Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città apparse in edicola nel periodo 25 Marzo - 6 Aprile 2011 sul Giorno - Monza e Brianza.
25 Marzo 2011
Cesano: nel mirino aumento delle tariffe cimiteriali e politica giovanile
Bilancio, opposizione all’attacco. Vaghi: «Assenza di progettualità e incapacità a sostenere lo sviluppo»
Nel giorno in cui l’Amministrazione comunale ha presentato il bilancio comunale di previsione ai cittadini, con un’assemblea pubblica svoltasi ieri sera a Palazzo Borromeo alla presenza del presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, l’opposizione unita «spara a zero» sulle scelte della maggioranza e chiede un gesto simbolico di riduzione dei propri compensi per destinare risorse ai capitoli della scuola, dei servizi sociali, delle associazioni sportive e dei contributi per la mensa scolastica. In attesa dell’appuntamento in aula lunedì sera, 29 marzo, passaggio delicatissimo nel quale occorrerà verificare se la coalizione Lega-Pdl avrà ritrovato la compattezza venuta meno nell’ultima seduta con la bocciatura della mozione anti-burqa, i gruppi di minoranza affilano le armi puntando il dito contro il documento di programmazione economica. «Questo è un bilancio — afferma il capogruppo di ViviCesano Paolo Alberto Vaghi — che rappresenta una resa incondizionata da parte della risicata maggioranza e che testimonia in maniera eclatante l’assenza di progettualità e capacità di incidere e sostenere lo sviluppo del paese». Nel mirino i ritocchi alle tariffe tra i quali spiccano quelli sui servizi cimiteriali «che per il secondo anno registrano un aumento di circa il 10%» spiega Vittorio Costantini di Insieme per Cesano. «Il tema dei giovani — sottolinea Vincenzo Bacino del Movimento per le Alleanze Civiche — pare scomparso dalla agenda di questa Amministrazione. Dopo l’abbandono del progetto Unicef sindaco difensore dell’Infanzia, la chiusura del Centro di Aggregazione e Protagonismo Giovanile lo scorso anno, assistiamo ora a pesantissimi tagli ai capitoli delle Politiche Giovanili e dello sport». «La tanto sbandierata “filiera” pare proprio non funzioni – evidenzia il capogruppo Pietro Nicolaci del Pd - e di fronte ad un Bilancio così povero di risorse e di idee non ci siamo sentiti di proporre emendamenti, tenuto anche conto che non si è voluto creare le condizioni per un dibattito nelle commissioni. Ne abbiamo presentato solo uno, chiaro e palese per chiedere alla politica di condividere i problemi della gente comune, tagliando i costi della politica e rinunciando per una piccola parte agli emolumenti. La sola giunta costa alla cittadinanza 17.000 euro al mese! Perché non ridurre a tutti gli amministratori emolumenti e gettoni del 30%, risparmiando così 63.000 euro all’anno da destinare ai giovani, al sociale, alle associazioni sportive, alle famiglie in stato di bisogno ?». La risposta arriverà lunedì sera in consiglio comunale: questa volta non si può sbagliare, se la maggioranza si dividerà ancora, la giunta sarà al capolinea.
