Rassegna: Il Cittadino del 5/11/2011

lunedì 7 novembre 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi Sabato 5 Novembre 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Stazione, parcheggio dove sei?
Posti auto insufficienti per il nuovo scalo ferroviario: molti scelgono la bici Ma anche le rastrelliere scarseggiano. I furti alle auto completano il quadro

«Parcheggio, dove sei?» É unanime il grido dei pendolari e dei residenti attorno alla nuova stazione, esasperati per l'assenza di aree di sosta sufficienti a rispondere alle necessità di posteggio dopo il debutto della fermata. Lo confermano gli stessi viaggiatori, costretti nella maggior parte dei casi a ripiegare su altri mezzi di trasporto come la bicicletta, e le gambe. Lo provano le testimonianze che abbiamo raccolto nella mattinata di giovedì, quando intorno alle 8 abbiamo intervistato i viaggiatori diretti a Milano.
Federica Terragni, 23 anni, non ha perso la vecchia abitudine: «Mi reca in stazione a piedi, oggi rispetto al passato faccio solo un po' di strada in più». Claudia Moncado, 25 anni, abita a Desio e a Cesano arriva almeno venti minuti prima che il treno entri in stazione: «Di solito trovo posto in una delle vie parallele alla Nazionale dei Giovi, ma questa mattina non sono stata così fortunata e ho perso il treno, salirò sul prossimo». Fabio Conti, cinquant'anni, abita a Bin-zago e raggiunge via Volta in bicicletta: «Anche il posteggio per le bici è difficile da trovare, così lego la mia a un palo di divieto di sosta». Andrea Ballarino ha 37 anni e abita alla Sacra Famiglia e ci confessa che, insieme ad altri vicini, lui ha scelto di camminare: «Di posteggio non ce n'è, i portabici poi sono pochi, meglio fare quattro passi e lo stesso fanno anche molti miei vicini di casa, oppure pedalano e lasciano la bicicletta lungo la recinzione dei binari». Zare Xhafae ha 50 anni, abita a Binzago e non può fare diversamente: «Non ho la patente, non ci sono pullman e così c'impiego tutti i giorni almeno venti minuti». Luigi Bilancini, 71 anni, per sua fortuna abita a due passi dalla stazione in via San Martino. Il problema forse è un altro: ci sono pochi posti dopo il trasferimento della fermata? «Sinceramente non è più come prima, ma non è una grande difficoltà». Restando sempre in tema di parcheggi proprio giovedì la polizia locale ha fatto un servizio mirato nel posteggio di via Ronzoni, dopo le lamentele di un'automobilista che non riusciva a trovare posto, per via delle auto posteggiate selvaggiamente. Qualcuno è stato multato. Pollice verso anche in via Copernico, dove una lettrice, Enrica R., ci ha denunciato un'area pericolosamente buia: «É completamente priva d'illuminazione. Oltre alla vita del pendolare sui treni sempre stipati e il corri corri giornaliero, ci manca solo che per recuperare la macchina, succeda qualcosa».
Cristina Marzorati


SEGNALAZIONE
Passaggio pedonale finisce nel boschetto

Sarebbe degno di un servizio del Tg satirico "Striscia la Notizia" l'attraversamento pedonale di via Nazionale dei Giovi, non lontano dalla tenenza cittadina, particolarmente frequentato con l'attivazione della nuova stazione ferroviaria. Per attraversarlo basta percorrere il marciapiede di via Santo Stefano sino alla Nazionale dei Giovi e a qualche metro dal Punto da fer, ecco le zebre incriminate. La ragione? Dall'altra parte della strada le strisce finiscono in un boschetto. Non c'è nessun marciapiede, ma nemmeno un piccolo terrapieno, semplicemente i pedoni si ritrovano in ima scarpata con le erbacce. L'incredibile disagio in realtà doveva essere momentaneo, perché nei progetti del comune all'incrocio tra le vie Nazionali dei Giovi e Friuli si doveva costruire il parcheggio al servizio della tenenza; l'area sarebbe stata poi delimitata da un marciapiede. Il progetto è rimasto al palo e le strisce pedonali finiscono pericolosamente nell'erba.
Cristina Marzorati


Due mesi, mille multe Superstrada incastra
Polizia locale in Milano-Meda, controlli antivelocità C'è chi sfreccia a 120 all'ora: sanzione da 500 euro

Mille multe in meno di due mesi. Sono i numeri dell'auto-velox, posizionato almeno due volte al giorno dagli agenti della polizia locale lungo il tratto cesanese della superstrada Mi-lano-Meda su indicazione del commissario prefettizio, Adriana Sabato. Un provvedimento volto a contrastare l'alta velocità, ma che non mancherà di sollevare accese proteste e contestazioni anche dal punto di vista numerico, basta ricordare che nel 2010 le multe totali effettuate erano state 4.600. Le contravvenzioni spiccate in superstrada sono state già tradotte in notifiche e in questi giorni stanno arrivando nella cassetta delle lettere di chi non ha rispettato la normativa del Codice della strada sul rispetto dei limiti di velocità. Nelle prossime settimane si attende un'ondata di automobilisti al comando, che se alla fine decideranno di pagare a tempo debito (novanta giorni dal momento della notifica) consentiranno alle casse pubbliche d'introitare circa centomila euro. L'importo è dato dalla somma delle ammende, differenziate a seconda della velocità di viaggio.
Entro i dieci chilometri orari oltre il limite (nel tratto cesanese è di 80 chilometri orari), la multa è 39 euro, ma visto che le spese di notifica sono di 20 euro, l'importo per l'utente finale sale a 59 euro. In questa fascia i trasgressori sono stati circa seicento, per un importo di poco superiore ai 36mila euro. Diversi sono stati anche gli automobilisti beccati in transito a 10 chilometri orari oltre il limite. Per loro il Codice della strada diventa molto più severo abbinando alla contravvenzione da 159 euro anche la decurtazione di 3 punti dal credito patente. In questo caso i contravvenzionati sono stati più di 350, per un incasso di circa 65mila euro.
Sotto il mirino dell'autovelox cesanese sono finiti alcuni automobilisti che transitavano in superstrada a più di 40 chilometri oltre il limite, viaggiavano, anzi sfrecciavano, a circa 120 chilometri orari. Per loro insieme all'ammenda da 500 euro, c'è la decurtazione di 6 punti sul credito patente e la sospensione automatica del documento di guida da uno a tre mesi. La maggior parte delle notifiche arriveranno via posta entro fine novembre o comunque alle porte delle festività natalizie. Un Babbo Natale particolare, che nessuno vorrebbe veder scendere dal proprio camino, e in rosso non lascerà solo il ricordo del suo classico abito, ma anche il conto corrente di alcuni.
Cristina Marzorati


