Rassegna: Giornale di Seregno 14/12/2010

martedì 14 dicembre 2010 | ,




Rassegna stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le notizie relative alla nostra Città trovate oggi in edicola sul Giornale di Seregno. Iniziamo dalla politica cittadina, ed in particolare dalla situazione critica all'interno del Pdl locale "Caos nel Pdl, senza capogruppo e coordinatore":

Pdl nel caos, perde due pezzi e si ritrova anche senza capogruppo. Non solo, perchè nessuno del partito pare sapere chi attualmente rivesta il ruolo di coordinatore locale. Tutto aveva avuto inizio con le dimissioni a sorpresa del giovane consigliere Daniele Ceccarello, cui erano seguite quelle di uno dei pilastri del partito, Franco Busnelli, che dopo aver deciso di lasciare il ruolo di presidente del consiglio ha dato l'addio definitivo per aderire alla nuova lista civica «Un futuro per Cesano». Durante la campagna elettorale era stato lo stesso Busenlli insieme a Domenico Pacicca di Lissone a svolgere il ruolo di coordinatore «pro tempore». Un incarico che adesso nessuno sembra più sapere da chi sia rivestito. «Attualmente penso che il ruolo sia vacante» ha spiegato Andrea Rovelli, ex-capogruppo. Il coordinatore potrebbe quindi ancora essere l'assessore alle Politiche giovanili, Alessandro Soliman. «Non lo so - ha commentato Soliman - Potrei esserlo ma non dispongono di nessun documento scritto da parte del coordinamento provinciale. Per il momento mi limito al mio ruolo nell'Amministrazione. Sarebbe necessario riunirsi per trovarne uno». Nemmeno uno dei responsabili per il Pdl degli enti locali della Provincia, Gianni Faletra, ha saputo dare una risposta, pur sottolineando la salute di cui gode la formazione politica cesanese. «Vorrei sottolineare l'intelligenza politica di Rovelli, che di fronte a due defezioni ha deciso di mettersi in gioco - ha dichiarato Faletra - Ad ogni modo siamo fiduciosi che riprenderà presto il suo ruolo di capogruppo. Il Pdl rimane unito e i due consiglieri si sono dimessi per ragioni che non sono legate al partito. Non si esclude quindi la possibilità che possano rientrare». Se da più parti si ventila un possibile ritorno di Rovelli, l'ex capogruppo non rifiuta tale possibilità. «Non c'è urgenza di risolvere la questione, visto che il prossimo Consiglio si terrà  a metà gennaio - ha dichiarato Rovelli - E' necessario fare un punto della situazione, certo se ci fosse la possibilità  di recuperare i fuoriusciti ne sarei contento». Infine, per chiarire, abbiamo provato anche a contattare telefonicamente il referente provinciale, l'onorevole Elena Centemero, senza successo. 


Si è parlato molto nelle ultime settimane della questione del depuratore situato presso l'ex Nylstar, in zona Snia. Vediamo quali sono gli ultimi sviluppi "Ex-nylstar, questione da portare in consiglio":

L'acquisto del depuratore dell'ex Nylstar continua a preoccupare e diventa ordine del giorno da discutere in Consiglio comunale. Ad occuparsene è stata la Conferenza permanente del territorio, che si è riunita giovedì. Filo conduttore della seduta i singoli ambiti di trasformazione della città, contemplati dal Pgt. Fra i diciannove punti di interesse anche la Snia, laddove un tempo sorgeva proprio l'ex Nylstar. L'ipotesi di pianificazione dell'area riguarda la porzione a sud della ferrovia, mentre nulla viene previsto per il terreno dove sorge il depuratore finito all'asta. Rimane da chiarire in che modo la pianificazione urbanistica possa intervenire per impedire un diverso utilizzo del depuratore, per tutelare da pericolo di smaltimento rifiuti tossici. «Qualche giorno fa è arrivata in Comune una nota da un'azienda che non si è qualificata - ha aggiunto il vicesindaco Fabrizio Bonafede - La richiesta era proprio quella di ricevere informazioni sull'area. Rimaniamo in attesa di atti ufficiali per prendere le dovute misure cautelative». Ad aggiudicarsi la proprietà del depuratore, finito all'asta, sarebbe stata infatti proprio la Bte, la stessa ditta di smaltimento rifiuti speciali che si era dichiarata interessata all'acquisto tre anni fa. Allora la Regione aveva espresso parere favorevole su una riconversione dell'impianto di via Groane. Contro la decisione un ricorso al Tar era stato presentato dal Comune e dalle Amministrazioni limitrofe e dalla Lipu. Sulla questione sono interventi anche Alberto Vaghi di «ViviCesano» e Pietro Nicolaci del Pd, auspicando «un documento congiunto da sottoporre alla nuova Provincia, per la tutela dell'ambiente e dei residenti». 


