Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola oggi, Martedì 4 Aprile 2011, sul Giornale di Seregno.
Lega e PdL compatti e il bilancio passa, ma la Casta non si riduce lo stipendio
Martedì il bilancio di previsione è stato approvato. Se molti lo consideravano una prova per misurare la coesione tra Lega e Pdl, si può affermare che la maggioranza l'ha superata. Non ci sono state sorprese né divergenze in stile mozione anti-burqa (promossa dal Carroccio ma bocciata dal partito berlusconiano). Il piano dell'assessore al Bilancio Fabio Pometto è così stato approvato. Sedici pareri favorevoli contro dodici contrari. A non partecipare alla seduta è stato «Un futuro per Cesano» di Daniele Ceccarello : «Siamo stati eletti con il Pdl. Ma strada facendo ci siamo resi conto che la Giunta aveva atteggiamenti poco consoni per chi deve amministrare una città . Sul bilancio il nostro ruolo è stato marginale, così ci chiamiamo fuori dalla votazione». Poi spazio all'opposizione che ha presentato il suo unico emendamento. La proposta era quella di ridurre lo stipendio ad amministratori e consiglieri. La replica di Pometto è stata secca: «La richiesta dell'abbassamento dei costi della politica l'abbiamo già soddisfatta. Abbiamo ridotto il numero di assessorati da dieci ad otto, con un risparmio di 38mila euro. Con le nuove leggi ci saranno ulteriori tagli». Risultato: emendamento respinto. «Sono umiliato. Non hanno pensato a togliersi nemmeno un centesimo. Tengono di più al loro emolumento che al bene di Cesano. Hanno dimostrato il loro non attaccamento alla città . Hanno penalizzato tutti, con i tagli, ma non loro stessi. Avrebbero dovuto dare il buon esempio», ha dichiarato a margine l'ex sindaco Paolo Vaghi , che ha poi aggiunto: «Al nostro emendamento non ha risposto nessuno tranne Pometto. Si vergognavano, non sapevano cosa dire». In effetti il Pdl non si è pronunciato, neanche al momento delle dichiarazioni di voto. Ufficialmente il suo capogruppo, Andrea Rovelli , non stava bene, tant'è che appena votato il bilancio ha abbandonato l'aula. Per le opposizioni è invece l'ennesimo segnale di poca unità : «E' una Giunta raffazzonata dalle segreterie provinciali, tenuta insieme con la colla. E' un'armata Brancaleone», ha concluso Vaghi. Dello stesso avviso il capogruppo di Vivi Cesano Alberto Vaghi che malgrado l'approvazione del bilancio previsionale continua a non vedere un futuro roseo per la Giunta Romanò: «Il solco tra Lega e Pdl sta diventando sempre più profondo. Hanno votato compatti perchè erano obbligati, ma restano comunque tutto tranne che un gruppo coeso. E' tenuto insieme solo dagli eventi politici». Duro era stato in Consiglio anche Pietro Nicolaci , del Pd: «Sono impreparati a governare. E' un bilancio di resa e inadeguato. Non ha nulla a che vedere con le linee del programma presentato dal centrodestra alle elezioni».
I costi della politica e la guerra di cifre
Il sindaco Marina Romanò passa un foglio al messo comunale, che lo consegna al pubblico. Durante il Consiglio di martedì 29 marzo, l'opposizione sta presentando il suo unico emendamento. Si parla di ridurre i costi di amministratori e consiglieri, quando il pubblico rumoreggia al passare di un «pizzino» mandato direttamente dal sindaco. Da una parte c'è la sua busta paga: 2173,61 euro. Dall'altra una delibera di Giunta datata 31 luglio 2000, nella quale l'Amministrazione aveva approvato l'aumento del 20% degli stipendi della «casta». Il sindaco di allora, Gigi Ponti , passava così dal percepire 6.700.000 a 8.040.000 lire. «Non me ne ero accorto - sottolinea l'ex sindaco Paolo Vaghi - E' stata una vigliaccata. Nel 2000 c'era stato un adeguamento per legge in base al numero di abitanti. Il costo della politica era in ogni caso rapportato a quella precisa epoca». Per la Romanò la sua Giunta ha invece già dato un segnale forte «riducendo gli assessorati da dieci ad otto». Poco dopo si torna a parlare del momento difficile in cui versano le casse cesanesi. Il sindaco fa così circolare un nuovo foglio. Una tabella con i mutui dal 2005 al 2010 e con i dati dell'indebitamento pro-capite rispetto agli altri Comuni della Lombardia. Più in basso una scritta a penna emblematica: «Certo, se non avevamo questo indebitamento...».
