Martedì 15 Luglio 2025

Rassegna: Giornale di Seregno del 1/3/2011

martedì 1 marzo 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola oggi, Martedì 1 Marzo 2011, sul Giornale di Seregno.



Il centro della Snia sarà pedonale

Anche alla Snia il centro diventerà  area pedonale. A prevederlo è il nuovo Pgt, illustrato grandi linee dall'assessore Fabrizio Bonafede : «E' uno dei pochi esempi rimasti di villaggio operaio. Per questo abbiamo pensato di valorizzarlo. Fino ad ora il traffico alla Snia ha comandato. Con il nuovo piano tutta la viabilità  pesante verrà  fatta transitare su una nuova strada che costeggerà  la linea ferroviaria Seregno-Saronno, all'interno dell'ex Snia». L'area pedonale si estenderà  quindi dalla chiesa fino al parcheggio della nuova stazione. Al vaglio anche la possibilità  di consentire il transito in alcune vie ai 30 km/h. «In centro, al piano terra, ci saranno negozi di quartiere di vicinato. Inoltre miglioreremo l'attrattività  del Villaggio riverniciando le palazzine, ristrutturando gli antichi edifici e predisponendo una nuova illuminazione. Verranno costruiti anche due nuovi palazzi, pensati per residenze delle Forze dell'ordine». 

Ad accogliere favorevolmente il progetto dell'Amministrazione comunale è Edgardo Zilioli , del comitato civico Villaggio Snia: «E' esattamente quello che avevamo pensato nel 1991, ma poi ignorato nel piano regolatore del 2001. Sono favorevole ad un'area pedonale e alla nuova strada lungo la ferrovia. Sono soddisfatto. Ora vedremo i dettagli. Bonafede è venuto incontro alle nostre richieste, ed ha capito che serviva un piano d'ambito apposta per la Snia, altrimenti la frazione non si sarebbe più messa a posto». Per Zilioli ora il problema da risolvere è quello legato alla sicurezza, come dimostrano anche gli ultimi episodi di cronaca. Ma questo è un altro discorso.A prendere con un pizzico di sorpresa ma anche con favore il nuovo Pgt è anche Emilio Sperlì , per anni residente nella frazione ed ex assessore ai Lavori pubblici nella Giunta Ponti, dal 1990 al 1997: «Una nuova strada sarebbe utile per deviare il traffico pesante. Per il centro storico invece vedremo con che modalità  verrà  applicata l'area pedonale. Prima sarà  però bene chiudere il centro di Cesano, che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare». Sperlì ha poi parlato della voglia di ristrutturazione del Villaggio: «Nel '97 avevamo già  pensato ad un piano di decoro urbano. Era solo un consiglio agli urbanisti. Non è infatti mai stato attuato. Basterebbe rispolverarlo».Ad attendere qualche informazione in più sulle sorti della Snia è Giordano Carlot, storico parrucchiere del Villaggio: «Al momento non ne so ancora niente. Staremo a vedere cosa vorranno fare. In ogni caso sarebbe bello se il centro fosse pedonale. E' da anni che se ne parla». 


Idv e Vaghi: «Parla senza essere sicura»

«Il sindaco quando parla deve essere autorevole»: è questo il nocciolo dell'attacco al primo cittadino Marina Romanò da parte di Idv e Paolo Vaghi . Durante le interrogazioni, nel Consiglio comunale dello scorso martedì, Alessandro Scaglione ha chiesto lumi sulla volontà  del primo cittadino di pubblicare l'elenco dei morosi del servizio mensa: «Sindaco, lei deve sapere che non può farlo perchè esiste il diritto di privacy. Non dovrebbe dire certe cose. Non è la "sciura" Maria del quarto piano». A rincarare la dose ci ha pensato anche Vaghi: «Non si possono dire cose di cui non si è sicuri. Un sindaco quando parla deve avere autorevolezza. Invece dai suoi slogan sembra che fa campagna elettorale».


