Rassegna stampa Cesano Maderno, 27-5-2010

giovedì 27 maggio 2010 | , ,





Un solo articolo nella rassegna stampa di oggi, 27 Maggio 2010. Su Il Giorno – Monza e Brianza a pagina 13 Gabriele Bassani descrive il bilancio approvato lunedì 24 dal Consiglio Comunale di Cesano Maderno, in un articolo intitolato "«Una crisi senza precedenti». Il Comune stringe la cinghia":


Un fondo di 150mila euro per le famiglie svantaggiate toccate dalla crisi e massimo impegno nel contenimento dello spesa. «Rigore, rigore, rigore»: il ritornello più ascoltato in questi giorni a livello nazionale sul fronte dei conti pubblici, si applica alla perfezione all'analisi economica del bilancio del Comune di Cesano Maderno fornita l'altra sera, sul finire di un Consiglio comunale pieno di colpi di scena, dall'assessore alle Finanze, Fabio Pometto. Al voto, approvato all'unanimità da maggioranza e opposizione, c'era il bilancio consuntivo del 2009, che avrebbe dovuto passare entro il 30 aprile ma le note vicende hanno rinviato a fine maggio. I gruppi d'opposizione, che componevano l'ex maggioranza cambiata col voto del giugno scorso, hanno dato un voto favorevole come gesto di responsabilità. I conti dell'anno passato si chiudono con un avanzo consolidato di 389.824 euro, di cui 116.571 vincolati e 273.253 liberi. Proprio da questa quota la Giunta ha deciso di riservare i 150 mila euro che verranno utilizzati per la costituzione di un Fondo straordinario a favore dei cittadini che versano in condizioni svantaggiate. La restante parte verrà invece destinata in conto investimenti, così come raccomandato anche dai Revisori dei conti del Comune.
L'assessore Pometto è quindi passato a elencare una serie di fattori che danno un quadro piuttosto preoccupante dello stato di salute del bilancio comunale: una riduzione del 9% delle entrate, rispetto al 2008, a fronte di una riduzione dell'1% delle uscite, una riduzione del 30% della tesoreria, un aumento della rigidità della spesa corrente, un peggioramento nella velocità di riscossione delle entrate, una riduzione del 30% degli investimenti e un generico peggioramento del grado di copertura dei servizi a domanda individuale, quali asili nido, mense scolastiche, soggiorni climatici, con il rischio di pregiudicare l'esistenza di questi servizi o essere costretti a ridimensionarli.
Tra le poche note positive la riduzione del debito pro-capite, passato da 1.124 a 1.074 euro. Di qui l'amara considerazione dell'assessore: «La realtà cesanese, fatta di manifestazioni, di cultura, di iniziative, di contributi e di aiuti, di interventi massicci nel welfare, di fasce Isee ai minimi livelli e di tariffe per servizi estremamente ridotte è stata molto apprezzata e non si discute, ma calata nell'attuale contesto socio-economico, caratterizzato da una crisi senza precedenti, non può più essere sostenuta».


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