Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi Sabato 11 Febbraio 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.
Scatto di Ponti, spunta Bevacqua
L'ex sindaco supera Romano e arriva in vetta alla classifica del nostro Totosindaco Proprio ora che si parla di lui come uomo della "grande coalizione" di centrosinistra
Gigi Ponti va m testa, Marina Romanò perde una posizione, ma è comunque sul podio, terzo è ancora l'ex assessore e parrucchiere Michele Santoro, al quarto posto si registra una nuova entrata con Massimiliano Bevacqua, nel Sei provinciale e candidato sindaco alle ultime comunali, infine quinto è ancora il commerciante Gianni Capone. Così questa settimana i nostri lettori hanno votato per il "Toto sindaco". Ponti, ex primo cittadino per diversi anni a Cesano Maderno, assessore provinciale a Milano con Penati e oggi segretario del Pd di Monza e Brianza, è balzato in testa col 42 per cento dei consensi. Una settimana fortunata per candidatura, reale, a primo cittadino della città per una maxicoalizione di centrosinistra. Pd, Udc, Sei, Idv, "Vivi Cesano" e "Movimento per le Alleanze civiche" gli hanno ufficialmente dato un "mandato esplorativo", per verificare se vi siano le condizioni per diventare il candidato di una coalizione così ampia. La risposta definitiva dovrebbe arrivare la prossima settimana e quindi inizierebbe finalmente la campagna elettorale per il centrosinistra. Romano, invece, rimane al momento alla finestra. Nonostante i no-strilettori col "Totosindaco" l'abbiano premiata, assegnandole il 31 per cento delle preferenze, lei non ha ancora deciso se correrà nuovamente per la poltrona di primo cittadino; intanto però si è "tirata addosso" le ire di fa-cebook, chiedendo esplicitamente di essere cancellata dal "Totosindaco" organizzato nella pagina dedicata a Cesano Maderno.«Già un mese fa avevo chiesto di cancellarmi dall'iniziativa - dichiara tranquilla - perché mi sembrava s'ironizzasse troppo sui nomi scritti. Allora nessuno aveva fatto niente, evidentemente solo oggi hanno trovato la mia segnalazione».Eppure per il nostro "Toto sindaco" le cose vanno bene per la pasionaria del Carroccio, a parte essere tallonata sul podio da Santoro. Il parrucchiere del Burghett ed ex assessore è al terzo posto con 1' 11 per cento dei consensi. Il suo futuro nella politica cesanese? Per ora è incerto, visto che la lista civica a cui ha aderito, la sua "Un futuro per Cesano", ossia "Cesano civica", pare esclusa dalla coalizione prò Ponti. Al quarto posto della classifica del nostro sondaggio tra gli elettori spunta un nome nuovo, ossia il giovane Bevac-qua delVillaggio Snia, votato dal 9 per cento di chi si è recato alla nostra speciale urna. Candidato sindaco alle ultime comunali per Sinistra ecologia e libertà, Bevacqua piace molto nella frazione in cui vive e anche ai cesanesi. Anche questa settimana c'è il commerciante Capone, che raccoglie altri voti scendendo però al 7 per cento dei consensi totali.Cristina Marzorati
L'INIZIATIVA DEL GRUPPO DI GIOVANI DAI 18 Al 25 ANNI
"Giovani per Cesano" con Agorà, un questionario per amare di più la città
Tre linee guida su cui pensare il futuro di Cesano. È la sintesi dello scambio di opinioni emerso nella serata «Compili-amo Cesano» promossa dall'associazione Agorà e dai Giovani per Cesano. Obiettivo dell'iniziativa di lunedì il confronto e la presentazione dei risultati del questionario preparato dai "Giovani per Cesano", che hanno deciso di prolungare il termine di raccolta fino al 15 febbraio. «Siamo tornati a casa- sono le parole di Andrea Barindelli, coordinatore del gruppo di lavoro- con un sacco di idee nuove da sommare a quelle che già avevamo per il manifesto che andremo a stilare e a presentare alla città. Siamo contenti del fatto che il lavoro di giovani come noi sia stato apprezzato da chi ha sicuramente più esperienza, questo ci ha permesso di ottenere un giusto mix di idee e proposte».Tre le linee guida emerse, a partire dal recupero dell'esistente: la valorizzazione delle risorse e del patrimonio di aree costruite già presenti. In seconda battuta il rilievo del volontariato, che deve essere supportato e costituire rete, seguito forse dall'indirizzo più importante: la decisione della vocazione della città. «In che direzione dobbiamo andare?» è la domanda che ci si è posti. Il manifesto che riassumerà le idee raccolte dal questionario, ma presenterà anche le idee dei 25 giovani tra i 18 e i 25 anni guidati dal presidente Gabriele Capedri. «Non ci costituiremo nell'ennesima lista civica- dice l'associazione, nata come apartitica- questo non preclude chiaramente ai soci la possibilità di candidarsi in altri partiti come singoli». «Il nostro lavoro - rimarca Alessandro Cazzaniga - comincia ad essere apprezzato. Non è frequente vedere giovani che sacrificano ben volentieri serate di divertimento per dare un contributo per rendere migliore la propria città. Mi auguro che i futuri amministratori comunali valutino idee e proposte emerse dai questionari».
