Rassegna stampa Cesano Maderno, 10-7-2010

sabato 10 luglio 2010 | , ,




Il flop dell'isola pedonale in centro, le ultime novità su Pedemontana, l'ennesimo litigio tra Pdl e Lega (questa volta sul CdA di Brianza Energia Ambiente) che fa tremare l'alleanza attualmente alla guida della Provincia, e la questione rincari relativa alla mensa scolastica nella rassegna stampa su Cesano Maderno di oggi, Sabato 10 Luglio 2010.

Iniziamo dalle reazioni, decisamente negative, all'iniziativa della Giunta che ha chiuso il centro storico nelle sere dello scorso weekend. Gabriele Bassani su Il Giorno - Monza e Brianza pagina 13. "Isola pedonale, dopo il flop il Comune fa retromarcia":

Cesano Maderno. Clamorosa retromarcia dell`Amministrazione comunale sull`isola pedonale in centro: dopo il flop della primo week-end sperimentale, il secondo in programma da ieri a domenica, in orario serale, è stato annullato. «Abbiamo fatto un esperimento, i risultati non sono stati quelli auspicati, ora stiamo studiando soluzioni diverse per le quali è necessario più tempo e così, per questo fine settimana abbiamo deciso di soprassedere», spiega il sindaco Marina Romanò. 


La quale difende comunque il tentativo effettuato lo scorso fine settimana che alla fine, proprio come anticipato, ha scontentato praticamente tutti a cominciare dai commercianti ed in particolare i titolari di bar, gelaterie e pizzerie, che si sono trovati le strade chiuse rendendo difficile ai clienti raggiungerli e per contro non hanno visto manifestazioni o attrazioni in grado di aumentare il flusso di persone. Venerdì e sabato sera nelle vie attorno al Palazzo Borromeo, chiuse al traffico, si è visto il deserto e i locali lamentano un dimezzamento degli incassi. Per contro ci sono state anche le lamentele di alcuni residenti che hanno avuto difficoltà a raggiungere le proprie abitazioni o a parcheggiare sotto casa. Di qui la decisione di cambiare registro e provare con una strada diversa. 
«Ho chiesto la collaborazione dei commercianti per farsi avanti con idee diverse e ho accolto la proposta di uno di loro, Matteo Giussani (titolare del panificio di via Garibaldi, ndr) di fare da coordinatore - aggiunge il sindaco -. Con le loro proposte siamo pronti a ritentare l`esperimento il prossimo fine settimana, tantopiù che in questo week-end è già prevista l`isola pedonale nel centro di Binzago». Giussani si è già messo in moto e, annuncia: «Ho ottenuto l`accordo di tutti i commercianti. Al sindaco ho chiesto di darci fiducia e di fare provare direttamente a noi. Dai colleghi commercianti ho raccolto tutte le proposte e le idee e insieme abbiamo messo a punto un programma con delle richieste che ora sono al vaglio della giunta e della Polizia locale. Al Comune non chiediamo nulla in termini economici, ci facciamo carico direttamente degli intrattenimenti, ma è fondamentale che questa iniziativa sia condivisa da tutti gli esercenti e che ciascuno faccia la propria parte per rendere più vivace ed interessante il nostro centro storico». Se tutto va bene quindi, l`isola pedonale tornerà da venerdì 16, stavolta con l`ok e la collaborazione di chi nel centro ci vive e ci lavora. 


Proseguiamo con Cristina Marzorati su Il Cittadino - Valle del Seveso, a pagina 3 "Centro storico chiuso alle auto, flop al debutto":