Bonfanti si difende: «Un piano di sacrificio». L'opposizione lo attacca
Dopo un «Piano povero» approvato lo scorso anno, ora ne arriva uno «di sacrificio». Così ha definito il Piano triennale delle opere pubbliche l'assessore alla partita Luca Bonfanti. E' passato lo scorso martedì 29 marzo in Consiglio comunale. Poco più di due milioni di euro le uscite previste per quest'anno. Ma la metà sarà destinata all'interscambio ferroviario. Con il resto si conta di realizzare una ciclabile che dalla Sacra Famiglia raggiunge la nuova stazione, il proseguimento di quella che da via Friuli raggiungerà la Nazionale dei Giovi, l'arretramento del muro di via Vicenza, la rimozione dell'amianto dal centro anziani della Snia e la sistemazione del tetto alle elementari di Binzago. Inoltre si partirà con la ristrutturazione delle sculture di Palazzo Borromeo e il recupero delle ex scuderie. Al termine della relazione dell'assessore ai Lavori pubblici, le opposizioni sono andate all'attacco. Duro il Pd con Pietro Nicolaci : «Nel piano dello scorso anno erano previste nell'immediato 11 opere. Nessuna di queste è stata realizzata e molte sono perfino sparite nel piano di quest'anno. Cesano ha bisogno di manutenzione. Le strade sono dissestate». Secca la replica di Bonfanti che ha puntato l'indice contro l'Amministrazione precedente: «Avete asfaltato le strade anche di notte, solo per facciata, con lavori fatti in fretta. Oggi vediamo il risultato». L'ex sindaco Paolo Vaghi ha risposto: «Non avete colpe ma non avete neanche meriti».
«Siamo in grandi difficoltà»
Si vota il bilancio di previsione 2011 e il Pdl non parla. Il partito berlusconiano non si è espresso nè sull'emendamento promosso dalle opposizioni nè sugli imponenti tagli spiegati dall'assessore alla partita Fabio Pometto . Al momento di alzare la mano per l'approvazione nessuno ha però mancato all'appello, consentendo alla maggioranza di superare l'ostacolo tanto temuto. Poco dopo il capogruppo Andrea Rovelli ha abbandonato l'aula, «per problemi di salute». A distanza di qualche giorno il leader del Pdl ha spiegato il suo punto di vista, in linea con quello dei colleghi leghisti: «Le difficoltà sono enormi. Ci sono stati tagli importanti dal governo e il federalismo tarderà a fare sentire i suoi effetti. Abbiamo dovuto operare alcune scelte difficili, ma senza toccare i servizi sociali. Scelte comunque forzate. Nei prossimi mesi si dovrà usare più "fantasia", ad esempio con le sponsorizzazioni». Le opposizioni avevano proposto di ridurre i costi di amministratori e consiglieri, ma Pdl e Lega non hanno preso in considerazione l'idea. Per Rovelli il motivo è uno: «E' demagogia. Dovevano avere più "creatività ", al posto di strumentalizzare. Noi del Pdl, lo scorso anno, abbiamo rinunciato volutamente a due poltrone, facendo scendere così gli assessorati da dieci ad otto. A breve arriveranno ulteriori tagli, per legge. Non ne servono altri».
