La rassegna stampa di oggi contiene le notizie relative a Cesano Maderno pubblicate sul Cittadino - Valle del Seveso, e firmate da Cristina Marzorati. Iniziamo con quanto successo giovedì sera durante il Consiglio Comunale (argomento sul quale abbiamo scritto ampiamente ieri) "Presidente, ancora nulla di fatto. Minoranza attacca":
Quando la semplice elezione del presidente del consiglio comunale diventa un ostacolo insormontabile. Chiamata per la quarta volta a eleggere la seconda carica del "parlamentino locale", dopo le dimissioni definitive di Franco Busnelli, la maggioranza ha dato fumata nera, registrando il caos tra i banchi del Pdl per la nascita della nuova lista civica. Un aspetto che ha spinto tutti compatti, opposizione compresa, a sospendere la seduta e rinviare l'intero ordine del giorno a giovedì 2 dicembre, alle 18. Tutto bene? Non proprio. Durante la discussione il sindaco, Marina Romanò, ha rischiato di non avere i numeri per deliberare, per l'addio di Daniele Ceccarello al Pdl, l'assenza di Jenny Tallarita e Chiara Mornatta, Pdl (entrata in aula alle 20.20, non si è seduta tra i banchi ed è subito uscita durante una sospensione per un impegno preso in precedenza) e la piena libertà di voto di Luigi Rovelli, indipendente. Così non è stato, ma le parole di fuoco all'indirizzo della maggioranza non sono mancate. «Da settembre a dirigere i lavori c'è il vicepresidente (Mario Oltolini, Lega Nord) - ha sottolineato Pietro Nicolaci Pd - dovrebbe essere una cosa temporanea, invece siamo quasi in una situazione permanente. Basta sprecare la vostra energia per lotte intestine, vogliamo un presidente di garanzia».
Per Alberto Vaghi "ViviCesano" «abbiamo manifestato la nostra disponibilità a concordare il nome di un consigliere di maggioranza per il ruolo di presidente, ma Lega e Pdl hanno rifiutato ancora il dialogo e per paura che i conti non tornassero, hanno preferito rimandare la questione al prossimo consiglio comunale. Sia chiaro, la maggioranza non è in grado di votare il proprio presidente». Duro l'ex sindaco Paolo Vaghi: «Se ci fosse stata una maggioranza con la "m" maiuscola, non avreste avuto bisogno di un nuovo gruppo per rinviare la presidenza del consiglio». Per Alessandro Scaglione "Italia dei Valori" non ci sono alternative: «La maggioranza non esiste, il sindaco deve dimettersi». Per Vincenzo Bacino "Movimento per le alleanze civiche" «la maggioranza è compatta per rinviare l'elezione del presidente, ma non per votarlo?». Dopo mesi d'assenza in aula è tornato Franco Busnelli, che ribadisce: «Per motivi personali mi è difficile espletare il mio ruolo, trovo giusto poi che si sospenda la seduta e si rinvìi l'ordine del giorno a nuova data, nel rispetto della nuova lista civica "Un futuro per Cesano"».
Vediamo dunque in cosa consiste questo nuovo gruppo consiliare (potete leggere per intero la dichiarazione del Consigliere Ceccarello, che ne ha sancito la nascita, qui) "Spunta la nuova lista: «fuoriusciti» Pdl e Pd":
Maggioranza e opposizione perdono i "pezzi" e chi sembrava tagliato fuori dalla politica, gli ex assessori Santoro e Scolari, è tornato protagonista, addirittura fondando un'associazione. É stato un consiglio comunale all'insegna dei colpi di scena quello discusso giovedì scorso, quando dopo un'unica stagione di pace (l'estate) ramministrazione Romanò ha riscoperto i vecchi mal di pancia all'interno della coalizione e persino il Pd ha subito un tradimento. A tirare le fila del terremoto consiliare è Daniele Ceccarello, 21 anni, studente universitario eletto nel Pdl: per un anno e mezzo non ha proferito parola, giovedì ha detto addio al partito del Cavaliere, per dar vita alla civica "Un futuro per Cesano". Si tratta di una lista apartitica, indipendente con lo scopo di raccogliere le istanze dei cittadini. Il gruppo ha già registrato un sostenitore, Domenico Cannizzaro, Pd: «Mi dissocio dal Partito Democratico, perché per me è impossibile esprimere il mio mandato elettorale». Parla chiaro anche il neocapogruppo di "Un futuro per Cesano" Ceccarello: «Esprimo il profondo disagio in cui mi trovo ad espletare il mio mandato elettorale, a causa della situazione di stallo in cui versa l'amministrazione.
