Focus: la Caduta di Desio (parte 2)

mercoledì 1 dicembre 2010 | ,

Massimo Ponzoni, figura di spicco nel Pdl di Desio
Continua da Focus: la Caduta di Desio (parte 1)


Vista la situazione, sembrerebbe inevitabile attendersi un passo indietro da parte di qualcuno dei “chiaccherati” protagonisti. Ed è qui che iniziano i problemi per Desio, come apprendiamo infatti da questo articolo del Cittadino online del 19 Luglio 2010:



“ … Prima ha negato, ora ammette ma liquida quanto accaduto con estremo candore; secondo i pm, che hanno intercettato una sua telefonata, avrebbe chiesto a un affiliato della «locale» dell'ndrangheta desiana, Pio Candeloro: «di esperire un'azione violenta nei confronti di Rosario Perri, all'epoca capo area tecnica del Comune». “Oggi Natale Marrone, probabilmente «convinto» dal suo partito, ha inviato un comunicato stampa con il quale annuncia le dimissioni da coordinatore vicario del Pdl cittadino, ma non da consigliere comunale. «Sono profondamente dispiaciuto per quelle espressioni involontarie ed incontrollate - scrive Marrone - Perciò con animo e coscienza sereni, desidero rimuovere ogni causa di pregiudizio od imbarazzo del Partito politico cui appartengo e, pur non indagato, rassegno le mie dimissioni da coordinatore vicario del PDL cittadino. Rispetto alla istituzione del Consiglio Comunale ritengo opportuno rinunciare alla mia carica nel collegio di segreteria. Continuerò ad onorare il mandato elettorale ricevuto dai cittadini Desiani ed a svolgere, con rinnovata convinzione, il mio ruolo di consigliere comunale avendo come unico mandato la tutela degli interessi della mia città».”

Marrone si dimette da coordinatore cittadino del Pdl a Desio, ma non da consigliere comunale. La scelta non piace alla Lega Nord (e neppure a molti esponenti dello stesso Pdl desiano) e spinge il carroccio a disertare i Consigli Comunali del 22 e 23 Luglio, adducendo a motivazione del gesto la necessità di

“ ... un momento di riflessione. La nostra città ha bisogno di un'Amministrazione scevra da dubbi e sospetti, di un clima di reciproco rispetto; purtroppo però alcuni recenti fatti hanno invece insinuato il dubbio che non sia così. [...] La Lega Nord è e vuole essere garante di pulizia e trasparenza guardando come sempre all'unico interesse che ci muove in politica: il bene della nostra città e di chi in essa vive”

Il sindaco Giampiero Mariani, nonostante tutto, decide di far svolgere comunque il Consiglio, che il giorno 22 però salta a causa della mancanza del numero legale, in quanto si registra l'assenza, oltre che dei consiglieri della Lega, anche di quelli del Pdl (con l'eccezione del Presidente del Consiglio Comunale Nicola Mazzacuva). Presenti invece i rappresentanti della Lista Civica del Sindaco, Desio 2000, il consigliere Udc e tutta la minoranza.

Tra le proteste dei cittadini presenti in aula, si apprendono anche le motivazioni (piuttosto tardive) che hanno portato anche il Pdl a disertare la seduta:

“ ... In questo momento partecipare in modo responsabile alla vita politica ed istituzionale di Desio implicava la necessità di valutare ed approfondire alcuni punti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì 22 Luglio 2010, in particolare il punto relativo alla variazione di bilancio.”


La maggioranza di fatto si spacca in tre parti: da un lato il sindaco e la sua lista civica, che presenziano come se nulla fosse al Consiglio comunale, dall'altro la Lega Nord che diserta per motivi legati alle inchieste giudiziari, e chiede un segnale di discontinuità, e da ultimo il Pdl che, in maniera abbastanza surreale, non partecipa ai lavori perchè si “accorge” di non avere le idee chiare su una variazione di bilancio.