Il consiglio è solidale con il PD

Atto vandalico o gesto politico? In città  si discute ancora del triste episodio avvenuto la mattina di sabato 19 febbraio, quando una mano ignota aveva mandato in frantumi il vetro della bacheca all'esterno della sezione cesanese del Pd, in piazza Arese. Il suo capogruppo Pietro Nicolaci , aveva parlato di clima politico arroventato, commentando a caldo il gesto. L'argomento non poteva non trovare spazio anche durante l'ultimo Consiglio comunale, tenutosi lo scorso martedì. Da banchi della maggioranza sono arrivate parole di solidarietà  e sostegno per i «rivali» di centrosinistra. «Spero che sia stato solamente opera del vandalismo. Non possiamo però fare a meno di esprimere una ferma e assoluta condanna per il gesto. Non voglio credere che dietro ci siano motivi politici», ha dichiarato all'inizio della seduta Andrea Rovelli , capogruppo del Popolo della libertà , prendendo la parola poco prima delle interrogazioni. Anche il sindaco Marina Romanò si è associata poco dopo alle parole del collega: «Esprimo tutta la mia solidarietà  a Nicolaci e al Partito Democratico. Il vandalismo non dovrebbe mai trovare spazio nella nostra città . Abiuro ogni forma di violenza, specie una come questa». 


Il PD attacca. Bonfanti risponde: «I dirigenti si sveglino prima»

Una mozione pensata per lo scuolabus e invece si è trasformata in un dibattito sulla situazione scolastica cesanese. Nell'ultimo Consiglio comunale, a partire per primo all'attacco è stato Ruggero Romeo del Pd: «Erano state raccolte le firme per un Consiglio aperto a causa dell'aumento del buono mensa, ma non è mai stato fatto. E' stato tagliato il 30% nel piano di diritto allo studio. I genitori che hanno iscritto i figli per l'anno 2010/2011 non sanno ancora se sarà  garantito lo scuolabus, il servizio pre e post scuola. Ci sarà  inoltre un problema di spazi. Al primo circolo (elementare King) servirà  un'aula in più. Che soluzione pensa di trovare l'Amministrazione?». Su quest'ultimo punto ha replicato l'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti : «I dirigenti devono dire cosa serve in anticipo e non svegliarsi adesso dicendo che necessita spazio. Troveremo una soluzione temporanea». Poi una frecciata: «Per anni si sono concessi ad associazioni spazi pubblici senza una convenzione, come per Unitre». 


Niente traffico in centro e più visibilità al Borromeo

Si sta alzando il sipario sul nuovo Pgt. Dopo qualche ritardo per motivi tecnici verrà  portato in Consiglio comunale tra giugno e luglio, come ha confermato l'assessore all'Urbanistica Fabrizio Bonafede : «C'è stato un rallentamento ma nonostante ciò lo stiamo costruendo insieme alla gente e alle opposizioni. Non lo tireremo fuori in Consiglio alla loro insaputa. Attraverso il metodo della conferenza permanente abbiamo dato voce a tutti. Un metodo che ci hanno già  chiesto di esportare in altri Comuni». Ma veniamo alle linee che guideranno il piano di governo del territorio: «L'idea di base è quella di importare in città  redditività . Se portiamo lavoro allora la gente verrà  anche a vivere a Cesano. La residenzialità  sarà  quindi la logica conseguenza. Residenze però non lungo l'asse della Nazionale dei Giovi e la Milano-Meda con la futura Pedemontana, dove punteremo sul commerciale e sul produttivo». La Cesano del futuro avrà  inoltre due «cuori», che non potranno non essere pedonali. Se si pensa a pedonalizzare buona parte del Villaggio Snia, non potrà  mancare un intervento importante nel centro storico del capoluogo: «Pensiamo di vietare il transito nell'intera area all'interno del quadrilatero formato dalla nuova stazione, il fiume Seveso, l'area Talamoni e Palazzo Borromeo. Sarà  un provvedimento graduale. All'esterno verranno potenziati i parcheggi, così chi arriva lascerà  la macchina e camminerà  lungo le vie del centro tra nuovi negozi, vetrine e facciate ristrutturate». Nuova linfa anche per il Parco Borromeo, con maggiore visibilità  e con un percorso ciclopedonale al centro del giardino. «Il muro nasconde le bellezze del parco. Pensiamo per questo di sostituirlo con una cancellata», ha chiosato Bonafede.


