Rassegna: Cittadino del 26/2/2011

sabato 26 febbraio 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola oggi, Sabato 26 Febbraio 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.



Nuova stazione per metà giugno
Parcheggio non è pronto, Nord rinviano. Sì al progetto di Vaghi

Il parcheggio non è pronto, Ferrovie Nord modificano i programmi e fanno slittare l'inaugurazione della nuova stazione a metà giugno. Cambio di data nella tabella di marcia per lo spostamento dei pendolari da corso Libertà all'intersezione tra le vie Volta e Santo Stefano, dove ormai è ai ritocchi finali la futura stazione d'interscambio Milano-Asso con la Seregno-Saronno. In settimana l'assessore ai Lavori pubblici, Luca Bonfanti, ha avuto un confronto con i tecnici delle Nord, concentrando la riunione sul tema parcheggi.
L'area principale per questo è sicuramente il posteggio del Bingo, all'incrocio tra le vie. Volta e Ronzoni, dove si prospetta tra pavimentazione e segnaletica per la creazione di 130 stalli di sosta. «Abbiamo deciso di accogliere il progetto di Alberto Vaghi (capogruppo "ViviCesano") - dichiara Bonfanti - lasciando il posteggio su un unico piano. L'opera sarà sostenuta in buona parte dalle Nord: dei 250mila euro totali, 180mila euro li pagheranno le ferrovie, 70mila euro invece noi». É completamente a carico delle Ferrovie Nord la realizzazione del centinaio di posti auto ricavato in via Copernico, dove si è deciso di spostare la centralina dei sottoservizi, che ora si trova in via Elisabetta Borromeo, all'altezza del passaggio a livello della Seregno-Saronno. Il trasloco di treni e pendolari mette sul piatto anche un altro argomento: il futuro della stazione di corso Libertà. «Non abbiamo molte opzioni tra bui scegliere - taglia corto Bonfanti - le Nord sono disposte a cedere la proprietà della stazione solo se la destineremo ad uso delle associazioni e così faremo». Il passaggio a livello resterà aperto o verrà sostituito con un'infrastruttura tipo sottopasso ciclopedonale? «Per ora le Ferrovie ci hanno garantito che resterà aperto».
Cristina Marzorati

In aula
Servizi e spazi troppo stretti. Dibattito acceso, anche sull'Unitre

La scuola torna al centro dell'attenzione del Parlamentino locale e questa volta sotto la lente d'ingrandimento ci finisce anche l'Unitre. Merito di una mozione presentata dalle minoranze e illustrata da Ruggero Romeo, Pd, sul servizio scuolabus. Il tema è ormai superato e allora Romeo ha incalzato la giunta sui servizi scolastici e gli spazi. «Il 12 febbraio scorso si sono chiuse le iscrizioni per l'anno 2010/2011-ha dichiarato - peccato che i genitori non sappiano ancora se avranno a disposizione scuolabus, mensa, pie e post scuola, senza tralasciare poi la questione spazi: al primo circolo (elementare King) per il prossimo anno ci vorrà un'aula in più per l'aumento degli iscritti. Qual è la soluzione?». Sul caso servizi ha replicato Fabio Pometto, assessore al Bilancio, giustificando il ritardo con la difficoltà di redigere il bilancio di previsione, per nuove normative e questioni economiche. Comunque mensa, scuolabus, pre e post scuola sono confermati. Dal fronte spazi ha preso la parola Luca Bonfanti, Lavori pubblici: «Inutile parlare di spazi, se poi in passato si sono concessi anche duemila metri quadrati di locali pubblici senza convenzione. Per la "King" si terrà un incontro tra dirigenti scolastici e tecnici comunali per una soluzione». L'ipotesi al momento è questa: il dirigente rinuncerà al suo ufficio, per cederlo ai nuovi alunni, in alternativa utilizzerà quella che oggi è la sala caffè dei docenti; la macchinetta sarà nell'atrio. Ma il vero clamore è stato sollevato dai duemila metri quadrati non convenzionati. Di chi si tratta? Dell'Unite, che occupà buona parte dei locali dell'ex-media Fermi. L'ex sindaco Paolo Vaghi ha invitato a fare attenzione alle parole: «Sembra quasi che in passato si siano fatti dei favori, che si faccia il nome e si portino le prove». Bonfanti ha spiegato che non si riferiva a favori: «L'Unitre rimane al suo posto, ma ci vuole una convenzione, se qualcuno si fa male in quegli spazi risponde il Comune». In effetti una convenzione non esiste e lo conferma l'attuale presidente Ferruccio Crenna: «Non abbiamo problemi a pagare un affitto, ma si tenga in considerazione che abbiamo apportato diverse migliorie ai locali».
Cristina Marzorati