Gabriele Bassani
26 Marzo 2011
Meno sprechi e inquinamento. Nascono le famiglie sostenibili
Coinvolti anche Desio, Seveso, Meda, Barlassina, Bovisio e Varedo
Imparare a scegliere per risparmiare, per stare meglio e per far stare meglio l’ambiente. Sono gli obiettivi del progetto «Famiglia sostenibile» lanciato dall’Agenzia Innova21 insieme ai Comuni di Cesano Maderno, Desio, Seveso, Meda, Barlassina, Bovisio Masciago e Varedo. Le famiglie residenti in queste 7 città potranno partecipare a una sperimentazione fortemente innovativa, per l’analisi dei consumi e delle abitudini di acquisto finalizzata a migliorarli sotto diversi aspetti, a cominciare da quello economico. Ma non solo.Utilizzare dispositivi per ridurre i consumi di elettricità, acqua e gas, individuare tariffe più convenienti, prediligere prodotti a km zero o con meno imballaggi. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Cariplo con il bando «Educare alla sostenibilità 2010» ha l’obiettivo di indurre un cambiamento misurabile negli stili di vita legati all’ambiente delle famiglie coinvolte, dando vita a una pratica che sia riproducibile e replicabile nel tempo, su un campione ancora più vasto di popolazione.Con l’adesione al progetto le famiglie si impegnano a fornire dati relativi ai consumi di energia, acqua, gas e informazioni sulle scelte legate al modo di sposarsi per andare a scuola o al lavoro e legate agli acquisti, cioè i criteri utilizzati nel fare la spesa. Inoltre le famiglie iscritte si impegnano a partecipare a quattro incontri di approfondimento su tematiche ambientali che si svolgeranno nei comuni aderenti al progetto.I DATI e le informazioni delle famiglie relativi agli stili di vita verranno raccolti ed elaborati da due gruppi di ricerca dell’Università Bicocca che supporteranno l’Agenzia InnovA21 nella realizzazione di un report scientifico della prima sperimentazione di questo genere sul territorio. «Vogliamo mettere a disposizione delle famiglie - spiega Marzio Marzorati, presidente dell’Agenzia InnoA21 - gli strumenti per scegliere con maggiore oculatezza, che consenta loro di risparmiare economicamente e metta in rete le esperienze virtuose che alcune famiglie già fanno. Nella famiglia c’è una grande potenzialità e capacità di cambiamento nella direzione della sostenibilità, per questo vogliamo offrire la possibilità di cambiare a chi vuole farlo». Iscriversi alla rete è semplice, si può fare da casa inviando una e-mail all’indirizzo famigliasostenibile@gmail.com, indicando nome e cognome di un rappresentante della famiglia, e-mail, numero di telefono e comune di residenza, oppure recandosi di persona nel proprio Comune di residenza tra i 7 che aderiscono al progetto o nei punti vendita di Barlassina, Cesano Maderno, Desio e Bovisio della catena Iperdì e Superdì che aderisce il progetto. «Sono lieta - dice il sindaco Marina Romanò - di presentare alla collettività cesanese questo progetto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della politica di educazione alla sostenibilità». Il termine ultimo per aderire a questo progetto è il 23 aprile.
Gabriele Bassani
29 Marzo 2011
Mense scolastiche. Le famiglie non pagano 120mila euro
Per far quadrare i conti del Comune servirebbero anche i 120mila euro del servizio mensa scolastica che ancora mancano all’appello, come già denunciato qualche mese fa dal sindaco Marina Romanò e che ancora, nonostante i primi solleciti spediti, non rientrano. «Abbiamo inviato solleciti a oltre 630 famiglie, eliminando dall’elenco degli insoluti le famiglie che già hanno presentato una dichiarazione Isee in Comune per usufruire di agevolazioni economiche e quelle che hanno un debito inferiore ai 50 euro, che vogliamo considerare un semplice ritardo dovuto a una dimenticanza», spiega l’assessore al Bilancio Fabio Pometto. Sono numeri decisamente preoccupanti. «Siamo intenzionati ad andare a fondo a questa situazione, utilizzando tutte le forme di sollecito e di recupero consentite. Come abbiamo sempre detto, un conto sono le reali difficoltà, un conto invece è la volontà di non pagare un servizio credendo di poterla sempre fare franca facendosi scudo con i bambini».