Si passa alla seduta del giorno successivo, ma anche in questo caso manca il numero legale e tutto viene rimandato a dopo le vacanze. Da sottolineare che questa volta manchino all'appello anche gli stessi consiglieri della lista civica Desio 2000. Nel frattempo l'opposizione di centrosinistra passa al contrattacco chiedendo le dimissioni del Sindaco Mariani

“ ... chiedono le immediate dimissioni del sindaco e della giunta in quanto non più garanti della legalità e credibilità che devono caratterizzare un'amministrazione che voglia rappresentare la nostra città.”

Questa richiesta, come vedremo, rimarrà inascoltata. Con settembre terminano le vacanze e la situazione a Desio si surriscalda nuovamente. Si inizia con il Consiglio Comunale del 2 Settembre, durante il quale la clamorosa lettera firmata da Natale Marrone, in cui sancisce il suo allontanamento dal gruppo del Pdl, scatena un autentico putiferio. Nella missiva infatti Marrone lancia pesanti accuse e ipotizza gravi irregolarità, chiedendosi

“ ... il perché politico di importanti scelte della passata amministrazione su modificazioni urbanistiche che non possono essere giustificate dalla necessità da parte del comune di incassare qualche milione di euro per risanare il bilancio; risposte su altre scelte del PGT che hanno portato al sequestro di numerose pratiche da parte dell'autorità giudiziaria e le risposte che riguardano i meccanismi e le scelte amministrative che hanno generato le difficoltà finanziarie in cui il comune attualmente versa.” […] Queste risposte, se si vuole davvero dare un segnale di discontinuità, qualcuno dovrà darle: non tocca a me, non posso perché non so e non c'ero; certamente toccherebbe intanto al Sindaco. Ed ancora tocca al Sindaco spiegare se e quali sono stati i tentativi od i reali condizionamenti poco chiari e poco legali che hanno orientato l'amministrazione negli ultimi 5 anni: non si può pensare di essere credibili dichiarando semplicemente che l'amministrazione è pulita. Se lo è e lo spero, bisogna dimostrarlo con fatti e scelte di discontinuità chiare e comprensibili a tutti. Tocca anche al consiglio comunale tutto, ed io, come spiegherò meglio appresso, resto in consiglio comunale anche per questo, vigilare attentamente sulle scelte future, con particolare riguardo alle alienazioni che il comune va operando, per evitare di scoprire, magari dopo, che alcune di esse sono state fatte per pagare conti elettorali sospesi.”

La reazione del Sindacotestualmente “Parla proprio Marrone, che ha la fedina penale sporca”. Nel frattempo, si scatena la bufera quando lo stesso Mazzacuva dichiara che “Ci sono altri consiglieri comunali, non solo Marrone, che hanno precedenti penali”. La Lega Nord, subito seguita dall'opposizione di centrosinistra, chiede che siano pubblicati i casellari giudiziari di tutti i consiglieri comunali, richiesta che viene bocciata in quanto “violazione della privacy”.

Nei giorni successivi saltano svariate riunioni di maggioranza, sedute di Giunta e persino gli incontri con i vertici provinciali di Lega e Pdl per cercare di risolvere la questione. La Lega chiede ancora al resto della maggioranza un segnale di discontinuità (rimpasto di Giunta e dimissioni dei Consiglieri coinvolti nell'inchiesta), ma questa sorta di ultimatum sembra restare inascoltato. Il clima tra pidiellini, leghisti e Sindaco è sempre più pesante e comincia a prendere corpo l'ipotesi di una rottura insanabile.

Si arriva quindi al 27 Settembre, quando la Lega di fatto chiude le porte ad ogni possibile soluzione dichiarando che:

“ … non parteciperà più ai lavori della maggioranza consigliare e della Giunta. Il segnale di discontinuità atteso dal nostro Movimento e richiestoci dalla cittadinanza a seguito dei gravissimi fatti registratisi non c'è stato.”
Continua a leggere andando al post Focus: la Caduta di Desio (parte 3)

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