Il Sindaco Romanò dice la sua sul problema 'ndrangheta che ha toccato anche Cesano Maderno (tra gli arrestati vi è infatti un candidato del Pdl alle ultime elezioni comunali) "Le «infiltrazioni»? «a causa del confino»":

«Le infiltrazioni mafiose sono il risultato della scelta sbagliata di mandare gente al confine nei comuni della Brianza». E' il commento del sindaco Marina Romanò a proposito degli ultimi sequestri di beni appartenuti all'Ndrangheta, fra i quali uno proprio in città. Si tratta della casa appartenuta a Giuseppe Sgrò, fratello di Salvatore, che fu fra i candidati del Pdl alle ultimi elezioni comunali. Allora il primo cittadino sulla questione aveva dichiarato di non essersi mai occupata personalmente di verificare le liste. La Mafia anche a Cesano? «Aveva una sede d'appoggio anche qui. Penso però che l'operazione sia un segnale notevole per dare un taglio netto al fenomeno mafioso - ha aggiunto il sindaco - L'aspetto positivo dei sequestri è quello di avere a disposizione nuovi beni da destinare alla cittadinanza, una forma di riscatto».


Sul fronte volontariato la situazione continua a peggiorare "Volontari dell'Auser sfrattati. Da gennaio sede in vendita":

Auser a rischio chiusura. L'associazione di volontariato dal primo di gennaio si troverà senza una sede. «Sono anni che chiediamo l'intervento e il supporto dell'Amministrazione - ha spiegato Antonio de Nigris, responsabile e coordinatore del servizio - Non siamo mai stati ascoltati». Con il nuovo anno i locali di via San Martino 7 saranno infatti messi in vendita dalla Cigl, che fino ad ora aveva concesso il comodato d'uso dell'immobile ad uso di sede. I cinquanta volontari, per lo più pensionati e casalinghe, che compongono l'associazione si troveranno così in mezzo ad una strada e chiedono quindi un intervento d'aiuto da parte dell'Amministrazione comunale. «Non siamo certo in grado di accollarci il costo dell'acquisto dei locali - ha aggiunto de Nigris - Forse riusciremo al massimo a tirare avanti un paio di mesi in più pagando l'affitto, ma poi saremo costretti ad andarcene». 
Una grande perdita per l'intera città la mancanza di un'associazione che da dieci anni assicura al Comune diversi e importanti servizi, che vanno dalle feste danzanti organizzate per gli anziani nella palestra di San Bernardo, ai «nonni vigili» che si occupano di accompagnare gli alunni all'uscita da scuola, fino a quello fondamentale di trasporto di anziani e disabili per visite e terapie mediche. Per non parlare del supporto offerto anche ad altre associazioni locali, a partire da «Il seme», portando a casa i ragazzi portatori di handicap, o a «L'albero», dando una mano alle famiglie e assicurando il trasporto giornaliero dei figli. Insomma un ampio numero di servizi a favore del sociale, che l'Auser vorrebbe continuare a garantire. «Disponiamo di sei mezzi, che trovano spazio nei magazzini comunali e nel parcheggio di Binzago - ha aggiunto il coordinatore - Ma senza una sede non riusciremo a continuare nel nostro lavoro di volontariato. Ci serve un luogo dove trovarci per poterci organizzare e svolgere le pratiche». Grazie al supporto gruppo cittadino è da poco nato anche la nuova associazione Auser di Barlassina, che per il momento conta quattro volontari e sarà presto in grado di agire in maniera autonoma. «Abbiamo fatto tanto e sarebbe un vero peccato vedere tutto finire da un giorno all'altro» ha concluso de Nigris. 