Pd, bacheca fatta a pezzi dai vandali
Nicolaci imputa il gesto, di sabato, a una bravata. Solidarietà in aula

Imputa a una bravata Pietro Nicolaci, capogruppo Pd in consiglio comunale la frantumazione delle due bacheche informative del partito, posizionate nella centralissima piazza Arese (foto), esattamente davanti alle finestre della sezione. Il gesto risale alle 10.30 dello scorso sabato 20 febbraio, quando in una bella mattinata di sole qualcuno ha sfogato noia e rabbia contro le bacheche piene di giornali. In una era esposto anche un quotidiano con una vignetta satirica raffigurante il premier, Silvio Berlusconi, intento in un balletto sexy nel pieno di uno dei presunti festini arcoresi. «Qualche minuto prima - spiega Nicolaci - la sede era aperta, con un volontario pronto ad accogliere amici e simpatizzanti, è bastato un attimo e ci siamo ritrovati il danno». Per il portavoce del Partito Democratico è stato un vandalismo: «Purtroppo non è la prima volta che subiamo gesti di questo tipo, in passato ci avevano anche strappato le bandiere. Credo che all'origine ci sia un puro atto di teppismo, spero vivamente non sia frutto del clima politico di questi tempi». Il caso è stato oggetto di un rapido dibattito in consiglio comunale. Andrea Rovelli, capogruppo Pdl, ha voluto esprimere piena solidarietà al collega di consiglio: «Si tratta di un gesto che si qualifica da solo, noi lo condanniamo fermamente e speriamo vivamente che la politica non c'entri nulla». Si è associata alle parole di Rovelli anche il sindaco Marina Romanò: «Le forme di vandalismo non devono trovare spazio nel nostro comune, abiuro qualsiasi forma di violenza». Il Partito Democratico Cesano al momento non ha presentato formale denuncia, si è limitato a una dichiarazione alla tenenza dei carabinieri, segnalando il fatto.
Cristina Marzorati


Sorveglianza
Telecamere, i nuovi punti ma a quando?

L'amministrazione comunale annuncia il potenziamento del sistema di video-sorveglianza pubblico. Peccato che ancora oggi carabinieri e polizia locale non possano visionare in tempo reale le immagini, per la mancanza del collegamento tra le telecamere, tenenza e comando. A giovare della presenza del "Grande fratello" entro la fine dell'anno saranno «via don Luigi Vigano a San Bernardo, in direzione Seregno, come richiesto dalla locale tenenza - ha spiegato Luca Bonfanti assessore ai Lavori pubblici - il parchetto di via Manzoni a Cascina Gaeta (dove si trova la nuova farmacia comunale, presa di mira da diversi rapinatori), il futuro nodo d'interscambio della stazione ferroviaria in via Volta, il parchetto di via De Medici (oggetto di accese proteste da parte dei residenti), piazza dell'Amicizia a Binzago e piazza della chiesa a San Bernardo». Una risposta, quest'ultima, che ha soddisfatto in particolare Luciano Rovelli, consigliere comunale d'opposizione tra le file di "Vivi Cesano", che lo scorso martedì 22 febbraio ha sollevato la questione videosorveglianza attraverso un'interpellanza: «Avete promesso - ha dichiarato Rovelli rivolgendosi alla giunta - d'introdurre le telecamere in centro a Cassina Savina, quando arriveranno?». Il nuovo occhio elettronico puntato sul cuore di San Bernardo sarà installato entro la fine di quest'anno, nell'ambito del secondo lotto del sistema di videosorveglianza pubblico, che completo controllerà in totale una quindicina di punti sensibili.
Cristina Marzorati


