La "nuova" giunta comunale, le presidenze di ASSP e SIB, la bocciatura della proposta dell'opposizione di installare impianti fotovoltaici e le proteste per la nuova fermata della linea Brianza Trasporti nella nostra rassegna stampa odierna, composta di articoli trovati, come sempre al martedì, sul Giornale di Seregno.
Iniziamo con la questione Giunta comunale, a pagina 16 "A sorpresa Franco Busnelli viene rieletto a Presidente":
A sorpresa, giovedì scorso, è stato lo stesso capogruppo del Pdl, Andrea Rovelli (c'è chi lo dava come più papabile candidato nel ruolo di presidente del Consiglio comunale) a ricandidare a nome del suo gruppo a tale ruolo, Franco Busnelli. Sorpresa in aula nelle file dell'opposizione che ha scelto di lasciare l'aula durante la votazione. «Non è per mancanza di responsabilità o sfiducia nei confronti di Franco Busnelli - ha precisato Paolo Vaghi (Gruppo autonomo) - ma per la stessa rassegnazione che invade la città dopo atti come questi. Mi sembra di essere di fronte non più a una minestra riscaldata, ma a una ribollita, visto che è la terza volta che si cerca di rinominare Busnelli a presidente dopo i due tentativi falliti. Credo che siamo di fronte a una maggioranza tenuta insieme da un collante speciale che si chiama «potere». Mi pare che la politica nuova di cui questa Amministrazione aveva ventilato all'inizio del mandato sia una bufala». Chiarezza e coerenza sono i termini usati dagli altri capigruppo di opposizione, giustificando l'uscita dall'aula consiliare durante la votazione. «Per una questione di chiarezza la maggioranza dimostri di avere i numeri a sufficienza per eleggere il presidente», ha chiosato Pietro Nicolaci, capogruppo Pd. Con 18 voti a favore e una scheda nulla (su 19 votanti), quindi, Franco Busnelli è tornato a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio comunale. «Le mie dimissioni non sono state richieste dal Partito - ha voluto chiarire Busnelli - ma sono state un atto volontario. C'era una crisi istituzionale, quindi c'era bisogno di chiarezza. Ora la situazione è stata chiarita, quindi ho accettato la mia ricandidatura».
Ancora riguardo alla "nuova" Giunta, a pagina 16 "In aula la nuova Giunta, scontro con l'opposizione":
Da dieci a otto assessori, una distribuzione diversa delle deleghe, una «new entry», è questa la nuova macchina amministrativa che affiancherà il primo cittadino, presentata ufficialmente nel Consiglio comunale di giovedì scorso. Dopo le acque agitate delle scorse settimane, giovedì 10 giugno il Consiglio comunale si è riunito al completo, con l'elezione del presidente, ruolo - a sorpresa - ritornato a Franco Busnelli, e la presentazione della nuova Giunta. «Con questa nuova squadra - ha detto il sindaco Marina Romanò - siamo pronti a rimetterci al lavoro».
Ecco i nomi e le cariche: partiamo dalla new entry, Alessandro Soliman, cesanese, Pdl, con delega allo Sport e alle Politiche giovanili; i restanti sono nomi già noti: Giorgio Avataneo, delega ai Servizi demografici, Identità e Tradizioni locali, Gemellaggi; Luca Bonfanti, Lavori Pubblici; Fabio Pometto, Risorse economiche, Umane e Tecnologiche; Giuseppe Mazzacuva, Ambiente, Verde, Ecologia e Parchi; Marcello Mitrano, già con delega agli Affari generali e Grandi Eventi, aggiunge la delega all'Istruzione, mentre Giovanni Spagnuolo, perde la delega alla Cultura e prende quella ai Servizi sociali. In ultimo Fabrizio Bonafede, già con delega alla Pianificazione territoriale, aggiunge l'incarico di vice-sindaco.
Alla lettura dei nomi, immediate le interrogazioni dell'opposizione dirette soprattutto al chiarimento per il «reinserimento dei due assessori, Giovanni Spagnuolo e Giuseppe Mazzacuva, dopo che il sindaco aveva rimosso il loro incarico - hanno dichiarato da Pietro Nicolaci (capogruppo Pd) ad Alessandro Scaglione (capogruppo Idv) - a causa di un rapporto di fiducia venuto meno, lasciando fuori un assessore valido come Claudio Scolari. Vogliamo chiarezza», hanno tuonato. «Tanto rumore per nulla - ha rincarato la dose Nicolaci - alla fine ci troviamo al punto di partenza con l'unica nota positiva della riduzione del numero degli assessori da 10 a 8, da noi sostenuta da sempre. A questo punto mi chiedo se tutta questa crisi aveva un senso. Si è presa in giro la gente. Ritengo che ci sia una crisi profonda nel rapporto tra Lega nord e Pdl e purtroppo - ha concluso Nicolaci - credo sia l'inizio e non la fine della crisi. Non avete idee sufficienti per fare il salto di qualità». Le critiche sono arrivate anche dagli altri capigruppo, parlando di «mancanza di sensibilità nei confronti della città, di immobilismo», ha sottolineato Vittorio Costantini, Insieme per Cesano, mentre Leonardo Guanziroli, Vivi Cesano, ha chiesto «spiegazioni su quale credo politico stia seguendo questa Amministrazione perchè non si capisce». Un giudizio in merito è stato espresso anche da Luigi Rovelli, Gruppo Indipendente, che, rivolgendosi al primo cittadino, l'ha esortata «ad allungare la spada di Alberto per pulire il presente dal ciarpame. Sindaco - ha detto Rovelli - è ancora in tempo a dare dignità al suo ruolo amministrativo».
