Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola oggi, Sabato 2 Aprile 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso. Oggi, in via eccezionale, pubblichiamo anche alcune notizie riguardanto la città di Seveso, che riteniamo particolarmente significative.
Domenica
Sinistra, ecologia e libertà: nuova sede dedicata alla Costituzione
Un' intitolazione In onore della costruzione Italiana nell'anno del 150esimo dell'Unità d'Italia, Forte gesto simbolico quella della sezione cittadina di Sinistra Ecologia Libertà, piazzetta Arese all'interno 5, che domenica 27 marzo ha inaugurato ufficialmente la sede "Primo gennaio '48": giorno dell'entrata in vigore della Costituzione. La decisione è stata presa per richiamare i valori e gli ideali contenuti nel documento e per ricordare un altro '48: il 1848 con i moti d'indipendenza e successivamente i cento anni densi di avvenimenti e significati che hanno condotto alla Repubblica. Alla manifestazione di domenica hanno partecipato settanta persone tra cui il Presidente del Consiglio Comunale, Fabio Milan. La giornata è stata l'occasione per sostenere i Referendum su Acqua Pubblica e Nucleare e pubblicizzare i canali di comunicazione con la sezione: il sito internet http://sinistracesano.blogspot.com, il gruppo su Facebook "Sinistra ecologia libertà - Cesano Maderno" e l'indirizzo di posta elettronica sinistrapercesano@gmail.com. Inoltre prosegue la campagna di tesseramento, al momento gli iscritti sono 35.
Cristina Marzorati
Bilancio
Previsionale passa. Spese per politica: emendamento ko
La maggioranza del sindaco Marina Romanò va avanti. La grande prova di compattezza della sua coalizione, è stata superata. Sedici a favore contro dodici contrari, martedì 29 marzo è stato approvato il bilancio di previsione 2011, dando di fatto il via libera alla concentrizzazione di programmi e progetti per i prossimi dodici mesi.
INNO DI MAMELI
Il dibattito in aula si è aperto sulle note dell'Inno di Mameli. Il presidente del consiglio comunale, Fabio Milan, ha fatto propria una proposta avanzata in particolare dal Pd in onore dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia: far risuonare l'inno nazionale, all'apertura di ogni seduta. Sindaco, assessori e consiglieri della Lega sono rimasti al loro posto, a differenza di quanto era accaduto in Regione, quando gli esponenti del Carroccio erano andati al bar.
LISTA CIVICA
Entrando nel dettaglio del voto, la maggioranza ha dovuto rinunciare a "Un Futuro per Cesano". La lista civica, con capogruppo Daniele Ceccarello, ha registrato l'assenza di Franco Busnelli, mentre i due consiglieri presenti sono usciti dall'aula. La ragione? Dietro potrebbero esserci i rimpasti di giunta con assessori esclusi e nomine in Assp e Sib.
OPPOSIZIONE: UN EMENDAMENTO
No netto invece dall'opposizione, che si è vista bocciare l'unico emendamento presentato: la riduzione del 30 per cento delle spese della politica, dalle commissioni ai compensi di sindaco e assessore, dirottando il risparmio di oltre 60mila euro in altri capitoli di spesa. «Dal 2010 a oggi siamo passati da 10 a 8 assessori - ha replicato Fabio Pometto assessore alle Finanze - risparmiando 38mila euro, non solo dal primo luglio i compensi saranno ridotti dal 7 al 10 per cento pari a circa 15mila euro, insomma a conti fatti entro la fine di quest'anno spenderemo 53mila euro in meno rispetto al 2010». Secca la ribattuta dell'ex sindaco Paolo Vaghi: «Nel 2008 per gli amministratori si sono spesi 191mila euro, mentre nel 2010 192mila euro. Non era un risparmio!». Alberto Vaghi "ViviCesano" ha criticato fortemente i tagli: «Forse per questo bilancio i numeri non possono essere sostanzialmente diversi, ma la politica sì, può essere diversa».
