Rassegna stampa Cesano Maderno 13-10-2010

mercoledì 13 ottobre 2010 |




Rassegna stampa di Mercoledì 13 Ottobre 2010. Iniziamo dai nuovi limiti sulla Superstrada Milano-Meda, con Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 2 "Molte multe devono essere ancora recapitate. Facile fare cassa sulla pelle dei pendolari":

Oltre 6.000 iscritti nei quattro principali gruppi di Facebook dedicati alla Milano Meda e all'improvviso abbassamento dei limiti di velocità, 867 firme raccolte on-line per chiedere il ripristino della situazione precedente ma pochi, per il momento, quelli che denunciano pubblicamente le contravvenzioni prese tra luglio e agosto sulla superstrada per il superamento del limite registrato con autovelox. É probabile che una buona parte non sia ancora stata recapitata a domicilio. Per il momento le segnalazioni riguardano soprattutto la giornata del 16 luglio, quando ad entrare in azione con l'autovelox e stata la Polizia locale di Bovisio Masciago: multe da 167 euro e decurtazione di 5 punti della patente per una donna di Paderno che viaggiava a 83 Km/h e per un giovane di Carugate che viaggiava a 93 km/h. Una segnalazione arriva anche da Seveso dove l'autovelox era in azione il 6 agosto. Al momento però, almeno dal web, non si ha la percezione della «strage» di multe conseguenti al repentino abbassamento dei limiti, secondo i primi dati emersi a settembre quando si parlò diffusamente di circa 1.000 verbali nei soli due comuni di Bovisio e Varedo. Le segnalazioni di postazioni con autovelox comunque si susseguono costantemente sui vari siti dedicati all'argomento. Negli stessi si invitano i pendolari ad inscenare azioni di protesta clamorose come percorrere la superstrada a passo d'uomo per bloccare volontariamente il traffico (quando non accade già normalmente). I nuovi limiti di 80 km/h di sicuro non piaceranno troppo ai frequentatori abituali della strada che però chiedono soprattutto a questo punto un maggiore senso di responsabilità ai comuni affinchè evitino quello che più di qualcuno ha già definito «l'assalto alla diligenza», con il tentativo di fare cassa facilmente sulla pelle dei pendolari. 

Sonia Ronconi sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 3 scrive "La richiesta dei sindaci della tratta. Superstrada in mano alla Brianza":