Ceccarello sui tigli e viabilità di Cassina Savina

Gli alberi preoccupano i futuristi di Daniele Ceccarello. O meglio, solo quelli di via San Marco. Lunga l'interrogazione esposta dal capogruppo di «Un futuro per Cesano» durante l'ultimo Consiglio comunale: «Anni fa sono stati piantati una quindicina di tigli lungo la via. Ora le radici, cresciute nel tempo, hanno distrutto i marciapiedi e sono ormai entrate nei giardini delle residenze private che ci sono a ridosso. L'Amministrazione ha più volte promesso di spostarli. Ma ad oggi non abbiamo visto niente di concreto». L'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti ha così replicato: «E' un problema che già  conosciamo. Abbiamo più volte incontrato i residenti. Per spostare le piante ci vogliono 70mila euro. Avevamo promesso di recuperarli, lasciando poi a loro il compito di prendersi cura delle nuove aree verdi. Ma purtroppo abbiamo dovuto accantonare il progetto, perchè quei soldi al momento non sono disponibili. Stiamo valutando un intervento meno costoso. In ogni caso non ci siamo dimenticati». Ceccarello ha poi puntato i riflettori anche su Cassina Savina: «Vorrei chiarimenti su viabilità  e parcheggi, visto anche l'uso selvaggio di questi ultimi da parte dei camper, proprio a ridosso della scuola materna. Nessun parcheggio neanche per le poste della frazione. In via San Bernardo si sfreccia a velocità  folle. E quando al distributore di benzina all'angolo con via Trento arriva l'autocisterna il caos è incredibile. Si potrebbe spostarlo in un luogo più adatto. I cittadini hanno paura di essere abbandonati». Bonfanti ha risposto: «Abbiamo appena appaltato 57mila euro per rifare la segnaletica stradale, con interventi a Cassina Savina. In arrivo anche il nuovo Piano urbano del traffico, con la nuova viabilità». 


Ci sarà ogni anno la giornata dedicata alle associazioni

Una mozione presentata dalle opposizioni per istituire la «Giornata della associazioni». L'idea è stata proposta da Alberto Vaghi, capogruppo di Vivi Cesano, durante l'ultimo Consiglio comunale: «L'idea è quella di avere un appuntamento fisso, ogni anno, dove tutte le associazioni possono farsi conoscere alla cittadinanza. Pensiamo ad uno spazio, come la Sala Aurora o l'auditorium Disarò, con pannelli delle varie rappresentanze». Anche il Pd ha fatto sentire la voce, con il suo capogruppo Pietro Nicolaci : «Lo scopo è rilanciare le associazioni del territorio, già  mortificate dai pesanti tagli economici». A votare favorevolmente la mozione anche la maggioranza. Parole di apprezzamento dall'assessore allo Sport Alessandro Soliman .


Passa con il voto dell' opposizione la mozione a favore delle aziende

Maggioranza e opposizione, compatte, chiedono alla Regione Lombardia un aiuto per gli imprenditori cesanesi. Approvata infatti all'unanimità  la mozione presentata da Pdl e Lega Nord, durante il Consiglio comunale di martedì 22 febbraio. Al centro della proposta l'Irap e gli annessi sgravi fiscali a favore dei titolari che decidono di assumere nuovi dipendenti nelle loro aziende. L'idea è stata illustrata da Filippo Riccardi del Pdl. Ad avere qualche dubbio, anche se comunque il suo voto è stato favorevole, Pietro Nicolaci , capogruppo del Pd: «Non si può dire di no a una proposta che sarebbe a vantaggio dei lavoratori. Dubito però che con questa mozione si possa dare una spinta in merito alla Regione Lombardia. Inoltre non sarebbe sostenibile a livello economico, mancano le risorse. Teneteci comunque aggiornati su come si evolverà  la cosa». Fiducioso invece l'assessore al Bilancio Fabio Pometto : «Non dobbiamo scoraggiarci ed abbandonare questa strada». 


