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Ne esce un'immagine tutt'altro che coesa dell'alleanza di centrodestra, sempre più simile ad un cartello elettorale creato all'unico scopo di vincere le elezioni e conquistare le poltrone, senza una vera condivisione di valori ed obiettivi politici. Situazione ben sintetizzata, almeno per Cesano, dall'editoriale di Luigi Losa sul Cittadino - Valle del Seveso dell'8 Maggio, a pagina 2:
“[...] Ma dentro e dietro la crisi di Cesano M. ci sono evidentemente questioni molto locali e che provengono da lontano, o quantomeno dal momento in cui Lega e Pdl nella primavera dello scorso anno hanno stretto un patto per dare l'assalto ad una delle ultime e più forti roccaforti del centrosinistra in Brianza, nella città in cui Gigi Ponti, in corsa per la presidenza della neo Provincia, aveva fatto il sindaco per 15 anni mietendo consensi e successi lasciati in abbondante eredità al suo successore Paolo Vaghi. Un assalto quello alla poltrona di sindaco da parte di Marina Romanò & co. all'arma bianca, quasi una presa della Bastiglia, una vittoria cercata a tutti i costi. Appunto a tutti i costi. Anche quelli di sorvolare su qualità e quantità di aspiranti consiglieri e assessori. Su programmi e idee di cosa fare. Sulla, e questo è uno dei nodi venuti al pettine, «spartizione» di poltrone importanti o meno che segue sempre alla conquista del Palazzo, chiunque sia il vincitore, qualunque sia il suo colore politico. [...]”
La Lega Nord di Cesano Maderno, come abbiamo detto, sembra seguire la posizione del Sindaco, ma anche Marina Romanò deve fare i conti con i suoi vertici di partito:
“[...] Questa volta il confronto sarà interno al Carroccio: lunedì 10 il sindaco dovrà rispondere delle sue scelte davanti a Leonardo Carioni del direttivo regionale dei Lumbard e Giancarlo Giorgetti, segretario nazionale Lega Nord. Sì arriverà a una soluzione? [...]” - Cristina Marzorati, Il Cittadino – Valle del Seveso, 8 Maggio 2010, pagina 2.
All'interno dello stesso articolo, troviamo parole di fuoco di Massimo Ponzoni, che spara ancora una volta a zero su Marina Romanò:
“ «Il problema di Cesano non è politico ma di rapporti. Il sindaco la scorsa settimana ha avuto un “colpo di calore” e ha tagliato fuori quattro assessori senza motivi veri e propri, ma solo in base a problemi personali. Non si amministra la città con i capricci, bisogna farsi carico delle responsabilità dei cittadini, per il bene dì tutti. Bisogna finire di giocare, oppure si va a votare» […] Il sindaco — conclude Ponzoni - parla di personaggi esterni alla politica, ma in realtà sono problemi personali, legati ad antipatie col capogruppo, col presidente del consiglio, col Pdl, alla base c'è mancanza di dialogo, il sindaco non può evitare confronti, non si può governare con i capricci, altrimenti si va alle elezioni. Bisogna finire di giocare» [...]” - Cristina Marzorati, Il Cittadino – Valle del Seveso, 8 Maggio 2010, pagina 2.
Sebbene nella giornata di venerdì 7 circolino insistenti voci di un accordo trovato tra le parti, con conseguente partecipazione del Pdl al consiglio di Lunedì 10, è proprio Ponzoni a far morire sul nascere le speranze al riguardo:
“[...] Con queste premesse è impensabile andare lunedì prossimo in consiglio comunale. Per questo nell'incontro di ieri si è deciso di optare per rinviare il dibattito in aula». Tant'è che ieri sera (venerdì 7 maggio) alle 17 è stata convocata d'urgenza una riunione capigruppo, in cui all'ordine del giorno c'era proprio il rinvio del consiglio. [...]” - Cristina Marzorati, Il Cittadino – Valle del Seveso, 8 Maggio 2010, pagina 2.