Giochi politici e di palazzo hanno coinvolto non solo la giunta, ma lo stesso consiglio, per non parlare del trattamento poco democratico riservato ai consiglieri, che hanno e avevano rappresentanza popolare, chiamati a svolgere ruoli amministrativi di assessorato ed a cui è stato usurpato il diritto di portare la voce dei propri elettori all'interno di questo consiglio». Chiaro riferimento ai tre defenestrati dalla prima giunta Romanò: l'ex assessore alle Politiche giovanili Ivan Romanò, l'ex vicesindaco Claudio Scolari e soprattutto l'ex assessore al Commercio Michele Santoro. Ed è proprio quest'ultimo (Romanò e Scolari hanno partecipato spesso ad altre sedute) che dopo mesi di assenza si è seduto tra il pubblico del consiglio di giovedì e ha annunciato: «Oggi alle 18 (giovedì 25 novembre ndg.) ho protocollato in Comune la nascita dell'associazione "Un futuro per Cesano", io sono il presidente, insieme a me lavorano Ceccarello e Cannizzaro, tra i fondatori ci sono anche l'ex vicesindaco Claudio Scolari, poi Antonino Vaiana (nome di spicco dell'allora Fi), Antonio Caprioli e Alessandro Tosi, candidati alle comunali per il Pdl. L'associazione punta ad ascoltare i cittadini e la sede è in via Garibaldi 61».
Curiosa (o meglio, ai limiti dell'assurdo...) la reazione del Sindaco a quanto accaduto "Rovelli sorpreso. Il sindaco: l'ex vice? Non ricordo il nome":
Andrea Rovelli, capogruppo Pdl, si è dichiarato sorpreso; Pietro Nicolaci, Pd, la considera una forza in più per buttare giù l'amministrazione, Paolo Vaghi l'ha definita una coperta di Linus, mentre il sindaco non ha parlato in aula, rilasciando poche stringate battute a margine. Si riassumono così i commenti di maggioranza e opposizione alla nascita di "Un futuro per Cesano", che ha unito un consigliere Pdl e uno Pd. «Non posso che dirmi stupito delle parole di Ceccarello» ha affermato imbarazzato Andrea Rovelli, ben più prolisso è stato Luigi Rovelli, indipendente: «Si litiga in piazza e il rimpasto (riferendosi agli assessori nominati in estate) non ha portato a una situazione serafica. La speranza di fare chiarezza ha portato a un grottesco accordo di gruppo e non di squadra. Fare il sindaco significa avere raffinata sapienza, unità nella diversità: Sindaco, agisca e scenda in campo col cartellino rosso». Nicolaci ha rimarcato: «Questa amministrazione è inadeguata a gestire Cesano, ora abbiamo una forza in più per buttare giù l'amministrazione». Paolo Vaghi ha incalzato: «La nuova civica non deve diventare la coperta di Linus con cui nascondere i problemi della maggioranza». Il sindaco invece non ha proferito parola, aspramente criticato dall'opposizione. A margine le abbiamo rubato due battute. «Di Ceccarello sapevo qualcosa. L'associazione di Santoro? Non so nulla». Sul fatto che abbia aderito anche il suo ex vicesindaco: «Chi è il mio ex vicesindaco? Non ricordo nemmeno il nome».
Vediamo invece la reazione del PD, anch'esso colpito da defezione in favore di questa nuova compagine "«Partito non c'entra, scelta personale»":
«Non siamo certamente contenti del passaggio di Cannizzaro, ma non deve parlare d'impossibilità di esprimersi, piuttosto di scelta personale». Così Pietro Nicolaci, capogruppo del Partito Democratico, commenta la decisione di uno dei quattro portavoce in consiglio del Pd, Domenico Cannizzaro, di abbandonare i banchi dell'opposizione, per aderire alla nuova lista civica "Un futuro per Cesano", libera di esprimersi senza rispettare le linee dei partiti. «Noi abbiamo sempre detto le cose di cui oggi parla Ceccarello (stallo amministrativo, trattamento poco democratico per i consiglieri) - incalza Nicolaci - quindi non è una questione di libertà di parola, il partito non c'entra nulla, rimane una scelta personale». A consiglio comunale concluso, alla domanda se si aspettasse un tradimento così pesante, Nicolaci ha ribattuto con ironia: «Non tutte le ciambelle riescono col buco».