Al via il tour nelle frazioni per spiegare il nuovo Pgt

L'Amministrazione comunale andrà in giro per le frazioni a spigare ai cittadini il nuovo Pgt. L'iniziativa era già stata annunciata da tempo, ma dalla prossima settimana entrerà nel vivo. Il tour partirà infatti mercoledì 9 marzo, alle 20.45, con Cesano capoluogo. Appuntamento presso l'auditorium Disarò. La Giunta proseguirà  poi il 14 marzo, sempre alla stessa ora, al Villaggio Snia, alla scuola elementare. Terza tappa il 21 marzo alla Sacra Famiglia, molto probabilmente sotto la chiesa parrocchiale. Il 28 marzo si andrà a Binzago, in oratorio. Ad aprile le ultime tre frazioni rimaste: il 4 a Cascina Gaeta, l'11 a S. Pio X e il 18 a Cassina Savina. A fare gli onori di casa ci penserà  il sindaco Marina Romanò , spalleggiata dal vicesindaco, nonchè assessore all'Urbanistica, Fabrizio Bonafede.


Non più il polo universitario

Tramonta l'ipotesi di un campus universitario nell'ex Pietro Secondi di via Solferino. Il privato, proprietario dell'area, ha fatto marcia indietro proponendo un progetto alternativo. Ad annunciarlo è stato il vicesindaco Fabrizio Bonafede in prima persona: «Ci hanno proposto di rivedere il rapporto tra residenza e spazi pubblici». Si faranno case e negozi, mentre al Comune verrà  ceduta una piazza, che faccia da collegamento con il centro, superando l'«ostacolo» ferrovia. «Ci potrebbe essere spazio anche per una nuova sala consiliare, pronta per accogliere decisamente maggior pubblico di quello che più contenere adesso la scuola media Salvo D'Acquisto. Un'aula dotata di moderne tecnologie. Mi viene in mente quella realizzata a Seregno», ha ricordato Bonafede. Nello spazio dell'ex Pietro Secondi, proprio a ridosso della linea ferroviaria che collega Asso a Milano, sarà  previsto inoltre un ampio parcheggio esterno. L'area è una dei quattro angoli del quadrilatero immaginario (con la nuova stazione, il Seveso e Palazzo Borromeo), all'interno del quale si pensa di rendere tutto pedonalizzato, con l'incentivo di nuovi negozi per rendere gradevole le passeggiate di chi deciderà  di visitare il centro storico.


Area di via Villoresi, nuovi sviluppi

Nuova discarica abusiva scoperta a Desio in via Leoncavallo, un tratto di strada a fondo cieco, ai confini con il comune di Muggiò. Contenitori di plastica con etichette che indicano vernici e altri prodotti industriali, numerosi bidoni arruginiti e lastre di eternit. Prima di tutto resta da capire se il terreno sia di proprietà  comunale o appartenga a un privato. Nel frattempo la Polizia locale ha avviato le indagini. A questo punto alla lista delle discariche sospette si aggiunge anche questa. Oltre a quella tristemente nota di via Molinara ricordiamo l'area rinvenuta in via Villoresi dove i vigili hanno trovato lo scorso 26 gennaio un escavatore in azione che operava per conto della società  «Europa Case», amministrata da Anna Maria Cacioppo, suocera del consigliere regionale Massimo Ponzoni. Lo sportello ambiente ha inviato comunicazione anche alle imprese committenti della costruzione di palazzine in via Villoresi come la «Mistral» amministrata da Angelo Cattaneo (imparentato con Natale Marrone), nella cui compagine sociale risulta esserci, almeno fino a marzo del 2010 sempre Massimo Ponzoni. L'altra società  è l'«Immobiliare Briantea» il cui amministratore unico è Rosario Turco. Il secondo deposito rinvenuto è quello di via Calvino di proprietà  della «G. P. Immobiliare» con sede a Milano, usato come deposito di attrezzature dalla società «Dieci Mattoni» sempre con sede a Milano e deposito mezzi dalla società  «Lu.ma» con sede in Vibo Valentia.