Un flop che fa pensare. Ha de­buttato in maniera negativa il pri­mo esperimento di area pedonale attorno alla centralissima piazza Esedra, un provvedimento voluto in particolare dal sindaco, Marina Romano ( i suoi commenti nel ser­vizio pubblicato in questa pagina), che nonostante il no della vigilia dei commercianti, è andata avanti per la sua strada e l'esito è stato un centro semideserto fatto salvo la serata di domenica grazie alla manifestazione "La più bella del mondo".
Amari i commenti di negozianti e resi­denti. Virginio Villa del "Teatro Cafè" af­ferma che: «I commer­cianti hanno fatto quello che potevano fare: tenere aperti i ne­gozi. Il problema è che la gente non è arrivata e poi i residenti erano piuttosto infastiditi dalla presenza di transenne per accedere alle loro proprietà». Addio per sempre all'a­rea pedonale? «No, la soluzione - propone Villa - potrebbe essere chiudere solo un pezzettino di via Borromeo», nello specifico il tratto compreso tra via San Antonio, che sarà aperta al traffico, e via Torraz­zo. Un'idea ora al vaglio dell'ammi­nistrazione comunale, che per que­sto finesettimana ha deciso di so­prassedere, rinviando a un'even­tuale richìusura al week-end dal 16 al 18 luglio.
«Approvo l'intenzione del Co­mune - commenta Dario Iacono del "Divino Cafè" - di sostenere questa iniziativa, l'area pedonale è solo un bene per la città di Cesa­no». «Il centro pedonale fino a mezzanotte - commenta Paolo Donghi con negozio in via Milano e vicino ai problemi delle famiglie residenti — non ha portato alcun be­neficio agli abitanti. Il problema è dopo mezzanotte e sino alle quattro del mattino quando arrivano le compagnie e il caos è insopportabile. Se il comune vuole l'area pedonale, ben venga, ma non serve a risol­vere il disagio delle notti insonni delle fa­miglie del centro».
In uno scenario così accontentare tutti è impossibile, ma a sal­vare il sindaco ci pen­sa proprio un com­merciante, Matteo Giussani della panet­teria di via Garibaldi, capace di mettere d'accordo tutti gli operatori del centro e di studia­re un'alternativa appetibile: chiu­sura di parte di via Borromeo, co­me avanzato anche da Villa, chiu­sura di piazza Vittorio Veneto (quella del monumento ai caduti), chiusura del tratto di corso libertà compreso tra via Dante e via Volta. «In contemporanea - incalza - ci saranno tante iniziative proposte da ogni singolo commerciante e poi sogniamo l'apertura del chiostro dell'oratorio dell'Angelo custode (in via Borromeo accanto all'ingres­so del palazzo da piazza Esedra)».


Sempre Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 3, riporta il parere del Sindaco Romanò «Poca collaborazione con i commercianti»:

«Tutti contro uno, uno contro tutti». Riassume così ii sindaco, Marina Romanò, l`esito purtroppo negativo dei primo fine settimana di chiusura dell`area centrale, una sperimentazione di area pedonale lungo le vie Borromeo, San Antonio, IV Novembre, Torrazzo, piazza mons. Arrigoni, parte di via Milano e piazza Esedra, in quest`ultimo caso si è trattato di un`estensione del giorni di chiusura alle auto. Il primo cittadino non vuole trovare colpevoli, ma sottolinea come: «Sia mancata la collaborazione dei commercianti. Certo c`era stata una riunione in precedenza, i negozianti si erano rifiutati, e così l`iniziativa è partita dal comune ed è stata boicottata. L`intenzione era vivacizzare il centro, spingere in particolare i bar a proporre delle iniziative, così non è stato, eppure paradosso lo scorso giovedì 8 luglio ci è stato chiesto, e lo abbiamo fatto, di chiudere un tratto di corso Libertà unendo gli intenti di diversi commercianti. 
Questo fine settimana (sabato 10 e domenica 11 luglio) non chiuderemo il centro, ci prendiamo sette giorni di tempo. Matteo Giussani della panetteria di corso Garibaldi si è detto pronto a fare da collante e speriamo che finalmente si riesca a fare una cosa normale, già adottata in tanti comuni: chiudere strade e piazze e far spazio a manifestazioni». Intanto i residenti si lamentano. Romanò sperava che riducendo l`accesso ad auto e motorini gli abitanti dei centro sarebbero stati più tranquilli: «Così non è stato e così incontrerò una rappresentante delle famiglie di via Milano-piazza Della Pace». 


Ancora Cristina Marzorati a pagina 3 del Cittadino - Valle del Seveso, questa volta su nuove aree che potrebbero sperimentare il blocco "Binzago e Molinello pronte allo stop delle auto":

