Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie in edicola ieri, Martedì 1 Febbraio 2011, sul Giornale di Seregno.
Autostrada pedemontana, «Nulla è perduto»
Alberto Porro, Giuseppe Cazzaniga, Massimiliano Bevacqua, l'urbanista ed architetto Patricio Enriquez . Ad accomunare i componenti del gruppo la certezza che la costruzione della Pedemontana avrà effetti catastrofici per il territorio della città e dei Comuni interessati dal passaggio della nuova autostrada. Per evitare lo scempio del territorio e la costruzione di un'autostrada in rilevato, che invece avrebbe dovuto essere interrata, è stato presentato un ricorso al Tar. Un «un progetto sbagliato che è il frutto di compromessi politici» e che contiene infatti al suo interno gravi difetti. «Si dice che saranno rispettate le prescrizioni del Cipe, ma solo quelle "principali", senza specificare quali - ha spiegato Enriquez, entrando nel tecnico - Con l'Expo alle porte hanno fretta di concludere, cercano l'accordo con i sindaci dei Comuni interessati». A preoccupare è che il denaro destinato ad opere di compensazione ambientale, saranno invece utilizzati per finanziare nuove opere di urbanizzazione, a scapito ancora una volta dell'ambiente e dei cittadini. «Di fronte all'egoismo delle Amministrazioni - ha aggiunto Enriquez - Noi cerchiamo di informare la gente e tenere alta l'attenzione sulla questione attraverso la costituzione di Comitati e pubbliche assemblee». Ciò che vogliono sottolineare è che non sono «contro nuove infrastrutture», a patto però che vengano fatte nel modo corretto e adeguato. La necessità più urgente quella di una nuova verifica sull'impatto ambientale che avrà il nuovo progetto, che non è mai stata fatta. «Se i Comuni fossero più avveduti - hanno concluso i componenti del gruppo - troverebbero un'intesa fra loro, rendendo partecipi delle decisioni anche i cittadini».
Santoro e Ceccarello, il Sindaco li incontra: «vogliono visibilità»
Continua il riavvicinamento tra la maggioranza e la lista «Un futuro per Cesano». La scorsa settimana, dalle colonne del nostro Giornale, era stato lo stesso Michele Santoro, presidente della neonata formazione staccatasi dal Pdl alcuni mesi fa, a confermare un primo contatto tra le parti, dichiarando: «Il nostro intento non è far cadere l'Amministrazione, non ce l'abbiamo con il sindaco». Dello stesso tenore anche il giovane esponente Daniele Ceccarello: «Siamo pronti a collaborare in nome dell'interesse della città». Parole al miele dopo le pesanti accuse che erano state rivolte in passato a Marina Romanò. Lo scorso mercoledì il primo cittadino ha avuto un nuovo incontro di tre ore con Santoro e Ceccarello. Una chiacchierata edificante che ha però fatto sorgere una domanda alla Romanò: «Perchè hanno voluto uscire dalla maggioranza? Il nostro programma è uguale al loro». L'esponente della Lega vuole però sgombrare il campo dai dubbi: «Devono prima chiarirsi tra di loro. Ad oggi non sappiamo come si comporteranno politicamente. Anche in commissione Pedemontana non sappiamo se sono con noi o all'opposizione. Continuano a chiederci più attenzione e più visibilità. Sono queste le uniche due richieste». Maggiore visibilità equivale a dire poltrone? Sembra una domanda retorica, anche se il sindaco non si è voluta sbilanciare in merito.
Il sindaco spera nel federalismo per tornare a «respirare»
La luce in fondo al tunnel c'è e si chiama federalismo comunale. Nei prossimi giorni arriverà in Parlamento la proposta tutta leghista e Marina Romanò non vede l'ora che venga approvata. Alcuni sindaci italiani la vedono come il «colpo mortale alle casse dei Comuni», ma il primo cittadino cesanese è di tutt'altro parere: «A fine dicembre ho avuto un incontro con Umberto Bossi e Roberto Calderoli. Abbiamo fatto qualche calcolo. Se passasse, al nostro Comune arriverebbero circa 5 milioni di euro dallo Stato. Spero che per il 2012 possiamo beneficiarne. Me lo auguro sia da sindaco che da leghista». Per il momento però la situazione è drammatica, come la stessa Romanò ha più volte ripetuto: «Dallo Stato abbiamo subito un taglio di 900mila euro. Abbiamo inoltre ereditato una situazione debitoria difficile da risolvere, con un numero spropositato di mutui accesi dalla precedente Giunta». Se nel 2010 le difficoltà sono state enormi, nel 2011 sarà ancora peggio: «Ho chiesto a tutti i miei assessori di presentarmi una "lista della spesa". Poi valuteremo tutti insieme cosa è necessario e cosa invece dovremo tagliare. Da quando siamo stati eletti abbiamo dovuto fare dei sacrifici importanti. Sacrifici che non sono però stati vani, visto che dovremmo riuscire a rispettare il patto di stabilità , anche se per poco. Se non fossimo riusciti a rientrare nei limiti ci sarebbe stata una ulteriore diminuzione dei trasferimenti statali nei confronti del nostro Comune».
Servizio «mensa»: saranno pubblicati i nomi dei morosi
Niente sospensione del servizio mensa per le famiglie «morose», anche se l'elenco dei nomi di chi non paga potrebbe presto essere reso pubblico. E' quanto sostiene il sindaco Marina Romanò, di fronte alla preoccupante crescita del numero di debitori nei confronti del Comune. «Nessun bambino verrà escluso dalla mensa - ha spiegato il sindaco - Certo la crescita del numero di morosi è preoccupante. Stiamo quindi pensando a una soluzione, che potrebbe essere la pubblicazione dell'elenco dei nomi di chi deve pagare». Un modo per cercare di recuperare i crediti, che da settembre ammonterebbero già a circa 113 mila euro. Una crescita di almeno il 25 per cento in più rispetto allo scorso anno. «Sono tutte famiglie che appartengono alle fasce di reddito più alte - ha spiegato l'assessore all'Istruzione, Marcello Mitrano - Consiglio a chi si trova in difficoltà di chiedere aiuto agli uffici comunali appositi. Non pagare non è certo una soluzione. Se fosse una forma di protesta di fronte agli aumenti avrebbe ancora meno senso». Che si tratti di semplici «dimenticanze»? «Stiamo pensando di attivare anche un servizio di avviso via sms - ha concluso Mitrano - che sarà inviato ogni qualvolta si oltrepassa la soglia delle 50 euro di debito da saldare».
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