Duramente provato dal carcere, sarà giudicato col rito abbreviato

Sarà  processato con rito abbreviato Annunziato Giuseppe Moscato arrestato il 13 luglio nel corso dell'operazione «Infinito» che ha smantellato i vertici della 'ndrangheta brianzola. A sette mesi di distanza dal maxi blitz dei Carabinieri delle Compagnie di Desio e di Seregno, quello che gli inquirenti ritengono il boss della locale desiana è diventato l'ombra di se stesso. «Il mio assistito non sta affatto bene - ha spiegato l'avvocato Raffaele Delle Valle - questi mesi in carcere lo hanno molto provato. E' dimagrito, emaciato e francamente sono preoccupato per le sue condizioni di salute». Moscato si trova attualmente rinchiuso nella casa circondariale di Voghera. Il suo legale che si reca a trovarlo ogni quindici giorni ci ha raccontato di quanto a Moscato manchi la famiglia. «La sua sofferenza non è solo fisica - ha riferito il difensore - ma anche psicologica, perché sente profondamente la mancanza dei suoi affetti più cari che sono i suoi familiari. Non è certo facile ritrovarsi per la prima volta in carcere a settant'anni e con un'accusa così pesante come quella di associazione di tipo mafioso. Oltretutto il tipo di reato contestato a Moscato che è il 416 bis non prevede nemmeno la possibilità  di richiedere per il mio assistito gli arresti domiciliari». L'Avvocato Della Valle ha chiesto invece che il processo avvenga con rito immediato, ovvero che venga deciso sulla base degli atti presenti nel fascicolo d'indagine del Pubblico ministero. In caso di condanna la pena che il giudice irrogherebbe verrebbe ridotta di un terzo. In parole più semplici è come giocare a poker con le carte che si hanno già  in mano, senza cambiarle. Se si vince bene. In caso di perdita l'imputato avrà  lo sconto di un terzo della pena. Ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo che avverrà  a porte chiuse al Tribunale di Monza. «Quello che posso dire sul mio assistito - ha detto ancora Della Valle - è che se uno guarda il capo d'imputazione di cui è accusato pensa di trovarsi davanti al tipico boss mafioso. Di fatto Annunziato Moscato di professione ha sempre fatto il muratore e la sua permanenza in carcere, nonostante quella di Voghera sia una casa circondariale più che dignitosa, lo sta veramente debilitando. Purtroppo non dimentichiamo che il mio assistito sta pagando soprattutto lo scotto di essere il nipote del boss Natale Iamonte ,arrestato nel 1993 a Milano e sottoposto al carcere duro. Bisogna inoltre ricordare che qualche settimana prima del suo arresto Moscato ha perso anche il fratello Saverio . Insomma tutta una serie di episodi che sicuramente non lo stanno aiutando a stare bene. Oltre a essere il suo legale in questi incontri cerco anche di dargli un'assistenza di carattere morale che con il supporto della famiglia lo fanno sentire meno solo». 


«'Ndrangheta? Era un lavoratore onesto»

Eduardo Salvatore Sgrò era stato arrestato lo scorso mese di luglio nell'ambito dell'operazione «Infinito». L'11 maggio partirà  il maxi processo ma per lui è stato chiesto il rito abbreviato. A confermarlo il suo avvocato, Michele D'Agostino : «Cercheremo di dimostrare che non esiste alcuna responsabilità  di associazione mafiosa. Tutto è basato sull'interpretazione di due telefonate, tra l'altro fatte da terzi». Sgrò era stato inserito nella lista del Pdl alle elezioni comunali del 2009, ma aveva raccolto solamente 35 voti e così il sue ingresso in politica non è stato possibile. Un vero flop, che stando a quanto dichiara ora l'avvocato farebbe cadere anche l'accusa di scambio di voti. «Rimane da chiarire solamente un caso di presunta estorsione. Inizialmente erano due, ma una è stata ritirata» ha aggiunto l'avvocato milanese. Ma Sgrò come se la sta passando dietro alle sbarre? «E' fiducioso. Spera di chiarire al più presto la sua situazione. La 'ndragheta? Chi viene da certe realtà  geografiche è chiaro che la conosce, ma il mio assistito non ha mai fatto nulla. E' sempre stato un onesto lavoratore, montava caldaie».

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