Se in centro attorno ai palazzi storici i negozianti non approvano l`area pedonale proposta dall`amministrazione comunale, nelle frazioni il clima è diametralmente opposto e Binzago e Molinello sono pronte allo stop alle auto. La notizia di Binzago era già nota, riportata addirittura dal periodico degli "Amicì di Binzago", in cui si sottolineava come diversi negozianti avessero scritto in comune per ottenere la chiusura di alcune strade e far spazio così a manifestazioni e appuntamenti di piazza. Il sindaco è più che entusiasta di questa idea: «C'íncontreremo nei prossimi giorni per definire i dettagli - precisa Marina Romanò - e nella stessa sede chiederemo esplicitamente che tutti siano d`accordo, noi non ci opponiamo alla voglia di fare di nessuno, anzi ci fa piacere che nelle frazioni si esprima il desiderio di tenere vivo il loro piccolo centro, ascoltiamo chiunque abbia voglia di farci proposte». 
Come San Pio X ad esempio che come Binzago sogna il cuore della frazione libero dalle macchine, per far spazio nei fine settimana o in determinati giorni a tante iniziative. «In entrambi i casi - prosegue il primo cittadino - non sono ancora state definite le date di chiusura e soddisfatti i corrispondenti atti amministrativi, ma è certo che nei prossimi giorni si definiranno tempi e modi, comunque fa pensare che in centro non si riesca a fare la stessa cosa» dove si concentrano le principali attività commerciali dei territorio e ci sono punti d`attrazione importanti come il bel palazzo Borromeo e la suggestiva piazza Esedra. 


Conosciamo la questione Pedemontana e il relativo ricorso al Tar promosso dai cittadini di Seveso, Bovisio e Cesano. Leggiamo il comunicato congiunto dei Comitati Cives di Bovisio Masciago, Noi per Cesano e Cives di Seveso pubblicato su informaZona a pagina 46:

I comitati locali Cives di Bovisio Masciago (cives.bovisiomasciago@gmail.com). "Noi per Cesano" di Cesano Madcrno (www.noipercesano.it.) e Cives di Seveso (civesseveso@libero.it), su invito di Pedemontana hanno partecipato il 24/06/2010 a Milano ad un primo tavolo di con­fronto con la Società Pedemontana, ove hanno esposto le proprie fattibili soluzioni per addivenire ad una modifica migliorativa della tratta autostradale B2 della Pedemontana. In tale sede i Comitati hanno espresso la loro più ampia disponibilità a risolvere comunemente le gravi problematiche che il passaggio dell'autostrada comporterà sui territori attraversati, sulla base della corretta e puntuale applicazione delle prescrizioni e raccomandazioni impartite dal Cipe, senza peraltro un aggravio dei costi stabiliti.
Società Pedemontana ha chiuso violentemente i "caselli dell'ascolto" e, invece di affrontare il pro­blema, ha preferito esprimere una preventiva e provocatoria sentenza dettata dalla fretta e dall'oppor­tunismo, dichiarando che le eventuali modifiche al progetto deriveranno unicamente dal recepimento di "imposizioni politiche, piaccia o non piaccia!". Questo atteggiamento arrogante ci induce a proseguire e perseguire con ancora più determinazione e convinzione la discussione del ricorso amministrativo presentato al Tar Lazio, per far valere i nostri diritti con consapevolezza e responsabilità, "piaccia o non piaccia!"


Sempre su Pedemontana, Cristina Marzorati a pagina 2 del Cittadino - Valle del Seveso scrive "Da Pedemontana nessuna elemosina":

Nessuna elemosina da Pedemontana. Non ci sta il sindaco, Marina Romanò, ad accogliere la proposta avanzata dall`assessore provinciale, Franco Giordano, di destinare al Comune all`ombra di palazzo Borromeo quattordici milioni e duecentomila euro dei sessanta milioni di euro totali da distribuire ai comuni della B2, somma prevista per aver dovuto rinunciare all`interramento del tragitto autostradale. Il no è stato formalizzato da una lettera firmata dai capigruppo di maggioranza e non da tutta l`opposizione, nessuna polemica semplicemente non erano presenti o sono usciti dalla riunione dei capigruppo. L`argomento martedì 20 luglio sarà oggetto di una discussione in consiglio comunale. In parallelo alla questione economica sul piatto c`è il piano sovracomunale del traffico. I sindaci sono stati chiamati in Provincia giovedì mattina per un confronto prettamente tecnico con aggiornamento a lunedì 26 luglio, data in cui ogni singolo comune sottolineerà le proprie richieste per una viabilità fruibile. Cesano Maderno e Lentate sul Seveso sono sulla stessa linea chiedendo la riqualificazione della Nazionale dei Giovi, inoltre si spera che sarà accolta la richiesta di Emanuele Galimberti sindaco di Bovisio: effettuare i rilievi sul traffico in Milano-Meda anche la sera e, non solo la mattina. 
Diossina - Oggi, sabato 10 luglio, sono trascorsi trentaquattro. anni da quando dall`Icmesa fuoriuscì la nube di diossina che cambiò per sempre il futuro di Seveso e in generale di quest`area di Monza e Brianza. Tutto ciò cosa c`entra con Pedemontana? La paura dell`inquinamento torna prepotentemente con autostrada. Nel progetto definitivo si prevede di toccare il Bosco delle Querce, dove si trovano le vasche che contengono il materiale inquinato del 1976. A rammentarlo sono le associazioni di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile", che in occasione dell`anniversario dicono la loro sottolineando che: «Il presidente di Monza e Brianza, Dario Allevi, e i sindaci della B2 devono preservare quest`area». Una presa di posizione che parte dal Comitato interministeriale per la programmazione economica. «Che prescrive a Pedemontana - scrivono le associazioni in un comunicato - di realizzare ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina, inoltre nell`eventualità che i lavori coinvolgano il "Bosco delle Querce", si prescrive il controllo ambientale della falda e dei depositi acquisito il parere favorevole dell`Asl, ma comunque il Cipe detta che per lo svincolo di Meda le opere accessorie e i cantieri siano tutti fuori dall`area del Bosco». 


