o lista civica». Simone Baron , 32 anni vissuti alla Snia, con occhio pragmatico sottolinea i lavori necessari nel quartiere: «Ci sarebbero strade da riasfaltare, l'erba da tagliare, si dovrebbero potare urgentemente gli alberi che sono più alti delle palazzine e coprono i lampioni e così si creano zone buie dove non si sa cosa succeda di notte. Andrebbe collegata la pista ciclabile che collega la via Groane con via Robolotti in modo che le biciclette transitino in tutta sicurezza». Ilaria Loiacono , studentessa 18enne, ha una visione più ottimistica della situazione: «Fondamentalmente mi trovo bene; personalmente costruirei centri commerciali dato che la maggior parte delle persone sono anziane. Alcune volte però ho paura ad andare in giro da sola; vorrei più controlli da parte dei Carabinieri, anche solo per rassicurare le persone, ed eventi culturali proposti dall'Amministrazione».Raffaele Di Staso , anch'egli giovane studente, è più polemico nei confronti di chi lo governa: «Il problema più grosso che c'è alla Snia è l'indifferenza nei nostri confronti. La Snia viene spesso snobbata. Ci dobbiamo chiedere perché la gente va a vivere lontano e il ricambio avviene con decine di extracomunitari che non si integrano, e perché i consiglieri sniesi non si battono per i nostri diritti». Dulcis in fundo anche Liliana Moscato , mamma 43enne, spiega quale futuro vorrebbe per suo figlio Stefano alla Snia: «Penso che siamo abbandonati dal Comune; non c'è ordine nei palazzi e qualcuno deve fare qualcosa per riqualificare una zona che si sta via via spopolando. Per mio figlio vorrei un paese migliore, nel quale anche gli extracomunitari rispettino le regole».
INCONTRO
Il sostituto Procuratore Mapelli dopo gli arresti di luglio contro la 'ndrangheta
«A RISCHIO MAFIA LA SCELTA DEI POLITICI»
«Ci vuole maggiore trasparenza nel comporre le liste. Più esposti i partiti oggi in maggioranza»
Cesano Maderno - «La 'ndrangheta ha tentato di entrare nella politica cesanese? C'è un grosso problema di selezione della classe dirigente», a dichiararlo è stato il sostituto Procuratore del Tribunale di MonzaWalter Mapelli , a margine dell'incontro organizzato dall'Amministrazione lo scorso mercoledì 27 aprile, in sala Aurora. Nelle elezioni comunali del 2009 nella lista dei candidati del Pdl compariva un tale Eduardo Sgrò , poi finito in manette, nel luglio dello scorso anno, nell'ambito dell'operazione anti-mafia «Infinito». «Se è stato arrestato probabilmente già in partenza non aveva un profilo tale da essere al di sopra di ogni sospetto. Il vero problema di questa vicenda è quello della selezione della classe politica. Quali sono i criteri? I politici da mettere nelle liste in base a cosa vengono scelti? Al titolo di studio, al curriculum, al merito? Io non l'ho ancora capito. Non è comunque solo un problema cesanese, così come non è solo del Pdl o di una certa area politica. Roberto Savianoha detto che al nord la mafia interloquisce con la Lega? La mafia interloquisce con chi al momento è al potere. A loro non interessa il partito, non si fanno questi problemi. Quindi chi è oggi in maggioranza è più a rischio di essere esposto all'attenzione del crimine organizzato. L'unico modo per tenerlo lontano dalle Amministrazioni locali è una selezione più trasparente e seria della classe politica», ha a noi spiegato Mapelli.La serata, che ha visto un nutrito gruppo di pubblico, aveva come tema quello dell'«Educare alla legalità ». A fare da padroni di casa il sindaco Marina Romanò e il consigliere d'opposizione (Vivi Cesano) Leonardo Guanziroli , presente in qualità di presidente della Commissione speciale di sorveglianza contro la mafia. Il primo cittadino, dopo i ringraziamenti di rito, ha così esordito: «La bandiera della legalità è da sempre stata cara alla nostra Amministrazione. Dobbiamo rispettare le regole anche se non ci piacciono». Mapelli ha però voluto spostare l'attenzione dalle regole alla coscienza civica di ogni cittadino e amministratore: «Non si può ridurre il tutto ad un semplice rispetto delle regole, perchè si rinuncerebbe a priori ad un serie di giudizi che non sono quelli propri della magistratura. Se ad esempio un politico è chiacchierato non si può attendere l'iter della giustizia per dirgli che è meglio che non faccia l'amministratore. Anche cedere alla logica dei favoritismi significa iniziare ad agire secondo una mentalità mafiosa, che rischia presto di degenerare del tutto. Non è nemmeno conveniente fare affari con il crimine organizzato. Tutti noi dobbiamo comportarci come buoni cittadini, basandoci sempre su quando scritto nella nostra Costituzione».
AL SINDACO
ROVELLI RISPONDE: «OGNUNO PENSI AL SUO PARTITO»
Cesano Maderno - Assessori e consiglieri del Pdl sono divisi? Il capogruppo del partito berlusconiano Andrea Rovelli risponde a quanto dichiarato, sul nostro Giornale di settimana scorsa, dal primo cittadino Marina Romanò : «Non c'è nessuna spaccatura al nostro interno. Fare il sindaco richiede così troppo tempo da rendere quasi impossibile occuparsi del proprio partito. Figuriamoci se può occuparsi anche del nostro. E' bene che ognuno pensi al suo partito». Piccata la risposta anche sull'assenza dei consiglieri pidiellini in manifestazioni e incontri con i cittadini, come sollevato dalla stessa Romanò: «Ognuno ha i suoi impegni. Non si può essere sempre presenti. Inoltre distinguerei le comparse per farsi pubblicità dalle presenze di ascolto. In queste ultime ci siamo sempre. Raccogliamo tutte le segnalazioni e siamo sempre aperti ad incontrare i cittadini». Il sindaco ha però rincarato la dose: «Tutti raccolgono le segnalazioni. I consiglieri hanno però in certe occasioni il dovere di essere presenti, come lo scorso mercoledì 27 aprile, quando è venuto a parlare il sostituto Procuratore Walter Mapelli. Ad eccezione dei soliti, del Pdl mancavano quasi tutti».
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