Dopo tutti i commenti dell'opposizione, la parola è passata al primo cittadino che, con tono deciso, ha voluto rimarcare alcuni punti, prima di tutto sottolineando che «non si deve parlare di "crisi" - ha detto il sindaco Romanò - ma di chiarimento politico. La mia squadra è nuova, si è dovuta formare cammin facendo. Dopo nove mesi si è resa necessaria una verifica all'interno di questa coalizione, dove alcune scelte non hanno trovato concordanza. Ora, però, siamo pronti a ripartire con una squadra nuova. In questo frangente la città non ha subito danni, poiché grazie ai suoi dipendenti, la macchina comunale ha sempre lavorato egregiamente». In merito al reintegro dei due assessori Mazzacuva e Spagnuolo, «fra noi c'è stato un profondo chiarimento, abbiamo posto le basi per un rapporto fiduciario», ha detto il sindaco.
Le nomine delle società partecipate dal Comune sono trattate in un articolo a pagina 17 "Un seregnese per Assp, un lissonese per Sib"
«Un incarico nuovo, sicuramente stimolante, che accrescerà le mie conoscenze». Così l'avvocato Andrea Giovanni Viganò (nella foto), seregnese, commenta la sua nomina a presidente di Assp. Il nuovo Consiglio di amministrazione dell'Azienda servizi speciali pubblici, con sede in via Novara, è stato nominato ufficialmente settimana scorsa. Oltre al presidente Viganò, gli altri due componenti del Cda saranno Marco Farina, residente in città, e Marco Fossati, di Lissone. Viganò vanta una carriera di tutto rilievo in ambito forense: revisore dei conti del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e della Fondazione Forense, è stato per due mandati presidente della Commissione degli esami di Stato degli avvocati in Corte d'appello a Milano. «La nomina è arrivata un po' a sorpresa – ha spiegato Viganò, 51 anni - spero di riuscire a svolgere nel migliore dei modi il compito: un incarico delicato, sia per il ruolo dell'azienda, sia per la situazione generale delle società partecipate. Questa settimana prenderò visione della situazione. Nel primo Cda di venerdì proverò a capire quale taglio dare al mio ruolo. Indipendentemente dal futuro delle società partecipate, che potrebbero andare incontro a una maggiore semplificazione, esse rappresentano comunque un supporto indispensabile». Come componenti del collegio sindacale sono stati nominati Italo Vitale (presidente), Rosita Francesca Natta e Stefano Aldovisi. Componenti supplenti sono Luigi Galimberti e Antonio La Rocca. Il Cda resterà in carica per la durata di tre esercizi. Nuova nomina anche per la Sib: il presidente è Domenico Pacicca, coordinatore del Pdl cittadino, ex consigliere comunale e responsabile di segreteria degli assessorati regionali allo Sport, al Commercio e all'Ambiente. Attualmente Pacicca, lissonese, è responsabile di segreteria per l'assessorato alla Cultura della Regione.
Le reazioni dell'opposizione alle nomine delle società partecipate nell'articolo a pagina 16 "Restituite Cesano ai cesanesi":
«Restituite Cesano ai Cesanesi», con questa frase Pietro Nicolaci, capogruppo Pd, ha riassunto il punto di vista dell'opposizione di fronte alle nuove nomine nelle due aziende municipalizzate, Assp e Sib, rese note pubblicamente al Consiglio comunale di giovedì scorso. L'opposizione ha rivendicato l'importanza di avere persone che conoscano bene il territorio cesanese e che non siano «stranieri», ovvero di provenienza fuori dal Comune. «In Assp servono uomini di Cesano - ha ribadito Nicolaci - Sembra che oltre alle idee, all'Amministrazione comunale manchino anche gli uomini». Più diretto Paolo Alberto Vaghi, capogruppo Vivi Cesano, sottolineando lo stesso concetto: «Sembra che i pezzi da novanta cesanesi vengano risparmiati per giocare solo con le riserve "straniere". Forse credete che questa sia una partita che non meriti di essere giocata a Cesano in questo momento? Sembra che nessuno abbia fiducia in questa Amministrazione tale da salire su questa barca. Forse è in procinto di affondare? Abbiate il coraggio -ha chiosato Vaghi - di porre fine a questo teatro, Cesano merita senza dubbio di più». Non poteva non fare un richiamo calcistico Paolo Vaghi, Gruppo Autonomo, augurando a «questa squadra amministrativa, fatta quasi esclusivamente da stranieri, di ottenere gli stessi risultati ottenuti quest'anno dall'Inter, formata anch'essa da giocatori stranieri». Sulla questione nomine è intervenuto direttamente il primo cittadino, Marina Romanò, sottolineando che «la cosa più importante è aver concluso tutto nei limiti delle scadenze - ha detto il sindaco - Inoltre ciò che conta sono le competenze delle persone, è bene giudicare il loro operato dopo i fatti e non prima».
