Continua da Focus: la Caduta di Desio (parte 2)
Il Sindaco, il 29 Settembre, ormai sempre più preso tra due fuochi, cerca di correre ai ripari e annuncia una revoca delle deleghe e una nuova configurazione della giunta, ma la mossa non sortisce gli effetti sperati, anzi. Pensata per accontentare la Lega, finisce per far andare su tutte le furie il Pdl, che il 30 Settembre annuncia che diserterà il Consiglio Comunale in programma la sera stessa. Anche in questo caso le motivaizioni appaiono perlomeno surreali:
“ Come nel mese di luglio, il Popolo della Libertà, giovedì, non prenderà parte al Consiglio Comunale che prevede ben 16 punti all'ordine del giorno, punti che possono e debbono essere affrontati con tempi più distesi.”
Sempre nello stesso comunicato il Pdl, ed è molto importante notarlo qui, riconferma la fiducia nei confronti dei propri assessori in Giunta:
“ Apprezziamo il lavoro svolto fino ad ora da alcuni nostri assessori: visure catastali storiche e piano delle alienazioni, a sostegno della trasparenza ”
E' chiaro quindi quello che sta succedendo: la Lega chiede un rimpasto, a cui si oppone il Pdl. Stretto tra i due fuochi, il Sindaco Mariani decide di accontentare in parte la Lega, mandando su tutte le furie il Pdl (che, molto fumosamente, continua a ritenere necessario un "ricambio culturale", e non di uomini, nella Giunta di Desio). D'altra parte questa mossa si rivelerà un flop anche nel suo intento principale, riavvicinare il carroccio.
La sera del 30 Settembre, quindi, la seduta del Consiglio Comunale salta di nuovo. Ancora una volta il Sindaco viene ricoperto di insulti da parte del pubblico presente in aula, mentre si vocifera che progetti di mollare Lega e Pdl, azzerare la Giunta e presentarsi in aula per chiedere la fiducia. Atto porterebbe ad una bocciatura certa ed a nuove elezioni, da affrontare a questo punto da solo.
Intanto tra Pdl e Lega il matrimonio è definitivamente finito, come dichiara il Movimento dei Giovani Padani. Successivamente, il 17 Ottobre, i tre assessori leghisti della Giunta Mariani si dimettono dalla Giunta, dichiarando ancora una volta, e molto chiaramente, che “l'alleanza a Desio è terminata”. A rispondere a questa mossa ci pensa direttamente Massimo Ponzoni, il 18 Ottobre, che, sebbene non sia più coordinatore del Pdl a livello provinciale (proprio a causa delle inchieste in cui è indagato), resta una figura di spicco per la politica desiana (infatti è anche per questo motivo che la Lega chiede una “discontinuità” al Pdl cittadino, proprio perchè prenda le distanze da questi personaggi). Ponzoni sostiene che
“ Il Carroccio non può pretendere dal Pdl un cambio di uomini. In base a che cosa? Se i leghisti pensano che qualcuno del nostro partito abbia sbagliato e che tra di noi ci sia qualche delinquente, lo dicano chiaramente, facendo nomi e cognomi. Altrimenti, meglio non parlare. […] Piuttosto, la Lega pensi ai suoi uomini, non ai nostri. Noi non abbiamo mai preteso cambi di esponenti del Carroccio”
Intanto il Sindaco, viste le dimissioni dei tre assessori leghisti e quindi il fallimento della sua stessa apertura ad un rimpasto, fa trapelare l'ipotesi di dimissioni, mentre la Lega torna a partecipare ai lavori del del consiglio presenziando alla riunione dei capigruppo. Inizia ad essere chiaro che, sebbene sia assodato che la legislatura è arrivata al capolinea, nessuno voglia restare “con il cerino in mano”, essendoci ancora un bilancio da approvare e lo spettro del commissariamento qualora non si riuscisse.
Si arriva dunque al Consiglio del 25 Ottobre: il bilancio viene approvato, più per timore delle varie parti in gioco di vedersi addossato, in campagna elettorale, il commissariamento del Comune, che per una rinnovata concordia nel centrodestra. La situazione della Giunta, infatti, sembra ormai disperata. Mentre proseguono le inchieste sugli esponenti del Pdl locale, il Sindaco cerca di scongiurare la fine della legislatura (evidentemente da già cambiato idea riguardo alle sue dimissioni), in un comunicato del 5 Novembre, che fa seguito a una verifica all'interno del Consiglio Comunale portata avanti da Nicola Mazzacuva:
“... ricognizione che conferma un diffuso senso di responsabilità che porta la maggioranza del Consiglio comunale, il Sindaco e l’attuale giunta ad allontanare la via delle elezioni anticipate come soluzione alla crisi. L’invito rivolto al consiglio comunale a valutare l’autoscioglimento, e respinto dalla maggioranza dei consiglieri, concorre alla valutazione, condivisa, che la città di Desio non può permettersi il vuoto amministrativo lasciando ferme e irrisolte le tante questioni che necessitano di un chiarimento e di decisioni”
D'altra parte le dichiarazioni del Senatore brianzolo Cesarino Monti, leghista, lasciano poco spazio alle interpretazioni
“ Visto che in Brianza siamo al Governo in coalizione, dobbiamo dare una mano per aiutare la parte buona del Pdl... perché se ci sono sospetti, non facciamo più alleanze … a Desio è in atto un parto difficile”
Una dichiarazione piuttosto chiara..
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