Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 27 Dicembre 2011, sul Giornale di Seregno.
SACRA FAMIGLIA, PTCP
«COMPLETATE LA CICLABILE»
Il Ptcp della Provincia di Monza e Brianza è in fase di ultimazione e così l'associazione «Sacra famiglia» ha presentato una segnalazione. E' ormai diventato uno dei suoi cavalli di battaglia: il completamento del percorso ciclo-pedonale che metta in rete l'Oasi Lipu con altri tre siti d'interesse: i boschi di Sant'Andrea e in generale quelli di Misinto, la Polveriera di Solaro (sede del Parco delle Groane), Villa Posterla-Crivelli di Limbiate (sede di una scuola agraria). «I collegamenti ciclo-pedonali tra le aree di interesse naturalistico non solo sono spesso incompleti ma sono necessari interventi in grado di metterli finalmente in rete», si legge nella segnalazione invitata dall'associazione della frazione cesanese alla Provincia brianzola. La speranza è quella che la richiesta venga accolta e che si provveda a completare un'opera tanto voluta nel quartiere.
SEGUITO LO SFOGO DEGLI EX GESTORI DEL «CESANELLO CAFÈ»: «EPPURE VENIVANO SEMPRE ASSESSORI, CONSIGLIERI,...»
«PER IL COMUNE IL NOSTRO BAR NON ESISTEVA»
«Per l'Amministrazione non esistiamo. Così ci hanno risposto dal Comune. A questo punto ci muoveremo per vie legali»: la questione degli ex gestori del «Cesanello Cafè» continua ad essere irrisolta. Avevamo raccolto sul Giornale dello scorso 15 novembre lo sfogo di Cinzia Malengo , la lentatese che dopo aver pagato l'affitto per un anno senza avere un contratto per la gestione del locale del centro sportivo «Volpi», in via Col di Lana a Binzago, era stata sfrattata dall'«A.C. Cesano», «perchè eravamo abusivi». In effetti in quegli spazi non avrebbe dovuto esistere un bar, bensì la sede sociale dell'associazione sportiva. Interpellata sull'argomento il commissario prefettizio Adriana Sabato aveva dichiarato: «E' evidente che ci sono delle anomalie. Cercheremo di ricondurle nella legalità al più presto». E in effetti dopo l'uscita del nostro Giornale la Sabato aveva convocato la Malengo per capirci di più. Ma dopo più di un mese per l'ex gestore del bar è arrivata la doccia più fredda: «All'ennesima nostra telefonata per sapere come si era evoluta la cosa, dal Comune ci hanno detto: "Il commissario non vi deve dare alcuna risposta perchè secondo l'Amministrazione voi non esistete in quanto abusivi". Oltre il danno anche la beffa. La Sabato ci aveva promesso che avrebbe parlato anche con l'"A.C. Cesano". Quei locali sono di proprietà Comune. Ma a quanto pare non è stato chiarito niente. Mi sono sentita presa in giro». L'iter legale contro la società sportiva è comunque già partito da tempo, come ci ha spiegato la stessa Malengo: «Hanno cambiato la serratura e così non possiamo più andare a riprenderci il nostro arredamento. Abbiamo speso 90mila euro per poi sentirci dire che non potevamo aprire quel bar. Eppure venivano tutti a bere qualcosa, assessori, consiglieri. Nei giorni scorsi abbiamo fatto denuncia ai carabinieri. Speriamo di recuperare almeno il nostro materiale».