Passiamo quindi alla questione rinnovo del CdA di Brianza Energia e Ambiente e i suoi riflessi sull'alleanza Pdl - Lega. Gabriele Bassani su Il Giorno - Monza e Brianza a pagina 13 "La guerra delle poltrone fa tremare l`alleanza Pdl-Lega":

Dopo il blitz per il rinnovo del Consiglio d`amministrazione di Brianza energia ambiente, andato per traverso a molti esponenti di spicco di Lega e Pdl, c`è chi è pronto a rimettere in discussione tutte le giunte di coalizione in Brianza, persino quella provinciale. Ha suscitato un vero e proprio terremoto l`elezione del Cda di una delle più importanti aziende pubbliche brianzole, Spa nata nel 2004 dalla trasformazione del Consorzio nord Milano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che gestisce oggi il servizio in una ventina di comuni, tra soci e non. Una elezione che sarebbe avvenuta senza alcun accordo, almeno ufficiale, tra i vertici dei due partiti di maggioranza rappresentati nelle quote dei comuni. Così da far arroventare tra l`altra sera e ieri mattina, i telefoni sia in casa Lega che in casa Pdl, con quest`ultimo che ha deciso di portare l`argomento all`ordine del giorno del coordinamento regionale svoltosi giusto ieri pomeriggio e con la Lega Nord che potrebbe trovarsi la spinosa questione tra i temi del congresso provinciale in programma oggi a Monza. 
Il nuovo Cda è stato votato solo da una parte dei sindaci, equivalente a circa il 52% del capitale sociale (presenti Meda, Desio, Seveso, Nova Milanese, Limbiate, Solaro e Varedo, curiosamente assente, tra gli altri, anche il rappresentante del socio di maggioranza relativa, ovvero la Provincia di Monza) e ha riconfermato ancora una volta nel ruolo di presidente Alcide Copreni. Nel ruolo di vicepresidente è stato eletto Giuliano Ghezzi, come rappresentante della Provincia, in quota Pdl. Altri consiglieri sono Pierangelo Merati (di Muggiò, anch`egli in quota Pdl), Giorgio Spadola (di Limbiate, Pdl) e Silvio Boselli (di Nova Milanese, Pd). 
Una votazione che ha mandato su tutte le furie il senatore Cesarino Monti ma non solo lui. «È stata condotta un`operazione squallida, non c`è stato nessun accordo e anzi non si è nemmeno mai aperto un tavolo delle trattative e sfido chiunque a dire il contrario. Le indicazioni erano chiarissime, ovvero quelle di rinviare l`assemblea in attesa di un accordo e mi è stato confermato personalmente da Elena Centemero, coordinatrice provinciale del Pdl, che lei stessa ha chiamato i sindaci per invitarli a disertare l`assemblea in mancanza di un`intesa. Ma qualcuno evidentemente ha voluto fare di testa sua. A questo punto però diventa difficile andare avanti senza un minimo di coordinamento tra i partiti. La situazione è insopportabile e mi fa specie anche che qualcuno del centrosinistra abbia avallato questa operazione, voglio sperare almeno che anche in questo caso lo abbia fatto senza il consenso dei propri vertici provinciali».  
La via d'uscita? «Come minimo un azzeramento di questo Cda». Nel pomeriggio di ieri il presidente di Bea Spa, Alcide Copreni, non è stato raggiungibile per avere un suo racconto e un suo commento sui fatti. La coordinatrice provinciale del Pdl, Elena Centemero è stata impegnata a lungo in riunione nel coordinamento regionale, di cui Roberto Alboni, vieeeoordinatore Pdl della Brianza, aveva annunciato nel primo pomeriggio la convocazione, confermando il suo stupore misto a disappunto per quanto accaduto ma rimandando le considerazioni proprio al termine del vertice lombardo del partito. 