DAL 14 FEBBRAIO
Corso libertà e San Carlo a senso unico per lavori
Le ultime settimane di febbraio si prospettano di passione per le centinaia di automobilisti che transitano lungo le strade cittadine. Tra il 14eill6epoitrail21eil24 due delle principali arterie di traffico saranno a senso unico di marcia, per consentire l'esecuzione dei lavori sulla rete idrica. In ordine cronologico il primo provvedimento, firmato dal comandante della polizia locale LucaTagli, riguarda corso Libertà, strada che dal centro cittadino collega alla Nazionale dei Giovi attraversando il passaggio a livello dell'ex stazione ferroviaria. Da martedì 14 a giovedì 16 compreso, tra le 8 del mattino e le 17.30, corso Libertà sarà a senso unico di marcia nel tratto compreso tra le vie Parini e l'incrocio semaforico di corso Roma Gli automobilisti potranno viaggiare dall'ex stazione in direzione del centro, ma non in senso opposto. L'introduzione del senso unico di marcia riguarderà poi via San Carlo, praticamente il principale accesso in città per chi proviene da Molinello, Seregno e in generale dalla superstrada Milano-Meda. Tra martedì 21 e giovedì 24 compreso, sempre nella stess fascia oraria, il lungo rettilineo diventerà a senso unico di marcia nel tratto compreso tra il semaforo di via Barbarossa, alle spalle di Parco Borromeo, e via Dei Mille.In questo caso i mezzi in transito potranno viaggiare in direzione di via Dei Mille quindi di Molinello, per chi arriverà dalla direzione opposta, dovrà ripiegare sulla parallela corso Garibaldi. In caso di maltempo o del proseguimento delle temperature rigide di questi giorni, che hanno ghiacciato diverse tubature dell'acqua, potrebbero slittare i tempi di modifica della viabilità delle due strade e l'avvio dei lavori sulla rete idrica.Cristina Marzorati
I RISULTATI
Sono350 i questionari per ora elaborati sui 400 raccolti, ma già si delineano idee per una nuova città.ViabilitàLa Pedemontana divide: da una parte chi la identifica come un'opportunità in vista di Expo e chi invece mette in primo piano l'impatto ambientale. Non convince la nuova stazione, soprattutto per la mancanza cronica di parcheggi e collegamenti con le infrastrutture. Durante la serata sono state rimarcate la pericolosità del vecchio passaggio a livello, la mancanza di sicurezza nel sottopasso di via Cesare Battisti e la necessità di stabilire un futuro dell'ex Pietro Secondi. Insoddisfazione per le condizioni delle strade tra buche, marciapiedi e, in questo periodo, la neve.BorromeoSe per il 50 percento degli intervistati dovrebbe diventare una location per convegni ed esposizioni, per l'altra metà, seguendo il filone del san Raffaele, dovrebbe diventare una sede di atti-vitàformative ad alto livello. A netta maggioranza la modalità di gestione: un affido temporaneo ad una struttura imprenditoriale specializzata.AmbienteSulla gestione del verde la soddisfazione arriva alla metà, con elogi e plauso, però, per il lavoro dei volontari del parco. In più direzioni, invece, le opinioni per il Seveso: dalla riqualificazione con la creazione di un percorso vita alla tombina-tura con la costruzione di parcheggi.AssociazioniI volontari delle associazioni godono della fiducia di coloro che hanno risposto al questionario, ma la difficoltà è la solitudine in cui vengono lasciate le associazioni. Rimane la proposta di organizzare più iniziative ed eventi.