Su via Cavour la polemica non si arresta
Una settimana dopo le parole dell'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti , si torna a parlare di Binzago. Per la precisione di via Cavour. Dopo l'ultimo intervento di manutenzione per alcune lastre sollevate, l'esponente della Lega nord aveva dichiarato al nostro Giornale: «Come mai ci sono tutti questi problemi? Bisognerebbe chiederlo ad Alberto Vaghi , il progettista», sollevando un polverone. Il rischio che la polemica passi sul piano politico (visto che Vaghi siede oggi tra i banchi dell'opposizione in Consiglio comunale come capogruppo di Vivi Cesano) è concreto, così il progettista ha preferito tornare sulla vicenda: «Non si capisce perchè la nostra lista civica debba essere ogni volta, strumentalmente, essere così coinvolta. Chiedo, una volta per tutte, che il mio operato di professionista non venga associato al mio ruolo politico. Trovo tutto questo sinceramente poco corretto». Poi Vaghi ha voluto difendere il suo progetto (dal nome «Strade per vivere», realizzato con Dario Vanetti Davide Fortini ), controbattendo allo stesso Bonfanti che aveva parlato di «scelta a suo tempo non condivisa dagli abitanti della zona»: «Le opere sono state realizzate con la piena partecipazione dei cittadini. Lavoro documentato da numerose assemblee pubbliche, da questionari nelle scuole e da una cospicua raccolta di pareri. Il progetto è stato infatti ufficialmente approvato dal comitato dei cittadini. Sugli interventi di manutenzione che Bonfanti ricorda, mi sembra perlomeno poco elegante attribuire responsabilità ai progettisti e al direttore dei lavori. Certo una pavimentazione in pietra richiede maggior attenzione da parte delle macchine pulitrici, degli spazzaneve e dello stesso ufficio dei lavori pubblici. Ogni tanto occorre riprendere i distacchi fra i cubetti, i contorni dei tombini, i giunti fra i vari materiali, come di fatto correttamente avviene». Nel 2009, al termine dei lavori, il Comune cesanese aveva partecipato ad un bando promosso dalla Regione Lombardia, nella categoria «Interventi», vincendolo. Il riconoscimento era arrivato dall'allora assessore regionale al Territorio, il leghista Davide Boni . Tra le motivazioni si leggeva: «Il progetto punta a promuovere la riqualificazione degli edifici e delle facciate garantendo il miglioramento della viabilità e della percezione sociale del nucleo storico».
«Due interventi in quattro anni, stessa media di ogni altra strada»
«Siamo stanchi di essere strumentalizzati dall'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti per questioni politiche. Il progetto "Strade per vivere" ha dato solo lustro alla nostra frazione ed è stato condiviso da tutti», è la risposta di Leonardo Rho , presidente dell'associazione «Amici di Binzago». Oggetto della disputa è la riqualificazione di via Cavour, realizzata dalla precedente Amministrazione. Bonfanti, al nostro Giornale, aveva parlato di un progetto «non condiviso dagli abitanti della zona», puntando il dito anche contro il progettista Alberto Vaghi , che oggi siede sui banchi dell'opposizione. Su tutto questo l'associazione non ci sta: «Abbiamo fatto un lungo lavoro di partecipazione, organizzando incontri in sala Paolo IV presso l'oratorio di Binzago, e aprendo la nostra sede per settimane per raccogliere il parere di tutti i cittadini. Tra l'altro il progetto partecipato "Strade per vivere" è stato premiato dalla Regione Lombardia. Ora la piazza Dell'Amicizia è un luogo di aggregazione, dove vengono promosse numerose iniziative pubbliche. Prima Binzago era morta, ora è tornata viva. Il tutto è stato fatto per il bene dei nostri cittadini». Rho prosegue poi sui lavori eseguiti la scorsa settimana in via Cavour: «Non è vero che l'Amministrazione è costretta a riparare e fare una manutenzione continua. In quattro anni sono stati fatti solamente due interventi. Rientra nella normalità . Anche se fosse stata una strada asfaltata la media sarebbe la stessa. Il tutto è dovuto anche al transito di mezzi pesanti, che malgrado il divieto continuano a passare. Così come non viene fatto rispettare il limite dei 30 km orari».
