Rassegna stampa di Martedì 31 Agosto con le notizie riguardanti Cesano Maderno riportate dal Giornale di Seregno oggi in edicola.
La situazione politica è stata scossa dalle annunciate dimissioni di Franco Busnelli dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale. Vediamo a pagina 16 le reazioni della maggioranza stessa “«Serve faccia a faccia con Busnelli» La maggioranza attende il presidente”:
«Le valutazioni arriveranno, ma solo dopo il confronto con il diretto interessato». E' cauta la presa di posizione della maggioranza di centrodestra cesanese, protagonista assoluta delle prime battute della nuova stagione politica. A vivacizzare il ritorno dalla tranquillità delle settimane estive ci ha pensato infatti il presidente del Consiglio comunale Franco Busnelli, autore di una lettera in cui annuncia la volontà di lasciare il proprio incarico «con decorrenza da definire». Il pidiellino, fuori città per qualche giorno (rientro previsto per la giornata di ieri, lunedì) ci ha ribadito l'esistenza di «motivazioni personali» dietro le dimissioni preannunciate tramite lettera al sindaco Marina Romanò, che ora attende un confronto.
«Non ho ancora avuto la possibilità di parlare direttamente con Busnelli – ha spiegato - Certamente la sua comunicazione mi ha colta di sorpresa perché non avevo avuto alcuna avvisaglia». «La prima cosa da fare - ha aggiunto la prima cittadina - sarà cercare di comprendere meglio la natura delle motivazioni che lo spingono a questa decisione, fare chiarezza insomma». Mette l'accento sulla necessità di approfondire la questione faccia a faccia anche Andrea Rovelli, capogruppo del Pdl: «Dovremo capire quale sia il percorso che intende fare - ha commentato – e quali siano i tempi. Ci ripromettiamo di riunirci con tutto il nostro gruppo il prima possibile. Ribadisco il massimo rispetto per Busnelli e per la sua scelta, però bisognerà organizzarsi».
Anche se, per ora, Rovelli non vuole nemmeno pensare a possibili nomi nuovi per l'eventuale, futuro presidente del Consiglio comunale: «Mi sembrerebbe irrispettoso porci adesso il problema di una sostituzione – ha puntualizzato oltre che superfluo perché, nei fatti, le dimissioni non sono state formalizzate ma si parla solo di intenzioni». Il tema che ha risvegliato gli animi della politica cesanese dalla calma – complice l'estate delle ultime settimane sarà certamente al centro della riunione di maggioranza che il sindaco ha annunciato per lunedì prossimo, 6 settembre. Il giorno dopo, martedì 7, è invece previsto l'incontro tra i capigruppo.
Sempre a pagina 16 leggiamo le reazioni del capogruppo del PD in consiglio comunale, Pietro Nicolaci “«Un metodo anomalo, fa pensare»”:
«Nulla da dire sull'esistenza di questioni personali, ma il metodo scelto sembra anomalo». Questa la riflessione del capogruppo del Pd cesanese, Pietro Nicolaci, in merito alla lettera di Franco Busnelli che sta risvegliando l'attenzione di tutti i politici cesanesi al ritorno dalle ferie estive. «Quello che trovo strano - ha spiegato - è che, invece di procedere direttamente alle dimissioni dall'incarico, si scelga invece di preannunciarne l'intenzione". Una mossa del genere può far pensare che dietro ci sia qualcosa di poco chiaro, che il presidente del Consiglio sia in cerca di risposte da parte del suo gruppo. Questa, ovviamente, resta una mia congettura».
Alla luce di questa analisi, il capogruppo del Pd si concede una lettura della stagione passata, riflettendo su come «in più di un'occasione, almeno quattro, il presidente del Consiglio sia venuto meno alle regole, con forzature che probabilmente sono da imputare non a lui personalmente ma al gruppo di centrodestra». «Potrei capire - ha concluso Nicolaci -se fosse stanco di "rimetterci la faccia" e fare da parafulmine alla maggioranza». Sulle modalità con cui Busnelli ha scelto di dar conto della sua volontà non si mostra invece sorpreso il sindaco: «Lo conosco da molti anni - ha spiegato Marina Romanò - è questo il suo modo di agire».