Pgt, due aree pedonali in centro e alla Snia
Sull'area Talamoni niente campus universitario, ma spazio a negozi e abitazioni, con ampia piazza

Un grande centro pedonale sino all'ex Pietro Secondi, che non sarà più campus universitario, e un Villaggio Snia destinato alla rinascita, punto di riferimento per un'architettura industriale. Sono alcuni passaggi del Piano di governo del territorio in via di definizione. Il documento ha subito ritardi e l'atto arriverà in consiglio comunale tra giugno e luglio. «Ci siamo imposti - ha spiegato l'assessore alla partita Fabrizio Bonafede - di mettere al primo posto la redditività rispetto alla residenza, questo significa puntare sulle imprese, creare nuovi posti di lavoro e a cascata portare reddito». L'esempio? «Nell'Immobiliare Snia in via Venaria Reale, accanto alla stazione Se-regno-Saronno, dove in passato era previsto esclusivamente un insediamento residenziale, ora sorgerà un terziario misto: uffici, albergo e case». Restando in tema di produttività e imprenditoria, nei piani del Pgt c'è l'ampliamento dell'area industriale a ridosso della Tangenzialina per Desio al confine con Bovisio Masciago. «Lo stesso accadrà lungo la Nazionale dei Giovi, dove si punterà sul commerciale, e a ridosso della futura Pedemontana». Nei progetti della giunta Romanò c'è però uno sguardo volto a una città vivace, fatta di negozi, spazi per passeggiare, ecco all'ora l'intenzione di confermare la creazione di una grande isola pedonale in centro. «Compresa-prosegue l'assessore - tra la futura stazione d'interscambio, l'area Talamoni, il Seveso e Palazzo Borromeo. Qui incentiveremo l'apertura di negozi, il rifacimento di corti e facciate e pensiamo alla realizzazione di posteggi nell'area esterna». Uno sarà ricavato nell'ex Pietro Secondi di via Solferino, a ridosso dei binari della Milano - Asso. Qui era prevista la realizzazione di un campus universitario, i proprietari hanno fatto retromarcia e propongono in alternativa case e negozi, in cambio il Comune potrebbe avere una piazza e magari una nuova aula consiliare-auditorium. «La proprietà - prosegue Bonafede - propone un concorso d'idee tra architetti e un sistema per superare la ferrovia». Il secondo centro si ventila al Villaggio Snia, dove l'area antistante la chiesa e il cuore storico del Villaggio saranno pedonali o percorribili al massimo a una velocità di trenta chilometri orari, la nuova strada di transito sarà ricavata a ridosso della Seregno-Saronno all'interno dell'ex Snia.
Cristina Marzorati


Il Calendario
Pgt, le date degli incontri con i cittadini

Inizierà giovedì 9 marzo alle 20.45 all'auditorium Paolo e Davide Disarò in piazza monsignor Arrigoni il tour dell'amministrazione comunale per illustrare il Pgt. Padrone di casa sarà il sindaco, Marina Romanò, ma relatore del confronto sarà il vicesindaco e assessore all'urbanistica, Fabrizio Bonafede. Il calendario degli altri incontri prevede lunedì 14 marzo la tappa alla scuola elementare del Villaggio Snia, lunedì 21 marzo al salone parrocchiale della Sacra Famiglia, lunedì 28 marzo in oratorio a Binzago, lunedì 4 aprile alla scuola elementare di Cascina Gaeta, lunedì 11 aprile al centro "Don Pedrettì" a Molinello e lunedì 18 aprile all'elementare di "Cassina Savina". Tutte le riunioni sono fissate alle 20.45 e nella stessa occasione sarà possibile confrontarsi con gli assessori, che affiancheranno il primo cittadino e Bonafede.
Cristina Marzorati


