Rassegna stampa Cesano Maderno 12-10-2010

martedì 12 ottobre 2010 |




Rassegna stampa con le notizie più rilevanti su Cesano Maderno trovate oggi in edicola. Iniziamo dalla situazione delle casse comunali con un articolo del Giornale di Seregno, a pagina 19 "Meno entrate del previsto, il Comune tira la cinghia":

Piangono le casse comunali, che fanno segnare un meno 2 milioni e 900 mila euro. Se fino a giugno la situazione finanziaria era ancora sotto controllo, adesso il pericolo incombente è quello di non riuscire più a rispettare il patto di stabilità. La causa il calo delle entrate certe rispetto alle uscite, in particolare la colpa sarebbe la contrazione degli oneri di urbanizzazione rispetto alle previsioni. La prima misura cautelativa adottata dalla Giunta è stata quella di nuove iniziative e manifestazioni, intimando a tutti gli assessori di non spendere più nulla. «Continueremo ad ogni modo a tutelare il settore dei Servizi sociali - ha spiegato il sindaco Marina Romanò - Garantiremo quindi l'assistenza ai cittadini, anche se non nascondo che è un momento delicato». I taglieranno riguarderanno le manifestazioni, ma anche le opere pubbliche subiranno una drastica diminuzione, limitandosi allo stretto indispensabile. 


«Sono decisioni difficili da prendere - ha aggiunto il primo cittadino - Sicuramente impopolari, che scontenteranno la maggior parte dei cittadini, ma non ce la sentiamo proprio di fare altri debiti». Quella scelta dal Comune è quindi una politica più accorta e responsabile, per quello che è il terzo comune più indebitato della provincia di Milano. A contribuire alla cattiva situazione finanziaria i 40 milioni e 500 mila euro di mutui ereditati dalla precedente Amministrazione. E' così che si è giunti a dover dare un taglio alle spese, spesso a discapito delle associazioni locali. «Ci limiteremo allo stretto necessario, anche se ci piacerebbe continuare a mantenere una certa visibilità del paese - ha concluso Romanò - Tuttavia non si può negare che è una condizione diffusa in gran parte dei Comuni che ci circondano, a causa della attuale congiuntura economica in generale poco favorevole».


Passando alla questione "ordine pubblico", Eleonora Caimi sul Giornale di Seregno a pagina 19 scrive "Schiamazzi notturni e nuovi vandalismi alla Barruccanetta":

Raccolta di firme, incontri con l'Amministrazione, proteste, nulla è servito per risolvere i problemi al parco della Barruccanetta. Nemmeno la chiusura, circa un mese fa, dell'area verde ha fermato gli schiamazzi notturni e i vandalismi perpretrati da un gruppo di ragazzi che si ritrova nella zona delle palazzine di via de' Medici. Ben 300 le famiglie che abitano in sei condomini che compongono il quartiere residenziale. «Siamo esasperati - ha spiegato Cesare Meraviglia, uno degli abitanti della zona. Sono due anni che ci battiamo per cercare di ottenere un po' di pace, ma i disagi nonostante tutto continuano». E' dal 2009 che una banda di ragazzini, molti ancora minorenni, si è impadronita del quartiere residenziale. In circa una cinquantina continuano a seminare il panico fra i residenti, stabilendo il dominio assoluto sul parco giochi e impedendo agli abitanti delle palazzine di frequentarlo. Sassate, bastonate, parolacce, impossibile per le mamme portare i propri figli al parchetto. L'area verde era oggetto di continui vandalismi, con panchine divelte, recinzioni distrutte, ma anche ogni genere di spazzatura, fra bottiglie rotte e sporcizia. Per questo, in seguito alle lamentele dei residenti, era stata concordata la chiusura serale dell'area, ma nonostante tutto i ragazzi continuavano a disturbare chi frequentava la struttura durante il giorno, a sporcare e a rompere tutto ciò che trovavano a portata di mano. 
A novembre i residenti decidono di scrivere una lettera all'Amministrazione, ben 120 le famiglie che la sottoscrivono, per invitare a provvedere alla situazione. Si arriva fino alla fine del mese di agosto, quando viene decisa la chiusura definitiva del parchetto, ma anche tale misura si è rivelata inefficace. Il gruppo di giovani «teppisti» continua infatti a ritrovarsi sotto i portici dei condomini di via de' Medici e a disturbare fino a notte fonda. «Chi ha figli come me ha paura a farli uscire da soli - ha spiegato Simona Ferrari, una mamma residente nelle palazzine - Bevono alcool e girano senza casco, andrebbero controllati». «Ci sentiamo ostaggio di 50 ragazzini - ha aggiunto Pietro Crotta, abitante del condominio - Recentemente hanno divelto il cancelletto della cabina dell'Enel». Tuttavia lo scopo del gruppo di residenti non è tanto quello di mandare via i ragazzi, ma quello di aiutarli. «Sono il sintomo di un disagio giovanile che non va trascurato - ha precisato Carlo Pacella - Siamo tutti socialmente impegnati e ci terremmo fosse fatto qualcosa al più presto». Il timore dei residenti è che il quartiere venga abbandonato a se stesso. La soluzione proposta sarebbe quella di aumentare il servizio di vigilanza.  