Ancora le reazioni dell'opposizione riportate a pagina 16 “«Se c'è valenza politica, prova che non sanno stare insieme»”:
«Se la scelta di Busnelli avesse una valenza politica, sarebbe ancora una volta la testimonianza che siamo di fronte a un "matrimonio di convenienza'». Mentre resta da capire se la volontà di lasciare l'incarico avrà una ricaduta reale, sono diverse le considerazioni sollevate dalla notizia della lettera indirizzata al sindaco dal presidente del Consiglio comunale. «Se le sue motivazioni sono legate a questioni strettamente private allora riguardano ovviamente solo lui - ha commentato Paolo Vaghi - Se a spingerlo, invece, ci fossero anche ragioni di tipo politico avremmo un'ulteriore prova di come questa maggioranza non sia capace di stare insieme, legata soltanto dalle segreterie dipartito».
Guardando a un'eventuale sostituzione, l'ex primo cittadino ribadisce la stima e l'appoggio al consigliere di «ViviCesano» Leonardo Guanziroli, già proposto dall'opposizione per il ruolo di presidente del Consiglio in occasione delle dimissioni che Busnelli aveva rassegnato a fine maggio:«Guanziroli è una persona moderata - ha spiegato Vaghi con un curriculum, anche morale, di tutto rispetto. Pensando alla maggioranza, invece, ritengo che uno dei nomi che, se proposto a suo tempo, avrebbe potuto trovare il sostegno anche dell'opposizione sia quello di Alfredo Spagnuolo».
A pagina 16 leggiamo “Cultura ed eventi allo staff del sindaco «Staremo a vedere»”:
Il Comune si riorganizza, nuove strade per la cultura. Le modifiche organizzative dell'ente, deliberate a fine luglio, mostrano in particolare una concentrazione in capo al sindaco e al suo staff delle attività non solo culturali, ma anche di promozione turistica e di organizzazione dei grandi eventi.«L'unica risposta possibile - si legge nella descrizione delle modifiche - in quanto consente di snellire la struttura delle unità organizzative e razionalizzare l'impiego delle risorse». «Staremo a vedere»,commentano le opposizioni, da sempre in prima linea nell'osservare le mosse dell'attuale Amminsitrazione in tema di cultura, a partire dal criticato scioglimento dell'Agenzia per il Turismo.
«Verificheremo passo passo quali risultati darà la riorganizzazione - ha spiegato Paolo Vaghi - L'ultimo anno ha visto un impoverimento sul piano culturale e ora rendere questo settore un tutt'uno con quello dei grandi eventi potrebbe essere ulteriormente riduttivo». «I casi sono due - ha affermato invece Pietro Nicolaci (Pd) - o si vuole dare slancio nuovo a questo settore finora un po' sminuito, oppure, non assegnandolo a una persona che se ne occupi nello specifico, lasciarlo un po' all'angolo. Si vedrà nei fatti»
Cambiamo argomento passando ai nuovi limiti imposti sulla Superstrada Milano – Meda “Superstrada, nuovi limiti e bizzarre contraddizioni”:
Continuano a far discutere i nuovi limiti di velocità comparsi ormai da circa un mese lungo la Superstrada Milano-Meda. Tra polemiche, multe, smentite e spiegazioni, l'unica certezza è che con l'arrivo di settembre e il ritorno a pieno regime dei flussi di traffico tra i Comuni della zona e Milano sarà a tutti gli effetti possibile giudicare quale impatto le restrizioni introdotte avranno sui nostri spostamenti da e per il capoluogo lombardo. Nel frattempo, non mancano - anche da parte dei nostri lettori - le segnalazioni in merito a qualche “incongruenza” relativa alle modalità in cui i limiti sono applicati e segnalati sulla tratta. Limiti che, lo ricordiamo, hanno fatto la loro comparsa in seguito a considerazioni sullo stato del manto stradale.