Cristina Marzorati
LE CASSE PIANGONO
Scontro Bonfanti-Vaghi su soldi spesi dal Comune
«Perché siamo in difficoltà nel realizzare nuove opere pubbliche? Per gravi problemi tecnico-gestionali ereditati dal passato, che hanno portato a un degrado le cui colpe sono vostre». É un j'accuse pesante quello lanciato dai banchi del consiglio comunale dall'assessore ai Lavori pubblici, Luca Bonfanti, all'indirizzo della precedente amministrazione guidata da Paolo Vaghi, oggi in minoranza. A scaldare il tono della discussione sono state alcune parole pronunciate da Pietro Nicolaci, capogruppo Partito Democratico, che definiscono davvero povero il piano degli interventi, con promesse fatte per il 2010, ma mai mantenute. La replica di Bonfanti è stata uno scritto letto con enfasi: «Avete scelto di utilizzare materiali di pregio come il porfido in via Cavour e davanti alla chiesa di San Bernardo, ma non avete introdotto l'area pedonale e oggi il degrado è anche colpa vostra. In campagna elettorale avete asfaltato anche di notte, coprendo persino le aiuole e senza prevedere svicoli per disabili, lavori fatti di corsa e oggi da rifare come in corso Roma e in via Agnesi, senza contare interventi su aree ancora private vedi il rondò tra le vie Dei Mille e Garibaldi». «Basta rinfacciarci lo storico - ha replicato Vaghi - guardiamo all'oggi. É un discorso demagogico».
Cristina Marzorati
Cams rischia, a bilancio niente fondi
Una ventina di genitori degli allievi ha protestato in consiglio: «Ci sentiamo traditi» Pometto promette un incontro. Luciano Rovelli: «Dirottiamo i soldi dell'università»
Nel bilancio di previsione 2011 non ci sono fondi per il nuovo anno scolastico della Civica accademia di musica e in consiglio si scatena la bagarre. La protesta si è sollevata tra il pubblico. Presente una ventina di genitori di allievi del prestigioso istituto musicale.
GENITORI ARRABBIATI
«Ci sentiamo traditi - hanno commentato mamme e papà - abbiamo sopportato il raddoppio delle rette, ci siamo spesi per cercare nuove iscrizioni, con concerti promossi in sala Aurora o direttamente nelle scuole, e cosa riceviamo in cambio? Cams rischia di chiudere, perché il Comune non ha incluso nel bilancio di previsione i fondi necessari per riaprirla a settembre. Ci sentiamo abbandonati. Abbiamo anche chiesto all'assessore Fabio Pometto (Finanze) di presentarsi in Accademia, sino ad oggi non ha mai messo piede nell'istituto».
L'ASSESSORE
Aspetto quest'ultimo sottolineato anche Pometto durante il consiglio comunale di martedì, quando ha annunciato che farà visita ad allievi, insegnanti e genitori. Sulla questione fondi invece c'è poco da fare: «Ad oggi - ha dichiarato l'assessore - non ci sono soldi a disposizione per la Cams, ma non restiamo certamente con le mani in mano, non vogliamo che la scuola chiuda. Stiamo cercando delle aziende interessate a sponsorizzare l'attività didattica, ne abbiamo contattate ottanta, siamo in attesa di risposte. Stiamo anche valutando un bando a evidenza pubblica per la sua gestione». Luciano Rovelli, "ViviCesano", ha chiesto però una soluzione immediata, proponendo di spostare i 130mila euro destinati alla "Fondazione Brianza per il Sapere", voluta per proseguire il progetto universitario, alla Cams.
In merito a questo il sindaco, Marina Romanò, ha sottolineato come «i fondi rispecchino una delibera di giunta del 2008, sottoscritta dalla precedente amministrazione, in cui s'impegnava Cesano a sostenere il progetto. Lo scorso anno i fondi non erano stati richiesti, li abbiamo iscritti a bilancio in attesa che don Luigi Verzè (Università Vita e Salute del San Raffaele) ci dica i programmi per l'ateneo, lo abbiamo invitato anche in consiglio comunale».