Ai comuni
Federalismo, Nicolaci, Pd: soldi, illusioni

«Non facciamoci illusioni, il federalismo fiscale non porterà certamente 5 milioni di euro nelle casse del Comune». Va dritto al punto Pietro Nicolaci, capogruppo Pd, commentando una dichiarazione rilasciata da Marina Romanò alle colonne del nostro giornale. Secondo il primo cittadino, che sul federalismo aveva partecipato anche a un convegno leghista, paragonando il numero di abitanti e caratteristiche di Cesano ad alcuni comuni del Veneto, la futura autonomia economica porterebbe al bilancio cittadino da un minimo di 3 milioni e 500mila euro a un massimo di 5 milioni di euro. «Ci è un po' difficile utilizzare come metodo di conteggio i soli abitanti e la Regione Veneto - prosegue Nicolaci - bisogna dire chiaro ai cittadini che federalismo fiscale non vuole dire trattenere tutte le tasse, ma solo la tassazione sugli affitti, circa lOOmila euro. Si potrà imporre una tassa di 5 euro per il soggiorno, ma non mi risulta che Cesano, seppur bella, sia una località turistica; ancora grazie al federalismo i Comuni potranno applicare l'imposta di scopo, una tassa per realizzare una determinata opera. Insomma, gli abitanti vengono informati che quei soldi sono destinati a quel lavoro. Ancora, si pensa alla nascita dell'Irmi, unione tra lei e Irpef, il massimo sarà 7,6 per mille e oggi siamo già al 7 per mille, n grosso arriverà dalla compartecipazione all'Iva, ma è impossibile quantificarla Non faccio conti, a differenza del sindaco, ma siamo ben lontani da 5 milioni di euro».
Cristina Marzorati


DOPO LA CATENA DI FURTI
Nuovi tombini «antifurto», bulloni per sconfiggere i ladri

Contro l'ondata di ladri di tombini {in settimana ne hanno sottratti altri due in via Pasini a San Bernardo), Assp sceglie un sistema antifurto: chiusini imbullonati. Sono stati adottati per coprire le buche lasciate aperte nell'area industriale, dove in una sola notte ignoti ne avevano rubati 15. A lanciare l'allarme erano stati i titolari dei capannoni che si affacciano lungo le vie Donghi, Cooperazione e in largo Europa, rimasti a bocca aperta davanti ad un percorso a ostacoli. Subito si erano attivati coprendo le buche come possibile, chiamando in seguito la polizialocale e gli operai di Assp. Nelle stesse ore l'allarme si era sollevato dal parcheggio del Barbarossa, tra gli accessi principali a Parco Borromeo, e anche qui erano spuntati i cartelli "pericolo buche". In settimana l'Azienda ha risolto il problema installato tombini anti ladri: possono essere sollevati, ma non staccati, perché sono imbullonati Quando costano? Molto più dei 300 euro delle classiche caditoie, ma purtroppo la sicurezza non ha prezzo. Del caso tombini si è parlato anche in consiglio comunale in seguito a un'interpellanza di Chiara Mornatta, Pdl.
Cristina Marzorati


Nazionale dei Giovi «snella». Rotatorie e pedoni protetti
É una delle cinque linee guida dal Piano generale del traffico. Interventi su via don Vigano. Idea di mercato a Cassina Savina