Sullo stesso argomento Cristina Marzorati a pagina 32 del Cittadino - Edizione Brianza Nord, scrive "Brianza energia ambiente: rinnovo direttivo Cesarino. Monti: «Azzerare il cda»":

Nella gestione dei rifiuti la Lega Nord rimane alla finestra e il Pdl si spacca. Fa discutere il nuovo direttivo di Bea (Brianza Energia Ambiente spa) con sede a Desio, che si occupa del forno inceneritore e in generale della gestione delle differenti tipologie di rifiuto. Se presidente è ancora una volta Alcide Copreni, che inizia così il quarto mandato alla guida della società in quota al Pdl (in passato era espressione del centrosinistra in particolare del sindaco di Cesareo Maderno Gigi Ponti), il vero terremoto sono stati gli altri nominativi tutti esclusivamente del Popolo della libertà. Prova ne è il vicepresidente Giuliano Ghezzi, capogruppo Pdl in consiglio comunale a Monza, ancora i consiglieri che affiancheranno Copreni sono Pierangelo Merati di Muggiò, ex assessore Dc a Monza, oggi in quota al Pdl, da Limbiate arriva Giorgio Spadola già consigliere comunale Pdl, a "movimentare" il monocolore ci pensano le opposizioni, che hanno proposto Silvio Boselli Pd. 
La Lega Nord come ha reagito? Il senatore Cesarino Monti parla senza mezzi termini di colpo di mano. «Giovedì sera - dichiara riferendosi allo scorso 8 luglio - Pdl, con questo intendo la coordinatrice di Monza e Brianza Elena Centomero, e Lega Nord avevano deciso di rinviare la nomina del direttivo di Bea, qualcuno non ha seguito le linee di partito. Oggi (sabato 10 luglio) durante il congresso provinciale della Lega avanzerò la richiesta dell'azzeramento del Cda. La Brianza non si può governare in questa maniera, siamo pronti a dare una mano al Pdl, alla Centemero a fare pulizia al suo interno, noi vogliamo il bene della Brianza, non possiamo governare con questa gente, piuttosto andiamo a casa».  


Concludiamo infine con un articolo firmato da Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 3 "Servizi scolastici, peso più lieve per le famiglie. Dalla giunta 50 mila euro per abbattere le rette":

Cinquantamila euro dell`avanzo d`amministrazione da destinare all`abbattimento, del costo del servizio mensa a carico delle famiglie. Questa la decisione della giunta Romanò in merito a uno degli argomenti più discussi del suo mandato: l`aumento del buono mensa previsto per il settembre prossimo. La notizia aveva provocato la protesta in particolare del Comitato genitori dell`elementare "Rodari" di Molinello, che facendosi portavoce del resto della popolazione scolastica, aveva chiesto al comune di mantenere invariatò il prezzo del pasto, una condizione impossibile come sosteneva l`allora assessore alla pubblica istruzione Claudio Scolari alla luce di un netto miglioramento del servizio, dovuto in particolare a nuovi alimenti di natura biologica e di alta qualità. 
Una sfaccettatura che non aveva frenato la rabbia di mamme e papà, arrivati a chiedere un consiglio comunale aperto, mai convocato. L`argomento è stato più volte oggetto del dibattito in consiglio comunale e durante la seduta di discussione del bilancio consuntivo 2009, in cui si è registrato un avanzo d`amministrazione, le opposizioni hanno chiesto di ridurre la pressione sulle famiglie, proponendo di abbassare di 20 centesimi il costo di ogni singolo buono pasto, che moltiplicato per i 300 mila pasti serviti ogni anno dalla mensa, ammonta a 60 mila euro da attingere dall`avanzo disponibile. Oggi Fabio Pometto, assessore al Bilancio, annuncia: «Si è scelto di destinare, 50 mila euro dell`avanzo disponibile all`abbattimento del costo del servizio, ma soltanto lunedì prossimo, 12 luglio, in giunta si deciderà con che modalità». Al vaglio ci sono tre ipotesi: abbattimento per tutte le famiglie pari a una decurtazione di 17 centesimi per pasto per un risparmio mensile di 3 euro, abbattimento solo per chi beneficia delle fasce Isee o una suddivisione equa tra fasce Isee e famiglie che non hanno problemi economici.


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