Sul caso Cams il Pdl durante la prossima seduta di consiglio comunale presenterà una mozione, in cui chiederà al sindaco e alla giunta di attivarsi entro la fine dell'anno didattico in corso, per reperire le risorse necessarie per mantenere attiva la Cams. «Considerando il proseguimento di questo obiettivo - si legge nel documento - come prioritario».
Cristina Marzorati
Stazione, viabilità rivoluzionata
Da mercoledì, e per due mesi, via Volta sarà a senso unico in direzione Seveso Bonfanti: «700 posti auto per pendolari». Negozianti, resta la preoccupazione
Via Giuseppe Ronzoni diventerà parzialmente senso unico in direzione via San Carlo, mentre via San Giuseppe sarà aperta e collegata al ponte sul Seveso. Fra tre mesi sarà questa la nuova viabilità attorno all'area della stazione d'interscambio Milano-Asso e Seregno-Saronno, realizzata all'intersezione tra le vie Santo Stefano e Volta. Il progetto è stato presentato giovedì dal sindaco, Marina Romanò, dall'assessore ai Lavori pubblici, Luca Bonfanti, e dai tecnici comunali ai commercianti di via Volta, coloro che subiranno maggiormente il contraccolpo per l'occupazione dei pendolari degli stalli di sosta nella zona.
«Prima di arrivare alla viabilità definitiva - hanno spiegato il sindaco e Bonfanti - debutteremo la prossima settimana con la parziale introduzione del senso unico di marcia in via Volta. Un provvedimento mirato a creare nuovi spazi di sosta, sostitutivi del parcheggio del Bin-go chiuso per la riqualificazione».
Da mercoledì 6 aprile, e per i due mesi successivi, via Volta sarà regolamentata a senso unico di marcia in direzione Seveso, nel tratto compreso tra l'incrocio semaforico con corso Libertà e la rotatoria di via Santo Stefano. La modifica consentirà di abbinare agli stalli di sosta a pagamento, già presenti, trentacinque posti auto a disco orario sul lato opposto. Le cose cambieranno definitivamente a metà giugno, quando aprirà la nuova fermata ferroviaria. Via Volta tornerà a doppio senso e via Giuseppe Ronzoni diventerà a senso unico di marcia verso via San Carlo, nel tratto compreso tra le vie Ronzoni e Como. Chi arriverà dall'oratorio e vorrà raggiungere via Volta, dovrà svoltare in via Como, imboccare via San Giuseppe e percorrere il nuovo ponte sul Seveso. L'incontro di giovedì è stato l'occasione anche per illustrare il piano parcheggi a servizio della stazione; in sostanza gli stalli di sosta conteggiati dal Comune a un massimo di 500 metri di distanza dalla fermata. «Il potenziale è quasi di 700 posti auto» spiega Luca Bonfanti, che nella somma ha incluso 121 stalli i nel parcheggio del Bingo, 105 invia Copernico, 18 sotto gli ascensori della ferrovia, 17 sul lato opposto, 4 in zona studio medico di via Volta, 18 in via Mercalli, 100 alle spalle del Brico di via Nazionale dei Giovi, 50 in via Monteverdi dove c'era la vecchia stazione, 100 nel silos del Gigante. In più il vicesindaco, Fabrizio Bonafede, sta trattando con la proprietà Talamoni per aprire l'ex Pietro Secondi e ricavare 150 posti. I negozianti? Chiedono stalli di sosta a disco orario.