Gabriele Bassani
29 Marzo 2011
Cesano, dopo gli screzi sulla mozione anti-burqa
Il bilancio diventa un test per la coalizione Lega-Pdl
Imposte bloccate, così come le tariffe di mensa e assistenza domiciliare, solo adeguamento Istat per gli altri servizi e «piccoli segnali», come li chiama l’assessore Fabio Pometto, a favore di imprese e famiglie. Così il bilancio di previsione 2011 si presenta questa sera al vaglio del consiglio comunale in una seduta che sarà la cartina al tornasole della compattezza della maggioranza Lega-Pdl, dopo gli ultimi screzi in aula sulla mozione anti-burqa. Il documento approda in aula dopo le critiche preventive dell’opposizione respinte da Pometto che anzitutto contesta l’accusa di sottrarsi al confronto e alla partecipazione. «I contenuti di questo bilancio sono stati analizzati in ben 6 sedute di commissione, dal 6 dicembre fino a oggi, di cui due alla presenza anche degli altri presidenti di commissione. Il momento del confronto e di dibattito c’è stato eccome. Il punto è che gli spazi di manovra si sono ridotti al minimo. L’ulteriore riduzione di trasferimenti e i vincoli del patto di stabilità rendono di fatto impossibili certe manovre. Bisogna cominciare a rendersi conto una volta per tutte che i cesanesi hanno avuto tanto per anni e che ora non è più possibile dare altrettanto». L’Assessore al Bilancio contesta in particolare l’accusa dell’opposizione di avere predisposto un bilancio che non guarda allo sviluppo. «Non credo che si guardi allo sviluppo proponendo solo una diversa distribuzione di finanziamenti alle pur benemerite associazioni sportive e culturali della città o continuando ad alimentare fondi per le famiglie bisognose, il rischio è quello di fare solo demagogia. Con questo bilancio - prosegue Pometto - introduciamo invece due piccole novità: la riduzione dell’Ici del 30% sulle nuove attività imprenditoriali e professionali e l’introduzione del concetto di quoziente famigliare nel pagamento dei servizi scolasitici, quali trasporto e servizio mensa. Non una grande rivoluzione, ma credo una scelta coraggiosa di fronte ad un quadro complessivo certamente difficile, con oltre 900mila euro di trasferimenti in meno a cui far fronte. Per questo non possiamo permetterci di avere servizi, come quelli cimiteriali dove la quota chiesta agli utenti è ben lontana dal coprire il costo effettivo per il Comune e se l’abbiamo adeguata non è certo per farci il business, come sostiene certa opposizione».
Gabriele Bassani
1 Aprile 2011
Seveso: WWF e Legambiente difendono il Bosco delle Querce
Ecologisti contro Pedemontana «Siamo pronti a fare causa»
Il bosco delle Querce è protagonista della battaglia contro Pedemontana da parte delle associazioni ambientaliste. Il conflitto per la salvaguardia dell’oasi verde e della salute dei residenti di Seveso e Meda, è una carta che potrebbe risultare vincente secondo le associazioni ambientaliste. Un allarme lanciato alle istituzioni, ma non solo. Anche a tutti i cittadini coinvolti che non hanno ancora compreso i danni del passaggio di Pedemontana. Anche se, Roberto Formigoni, il governatore della Regione, ha già dato l’ok proprio nei giorni scorsi all’ultimo progetto di Pedemontana, le associazioni ambientalistwe (Legambiente, Wwf, l’associazione “La Puska” di Lentate sul Seveso, e dal privato cittadino Angelo Colombo) non demordono. INSIEME hanno deciso di intraprendere un’azione legale e hanno dato l’incarico allo studio legale Ribolzi di Milano di stilare una anamnesi di partecipazione con istanza di accesso agli atti e ai documenti di verifica delle ottemperanze alle prescrizioni del Cipe. La chiave del contenzioso con la Regione e il Cal, è la prescrizione numero due nella quale proprio il Cipe chiede una variante del progetto preliminare per evitare che «la viabilità locale di superficie» passi all’interno del perimetro del Bosco delle Querce che andrebbe a smuovere il terreno contaminato dalla diossina, dopo il famoso incidente del luglio 1976. Secondo gli avvocati Giovanni Coco e Luciano Salomoni: «Dall’esame del progetto definitivo, la prescrizione del Cipe sembrerebbe solo in parte ottemperata: alcuni tratti viari rimarrebbero, a quanto risulta, interni al Bosco delle Querce». Secondo i legali per rientrare nei parametri si dovrà adottare «una sensibile variazione, di cui tener conto sin d’ora e non nella progettazione ‘in dettaglio’, per intenderci durante l’esecuzione del lavori. Infatti – proseguono Coco e Salomoni – traslando, come chiede il Cipe, alcuni tratti di viabilità, nuove aree dovrebbero essere interessate dai lavori»; che vuol dire nuovi espropri e altro iter burocratico, per poi, trovarsi di fronte a un progetto totalmente rivoluzionato. Soprattutto nei costi, che lieviterebbero, per cui il piano economico approvato oggi perde anche lui di valore. AD APRILE dovrebbero essere assegnati i primi appalti. «Noi agiremo in ogni sede per bloccare questo scempio – dice Damiano Di Simine presidente di Legambiente Lombardia – e se sarà il caso pure attraverso un ricorso al Tar come i legali ci hanno consigliato». Certo è che l’integrità del Bosco delle Querce va difesa a tutto i costi: «E’ un luogo-simbolo per un’intera comunità», gridano gli ambientalisti.
