Rassegna: Il Cittadino del 3/11/2012

martedì 6 novembre 2012 | ,





Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 3 Novembre 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Inceneritore, l'ampliamento brucia ancora
Continua a tenere banco la scelta di votare per il via libera all'espansione dell'impianto di Desio Vaghi: «Troppi anni per il trattamento meccanico biologico». Monti: «Non è stata una scelta facile»

Se l'ex sindaco Paolo Vaghi fosse stato in consiglio comunale, come avrebbe votato l'Udc sulla questione Bea? «Avrei votato quello che aveva deciso il mio sindaco». A poco più di una settimana dal lungo consiglio comunale, in cui maggioranza e opposizione sono state chiamate a decidere il futuro del forno inceneritore, abbiamo deciso di raccogliere la voce di chi si è assentato dall'aula, di chi non siede tra i banchi del consiglio, ma rappresenta un partito di maggioranza. Inevitabile coinvolgere Vaghi, se non altro perché il partito che lui rappresenta, l'Udc, si è astenuto. «Io avrei votato rispettando la decisione del mio sindaco - ci ha detto venerdì mattina, quando l'abbiamo incrociato in via San Carlo - Insomma, bisognava prendere una decisione, non si poteva più aspettare. Il "Movimento cinque stelle" ha avanzato una proposta (Tmb, trattamento meccanico biologico), ma è fattibile solo in dieci anni, bisogna individuare un'area, noi avevamo bisogno di un intervento subito». In aula non c'era neanche Daniele Ceccarello capogruppo d'opposizione di "Un futuro per Cesano", uscito al momento della discussione di Bea: «Durante le serate di delucidazione e con la relazione fatta in commissione - dichiara Ceccarello - si è parlato di aspetti economici, ma poco della salute dei cittadini. Certo, abbiamo sentito la controparte (Gianmarco Corbetta del "Comitato no inceneritore") e dice che sarebbe un'industria di veleni, ma non abbiamo sentito i rimedi. La materia dei rifiuti è un problema delicato, per questo ho preferito non partecipare al voto». A Walter Monti, segretario Pd Cesano, abbiamo chiesto se per il partito (il voto in aula è stato favorevole) sia stata una scelta difficile, dopotutto Sergio Monti, consigliere Pd, in aula ha dichiarato: «Non nego che questo tema mi abbia provocato un mal di pancia»: «Non è stata una scelta difficile - sottolinea Walter Monti - avendo avuto occasione di parlarne in modo approfondito col sindaco». Ma nel programma elettorale c'era scritto altro, ossia incentivare il ciclo integrato dei rifiuti. «Non è incompatibile con quanto votato».
Altro partito, Sel, altra forte presa di posizione: un comunicato inviato alla vigilia del voto, in cui traspariva chiaramente la contrarierà al potenziamento di Bea. Eppure Massimiliano Bevacqua, capogruppo in consiglio di Sei, si è astenuto. «Astensione o contrarietà non c'è molta differenza - dichiara Renato Magni, segretario Sel Monza e Brianza - La scelta di astensione mi sembra una decisione in linea col comunicato».
Cristina Marzorati


L'EX SINDACO DELLA LEGA NORD ACCUSA
Romano: «Ma con me sarebbe stato diverso»

«Quand'ero sindaco, mi ero opposta a questo epilogo e adesso mi chiedo: se fossi stata ancora alla guida di Cesano, l'attuale maggioranza di Ponti, che all'epoca sedeva all'opposizione fatto salvo la parte di Comunione e liberazione, avrebbe votato a favore о contro il potenziamento del forno?». Non ci sta Marina Romano, capogruppo della Lega Nord e primo cittadino di centrodestra sino al giugno 2011, ad accettare il voto del consiglio comunale su Bea che porta la creazione di una società al 40 per cento privata e l'incremento dei rifiuti annui bruciati, (che passeranno da 60mila tonnellate sino a un picco massimo di 90mila tonnellate). «Il 31 dicembre 2010 scadeva il contratto che legava Cesano a Bea - ricorda Romano - io non volevo proseguire, ma andare in gara. Una posizione espressa ai funzionari comunali, che non fu mai tradotta in un atto da portare in giunta о in consiglio. Poi si sa, mi hanno fatta cadere in anticipo e i nomi di quei componenti della maggioranza sono tutti collegati a Bea». In che senso? «Andrea Copreni è figlio del presidente di Bea Alcide Copreni, Filippo Riccardi è il quasi genero di Copreni e ora è di "Vivi Cesano", lista che sostiene Ponti. Ancora Andrea Rovelli (capogruppo Pdl nel mandato Romano) era addetto stampa di Bea e Alfredo Spagnuolo, di professione commercialista, aveva sempre contatti con la società di Desio». Capitolo politico a parte, la pasionaria del Carroccio è convinta che la gente non si renda conto del futuro. «Parliamo di salute - prosegue - L'agosto scorso la Regione Lombardia, in un documento sottoscritto dal funzionario della direzione generale territorio e urbanistica, ha sottolineato che il potenziamento dell'impianto di Desio avrà ripercussioni negative sull'ambiente, ma siccome non risulta assoggettato alla procedura di Via, non può essere bloccato, ma si chiede di applicare misure di mitigazione». Romano cita poi un numero: «Gli impianti che esistono in Lombardia per lo smaltimento dei rifiuti, non soltanto sono sufficienti a soddisfare i bisogni delle realtà locali, ma c'è un surplus ossia un potenziale non sfruttato di 400mila tonnellate l'anno. Mi chiedo ancora: perché potenziare Desio?».
Cristina Marzorati


SPACCATURE
L'assemblea dei sindaci: ecco il voto

Il giorno dopo il voto del consiglio comunale di Cesano Maderno, gli undici sindaci soci di Bea si sono riuniti, per decidere sul potenziamento del forno inceneritore. Assente il primo cittadino leghista di Bovisio Masciago, la Provincia di Monza e Brianza, Muggiò e Leniate sul Seveso si sono astenuti, Desio ha detto no, il piano è passato. Questo significa che per vent'anni una società privata al 40 per cento, si occuperà dello smaltimento dei rifiuti di buona parte della Brianza. Il forno passerà dalle attuali 60mila tonnellate l'anno a quasi 90mila tonnellate bruciate. Forte il contrasto in casa centrosinistra, dove Gigi Ponti sindaco di Cesano e segretario provinciale del Pd ha votato in maniera diametralmente opposta rispetto a Roberto Corti, sindaco del Pd di Desio contrario al potenziamento.
Cristina Marzorati

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