Cristina Marzorati
Pedemontana fa paura. E Binzago chiede aiuto
Autostrada ed espropri al centro dell'incontro Pgt Ampliamento per l'elementare e nuova palestra
La paura per Pedemontana tiene banco negli incontri di quartiere. Se n'è parlato lunedì sera a Binzago durante il confronto tra giunta e cittadini sul Piano di governo del territorio, quando una residente in zona Tangenzialina ha alzato la mano: «Mi è arrivata una lettera dalla società Pedemontana - ha spiegato - in cui si annuncia l'esproprio di un mio terreno. Cosa devo fare?». Una paura condivisa da molti, per la precisione da 25mila persone residenti lungo tutta l'asse autostradale che dovranno cedere piccole porzioni, interi terreni o case. La maggior parte degli interessati è spiazzata, come la signora di Binzago, e ai Comuni chiede risposte. «Ci stiamo attivando per darle - ha replicato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Fabrizio Bonafede - Una volta al mese si riunisce la Commissione Pedemontana (presieduta da Franco Giacomini Pdl), in cui maggioranza e opposizione stanno lavorando per analizzare il progetto autostradale, naturalmente in base ai documenti a nostra disposizione, e al tempo stesso stanno interessando gli uffici, per rispondere al bisogno di quei cittadini coinvolti dagli espropri». Il risultato sarà: un incontro pubblico con esperti in materia legale, organizzato al massimo a fine aprile, l'attivazione di un ufficio ad hoc, dove in giorni prestabiliti un tecnico comunale si metterà a disposizione dei cittadini, e la produzione di un vademecum, un pratico opuscolo in cui sono elencate le situazioni tipo e le risposte precise sul come muoversi.
LA NUOVA BINZAGO
Nel corso della serata Bonafede e il responsabile ufficio programmazione Urbanistica, Enrico Galeazzi, hanno poi illustrato i progetti di sviluppo del quartiere in base al pgt. Binzago passerà dai 6.000 a 6.600 abitanti, sarà ampliata la scuola elementare di via Col di Lana con l'introduzione di due aule, si costruirà una nuova palestra, mentre lungo la Tangenzialina per Desio verrà realizzata una pista ciclabile di collegamento con le Groane, inclusa nel progetto di Pedemontana. Inoltre Binzago avrà una propria stazione ferroviaria. Nei progetti del Pgt c'è la realizzazione di una fermata della linea Milano-Asso, Ferrovie Nord, al confine con la Sacra Famiglia; al servizio della stazione ci sarà anche un sottopasso o sovrappasso ciclopedonale. L'opera è vincolata ai piani di sviluppo delle Nord.
COMANDO DI POLIZIA LOCALE
Inoltre negli spazi ex Caam, zona Binzago, arriverà il comando della polizia locale, un primo passo nella riqualificazione degli uffici comunali, che sarà accompagnato anche dal trasferimento del settore tecnico a Palazzo Arese Jacini.
Cristina Marzorati
NUOVI INSEDIAMENTI
Sosta nella frazione, il tallone d'Achille
Binzago è la realtà più urbanizzata di Cesano, situazione confermata anche dai tecnici durante l'incontro di lunedì. Un aspetto che rende la vita impossibile agli automobilisti, perché nel nucleo storico i parcheggi sono un vero e proprio miraggio. La soluzione poteva essere il posteggio interrato di via Santa Maria, ma alla fine si è rivelato un buco nell'acqua e ancora oggi il problema è sulla scrivania dell'amministrazione. Cosa fare, allora, per ovviare al problema sosta? La risposta è nei nuòvi insediamenti e riqualificazioni, all'interno dei quali il Comune chiede un posto auto a uso pubblico ogni tre appartamenti. Questo, ovviamente, comporta nuove residenze. Lo provano i piani di lottizzazione prossimi al via, o almeno così spera il Comune. Uno su tutti quello all'ex salumificio Rho (5.300 m.q. costruibili), dove l'amministrazione prospetta la nascita di un nuovo centro: case, negozi, posteggi, percorsi ciclopedonali anche a ridosso del Seveso, nell'ottica del recupero e della pedonalizzazione degli argini. In via Asiago, zona aree artigianali -produttive tra Binzago e Bovisio Masciago si prospetta un piano di 8mila e 700 m.q. all'interno di una superficie di 35mila m.q., 25mila dei quali saranno ceduti al Comune. Qui cosa potrebbe sorgere? Certamente posteggi, aree verdi, da valutare il tipo di servizi da introdurre. Tra il pubblico c' è chi ha bocciato l'idea di nuovi insediamenti; il vicesindaco Fabrizio Bonafede ha replicato che nel pgt si prevede un incremento della popolazione sino a un massimo 41.800 abitanti (ora i residenti sono poco più di 37mila), una cifra che si raggiunge spalmando il numero degli abitanti su tutto il territorio e quindi anche a Binzago.