Sempre riguardo al volontariato "Il PD in soccorso delle «Stelle»":

E' il Partito democratico ad offrire una nuova sede per la cooperativa le «Stelle», che da fine anno si troverà in mezzo a una strada. Ma il gruppo preferisce attendere una risposta dell'Amministrazione. «Ringraziamo - ha dichiarato Daniela Scotti , presidente della cooperativa - il Pd per la sensibilità  che ci ha dimostrato ma abbiamo ancora fiducia nelle istituzioni e nei loro rappresentanti. Non vogliamo essere costretti a legarci a un partito politico perchè la nostra cooperativa si pone al servizio di tutti i cittadini e per tutti senza alcuna distinzione: per questa ragione attendiamo una risposta da colei che prima di essere sindaco di tutti è donna e madre». La cooperativa chiama ancora una volta in causa il primo cittadino, Marina Romanò .«La nostra sindachessa ha dichiarato sull'informatore comunale della settimana scorsa che oggi più che mai serve l'aiuto di tutti per riuscire a fornire quelle risposte che le famiglie, i disoccupati, i giovani, gli anziani, i disabili, ci pongono talvolta drammaticamente davanti agli occhi - ha aggiunto Scotti - Quindi attendiamo da lei, una risposta. Cogliamo inoltre l'occasione per ringraziare le famiglie che in modo attento e generoso hanno contribuito alla nostra causa». 


Ed eccoci al problema scuolabus "«Ci sentiamo discriminati, è diventato un incubo guidare gli autobus»":

Dopo essere stati per mesi al centro delle polemiche sul trasporto scolastico, gli autisti dell'«Angelino» hanno deciso di far sentire la propria voce e di difendersi dalle accuse lanciate nei loro confronti. «Ormai per noi è diventato impossibile lavorare - ha raccontato esasperato l'autista Gabriele Valore - I venti minuti di servizio sono diventati un incubo. Tutti se la prendono con noi, a partire dai genitori. Ogni giorno veniamo insultati dai ragazzi che arrivano a sputare addosso, a lanciare oggetti, privi di controllo e di regole». A parere dei conducenti sono vittima di atteggiamenti al limite del «razzismo», discriminanti. «I genitori sono partiti prevenuti nei nostri confronti fin dall'inizio - ha continuato Valore - Appena hanno saputo che la società che gestisce il trasporto viene da Napoli, si sono subito convinti che il servizio sarebbe stato scadente e di pessima qualità. In realtà  tutti noi abitiamo in comuni della Brianza e dobbiamo ringraziare l'Angelino per il lavoro che ci ha offerto. Alcuni mezzi sono datati, ma assolutamente adeguati, sono stati inoltre attivati due autobus da turismo, ma i ragazzi hanno già provveduto a smontare i sedili». 
A parlare è anche una delle cosiddette «signorine», che si occupano di sorvegliare gli alunni durante il tragitto. «I problemi più grossi li abbiamo con i ragazzi delle medie - ha spiegato Emanuela Padovani, una delle assistenti - Sono maleducati, ingestibili. Per risolvere la situazione servirebbe un po' più di collaborazione da parte dei genitori, ma anche del Comune. Ci sentiamo perseguitati, pattuglie della Polizia Locale ci seguono e ci controllano». «Quello che chiediamo è più considerazione per il nostro lavoro - ha affermato un altro conducente, Alessio Colangelo, che effettua il tragitto Snia-Mauri - I ragazzi sono ragazzi, li possiamo capire e anzi i rapporti con loro negli ultimi tempi stanno migliorando. Ma almeno i genitori dovrebbero avere un po' più di rispetto e insegnarlo anche ai loro figli. Siamo stufi di essere insultati e minacciati di denunce. D'altra parte noi ce la mettiamo tutta, ma la sorveglianza dei ragazzi non è compito nostro nè della ditta di trasporti, ma dell'Amministrazione». A parere del gruppo di autisti dell'Angelino, ogni minimo problema, anche il più insignificante, viene ingigantito, esasperato. Basta un ritardo a causa del traffico, un incidente, che tutti sono subito pronti a metterli «alla gogna». Quello che chiedono è più collaborazione, anche da parte del Comune. «Chi si comporta male andrebbe segnalato ai genitori e dopo tre richiami escluso dal servizio - ha dichiarato Valore - Abbiamo foto e video che testimoniano cosa combinano sugli scuolabus. Certo se ci fossero più assistenti a controllare forse la situazione sarebbe più gestibile». 