I sindaci su una cosa sono d'accordo: la Milano-Meda non deve essere di pertinenza della Provincia di Milano, ma di quella di Monza-Brianza. Non solo: è assurdo il limite di velocità che dovrebbe essere ripristinato ai 110 e la strada deve essere messa in sicurezza. Il proposito della Provincia di portare la velocità a 80 all'ora dopo il polverone sollevato, non ha placato gli animi ma suscitato ulteriori polemiche. Anche per la pioggia di multe degli automobilisti. Il sindaco di Bovisio Emanuele Galimberti pur ammettendo di aver sempre utilizzato in questi anni l'autovelox si dichiara contrario al limite. E ha promosso una raccolta firme tra i cittadini per chiedere alla Provincia di Milano di rivedere l'ordinanza del 6 luglio. Anche altri sindaci hanno aderito. Ad oggi sono all'incirca 2.500 le firme raccolte, tra cui quelle di Dario Allevi, presidente della Provincia di Monza e Brianza e Carlo Valli, presidente Camera di Commercio Monza e Brianza e dell'Aci. «I 70 chilometri orari - conferma Galimberti - sono un limite difficilmente applicabile. Se i 110 sono stati considerati pericolosi a causa delle condizioni dell'asfalto e della strada non a norma, i 70 potrebbero essere ancora più dannosi. Noi in questi anni, due volte la settimana abbiamo comunque sempre fatto dei controlli, ora anche se non siamo d'accordo sul limite, questo è un provvedimento della Provincia di Milano, e noi applichiamo la legge». Bacchetta il sindaco di Varedo, Sergio Daniel: «Trovo la situazione paradossale - conferma Galimberti - è stato preso un simile provvedimento a causa delle condizioni dell'asfalto e della strada non a norma, mentre la Provincia di Milano, con tutti i soldi che si prende dai nostri Comuni, non ci riqualifica la Superstrada. Noi siamo solo degli amministratori e applichiamo le norme. Ma voglio sfatare la convinzione che i Comuni si arricchiscano con le multe. Chiedo alla Provincia di Milano di dare a Cesare quel che è di Cesare e cioè la Milano-Meda deve essere patrimonio della Provincia di Monza e Brianza». 
Aggiunge il sindaco di Seveso, Massimo Donati: «I Comuni si sono dovuti fare carico anche di tutte le lamentele da parte dei cittadini, dopo questo paradosso della Provincia. Noi l'autovelox lo abbiamo sempre utilizzato poche volte la settimana e per poco tempo. Con questo non significa che siamo d'accordo, anzi, da quando hanno messo il limite a 70 ben poche volte è stato istallato. Già la Milano-Meda è sempre intasata, sarebbe assurdo multare gli automobilisti quando riescono ad andare ad 80 all'ora. La tratta B2 di Pedemontana è di pertinenza della Provincia di Monza-Brianza, perché la Milano - Meda, arteria vitale della Brianza è ancora in mano a Milano?».  Il comune di Lentate e quello di Meda sono gli unici a non aver mai messo l'autovelox sul loro tratto di Superstrada. Sono sempre stati contrari e non hanno mai mandato la polizia locale con l'autovelox. «Non me ne voglia nessuno conclude il sindaco di Meda, Giorgio Taveggia ma chi, come noi trova questo limite una grossa stupidata e un danno per i poveri pendolari, non ha applicato la normativa. Se i signori della Provincia non hanno i soldi per asfaltare la strada più importante della Brianza, significa che siamo messi davvero male. Ci vogliono costringere a dare multe per far cassetta. Noi abbiamo detto no. E sono molto preoccupato, perché quando arriverà, come l'anno scorso, una grande nevicata. A chi dovremo rivolgerci? Allora io dico a questi politici di dare la Milano-Meda alla nostra Provincia che ha tutto l'interesse a tutelare le sue strade e i residenti».


Ancora sullo stesso argomento, vediamo come il limite di 70 Km/h potrebbe essere innalzato (addirittura ad 80 Km/h!!) a breve. Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza alle pagine 2 e 3 "Sulla Milano-Meda a 80 all'ora entro il weekend":