La rinascita della Nazionale dei Giovi, la trasformazione di via Vigano a San Bernardo e la conferma del prolungamento di via Trento verso Desio, futuro collegamento alla Nazionale dei Giovi (foto), alternativo a via Molino Arese. Sono questi alcuni punti chiave del Piano generale del traffico urbano, che presenta cinque grandi linee guida per il futuro della città.
VIA NAZIONALE DEI GIOVI
La riqualificazione è strettamente connessa a Pedemontana: è inclusa infatti tra gli interventi delle opere a maglia stabiliti dai Comuni della tratta B2. Sulla carta si pensa a sostituire i semafori con rotatorie: corso Libertà, via Battisti e anche la terribile intersezione semaforica di Bovisio Masciago, subito dopo il supermercato Lidl. La viabilità a rondò sarà accompagnata dall'introduzione dell'obbligo di svolta a destra nelle altre intersezioni. Inoltre, in mezzo alla carreggiata sarà inserito uno spartitraffico, mentre gli attraversamenti pedonali saranno evidenziati con segnaletica luminosa e delimitati da aiuole.
VIA DON LUIGI VIGANO
Il principio è lo stesso della Na- j zionale dei Giovi: rotatorie e spartitraffico centrale. Non solo: si pensa anche alla rinascita di via Anna Frank, di via Kennedy, mentre si progetto l'ampliamento del "Mercatone Uno".
Quest'ultima opera finirà sulla scrivania della Regione Lombardia e sarà accompagnata da una serie d'interventi a favore della comunità. L'assessore Luca Bonfanti ha proposto la realizzazione dell'area mercato a Cassina Savina, dietro la scuola materna, spostando gli ambulanti di Molinello.
CASCINA GAETA E MOLINELLO
Qui l'opera chiave è la realizzazione della Tangenziale per Desio. Non si è invece entrati nel merito di via Molino Arese: il Pg-tu prevede sensi unici, rotatorie e ciclabili, ma non il cambiamento dei marciapiedi, piantumazioni.
Cristina Marzorati


Idea dell'amministrazione Romanò
Parco Borromeo: giù il muro, via le bici?

Il futuro di Parco Borromeo? L'amministrazione Romanò lo immagina maggiormente visibile, sostituendo l'attuale recinzione con una cancellata aperta, e fruibile, creando al centro del giardino un percorso ciclopedonale, ma senza pedalare, solo spingendo la bicicletta. Idee curiose presentate durante la commissione territorio in programma lo scorso giovedì 24 febbraio, in cui è stato illustrato il Piano generale del traffico urbano. Analizzando gli sviluppi viabilisti del centro, il vicesindaco Fabrizio Bonafede non ha nascosto l'intenzione di puntare sulla storica dimora. «L'attuale muro nasconde le bellezze del giardino - ha spiegato - in accordo con la Sovrintendenza pensiamo di sostituirlo con una cancellata e a metà del percorso di via Garibaldi, in corrispondenza di via San Valentino, stiamo valutando l'apertura di un nuovo accesso, percorribile dalle biciclette». Il tragitto dovrebbe essere realizzato all'altezza della voliera: gli utenti però non potranno pedalare, ma solo camminare, spingendo il mezzo a due ruote. L'idea di valorizzazione del Palazzo è poi accompagnata da una rete di posteggi e ci sarebbe una futura trattativa con la parrocchia, per realizzare sotto il campo di calcio dell'oratorio un parcheggio.
Cristina Marzorati


Scaglione
Morosi mensa: «Sindaco, non è la sciura Maria»

«Signor sindaco lei non è la sciura Maria del quarto piano!». Con questa irriverente battuta Alessandro Scaglione, "Italia dei valori", ha riassunto la sua opinione in merito alla "boutade" del primo cittadino sul caso buono mensa. Com'è noto il bilancio comunale registra un buco di oltre lOOmila euro per il mancato pagamento del servizio da settembre a dicembre: sarebbero circa 600 le famiglie morose e di queste buona parte non hanno problemi economici. Per sollecitare la liquidazione del debito, Marina Romanò aveva lanciato una provocazione: «Pubblicare sui giornali locali l'elenco di chi non paga, naturalmente omettendo chi ha contratto il debito per motivi economici e non per dolo o dimenticanza». «Sindaco - ha sottolineato Scaglione - deve sapere che non è possibile per il rispetto della privacy, insomma, lei, non è la sciura del Maria del quarto piano, non dovrebbe dire certe cose». L'ex sindaco Paolo Vaghi: «Evitiamo cadute propagandistiche, anch'io sono d'accordo che un servizio si debba pagare, ma certe uscite del sindaco fanno crescere il dubbio sulla sua autorevolezza».
Cristina Marzorati

0 Responses So Far:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...