Cristina Marzorati
4 APRILE, ALLE 20.45
Quinta tappa del tour sul Pgt. Lunedì sarà a Cascina Gaeta
Per la quinta tappa del viaggio nei quartieri l'amministrazione andrà a Cascina Gaeta. L'appuntamento è per lunedì prossimo, 4 aprile, alle 20.45 alla scuola elementare in via Monte Zerbio nel piano interrato-sala mensa. Tema portante del confronto sarà autostrada Pedemontana, che modificherà aspetto e viabilità della frazione.
Cristina Marzorati
Grazie Italia, il tricolore dal cielo
Palazzo Borromeo accoglie il grande evento dedicato ai 150 anni dell'Unità Presente il ministro della Difesa. Esibizione dei para, fanfara dei bersaglieri
Palazzo Borromeo gremito di persone a far da cornice, il corpo bandistico dell'Aeronautica militare accompagna il rombo dell'elicottero che si libra nell'aria di fronte a una miriade di bandierine, cinque paracadutisti si lanciano verso il giardino seicentesco, poi atterrano e consegnano il tricolore nelle mani del ministro Ignazio La Russa. Alzabiandiera: la festa può avere inizio. "Grazie Italia", la manifestazione che "Fare Occidente" ha organizzato domenica scorsa a Cesano Maderno per onorare i 150 anni dell'Unità, ha riscosso grandissimo successo. Gli interventi delle autorità sono stati introdotti dall'inno di Mameli. Presenti, oltre al ministro della Difesa, il | sindaco Marina Romanò, il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi e numerose altre autorità civili, politiche, militari. Nel suo saluto ai presenti il ministro La Russa si è soffermato sulle differenze che uniscono il Paese e sull'importanza di questa data, 17 marzo 2011: «Sta emergendo un sentimento nazionale troppo a lungo compresso. Emerge in questi giorni il gusto di sentirsi figli della stessa patria e destino. Le diversità non devono essere viste come un contrasto - prosegue il ministro - ma come un motivo di unità. Tutto fa parte del grande mosaico della nostra Italia. Da dopo il 17 marzo di quest'anno noi abbiamo compreso che non c'è differenza tra l'amare il proprio territorio e nutrire amore per la nostra patria. L'amore per la patria è un bene supremo e per essa si può dare ogni cosa: viva l'Italia, viva Cesano Maderno». Nel corso della giornata si sono susseguiti diversi appuntamenti, intervallati dalle esibizioni delle fanfare di bersaglieri e carabinieri, da danze risorgimentali in costume (e persino sui trampoli). I visitatori hanno potuto gustare prelibatezze culinarie e girare per le sale del Palazzo Seicentesco tra divise, alte uniformi, cimeli bellici ed una interessante mostra sulla Grande Guerra realizzata dagli studenti dell'istituto Majorana di Cesano Maderno. Nel giardino erano posizionati una mongolfiera e i mezzi, d'epoca e non, di svariati reparti militari e della Protezione civile. Ringraziamento ufficiale del ministro La Russa al consigliere Roberto Alboni, tra i soci fondatori di Fare Occidente, che ha ammesso la sua grande emozione per la riuscita dell'evento: «Che onore e che emozione. Gridiamo tutti assieme "Buon compleanno Italia"». Uno spettacolo pirotecnico ha chiuso la manifestazione.