Sempre su questo argomento, a pagina 19 del Giornale di Seregno troviamo "«Il parco sarà riaperto il prima possibile»":

«Il parco riaprirà al più presto» ha assicurato il sindaco Marina Romanò. L'Amministrazione si sta infatti già muovendo per iniziare i lavori di risistemazione dell'area verde. A fine agosto la chiusura della struttura si era infatti resa necessaria a causa del diffuso degrado e soprattutto dei continui atti vandalici che avevano devastato la Barruccanetta. A più di un mese di distanza il Comune sta provvedendo a fare i primi sopralluoghi per rendersi conto di quanto rimane da fare per ripristinare la normale attività del parchetto. Il passo successivo sarà quindi quello di richiedere i preventivi degli interventi necessari, a partire dal ripristino dei giochi per i bambini e della cancellata. Impossibile stabilire una data precisa per la riapertura, ma la speranza a è che tutto possa essere realizzato nel minor tempo possibile. Ma cosa si intende fare per impedire che danni e devastazioni si ripetano? «Purtroppo il problema di compagnie di giovani, spesso poco controllabili, non è solo del nostro Comune, ma è piuttosto diffuso ha aggiunto il primo cittadino Cercheremo di far in modo che vi sia una maggiore vigilanza sull'area, fra Polizia locale e Carabinieri. Anche se alla fine la responsabilità è soprattutto quella dei genitori». 


E veniamo alla polemica tra l'amministrazione comunale e ed i centri anziani di Cesano Maderno. Eleonora Caimi sul Giornale di Seregno a pagina 21 "Centri anziani «Vogliamo ballare fino a mezzanotte»":

Centri anziani del paese costretti a chiudere entro le 23. La decisione dell'Amministrazione comunale, in vigore già da circa un anno, continua a sollevare proteste delle associazioni, abituate a proseguire le serate danzanti almeno fino a mezzanotte. «Gli anziani si lamentano - ha commentato il garante del centro di via Torrazza, Piergiorgio Pozzoli - Non mi interessano i conflitti, ma è l'ennesima decisione a nostro discapito e delle nostre attività». Tanto più che gli anziani del centro sono comunque costretti a corrispondere per tutta la stagione i diritti d'autore alla Siae fino alla mezzanotte. «Ci troviamo a pagare per 12 ore, quando in realtà alla fine ne balliamo solo 8 in totale. Ben 215 euro ogni tre mesi, più 30 per le marche da bollo. Siamo ormai allo stremo, le nostre entrate non ci consentono nemmeno di cambiare il frigo rotto - ha aggiunto Pozzoli - Non bisogna dimenticare che quello che offriamo è un servizio sociale molto importante. Molte delle persone che vengono qui sono sole e non vedo l'ora del venerdì sera per svagarsi un po'. Vorremmo un'Amministrazione più disponibile ad ascoltarci e a venirci incontro». 
Se la serata di ballo in centro è fissata al venerdì, a Binzago si può ballare il sabato, al Villaggio Snia la domenica pomeriggio e a San Bernardo la domenica sera. E' così che gli anziani possono passare momenti di aggregazione e combattere la solitudine. «Noi siamo in una zona un po' più isolata e molte volte andiamo avanti almeno quel quarto d'ora in più - ha ammesso Carlo Molteni, garante del centro anziani di Binzago - Tante le proteste di quelli che vogliono andare avanti a ballare oltre l'orario consentito. La ragione di tale ordinanza non è chiara, visto che le feste che si fanno in paese vanno avanti ben oltre le 23». Insomma tutti i centri anziani cittadini sono concordi nel chiedere di prolungare l'orario di apertura serale almeno di un'ora in più, come lo scorso anno. «Tutti i ballerini si lamentano ha affermato Alba Grassi, garante degli anziani di San Bernardo - D'altra parte è impossibile riuscire a iniziare le serate danzanti prima delle 20,30 perchè gli anziani a quell'ora stanno ancora cenando. Ora che il complesso inizia a suonare sono le 21 e alla fine gli anziani hanno a loro disposizione due orette. Vorrebbero riuscire almeno a tirare fino alle 23,30». I motivi dell'ordinanza sono di ordine pubblico. «Non vogliamo far guerra al Comune - ha specificato Grassi - Ma non c'è pericolo che gli anziani facciano confusione all'uscita».  


Possiamo leggere la risposta, tutt'altro che conciliante, del Sindaco sul Giornale di Seregno a pagina 21 "Il sindaco: è solamente una polemica fine a se stessa":

«E' una polemica fine a se stessa, in realtà io non ho ricevuto alcuna lamentela o richiesta diversa - ha dichiarato il sindaco Marina Romanò - E' già da un anno che è così, certo nelle occasioni particolari, come Capodanno o la Festa delle donne, sono sempre disponibile a concedere delle deroghe per consentire anche agli anziani di festeggiare». E' arrabbiato il primo cittadino, tanto che arriva fino a lanciare la provocazione di «non far più ballare nessuno». «Ho sempre cercato di venir loro incontro, ma stavolta non ci sto - ha aggiunto Romanò - sono stanca delle continue lamentele, soprattutto quando sono senza alcun fondamento come in questo caso». Secondo l'Amministrazione, dopo le bufere degli anni passati, la questione dei centri anziani sarebbe ormai risolta e normalizzata. Per questo non vuole più sentire ulteriori polemiche e provocazioni. «Hanno ancora il coraggio di lamentarsi dopo tutto quello che è stato fatto per loro - ha concluso il Sindaco - l'unica questione che c'è ancora da sistemare è quella del Villaggio Snia, ma sono fiduciosa che anche lì presto tutto sarà risolto con l'aiuto del nuovo commissario». 

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