MUNICIPALIZZATA PREOCCUPA IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE. A RISCHIO GLI OTTO LAVORATORI DI «GLOBAL SERVICE»
DIPENDENTI DI ASSP CON L'INCUBO LICENZIAMENTO
Zardoni del Pd: «Mancanza di progettualità ». Ma il presidente Viganò rassicura tutti
I lavoratori di «Assp» sono in apprensione. L'incubo è di quelli peggiori: licenziamento. La preoccupazione maggiore è soprattutto per gli otto dipendenti del settore «Global Service», quello che si occupa della manutenzione stradale. Il Comune ha chiuso drasticamente tutti i rubinetti, e così il piano di riorganizzazione della municipalizzata cesanese non fa dormire sonni tranquilli ai lavoratori. Lo scorso lunedì mattina, 19 dicembre, si sono tutti riuniti ad un tavolo, dipendenti e rappresentanze sindacali. Al termine è stato diramato un comunicato: «Gli amministratori della società hanno rinviato l'approvazione della bozza di contratto per servizi manutentivi da sottoscrivere con il Comune per l'anno 2012. La sottoscrizione di tale contratto, unitamente al piano di riorganizzazione aziendale proposto dall'assemblea dei lavoratori e attuato dalla direzione generale permetterebbe all'azienda la continuità delle attività e dei servizi, il mantenimento dei livelli occupazionali ed il pareggio di bilancio per l'anno 2012. Il Cda ha richiesto nei giorni scorsi un tavolo di lavoro entro la fine dell'anno, in mancanza del quale la società si riserva di adottare "provvedimenti che avrebbero una diretta ricaduta sui lavoratori"». All'incontro di lunedì ha partecipato anche la politica, con i rappresentanti di Pd, Vivi Cesano, Alleanze Civiche, Sel, Insieme per Cesano e Pdl. Le prime quattro forze, oltre all'Udc hanno anche sottoscritto una lettera al commissario Adriana Sabato nella quale richiedono un incontro urgente per «poter trovare una soluzione "ponte" che consenta di salvaguardare i livelli occupazionali e lasciare alla nuova Amministrazione che sarà eletta le decisioni più opportune». A margine Luca Zardoni , del Pd, ha poi usato parole durissime verso i vertici di «Assp»: «Questo Cda, nominato dall'Amministrazione Romanò ha dimostrato nei tre anni tutta la sua incapacità progettuale e mancanza di mediazione politica. Era compito suo, a fronte anche della crisi economica del Comune, prospettare altre soluzioni per avere nuovi introiti. Avrebbero potuto esportare "Global Service" ad altri Comuni e invece l'azienda si è chiusa su se stessa, passivamente». Il presidente di «Assp» Andrea Viganò ha invece smorzato i toni rassicurando i dipendenti: «Ci riuniremo martedì (oggi, 27 dicembre, ndr) e metteremo a punto il piano per il 2012. Se verrà condiviso dall'Amministrazione comunale e dai sindacati la forza lavoro attuale verrà mantenuta. Cercheremo di usare al massimo le nostre risorse tagliando le attività dall'esterno. Siamo fiduciosi. Speriamo che il Comune capisca e ci venga incontro».
MUNICIPALIZZATE, ECCO GLI STIPENDI
LA CLASSIFICA DEI PAPERONI
Prosegue la campagna di trasparenza dell'Amministrazione e così sono stati resi noti gli stipendi dei dirigenti delle società partecipate del Comune cesanese al 21 dicembre. A svettare, incontrastato, nella classifica dei paperoni è Alcide Copreni , da anni ormai presidente di «Bea», la società che si occupa della gestione rifiuti. Il padre dell'ex consigliere del Pdl Andrea Copreni , ha uno stipendio lordo annuo di ben 43.729,44 euro. Al secondo posto c'è il presidente di «Ianomi - Infrastrutture acque nord Milano», Roberto Colombo , con 35mila euro, oltre ai rimborsi spese. Medaglia di bronzo per Patrizio Villa , noto avvocato cesanese e presidente di «Alsi - Alto Lambro servizi idrici» con 34.200 euro. Staccato Domenico Pacicca , ex coordinatore cittadino del Pdl e presidente di «Sib». Per lui uno stipendio annuo di 18mila euro. Quinto posto per Andrea Giovanni Viganò . Con i suoi 15mila euro è a capo di «Assp», la società per azioni specializzata tra le altre cose di manutenzione stradale e al centro delle polemiche degli ultimi giorni, dopo lo spauracchio licenziamento di alcuni dipendenti. Sesto e ultimo posto per Mariano Piazzalunga , presidente del «Consorzio Desio Brianza». Si deve accontentare di «soli», si fa per dire, 12mila euro.