Gionata Pensieri
LA PROPOSTA
La Russa: Gp di Monza dedicato all'Unita
In occasione di "Grazie Italia" il ministro della Difesa Ignazio La Russa si è soffermato su alcuni temi di attualità. In primis ha fatto riferimento alla necessità dell'impegno Nato sul conflitto in atto in Libia e poi, incalzato dai giornalisti presentì, è ritornato "sul territorio" facendo riferimento all'autodromo di Monza e al Gran Premio di Formula 1. Scongiurato un secondo GP a Roma, come ipotizzato nei mesi scorsi, l'onorevole La Russa ha lanciato una proposta dal palco della manifestazione cesanese: «Sarebbe bello che al prossimo Gran Premio di Monza venissero esposti due tricolori. La prossima edizione potrebbe essere dedicata al 150esimo dell'Unità d'Italia». Per chi non fosse appassionato di motori è bene precisare che il secondo tricolore a cui il ministro ha fatto riferimento è quello impressionato sulla livrea delle Rosse e che farà bella mostra durante l'intero campionato.
Con Tallarita e Mastrandrea il consiglio diventa un ring
Scontro fisico tra i due, che vengono divisi dai vigili urbani Assessore irritato per il rinvio a giudizio per una presunta truffa
Tanto tuonò che piovve. Dopo mesi e mesi di polemiche sempre più infuocate, al termine del consiglio comunale di lunedì sera si è arrivati allo scontro fisico, protagonisti l'assessore Nicola Tallarita e il consigliere comunale Marco Mastrandrea. All'increscioso episodio hanno assistito diversi spettatori, che hanno potuto vedere Tallarita trattenuto dai vigili, mentre Mastrandrea si allontanava dichiarando «Mi ha messo le mani addosso, domani sporgo denuncia». Anche a distanza di qualche giorno, il commento del capogruppo del PdL contrario al sindaco Massimo Donati è lapidario ma durissimo. «Non ho mai attaccato nessuno - dichiara Mastrandrea -. I verbali della seduta parlano chiaro e dimostrano che i miei interventi dell'altra sera rientravano nella normale dialettica politica. Ho fatto anch'io l'assessore e so che chi ricopre questo ruolo deve accettare le critiche dei consiglieri comunali. Ho informato dell'episodio le forze dell'ordine».
Tallarita esprime rammarico per l'incidente, ma non mette la sordina alla polemica. «Accetto le critiche perché aiutano a crescere - esordisce l'assessore -ma siamo arrivati all'offesa personale, già avvenuta in casi precedenti. Un assessore non si giudica per l'italiano che parla, ma per come usa il denaro pubblico: io faccio le stesse cose che faceva Mastrandrea spendendo un terzo di quello che spendeva lui. Per quanto mi riguarda, suggerisco non solo di ridurre, ma addirittura di azzerare il mio stipendio di assessore, se lui rinuncia alle varie retribuzioni che percepisce come consigliere di amministrazione in diverse partecipate pubbliche. Con questi soldi, che sono il vero spreco della politica, lui ha cambiato diversi appartamenti in pochi anni».
Tallarita ammette che al suo scatto di nervi ha contribuito anche il recente annuncio di un suo rinvio a giudizio per presunta truffa immobiliare. «Gli hanno dato una evidenza degna di un terrorista, -commenta - senza considerare che così si rovina la reputazione della gente. Sto valutando di querelare l'organo di stampa che ha diffuso la notizia». Per quanto riguarda il fatto alla base del rinvio, l'assessore spiega di aver venduto un appartamento per 130mila euro, che è stato rivenduto dopo due anni per 165mila a un secondo acquirente, che ha citato il costruttore per un errore tra la scheda catastale e il progetto. «Spero che la sentenza arrivi presto perché sono innocente - conclude -. Quando sarò assolto chiederò un milione di euro per danni morali a chi mi ha citato: 500mila li utilizzerò a favore della città e il resto per riparare il danno di immagine che è stato arrecato alla mia azienda».