Sonia Ronconi
2 Aprile 2011
Cesano maderno i «futuristi» abbandonano l’aula: «Sindaco autoritario»
Il bilancio passa per un soffio. Via libera di 16 consiglieri su 31
Per esser passato è passato, ma il bilancio di previsione 2011 non ha certo risolto le questioni politiche ancora aperte, suscitando al contempo, una serie di pesanti critiche dell’opposizione. Alla fine, il documento di programmazione economica ha avuto il via libera di 16 consiglieri su 31 (Lega e Pdl insieme), registrando l’abbandono dell’aula al momento del voto degli esponenti di “Un futuro per Cesano” che così facendo, stanno di fatto imponendo alla maggioranza di serrare le fila senza potersi concedere nemmeno un raffreddore. L’abbandono dell’aula dei «futuristi» è stato peraltro annunciato con un comunicato in cui si critica pesanemente soprattutto l’atteggiamento del sindaco «autoritario e di totale indisposizione al confronto». Al voto le bordate dell’opposizione non sono mancate e tra i punti messi in evidenza, in particolare dalla lista Vivicesano con Leonardo Guanziroli c’è l’operazione contabile legata all’utile di Assp, azienda speciale controllata dal Comune. «La tanto vituperata azienda municipalizzata - ha detto Guanziroli - sarà in grado, secondo il nostro bilancio, di trasferire in tre anni 2 milioni e mezzo di euro. In realtà si tratta di un prelievo dal fondo di riserva imposto dal Comune alla nostra azienda. Una manovra esclusivamente finanziaria con la quale il Comune, da una parte giustifica una entrata cospicua per far quadrare un bilancio, dall’altra riduce il suo ormai ingente debito nei confronti della nostra azienda». Per Vivicesano si tratta di una «cartolarizzazione», «un giro di numeri, non euro reali, situazione che ai tecnici revisori può andare bene, ma che, a nostro avviso, non può coprire le spese correnti previste in bilancio». Nel mirino dell’opposizione anche i tagli di trasferimenti per la Civica accademia musicale che rischia di chiudere per mancanza di sostegno economico. Le opposizioni hanno presentato un emendamento per tagliare del 30% stipendi e gettoni di presenza di sindaco, assessori e consiglieri, che è stato però respinto dalla maggioranza, con l’assessore al Bilancio Pometto, che dopo essersi lamentato per avere ricevuto l’emendamento mezz’ora prima della chiusura dei termini, ha dichiarato che la giunta ha già fatto a sufficienza per ridurre i costi della politica, criticato su questo punto in particolare dall’ex sindaco Paolo Vaghi.