Sempre a pagina 16 leggiamo come e perchè la mozione della minoranza, che proponeva l'installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, sia stata respinta della maggioranza Lega-Pdl "Fotovoltaici, minoranza bocciata, la mozione «è superata»":
L'opposizione presenta una mozione sull'«installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici», la maggioranza la respinge, «poiché si tratta di un qualcosa di superato, di cui se ne sta occupando l'Amministrazione» ha spiegato Mario Oltolini, Lega nord. Un'ulteriore spiegazione del superamento di questa mozione arriva da Luca Bonfanti, assessore ai Lavori pubblici, sottolineando come «questa Amministrazione si sta già muovendo in questa direzione, attraverso azioni propositive che si possono vedere nella struttura della piscina comunale o nel progetto di realizzazione del parcheggio nell'area Bingo». L'opposizione non ha nascosto la delusione della bocciatura. «Quello che abbiamo chiesto all'Amministrazione attraverso questa mozione -ha detto Alessandro Scaglione, (nella foto), capogruppo Idv, a nome della minoranza - è stato un invito ad impegnarsi a porre in essere ogni iniziativa relativa alla messa in opera di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e ad iniziare un lento e progressivo passaggio ad un sistema di illuminazione alternativo, innovativo a basso consumo (led) con ulteriore possibilità di risparmio. Un progetto quest'ultimo che la precedente Amministrazione aveva avanzato. Non capiamo la bocciatura, visto che si sta proseguendo nella stessa direzione». Ha parlato di «bandi regionali ed europei a cui stiamo cercando di appellarci - ha aggiunto l'assessore alla partita, Giuseppe Mazzacuva - per vedere di aiutare le casse del Comune per installare questi impianti».
Infine, a pagina 17, le proteste per la nuova fermata dell'autobus "Proteste per la nuova fermata I cittadini: «Spostatela più in là»"
Si fa, non si fa, si fa ma in un altro posto. È durato tre giorni il balletto relativo alla realizzazione delle nuove fermate della linea Brianza Trasporti in via Don Luigi Viganò, all'altezza del civico 63.
Settimana scorsa, alcuni operai inviati dalla Provincia e da Brianza Trasporti hanno iniziato i lavori per costruire un marciapiede per la nuova fermata, davanti all'esercizio «Non solo fiori» e alla farmacia comunale n.3, sulla corsia in direzione Seregno, e all'azienda «Francesco Missaglia», sulla corsia in direzione Cesano centro. Gli spiazzi su cui stavano costruendo, tuttavia, sono proprietà privata: ecco spiegata la bagarre che si è scatenata tra i proprietari delle aree e l'assessore ai Lavori Pubblici Luca Bonfanti, al termine della quale si è arrivati alla decisione di eliminare quanto fatto fino a quel momento. «Quando siamo arrivate mercoledì mattina - hanno ricostruito le dottoresse Salimela Borgonovo e Renata Ventrella, della farmacia - ci siamo trovate davanti gli operai al lavoro. Noi non sapevamo nulla di quanto stesse succedendo. Fatto sta che per i nostri clienti ci sono stati disagi per tutto il giorno. Quindi è intervenuto il proprietario dell'area in cui erano in corso i lavori. Giovedì c'è stato un colloquio piuttosto acceso con l'assessore Bonfanti, e venerdì gli operai si sono rimessi al lavoro per ripristinare la situazione originaria».
«Avevano progettato di costruire la fermata in un'area privata, destinata al parcheggio dei nostri clienti - ha evidenziato Patrizia R. di «Non solo fiori» -. Per costruire e distruggere tutto nel giro di pochi giorni, tra materiali e attrezzature, ci hanno spiegato che hanno speso 6mila euro. E noi paghiamo».
«La scelta di quell'area per posizionare la fermata - ha sottolineato Bonfanti - era stata concordato da Brianza Trasporti e dalla Provincia insieme con la passata Giunta. Noi avevamo subito diversi ultimatum per realizzarla: avevano fissato un termine perentorio, superato il quale avevano minacciato di sopprimere l'intera linea. Evidentemente, una volta appurata l'impossibilità di fissare la fermata in quel punto, non abbiamo potuto fare altro che interrompere i lavori e riportare la situazione come in origine. La fermata verrà spostata verso il centro, in prossimità dell'edicola. I nostri tecnici ne stanno verificando la fattibilità in collaborazione con Brianza Trasporti e la Provincia».
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