Una soluzione alla questione potrebbe essere in procinto di arrivare "Sugli scuolabus torneranno le «signorine»":

Imminente una soluzione alla questione della sorveglianza sugli scuolabus. E' quanto assicura l'Amministrazione, dopo le continue proteste dei genitori.   «Fisseremo a breve un incontro con il Comitato genitori - ha spiegato l'assessore all'Istruzione Marcello Mitrano - Ad ogni modo provvederemo a trovare una soluzione al più presto». Rimangono da trovare i fondi necessari per sostenere il costo del servizio, non certo semplice di fronte alle carenze delle casse comunali. Saranno messe a disposizione per sorvegliare i ragazzi nel tragitto casa-scuola cinque «signorine», tre più due a rotazione su tutti gli scuolabus. Qualche settimana fa una sentenza del Tar di Perugia aveva stabilito la necessità per il Comune di garantire il servizio. L'ultimo atto di una lunga serie di episodi che hanno segnato il trasporto scolastico dall'inizio dell'anno e con la nuova gestione da parte della ditta napoletana Angelino. Una lunga serie di episodi continua a fomentare le proteste dei genitori. A partire dalla caduta di uno dei piccoli passeggeri, rimasto ferito nel tragitto di ritorno a casa, fino agli episodi di bullismo nei confronti dei più piccoli. Dagli oggetti lanciati all'autista, fino agli alunni lasciati a piedi perchè senza tesserino. 
Nel frattempo anche la scorsa settimana i genitori sono tornati a protestare per i ritardi e i disservizi. Lunedì i ragazzi della Snia sono arrivati a scuola in ritardo, accompagnati da mamma e papà perchè rimasti a piedi. Pare infatti che l'autobus sia passato in anticipo sull'orario stabilito, mentre spesso al ritorno i ragazzi siano costretti ad aspettare a lungo l'arrivo del mezzo che li riporta a casa. Giovedì mattina sempre il pullman che si doveva occupare di andare a prendere gli alunni della Snia non è passato, pare che il conducente abbia subito un incidente stradale e non sia entrato in servizio. 


Vediamo adesso cosa pensano gli abitanti della Sacra Famiglia sulle necessità e le problematiche del loro quartiere "Necessari più servizi e dialogo con l'amministrazione":

«Cerchiamo di difenderci e di darci da fare per il quartiere - ha dichiarato Gianluca D'Amato , presidente del comitato Sacra Famiglia - Il problema più grande è innanzitutto la mancanza di servizi». Con una serie di lettere indirizzate all'attenzione dell'Amministrazione, il comitato ha infatti sollecitato una serie di interventi da portare avanti nel quartiere. Al primo posto quello della realizzazione di una scuola materna in via Campania. Un'opera attesa da tutte le famiglie con figli che vogliono essere informati sui tempi di realizzazione dell'opera, che dovrebbe essere ultimata entro luglio 2011. «Non è facile comunicare con il Comune - ha aggiunto D'Amato - Stiamo cercando di recuperare i rapporti perchè gli incontri che ci sono concessi sono pochi. Di proposte da fare ne abbiamo tante». I problemi del quartiere sono quelli legati a una viabilità che necessita di essere rivista e progettata meglio. A partire dalla realizzazione di una nuova strada che permetta di collegare via Campania con via Monteverdi, un'opera fondamentale per evitare che con l'apertura della nuova scuola si vengano a creare gravi problemi di traffico dei veicoli. Un intervento già  previsto nel piano integrato, a carico dell'operatore. Le altre segnalazioni riguardano poi il sottopasso di via Cesare Battisti, spesso sporco e luogo dove vengono abbandonati rifiuti di ogni genere. Infine l'urgenza di ripassare la segnaletica in due tratti: i due stop di via Puccini all'incrocio di via Padre Boga, dove due settimane fa c'è stato un incidente, e gli stop all'incrocio fra via Cimarosa e via Rossigni. 