Gabriele Basssani
6 Aprile 2011
Desio la polizia provinciale «sigilla» terreni, mansarde e sottotetti non autorizzati in via Villoresi
Sotto sequestro il cantiere di Ponzoni e soci
Abusi edilizi: nei guai 3 imprese fra cui quelle del consigliere regionale e dei suoi suoceri
Non solo il terreno comunale antistante le palazzine ridotto, presumibilmente, a cava di rifiuti con tanto di scarti edili e inerti sotterrati laddove doveva nascere un parcheggio. Ma anche mansarde e sottotetti non autorizzati. Un «festival dell’abuso», quello in via Villoresi di Desio, chiuso ieri mattina dagli uomini della Polizia provinciale di Monza e Brianza, che hanno sequestrato sia il fazzoletto di terra che le zone non autorizzate delle due palazzine a tre piani. Per la precisione dieci sottotetti e due mansarde. Gli agenti sono intervenuti per eseguire l’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza Claudio Tranquillo. Con tre pattuglie, e l’ausilio dei colleghi della Polizia locale di Desio, hanno posto i sigilli alle aree incriminate, dove i lavori quindi non potranno procedere finché le indagini coordinate dal pm Giordano Baggio non chiariranno la vicenda. Le altre parti del cantiere, invece, per altro già a buon punto e con diverse abitazioni già vendute, potranno essere portate a termine. I provvedimenti hanno raggiunto le tre imprese brianzole coinvolte nei lavori, con sedi fra Desio e Cesano Maderno, che fanno riferimento, tra gli altri, al consigliere regionale Massimo Ponzoni e ad Anna Maria Cacioppo ed Eugenio Cocozza, suoceri dello stesso esponente del Pdl.
Adesso verranno effettuate le analisi sul terreno, per capire a che livello e con quali materiali è stato inquinato, così come sulle due palazzine. L’operazione di ieri mattina arriva dopo la recente visita degli inquirenti in Comune, per la precisione all’Ufficio edilizia privata, dove avevano chiesto tutta la documentazione relativa al cantiere. Gli esiti dei vari accertamenti sono molto attesi. In particolare quelli sul terreno dai residenti nel rione, che attraverso il Comitato di quartiere San Vincenzo Spaccone hanno già fatto sapere che si batteranno per la totale bonifica, se venisse confermato l’abuso ambientale. Mentre quelli sulle palazzine sono attesi da coloro che hanno già acquistato e, si sono trovati le loro nuove abitazioni sulle pagine dei giornali, in una vicenda non certo piacevole. Per il consigliere regionale ed ex assessore all’Ambiente del Pirellone Massimo Ponzoni si tratta dell’ennesima vicenda che l’ha portato alla ribalta nelle cronache negli ultimi mesi, con tutto il vortice di polemiche che inevitabilmente l’ha investito.
Alessandro Crisafulli
6 Aprile 2011
I conti della lega monza ci guadagnerà 16 milioni, cesano potrà contare su un gettito di 10
«Col federalismo più soldi in Brianza»
Romeo: bilanci ricchi con la partecipazione alle entrate all’Iva e ai tributi immobiliari
Come una vincita al Superenalotto. Il federalismo fiscale porterà a Monza e in tutti i 55 Comuni della Brianza decine di milioni di euro in più rispetto a quanto ricevono oggi dallo Stato. Soltanto per il capoluogo e i suoi 121mila abitanti si parla di un saldo positivo di quasi 16 milioni. Sono gli effetti della riforma fortemente sponsorizzata dalla Lega, messi sotto la lente dalla Confederazione generale italiana artigianato di Mestre e dal Copaff, il Comitato paritetico per l’attuazione del federalismo fiscale). «Si tratta di una riforma storica, grazie alla quale non soltanto andremo a mettere in sicurezza i conti pubblici dell’intero Paese, ma consentiremo alla Lombardia di tornare a essere la Regione motore di tutto il sistema. I nostri Comuni avranno solo effetti positivi perché entreranno nei loro bilanci anche la compartecipazione all’Iva e quella sui tributi immobiliari», l’analisi di Massimiliano Romeo, consigliere del Carroccio al Pirellone. Secondo lo studio dell’associazione artigiani, «si tratta di cifre di rilievo, come ad esempio i 38 milioni e 836mila euro di Monza, i 13 milioni e 291mila di Seregno, i 7 milioni e 470mila di Vimercate e i 5 milioni di euro di Carate Brianza, tanto per fare degli