Il giallo di Botti: lunedì funerali da povero
Saranno a carico del Comune di Desio. Resta il mistero sulle sue "ricchezze"
A più di un mese dalla sua scomparsa Gianfranco Botti riceverà una sepoltura. Lunedì mattina si terranno le esequie, alle 10, nella cappella dell'ospedale di Desio. Nonostante gli sforzi, arriva il funerale da povero per quest'uomo attorno al quale si è creato un alone di mistero.A sostenere le spese della piccola cerimonia sarà il Comune di Desio, e non quello di Cesano Maderno, perché in questo momento la salma si trova in quel territorio comunale.ASSOCIAZIONE SOMMELIER«Sarò certamente presente in veste di rappresentante dell'Ais - dichiara Sergio Bassoli, referente provinciale dell'Associazione italiana sommelier - eventualmente sul luogo della sua sepoltura provvederemo poi a fargli avere una piccola lapide. Non mi capacito ancora come sia possibile che lo Stato non riesca comunque a capire se Botti recepiva o meno una pensione. Possibile che nessuno si chieda come una persona che risulta nullatenente potesse vivere in un albergo a quattro stelle? In tutta la storia c'è qualcosa di poco chiaro - dichiara ancora - le ricerche degli organi competenti si sono fermate a un discendente che potesse pagare i funerali, assurdo che non abbiano approfondito con un indagine più accurata». Botti si è spento a 85 anni in completa solitudine, ma dopo aver conosciuto la sua storia sono in moltissime le persone che ne parlano, che giurano di averlo conosciuto, di averci parlato più volte o più semplicemente che chiedono conferma se effettivamente si tratti della persona che hanno in mente. Botti pare di fatto, ad oggi, essere nullatenente ma pagava regolarmente i conti sia dell'albergo che nella pasticceria in cui ogni giorno consumava i suoi pasti. L'Ais aveva sollecitato chi di dovere per sapere se ci fossero dei fondi per dargli almeno una degna sepoltura: «Purtroppo ci siamo scontrati contro un muro di gomma, non abbiamo i titoli per fare una simile ricerca e ci eravamo rivolti alle autorità di competenza perchè facessero accertamenti fiscali. Nessun risultato». Bassoli incredulo spiega ancora che alcuni corsisti di Ais hanno visto il defunto non più di tre mesi fa intento a parlare del suo coinvolgimento nella realizzazione di un oleodotto in Kazakistan.«Possibile che lavorasse per fama? - continua - Che dopo essere stato dirigente di aziende ed amministratore delegato non percepisse alcuna pensione? Adesso pare esserci anche una fattura di 3mila euro per un ricovero dello scorso anno in una clinica privata di Pa-derno Dugnano. Così abituato com'era a farsi curare solo in cliniche private non penso proprio possa trattarsi di un nullatenente».RESTA IL MISTEROIl mistero su che fine abbia fatto la presunta fortuna di Botti si infittisce: «Pagava regolarmente i suoi conti ma qui in realtà non si vedeva molto - spiegano dell'Hotel Parco Borromeo - sul suo passaporto c'era scritto che era nato a Galla-rate ma di lui noi sappiamo molto poco - del resto l'appartamento fa parte del complesso legato all'albergo, ed ha ingresso indipendente - era celibe, riservato, molto educato, da qualche sporadico scambio di parole si evinceva fosse uomo di cultura, che aveva girato il mondo».Gionata Panseri
Dove c'era l'erba... il cemento domina
Negli ultimi cinque anni le aree non ancora edificate e con pregi ambientali sono di fatto scomparse Lo denuncia uno studio di "Cesano per noi". Basta guardare a via Lazio, via Stelvio e a Pedemontana
"Là dove c'era l'erba ora c'è una città" diceva Adriano Celentano nella sua celebre canzone. È il caso di Cesano Maderno, che nell'ultimo decennio ha conosciuto una crescita esponenziale dei terreni riservati all'edilizia. Manuel Beck e l'associazione "Cesano per Noi" hanno fatto una fotografia dettagliata di quanto successo: quello che emerge fa pensare. Già nel 2007 l'Associazione aveva prodotto un fascicolo contenente una rassegna di aree cittadine non ancora edificate, tutte con almeno un piccolo pregio ambientale, per le quali si chiedeva la tutela in vista del Piano di governo del territorio che sarebbe stato approvato in consiglio comunale di lì a poco.