E infatti, nella mattina di Sabato 8 Maggio, uno scarno comunicato tratto dalla newsletter del Comune di Cesano Maderno recita:
“A seguito di richiesta scritta dei Gruppi Consiliari Lega Nord e PDL, le sedute del Consiglio Comunale, convocate per il 10 e l'11 Maggio 2010, sono rinviate a data da destinarsi. Apposita riunione dei Capigruppo, convocata per lunedì 10 Maggio 2010 alle ore 18.00, deciderà la data di convocazione.”
Insomma un altro rinvio, evidentemente causato dall'impossibilità nel trovare un accordo all'interno della maggioranza di centrodestra. L'analisi di quanto sta accadendo sembra piuttosto chiara: il Pdl e Lega Nord di Cesano sono ai ferri corti, e non è certo la prima volta nei dieci mesi di amministrazione Romanò. D'altra parte non deve stupire: nei vent'anni di governo Ponti-Vaghi il centrodestra cesanese è sempre stato diviso su tutto. Questi sono i risultati di una coalizione nata per il solo motivo di vincere.
Se fosse per i vertici cesanesi, la Giunta sarebbe già saltata probabilmente da tempo, ma lo scacchiere in cui Cesano si inserisce a livello provinciale ha spinto i vertici del Pdl brianzolo, nella persona di Ponzoni, a cercare di sanare la situazione. Di fronte all'impossibilità a trovare un accordo soddisfacente, però, l'unica scelta rimasta sul tavolo per evitare che salti tutto è il rinvio del consiglio comunale, nel tentativo di prendere tempo e cercare una difficile quadra. Tutto questo si inserisce nello scontro di potere tra Marina Romanò e Ponzoni stesso, alleati quando si trattava di condurre una campagna elettorale contro l'ex sindaco Vaghi e subito divisi una volta che quella campagna è stata vinta. E' noto che Ponzoni abbia imposto i suoi uomini all'interno della Giunta (su tutti, l'ormai ex assessore all'ambiente Mazzacuva), ed è anche noto come alcune decisioni prese in passato siano sembrate più ispirate dall'esterno (leggi Desio) che dalle necessità di Cesano Maderno (un esempio per tutti, la questione dello svincolo di Via Trento).
Cosa succederà ora? Verrà trovato un accordo? Il Sindaco reintegrerà gli assessori cacciati, nonostante li abbia definiti “evidentemente incapaci” e non si fidi più di loro? Se dovesse farlo, dovrebbe anche spiegarci cosa le ha fatto cambiare così repentinamente idea: credo che i cittadini si potrebbero preoccupare sapendo di essere amministrati da “evidenti incapaci”..
E se non ci fosse un accordo, ovviamente si andrà alle urne: si metterà cioè la città nelle mani di un commissario prefettizio fino alle elezioni, che probabilmente non potranno avvenire prima della prossima primavera. Una soluzione gravissima, che lascerebbe la Città senza una guida in grado di agire in modo efficace e tutto questo, a detta degli stessi protagonisti, per una questione di poltrone e di antipatie personali. Complimenti..
In tutto questo, i cittadini aspettano ancora il famoso “cambiamento” promesso da Marina Romanò in campagna elettorale. Anzi, a dir la verità aspettano che la Giunta faccia qualcosa, qualunque cosa, perchè in questi dieci mesi a parte litigi (alcuni per altro sublimi nella loro comicità) non si è visto nulla. O forse no, qualcosa si è visto, un ironico “cambiamento” rispetto al passato: a Cesano Maderno non comandano più i Cesanesi.
A data da destinarsi viene rinviata l'approvazione del bilancio consuntivo, che ricordiamo deve essere approvato entro il 30 Giugno pena il commissariamento della Città. A data da destinarsi viene rinviato anche il giorno in cui questa Giunta inizierà a lavorare per i cittadini invece che dedicarsi esclusivamente alle poltrone.
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