Binzago chiede più parcheggi e l'ampliamento dell'elementare
Una nuova fermata ferroviaria e il centro di quartiere. Sono queste le novità emerse dall'incontro che l'Amministrazione ha promosso a Binzago, lo scorso lunedì 28 marzo, per illustrare le linee del Pgt. L'assessore al Territorio Fabrizio Bonafede ha parlato di una stazione lungo la linea Milano-Asso (la «Cesano sud»), ora al vaglio delle Ferrovie Nord: «Sarà nel territorio della Sacra Famiglia, ma soddisferà anche i cittadini di Binzago. Inoltre nel progetto è previsto un attraversamento ciclopedonale, o sopraelevato o sotterraneo». Verrà anche trovato lo spazio per un centro di quartiere, luogo di scambio tra Amministrazione e cittadini. Per quanto riguarda l'istruzione, sono previsti interventi nella scuola elementare di via Col di Lana, con maggiori spazi per avere più aule a disposizione degli alunni, ed una nuova palestra. Grandi aree residenziali sono previste nella zona dell'ex salumificio Rho e del plesso di via Asiago. A Binzago si prevede così un incremento della popolazione del 10,4%, a fronte comunque di una media complessiva cittadina del 12%. Il pubblico presente ha espresso timori sull'incidenza che Pedemontana avrà sul traffico della frazione. «Un'opera sovraordinata. Per tutti gli espropriati organizzeremo una serata dove i nostri legali spiegheranno come comportarsi», ha annunciato Bonafede. Poi sul tavolo è arrivato il tema parcheggi, a fronte della fitta rete urbanizzata. «Negli ambiti di trasformazione previsti verranno creati nuovi posti auto. Si potrebbe inoltre pensare di utilizzare meglio il parcheggio interrato di via Santa Maria. L'idea è già al vaglio dell'Amministrazione», ha dichiarato il tecnico comunale Enrico Galeazzi.
Il PdL si schiera al fianco dell'Accademia Musicale
Tempi duri per la Civica Accademia Musicale. L'Amministrazione ha stanziato 103mila euro per tirare fino a giugno. Ma a settembre la scuola rischia di non aprire i battenti. L'argomento è arrivato anche in Consiglio comunale, martedì 29 marzo. L'assessore al Bilancio Fabio Pometto ha dichiarato: «Visto i tagli obbligati alla cultura ad oggi non c'è la disponibilità finanziaria per garantire l'apertura a settembre. Cercheremo degli sponsor per mantenere questa eccellenza. Abbiamo individuato circa 80 aziende. Le contatteremo nella speranza che ci diano una mano». Luciano Rovelli , dell'opposizione, ha proposto invece di utilizzare i 130mila euro previsti per il progetto «Brianza per il sapere», che rientrano nella convenzione con l'Università San Raffaele. «L'accordo era già stato preso. Se invece non hanno più intenzione di restare a Cesano vedremo come gestirli». In sala consigliare erano presenti numerosi genitori dell'Accademia Musicale, sul piede di guerra con l'Amministrazione. «Sono delusa dal loro atteggiamento. Si stanno facendo strumentalizzare», ha commentato a margine il sindaco Marina Romanò . Intanto però i suoi colleghi del Pdl hanno già depositato una mozione, nella quale chiedono a «sindaco e Giunta di attivarsi per reperire, entro la fine dell'anno didattico, le risorse necessarie per mantenere attiva l'Accademia senza soluzione di continuità , considerando l'obiettivo prioritario, indifferibile e irrinunciabile per l'Amministrazione». La mozione sembra aver lasciato sorpresa la Lega. Pometto ha preferito non commentare. Andrea Rovelli del Pdl ha però spiegato: «Vogliamo solo mettere su carta le parole dell'assessore, formalizzando il suo impegno a reperire da qui in avanti i contributi necessari».
Quoziente famiglia, un piccolo aiuto
Arriva il quoziente familiare. Il provvedimento è stato approvato all'unanimità lo scorso martedì 29 marzo in Consiglio comunale. Verrà sperimentato sulle famiglie numerose residenti in città che non usufruiscono delle agevolazioni Isee. Lo scopo è abbattere i costi dei servizi relativi alla mensa scolastica, al trasporto e al pre-post scuola. Le tariffe verranno ridotte del 7% al secondo figlio, del 15% al terzo e del 20% dal quarto figlio in poi. Soddisfatto Andrea Rovelli , capogruppo del Pdl: «E' un argomento a me caro, che ho portato avanti in qualità di presidente della Commissione Bilancio, sostenuto unanimemente dal mio gruppo, trovando piena coesione con la Lega e le minoranze. E' la prima esperienza in tal senso in Brianza. Al di là delle cifre modeste, quello che per noi contava era introdurre il concetto. Quando ci saranno più risorse potremo adeguarne i contenuti in modo più tangibile». Apprezzamento da Alberto Vaghi , di Vivi Cesano: «E' un buon inizio per dare attenzione specialmente alle famiglie numerose». «L'aiuto è minimo ma il principio è condivisibile», ha concluso Pietro Nicolaci del Pd.





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