«La sicurezza è una priorità - hanno spiegato dalla Provincia di Milano- con l'asfalto in quelle condizioni non era possibile fare altrimenti». Proprio il maggiore o minore deterioramento della strada parrebbe essere all'origine delle «stranezze» sulla successione delle velocità consentite, che stanno lasciando sbigottiti gli utenti dell'importante via di collegamento con Milano. Angelo Giordano, presidente dell'Aido di Lentate, ha voluto segnalare - facendosi portavoce di molti - che «c'è un po' di confusione». In effetti, percorrendo ad esempio il tratto di Superstrada che - in direzione Como - collega Cesano e Lentate, non è facile districarsi tra un'indicazione e l'altra. Tanto per cominciare, per chi si immette sulla Milano-Meda a Binzago (in corrispondenza del «Motel dei Giovi») è piuttosto arduo scoprire che la velocità da tenere non dev'essere superiore ai settanta chilometri orari. Il cartello che lo indica, infatti, è stato piazzato proprio in corrispondenza dell'entrata ma lungo il lato destro.
Qualunque automobilista, impegnato a controllare l'arrivo di altri veicoli da sinistra prima di immettersi, difficilmente avrà la possibilità di accorgersi della presenza del segnale posto alla sua destra. Per trovare di nuovo un'indicazione che ammonisca a non superare i settanta all'ora bisogna aspettare l'uscita successiva. Proseguendo verso Meda, in tanti hanno notato la stranezza di poter percorrere a novanta all'ora il curvone nei pressi dell'uscita, verso Barlassina, per poi trovarsi improvvisamente di fronte un segnale che porta scritto «settanta» non appena ricomincia il rettilineo. Il limite sale di nuovo a ottanta chilometri orari, poi, tra le uscite di Lentate Sud e Lentate Nord: «In un tratto - ha fatto notare Giordano - piuttosto pericoloso per le curve in rapida successione». Un percorso, insomma, che si snoda in modo perlomeno bizzarro, ed è strutturato in maniera simile anche per chi viaggi nell'opposto senso di
marcia, da Lentate a Cesano.
Infine a pagina 15 troviamo un articolo intitolato “Difficile parcheggiare in centro,i commercianti: «Colpa dei lavori»”:
Lavori in corso da molti mesi, condizione di stallo negli ultimi tempi, posti auto che scarseggiano. Il commercio, nella zona di piazza Procaccini, pare risentire della situazione dei lavori che stanno interessando l'edificio della casa di riposo. A dare origine ai problemi maggiori, l'ingombro creato dalle impalcature sull'area di parcheggio adiacente cio della residenza per anziani, con la conseguente diminuzione degli spazi in cui poter sistemare i veicoli in viste delle compere.
«Il disagio è reale», ha confermato uno dei commercianti della zona, il titolare della cartoleria «Bacchetta magica» Giuseppe Carelli, il cui esercizio, in via Cesare Cantù, si affaccia esattamente sul parcheggio occupato dai ponteggi. «I riscontri negativi sulle vendite si potrebbero anche imputare al periodo di crisi - ha spiegato – Certo, però, capita quasi ogni giorno che i clienti entrino in negozio lamentandosi perché hanno dovuto faticare non poco per trovare un posto per la macchina o dicendo che spesso rinunciano a fermarsi e ad acquistare proprio a causa della difficoltà di trovare un parcheggio nelle vicinanze».
« L'area di sosta di piazza Procacciai ha aggiunto - tra gli stalli riservati all'Rsa e le macchine di noi commercianti risulta spesso quasi completamente occupata». A preoccupare gli esercenti è soprattutto la situazione dei lavori, che attualmente sono fermi: «Così la nostra condizione resta in sospeso - ha concluso Carelli - Non sapere quando ci potrà essere un'evoluzione contribuisce a creare nervosismo».
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