«Sono passati cinque anni e su buona parte di quelle aree c'è una cementificazione già in corso, come nel caso di via Lazio, via Verbano Stelvio, via Volta- Ronzoni per il parcheggio della stazione nuova - spiega Beck, che poi prosegue nelTelencare i terreni segnalati allora e su cui invece è prevista edificazione negli anni a venire - via Asiago, via Manzoni Settembrini, via Turati, viale Umbria, via Campania, via Monte Generoso, via Ticino, via Serraglio Beato Angelico, più via Fabio Massimo per lo svincolo della Pedemontana. Ribadiamo che in quel fascicolo si parlava solo di aree con una certa valenza ambientale». Alla faccia della tutela.Nella seconda provincia d'Italia per densità di popolazione (seconda solo a quella di Napoli), Cesano occupa un triste settimo posto. Il cambio di passo in senso edilizio si verifica parallelamente all'aumento demografico. Esaminando i dati decennio per decennio, ad un sostanziale stallo che durava dai primi anni '70 fa da contraltare un boom partito nel 2001. Nel decennio 2001-2011 si è passati da 33.094 abitanti ai 37.540 del 2011: molti quartieri hanno cambiato volto; è il caso dell'area attorno alla Nazionale dei Giovi o del rione Punt de Fer, passati da un'alternanza di case basse e terreni incolti ad un agglomerato di condomini di quattro, cinque piani (stessa sorte per i prati di via Lazio ed adiacenti a via Rossini). Cesano sempre più simile ai comuni dell'hinterland di Milano. Beck non punta il dito su alcuna amministrazione in particolare, considerando che mai in nessun caso è stato fatto un miglioramento in senso di volumetrie ed indici di edificabilità. Il consumo di suolo è strettamente legato alla qualità della vita, ma in un periodo di crisi economica come questo è facile capire anche le motivazioni di chi preferisce un portafogli più gonfio ad un terreno non edificato. Ulteriore problema è che i Comuni, dopo la cancellazione dell'Ici, somigliano sempre più ad un cane che si morde la coda: per fornire servizi ai cittadini hanno bisogno dei costruttori e di nuove opere realizzate per coprire la voce "scomputo oneri di urbanizzazione". La speranza? Che aumentino le aree a protezione ambientale e che si preferiscano all'edificazione di terreni incolti le riconversioni di aree industriali dismesse e vecchi palazzi in disuso. Orizzonte possibile solo quando nella mente di persone e politici di turno "area verde" è sinonimo più di giardinetto fatto realizzare dal costruttore come compensazione, invece del prato che esisteva prima.Gionata Pensieri
SEI ASSOCIAZIONI A CONFRONTO: "VIVERE INSIEME"
Consumo di suolo, serate per capire
Nuova tappa del calendario di eventi di 'Vivere insieme: 6 associazioni per 1 percorso comune", organizzati con il contributo di "Libera, associazioni, nomi e numeri contro la mafia" da Oasi Lipu, associazione Consenso, Circolo culturale Don Bosco, Magister Ludi, Noi per Cesano e cooperativa Le Stelle. Mercoledì il centro Langer di via don Orione ha ospitato la proiezione del video-documentario girato da Marco Tessaro: "Tra agricoltura e biodiversità nel Parco Agricolo Sud di Milano". Si tratta di un video riguardante il forte consumo di suolo che oggi preme attorno alla metropoli milanese. Tessaro ha documentato l'esperienza di alcune aziende agricole del Parco Sud che stanno tentando innovative forme di resistenza contro la fame di suolo delle città: un'agricoltura attenta alla salvaguardia della biodiversità e con una forte connessione al contesto locale. Al termine della proiezione il dibattito è stato guidato da Paolo Pilerì, professore associato di pianificazione territoriale ed ambientale al Politecnico di Milano. Nel prossimo incontro, tema sempre il consumo di suolo. L'Associazione Cesano per Noi divulgherà proprio il risultato di una ricerca effettuata dai suoi soci incentrata sul caso di Cesano Maderno. Un lavoro (censimento) molto dettagliato La serata si terrà mercoledì 21 marzo nell'auditorium Disarò, in piazza Argoni.Gionata Pensieri
LE CIFRE
72,6%L'antropizzazione del territorio di Cesano Maderno raggiunge questa percentuale. Nel dato bisogna considerare la presenza in città dell'area naturalistica protetta gestita dalla Lipu di Cesano Maderno (l'Oasi Lipu).1,144 ettariL'estensione del suolo occupato dalla città. Un'area che è occupata da terreni destinati all'agricoltura solo per unapercentuale di poco inferiore al 14% (160 ettari).2010-2011Una decade fertilissima per l'edilizia a Cesano. Un'esplosione che se confermata anche in questo nuovo decennio provocherà l'esaurimento degli spazi a destinazione "verde" in 45 anni da oggi.3.000 abitanti per chilometro quadrato. Monza, il capoluogo, ha una densità abitativa di 3.700 abitanti per chilometro quadrato.6 ComuniSono i comuni che in provincia "vantano" un tasso di urbanizzazione superiore a Cesano: Bovisio Masciago, Lissone, Vedano, Barlassina, Meda e Verano.
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