esempi», specifica Romeo. All’atto pratico, con la riforma gli attuali trasferimenti dallo Stato saranno sostituiti dalla fiscalità comunale. «In questo modo le nostre municipalità potranno contare su bilanci molto più ricchi, in grado di attuare le politiche e gli interventi più attesi - continua il consigliere lumbard -. Per Monza, ad esempio, che oggi riceve dallo Stato circa 23 milioni di trasferimenti, si tratterebbe di una differenza in positivo di oltre 15 milioni di euro». «È una vera e propria svolta - sottolinea Romeo - i nostri soldi rimarranno finalmente sul territorio. Ciò vuol dire che i Comuni non dovranno più mendicare a Roma i finanziamenti e sostegni per l’attuazione dei progetti d’interesse collettivo. Nel complesso il federalismo municipale porterà ai Comuni una maggiore autonomia finanziaria, senza nuove tasse e tributi per la cittadinanza. I nostri dati, per quanto riguarda solamente la compartecipazione all’Iva cui poi si dovrà sommare anche la cedolare secca sugli affitti e i proventi derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, parlano da soli. Una città come Cesano Maderno potrà contare su un gettito di oltre 10 milioni, Desio su 11 milioni e 526mila euro, Arcore su 5 milioni e 510mila, Lissone su 12 milioni e 364mila e Seveso su quasi 6 milioni». Numeri che saranno spiegati, insieme agli effetti del federalismo, venerdì sera nella Sala Pertini del municipio di Desio in occasione di incontro organizzato dalla Lega con Massimiliano Romeo e il vicepresidente della Regione, Andrea Gibelli.
Marco Galvani
Seveso l’assessore Tallarita: negli ultimi mesi ne hanno rubati 50
Una taglia di cinquemila euro contro i ladri di tombini
Una taglia sulla testa dei ladri di tombini per fermare l’ ondata di furti che da tempo sta investendo la città. La proposta originale è stata lanciata dall’ assessore ai Lavori pubblici, Nicola Tallarita , che offre 5 mila euro a chiunque segnalerà i ladri. «Negli ultimi mesi - spiega l’assessore Nicola Tallarita - ci hanno depredato di almeno una cinquantina di tombini. Sono 180 euro alla volta, i conti si fanno in fretta. A questo punto visto che sembra davvero di vivere nel Far-West, ho deciso di mettere una taglia sulla testa dei ladri. Io posso offrire 5mila euro di ricompensa sulle loro teste. I soldi, che darò nel caso di individuazione di uno o più ladri, sono quelli del mio assessorato». Dopo una innumerevole serie di furti di chiusini di ghisa in via Ferrini, della Roggia, Cavalla, Sant’Antonio e altri Tallarita dice basta. Le voragini, poi, sistemate dagli operai dell’ufficio tecnico dell’Aspes erano pericolose e mettevano a rischio l’incolumità di pedoni, ciclisti e automobilisti. «La cifra - continua l’assessore Tallarita - può sembrare dispendiosa, ma ad andare a riparare i danni per ricomprare ogni volta altri tombini è un microsalasso per le casse comunali. Il problema è che questa è una vera banda organizzata nel furto di tombini, perché non solo la città di Seveso sta pagando per questi furti, ma tutto l’hinterland. Faccio un appello a tutti i rottamai e chiedo loro di non accettare questa merce per il riciclaggio. Se un bambino finisce dentro uno di queste buche potrebbe anche rimetterci la vita. Non solo: pedoni, ciclisti e animali sono a rischio. Quante volte abbiamo già sfiorato la tragedia? Quindi l’appello è a tutti i rottamai della Brianza e a chi dovesse per caso individuare questi delinquenti:fermiamoli».L’Assessore spiega che ogni volta che i ladri rubano la serie di tombini, oltre all’esborso economico, vi è pure un impegno straordinario delle forze comunali. «Ringrazio i dipendenti Aspes che sempre sono intervenuti in tempi record - prosegue -: il problema è che se devono essere chiamati di continuo a sostituire i tombini non riescono ad andare avanti a fare altri lavori importanti».Chiunque avesse informazioni deve chiamare i Lavori pubblici. «La taglia sarà versata se le informazioni risulteranno vere - conclude Tallarita - Fermare questi ladri, significa mettere fine ad azioni contro il patrimonio cittadino».
Sonia Ronconi
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