REPLICA L'EX OPPOSIZIONE RISPONDE DURAMENTE ALL'EX SINDACO: «ACCUSE SMODATE E IROSE. HA PERSO UN'ALTRA OCCASIONE PER TACERE»
VAGHI E IL PD: «LA LETTERA DELLA ROMANÒ? DA TRE ANNI SEMPRE GLI STESSI ATTACCHI»
Ha fatto discutere la lettera che l'ex sindaco Marina Romanò ha spedito prima di Natale a tutti i cittadini. Ad insorgere le forze politiche che fino alla scorsa estate l'hanno contrastata in consiglio. E non hanno usato certo l'arma della diplomazia. Ha iniziato Paolo Vaghi ( nella foto a sinistra ), dell'Udc: «Ha perso l'occasione per stare zitta. Sono ormai tre anni che continua a criticare tutto quello che è stato fatto dalle precedenti Amministrazioni. Da un paesotto, grazie ai nostri investimenti, siamo diventati una città . Eppure la Romanò continua a parlare dei mutui. Anche sulle associazioni parla solo dei favoritismi. E non dice che invece sono la linfa vitale di Cesano e se sono stati fatti dei favori sono stati fatti a tutte quelle persone che sono impegnate nel sociale. Lei non ha mai fatto una proposta per migliorare la città . Non verrà ricordata per nessuna iniziativa, ma solo per aver amministrato il biennio più buio della storia di Cesano». Dello stesso tenore le parole di Luca Zardoni ( nella foto a destra ), del Pd: «Quello della Romanò è ormai un disco rotto, penoso e pieno di rancore per non aver saputo cogliere l'occasione datagli dagli elettori. Spiace che ancora oggi non riesce a distinguere gli investimenti fatti per costruire la città dai debiti». Il Pd ha anche voluto rispondere attraverso un comunicato: «La Romanò ha fatto perdere peso e prestigio a Cesano per sua incapacità . Ma alle accuse smodate e irose rispondiamo con la serenità di quanti operano e si stanno impegnando per costruire una nuova Amministrazione insieme a tutti i cittadini, che sia efficace, solidale e tollerante».
POLEMICA
L'IDV RIATTACCA LA ROMANÒ
Stefano Ungarelli dell'Idv attacca l'ex sindaco Marina Romanò , dopo l'ultima sua lettera spedita ai cittadini: «Scarica la colpa dei suoi insuccessi sugli altri. Non ha saputo governare, questo i cesanesi lo hanno toccato con mano e non ci cascheranno nuovamente».
LEGA, AL GAZEBO TUTTI IN VERDE
In piazza Arrigoni, la scorsa domenica 18 dicembre, al gazebo della Lega c'era anche l'ex sindaco Marina Romanò . Per l'occasione i militanti del Carroccio hanno indossato un cappello natalizio, rigorosamente verde padano.
VIA COPERNICO, DOPO LE LAMENTELE
FINALMENTE LE LUCI NEL PARCHEGGIO
Avevamo raccolto il suo sfogo sul Giornale dell'8 novembre. Oggi, dopo più di un mese, il problema è stato risolto. Enrica Rovelli , come tanti altri pendolari, ogni giorno lasciava la sua auto negli stalli di via Copernico. Con l'arrivo dell'inverno però aveva deciso di non parcheggiare più lì. «Ora che fa buio prima abbiamo paura che ci possa capitare qualcosa. Non esiste un impianto di illuminazione. Si fa fatica a vedere», aveva dichiarato a suo tempo, aggiungendo: «I vigili mi hanno risposto che il Comune non ha soldi da spendere e non hanno intenzione di installare alcun lampione». E invece l'Amministrazione è tornata sui suoi passi. Lo scorso venerdì sono state installate delle luci che finalmente illuminano tutta la zona adibita a parcheggio. «Per noi pendolari è stato un bel regalo di Natale. Inoltre si sono messi all'opera per terminare la parte di parcheggio in cui i lavori erano stati abbandonati. Vale dunque la pena lamentarsi in questo modo se alla fine si riesce ad ottenere quello che "ci spetta"», ha concluso soddisfatta Enrica Rovelli.
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