Dopo 68 anni ritrova il suo papà
Massimina Fusetto scopre la salma del padre Mansemino disperso in guerra Era in Germania: in questi giorni il rimpatrio a Cesano, sarà messa al Famedio

Per sessantotto lunghi anni ha sperato di dare una degna sepoltura a papà Mansemino e in questi tristi giorni in cui si ricordano i defunti, lei è tornata a sorridere. Si è realizzato il sogno di Massimina Fusetto, settantanni, originaria del Veneto, cresciuta a Molinello e da oltre vent'anni residente a Seregno. Grazie a internet la nuora Mariarosa, moglie del figlio Massimo, ha scoperto che Mansemino Fusetto era morto il dieci giugno del 1945 in un campo di concentramento in Germania e sino a due settimane fa le sue spoglie riposavano in un cimitero ad Amburgo. Sabato 29 ottobre il soldato Mansemino è tornato in Italia, per essere sepolto al Famedio del cimitero cittadino, ma solo dopo una cerimonia ufficiale con data ancora da fissare. «Mia madre Uliana è morta nel 2002, senza aver mai saputo in che modo fosse morto - dichiara Massimina - per noi era un disperso in guerra, non eravamo mai riusciti ad avere informazioni precise, solo nel 2010 qualcosa è cambiato». Internet ha aperto un mondo anche nelle ricerche sui caduti al fronte, uno spazio virtuale dove si è mossa con abilità la nuora di Massimina, che navigando nel web ha scoperto il sito www.robertozambonidimenticatidistato.it, dove tra l'elenco dei soldati veneti morti in un campo di concentramento in Germania c'era anche Mansemino Fusetto, nato 1*8 settembre del 1914 aTaglio di Po, in provincia di Rovigo.
«Mi è venuta subito in mente mia madre - prosegue Massimina - l'ha amato sino all'ultimo, ha sempre desiderato poter piangere sulla sua tomba. Ora lo faremo io e mio fratello Sergio, l'ultimo nato nel 1944, mia mamma era rimasta incinta prima che papà partisse per il fronte». Massimina ringrazia l'ex sindaco Marina Romano e Piergiorgio Manara, responsabile settore servizi amministrativi comunali: «Entrambi si sono attivati affinché il rimpatrio diventasse realtà. Prima di ottenere le spoglie di mio padre, dovevo trovare un luogo dove seppellirlo. Ho esposto il problema al sindaco Romano, visto che la nostra famiglia prima viveva a Molinello, lei si è presa a cuore la situazione e sabato 29 è anche venuta a Milano, per seguire in prima persona le operazioni di rimpatrio».
Ora i Fusetto attendono dal municipio la convocazione per una cerimonia solenne alla presenza delle associazioni, sino ad allora l'urna con i resti di Mansemino sarà custodita nella camera mortuaria del cimitero cesanese.
Cristina Marzorati


Una natte all'Oasi tra maschere e gufi É l'ultima del 2011
Lipu, Aspettando Halloween chiude le serate Per sabato 12 il laboratorio «A come l'acqua»

Si è conclusa venerdì sera con "Aspettando Halloween" la stagione delle visite guidate in notturna all'Oasi Lipu. La serata in costume ha riscosso anche quest'anno enorme successo: all'evento hanno partecipato 80 persone tra bambini e adulti. Durante l'uscita notturna le guide hanno accompagnato i visitatori lungo i sentieri dell'area naturalistica, dove si sono imbattuti in vari personaggi che hanno sorpreso e divertito grandi e piccini. A fine serata il ringraziamento di tutti gli ospiti, in particolare ai volontari, ben 30, impegnati per la riuscita di questa serata. La stagione "Eventi autunno - inverno" prosegue con la visita guidata di domenica 6, alle 14 (prenotazione allo 0362 546827), con il laboratorio di sabato 12 novembre, in occasione della "Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile", per bambini dai 6 ai 10 anni, dalle 14 alle 17. Il tema di quest'anno è "A come Acqua", i bambini scopriranno con i volontari Lipu cosa succede in uno stagno nella stagione fredda, dove vanno a finire rane, tritoni, libellule e tutti gli altri suoi piccoli abitanti (prenotazione obbligatoria). Tornerà invece la manifestazione "Adotta un albero", domenica 13 novembre; appuntamento in Oasi, alle 14, per contribuire ad arricchire l'area naturalistica adottando una piantina. A fine giornata ciascun partecipante riceverà un "Certificato di adozione".
Gionata Panseri

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