Saranno innalzati dal prossimo fine settimana i limiti di velocità sulla Milano-Meda: al più tardi entro martedì 19, data ultima fissata dall'impresa appaltatrice, i nuovi cartelli con il limite di 80 km/h saranno installati sull'intero tratto della supestrada, da Cormano fino a Lentate sul Seveso e a quel punto la velocità massima sarà uniformata su tutta l'arteria, adeguandosi al limite presente fin dalla sua apertura nel tratto della «Variante Lentate», di competenza di Milano-Serravalle Spa. «I nuovi cartelli sono già nei nostri magazzini e i lavori di installazione sono programmati da venerdì a domenica», ha confermato l'assessore provinciale alla Viabilità, Giovanni De Nicola, che giusto un mese fa, quando era esplosa la polemica sull'improvvisa riduzione dei limiti, aveva voluto intervenire personalmente sulla strada per verificare la situazione e per annunciare, dopo un confronto con tecnici e dirigenti della Provincia di Milano, il compromesso del limite a 80 Km/h, rispetto a quel 70 Km/h che aveva mandato sulle furie migliaia di pendolari, ma che è comunque ancora lontano a quei 110 km/h che furono introdotti nel 2005, a seguito di un lungo e costoso lavoro di rifacimento completo del fondo stradale e del manto di copertura, iniziato nel 2003. E' durato 5 anni il limite di velocità che ha equiparato la Milano-Meda alle strade italiane di uguali caratteristiche (extraurbana, con due carreggiate separate da guard rail e due corsie per senso di marcia più corsia d'emergenza).  
Dal 6 luglio scorso, data in cui è entrata in vigore l'ordinanza che ha bruscamente ridotto il limite da 110 a 70 Km/h, la superstrada che collega un pezzo di Brianza a Milano è tornata ad essere una strada «menomata», le cui condizioni non consentono più l'applicazione del limite standard del Codice della strada. «E chiaro che con il limite a 80 km/h non si risolve il problema che è quello di una strada bisognosa di importanti lavori di riqualificazione, ma intanto interveniamo sul fronte della sicurezza cercando comunque una mediazione che credo possa essere considerata di buon senso - aggiunge l'assessore De Nicola che ne approfitta per illustrare i progetti della Provincia di Milano riguardanti la superstrada - C'è uno studio di fattibilità per un intervento di trasformazione che porterà la Milano-Meda a diventare una strada a tre corsie per senso di marcia, la sistemazione degli svincoli per garantire maggiore sicurezza e maggiore fluidità al traffico e la creazione di zone di verde lungo tutto il percorso. C'è un'indicazione di spesa di massima che si aggira sui 125 milioni di euro, una bella cifra ma sono fiducioso che si possano trovare le risorse per questo intervento». Il limite dei 70 Km/h resterà invece in vigore nel tratto di superstrada tra Cormano e Bruzzano per decisione del Comune di Milano che ne è proprietario. Intanto però, fin dai prossimi mesi, non appena si presenteranno le condizioni necessarie (leggasi disponibilità economiche nei capitoli di bilancio), saranno effettuati interventi di ripristino del manto stradale nei tratti più ammalorati, per cercare di eliminare le situazione potenzialmente più pericolose, rappresentate dagli avvallamenti e dalle buche apertesi sulla carreggiata. Questo però non modificherà più il nuovo limite degli 80 km/h che diventerà il nuovo parametro di riferimento per tutti quelli che percorrono ogni giorno la superstrada.


Infine, passando ad un altro argomento, leggiamo Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 16 "Sponde del Seveso da risistemare, lo ordina il Comune":

Un'ordinanza del sindaco Marina Romanò impone a un'azienda privata l'intervento di ripristino delle sponde del Seveso fortemente danneggiate nell'area di proprietà, al fine di evitare rischi di esondazione del fiume. La situazione di pericolo era stata evidenziata già nei mesi scorsi e le successive verifiche avevano stabilito, come precisato nell'ordinanza, che «a seguito degli eventi atmosferici avversi a partire dalla primavera scorsa e periodi successivi, il fiume Seveso, in località "Binzago" via Santa Maria, 34/A ha eroso la sponda idraulica sinistra in più punti, ed in particolare sul tratto di alveo insistente sulla proprietà della Ditta Efc srl, facendo franare la sponda per una lunghezza di circa 20 metri». 
Nelle scorse settimane sul posto sono stati effettuati dei rilievi da parte della Protezione civile, dei Vigili del fuoco e di funzionari dell'Ufficio tecnico comunale, a seguito dei quali è emersa «l'urgenza di provvedere alla messa in sicurezza del tratto spondale». Si tratta di lavori che devono essere realizzati al più presto anche per «preservare l'incolumità del personale dell'azienda proprietaria dell'area», oltre che per «preservare l'alveo da potenziali restringimenti, pericolosi in fase di piena». L'intervento dovrebbe essere effettuato a carico della proprietà come stabilito dall'ordinanza la quale prevede anche che in caso di mancato intervento del privato, lo stesso possa essere effettuato direttamente dal Comune con addebito di tutte le spese. Le sponde del Seveso nel territorio di Cesano Maderno sono già state più volte oggetto in passato di attenzione e cure da parte dell'Amministrazione comunale attraverso il Genio Civile e la Regione Lombardia la quale nel 2009 ha disposto ulteriori interventi di messa in sicurezza degli argini del fiume anche al confine nord, nella zona in cui sarà realizzata la nuova stazione. 

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