Francesco Botta
CHI LA VOTERÀ?
Vietato circolare con il burqa, mozione rinviata ad aprile
La lunga discussione di lunedì sera per approvare il bilancio di previsione ha fatto rimandare alla prossima seduta del consiglio comunale una mozione, firmata dai consiglieri Marco Mastrandrea, Federico Houeis e Paolo Sala, che impegna l'amministrazione ad adottare una ordinanza che vieti la circolazione con il volto coperto nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. I firmatari sottolineano che la tradizione di alcune donne mussulmane di indossare il burqa (o altre forme di vestiario che nascondono completamente il viso) è fonte di rischio per la sicurezza e l'incolumità pubblica in quanto impediscono alle forze dell'ordine di identificare le persone e controllare il territorio. Per la nostra cultura, inoltre, questa norma (non prescritta dal Corano) costituisce una forma di integralismo oppressivo della figura femminile. Provvedimenti analoghi sono stati approvati in molte città, in genere su iniziativa della Lega Nord. La particolarità tutta sevesina consiste nel fatto che i firmatari appartengono al Pdl ma sono da tempo ai ferri corti con i rappresentanti padani della citta. Come andrà a finire? I leghisti voteranno a favore di un principio che hanno addirittura proposto in altri Comuni, o manterranno le barricate che attualmente esistono tra i due gruppi? La discussione della mozione avverrà probabilmente nella seconda metà di aprile, con la scadenza elettorale alle porte: logico chiedersi se l'approssimarsi delle urne riuscirà normalizzare le relazioni tra la Lega e le due fazioni del PdL.
Francesco Botta
Casse vuote
Bilancio anoressico. Tagli su tutto, non allo stipendio
Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2011. Un preventivo così magro che l'assessore Luca Allievi ha giustamente preferito illustrare gli interventi per fare quadrare i conti anziché illustrare le singole voci del bilancio, che deve scontare una riduzione dei trasferimenti statali di ben 400mila euro. Vista l'impossibilità di comprimere le spese sociali (1,1 milioni di euro) e del personale (3,5 milioni), si sono praticamente azzerate le spese di rappresentanza, di comunicazione e i contributi alle associazioni, si sono dimezzate quelle degli uffici ed è stata aumentata la tassa per lo smaltimento rifiuti. Ma per arrivare al pareggio è stato inevitabile modificare anche la convenzione con le scuole materne paritarie e aumentare il costo della mensa scolastica (da settembre). Malgrado questa cura da cavallo, l'amministrazione ha dovuto prevedere anche la cessione di beni comunali per 500mi-la euro e l'applicazione in parte corrente di 282mila euro di oneri di urbanizzazione. «Nel 2012 e 2013 sono previsti ulteriori tagli dei trasferimenti statali di 260mila euro - ha concluso Allievi -. Il nuovo patto di stabilità richiederà quindi ulteriori sacrifici». Una prima parte della discussione è stata utilizzata dai consiglieri dell'opposizioni per lamentare la mancata trasparenza della gestione Aspes, poi sono stati discussi cinque emendamenti (respinti), tutti ispirati al comune obiettivo di ridurre i compensi degli amministratori per utilizzare i risparmi in favore della scuola о di altri progetti. Gli emendamenti erano firmati dai seguenti consiglieri: Andrea Formenti e Giorgio Garofalo (Pd), Mauro Ragazzo (Pd), Marco Mastrandrea - Federico Houeis - Paolo Sala - Marzio Marzorati, Mastrandrea-Houeis-Sala (Pdl contrario a Donati) e Marzorati (Lista civica per Seve-so). Il bilancio è stato approvato con il voto favorevole di Lega e PdL (gruppo prò Donati), mentre opposizione e il resto del PdL hanno votato contro.
Francesco Botta
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