Sempre relativamente alla Sacra Famiglia, ecco le opinioni degli esercenti "Commencianti: «Chiediamo più controlli»":

A preoccupare i commercianti del quartiere della Sacra Famiglia è soprattutto il problema della sicurezza. «Al calare della luce - ha spiegato Luana Quintarollo, titolare del negozio «Dolce pensiero» di via Umbria - un po' di paura c'è. Qualche controllo in più delle Forze dell'Ordine sarebbe l'ideale. Per il resto la zona è abbastanza tranquilla, a parte le buche nelle strade causate dalle ultime gelate. Sarebbe bello che venisse organizzata anche qualche iniziativa in più per animare il quartiere, visto che non passa molta gente. Ad ogni modo la parrocchia e l'oratorio cercano sempre di coinvolgere i più giovani con proposte sempre nuove». I timori dei negozianti nascono dagli episodi che si sono verificati nelle ultime settimane, in particolare la rapina allo snack bar «L'incontro» di via Nazionale dei Giovi. «Il vero problema è la notte, non tanto il giorno quando tutto sommato la situazione è sotto controllo - ha spiegato il titolare del bar che ha subito il furto Sergio Oddi - Se sono arrivati a derubare una delle attività che si trovano sulla via principale vuol dire che si sentono liberi di agire come vogliono». «L'anno scorso sono entrati anche da noi - ha confermato Dario Buonamici, titolare del bar di via Calabria - Un po' più di sorveglianza è necessaria, altre grosse questioni non ce ne sono». 
Alcuni degli esercenti della Sacra Famiglia, vorrebbero invece che anche la viabilità fosse migliorata. «All'uscita dei ragazzi da scuola - ha spiegato Mauro Cesana dell'edicola di via Nazionale dei Giovi - il traffico diventa impossibile. A creare problemi è la rotonda e il semaforo ravvicinati, che causano incolonnamenti dei veicoli su più corsie. Da quando in via Calabria c'è il senso unico regna il caos, spesso si vedono auto in contromano. Per quanto riguarda la sicurezza devo ammettere che la paura c'è, in generale non ci sentiamo tutelati dalle leggi italiane». Un discorso a parte è quello che riguarda i negozi che si trovano all'interno del palazzo all'angolo fra via Nazionale dei Giovi e via Cesare Battisti. «Spesso non passano a ritirare la spazzatura - hanno raccontato le fioriste, titolari di «Gocce d'Arte» - Il problema qui è quello della sporcizia. I ragazzi si ritrovano sotto i portici e lasciano in giro di tutto, bottiglie e immondizia di ogni genere. Ogni mattina ci tocca passare a pulire». «E' vero, la sera ci sono compagnie di giovani che si fermano qui sotto a parlare e lasciano sporco - ha aggiunto Marzia Totaro, dell'assicurazione al secondo piano dello stabile - Niente di eclatante, ma certo non una bella pubblicità per chi ha un'attività  nel palazzo». C'è poi chi vive il quartiere da anni in modo spontaneo e con affezione, come Carla Crippa, 88 anni ed energia da vendere «La Sacra famiglia è sempre stato un quartiere tranquillo - ha raccontato - e lo è anche adesso. Naturalmente si va in giro con prudenza, che per strada il pericolo c'è sempre. Ad esempio, io che vado in giro in bicicletta magari evito di fare il sottopasso, che tra l'altro quando piove si allaga sempre». Riguardo ai servizi, la signora Carla sottolinea «Vedo che la gente utilizza molto la farmacia nuova, erano anni che la chiedevamo». E per ciò che concerne il ritrovarsi, pare che la parrocchia rimanga il fulcro della vita associativa «Ad esempio c'è una riunione per la terza età  ogni mercoledì sera all'oratorio: si gioca a carte, si chiacchiera, si fanno le tombolate. Un modo come un altro per stare insieme». 

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