Passiamo ad altri argomenti, con una preoccupante segnalazione alla Scuola Elementare King "Eternit all'elementare King. Lastre in cortile da tre mesi":
Spunta l'eternit in giardino, le mamme scrivono al Comune. La richiesta parte dalla scuola elementare Martin Luter King, in centro, dove almeno da settembre, con la ripresa dell'attività didattica, alcune lastre di amianto sono in bella mostra in un sottoscala, a cielo aperto, nel cortile del plesso a pochi passi dai bambini. Un particolare che preoccupa, vista la ben nota pericolosità del materiale, e che ha spinto anche il "Comitato genitori primo circolo didattico" a interessarsi dell'argomento, sostenendo un'accorata lettera inviata da una mamma al sindaco Marina Romanò. Nella missiva il genitore ricostruisce la storia dell'amianto in cortile; acuta osservatrice, la mamma ha notato le lastre durante l'uscita pomeridiana dei bambini: «Conoscendo tossicità e pericolosità cancerogena, ho chiesto in direzione didattica già a settembre ragguagli in merito allo smaltimento, ricevendo in risposta rassicurazioni su tre segnalazioni, tra cui l'ultima all'ufficio tecnico fatta in data 29 settembre». Passano i mesi, si arriva ai primi di novembre e le lastre sono ancora al loro posto. La mamma decide di muoversi in prima persona e si reca agli sportelli di ASSP in via Novara: “Chiedendo come genitore quale aiuto concreto potessero darmi e in risposta mi hanno imitata a sollecitare per la quarta volta il settore Ecologia o, in alternativa, chiedere un intervento diretto per lo smaltimento dei rifiuti speciali, previo sopralluogo per valutare preventivamente il costo dell'operazione a nostro carico».
Il genitore a questo punto decide di puntare direttamente al sindaco e lo fa in forma scritta, ripercorrendo l'intera vicenda delle lastre e chiedendo al primo cittadino un'azione risolutiva, senza attendere oltre: «Come madre le chiedo un suo diretto intervento risolutore giudicando che, trattandosi di un luogo pubblico dove i nostri figli vivono e giocano quotidianamente, sia imprescindibile come sindaco garantirne la loro salute e felicità». La pratica non è rimasta inevasa: come da prassi ora si trova sulla scrivania dell'ufficio Ecologia. «I tecnici - spiega l'assessore alla partita Giuseppe Mazzacuva - sono già usciti per un sopralluogo nel cortile della scuola elementare Martin Luter King, a breve prenderemo prowedimenti». Magari quest'anno per le feste Babbo Natale, invece di portare i classici doni, libererà i bambini della King delle fastidiose lastre di eternit.
Concludiamo infine con la questione rifiuti a Cesano Maderno "Biulé come Napoli, differenziata ko":
Quando il nodo di tutto sono i rifiuti. Accade al Biulè, quartiere del Villaggio Snia, dove il conferimento dell'immondizia non rispetta le elementari norme sulla differenziata e le multe sembrano l'unica difesa dell'amministrazione comunale. Una situazione che si trascina da tempo e lunedì scorso si è arrivati quasi a una svolta, quando l'assessore all'Ecologia Giuseppe Mazzacuva ha invitato le cento famiglie a partecipare a un incontro alla scuola elementare, dove al tavolo dei relatori si sono seduti anche Giuseppe D'Ascanio di Gelsia e un'addetta all'ufficio Ecologia. L'epilogo? Riconvocare un'ulteriore riunione nelle prossime settimane, coinvolgendo una cerchia più ristretta di persone, un rappresentante per ogni palazzina e soprattutto gli amministratori di condominio, per concretizzare un'idea emersa: l'installazione di cancelli. Attualmente gli abitanti del Biulè conferiscono i rifiuti in piccole isole ecologiche, dove c'è chi non rispetta i giorni di raccolta, a volte nemmeno la suddivisione dell'immondizia, e qualcuno che non abita nel quartiere, pensa bene di disfarsi in questi punti di sacchi, vecchi elettrodomestici o batterie per auto.
«Mettendo dei cancelli in ogni isola - ha proposto l'assessore - e munendo le palazzine della chiave, compresi gli addetti alla raccolta, si ha la certezza che il rifiuto sia gettato esclusivamente dai residenti, nel caso di un conferimento sbagliato, sapremo a chi inviare la multa». Ma per i sacchi lasciati all'esterno da altri? «Si tratta - ha continuato Mazzacuva - di rifiuto abbandonato. Il vigile ecologico Gesualdo Greco ha il compito di riuscire a individuare eventuali autori, trovando magari degli indizi nei sacchi. Prova della costanza del suo operato sono le tante multe fatte ogni anno». I residenti hanno poi denunciato un comportamento scorretto di alcuni abitanti: «Ad esempio dare mandato ai bambini di portare i rifiuti, che a fatica arrivano a destinazione e magari si confondono, così arrivano le multe e le dobbiamo pagare tutti». Altro tema sollevato è stato il passaggio della spazzatrice, il mercoledì, per pulire le strade. C'è chi ha evidenziato un servizio a metà, per via delle macchine parcheggiate. Giuseppe D'Ascanio, Gelsia, si è detto pronto a ripiegare su un divieto di sosta al mercoledì, dalle 8.30 alle 9, a patto che naturalmente venga rispettato e le auto trovino altra collocazione. Nel corso della serata sono emerse poi altre problematiche e proposte. Chiesta l'installazione di telecamere, ma per Mazzacuva sparirebbero nell'arco di pochi giorni e non sarebbero un vero deterrente. Alcuni residenti sollecitano anche la sistemazione dell'isola ecologica, in curva e al buio.
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