Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 29 Novembre 2011, sul Giornale di Seregno.
L COMUNE HA DECISO DI NON VERSARE PIù IL CONTRIBUTO ANNUO DI 40MILA EURO
TAGLI ALLA CROCE BIANCA A RISCHIO L'AUTO AMICA
L'Amministrazione comunale chiude i rubinetti anche alla Croce bianca. Così il servizio dell'«Auto amica», che ogni giorno trasporta ammalati e anziani, rischia dall'1 gennaio clamorosamente di saltare. Si parla di un taglio netto del contributo annuo che viene versato all'associazione. A quanto pare lo scorso venerdì mattina c'è stato un incontro con i vertici comunali (al quale non avrebbe però partecipato il commissario prefettizio Adriana Sabato ). Al termine sarebbe stata ufficializzata la decisione: ben 40mila euro verranno a mancare e così il servizio dovrà essere per forza di cose ripensato, rendendolo a pagamento o addirittura sopprimendolo. L'indiscrezione trapelata nei giorni scorsi dai corridoi del Comune, è stata confermata anche dal presidente della Croce bianca Paolo Borgotti , che ha però usato l'arma della diplomazia: «E' un periodo difficile per tutti noi. Vista la situazione di grave crisi economica ne abbiamo preso semplicemente atto. Per ora l'"Auto amica" continua a funzionare. Non facciamo allarmismi. Poi dall'1 gennaio si vedrà . E' logico che il servizio ha un costo importante, e nel momento in cui ci vengono a mancare 40mila euro dovremo ridefinire alcune cose». Felice Ricci , presidente dell'Associazione anziani, interpellato sull'argomento non ha voluto per ora rilasciare alcuna dichiarazione, in attesa di qualcosa di più certo. I tagli per le associazioni di volontariato non si fermano comunque qui. Pare che la mannaia stia per scendere anche sulla Protezione civile. Nel mirino il pulmino che trasporta gli anziani dal Villaggio Snia al mercato centrale. Fino ad ora al volante c'erano proprio i volontari della Protezione civile cesanese. Ma dal primo gennaio, quando portebbe venire meno il contributo annuo che il Comune versa all'associazione, potrebbero essere i messi comunali a sedersi alla sua guida. Naturalmente in servizio ordinario, senza alcun aumento in busta paga. Per i dipendenti il lavoro rischia quindi di raddoppiare: oltre a scarrozzare il commissario ogni giorno avanti e indietro da Monza dovranno pure accompagnare gli anziani.Antonello Leo
CASCINA GAETA LE FIAMME PARTITE DAL CAMINO HANNO AVVOLTO IL SOTTOTETTO
INCENDIO DOMATO IN VIA CERVINO
La fiamme sono divampate dall'interno. E per un frangente nella mente di tutti si è temuto di rivivere la tragedia dello scorso agosto, quando da un piccolo cortocircuito è andata praticamente distrutta una palazzina, a Cascina Gaeta. Non molto distante da quanto avvenuto venerdì 25 novembre, poco prima delle 18, in via Cervino, sempre nella stessa frazione cesanese, probabilmente una fiamma troppo alta dal camino ha dato vita ad un principio d'incendio, che ha avvolto immediatamente il sottotetto di un'abitazione. Solamente l'intervento tempestivo in forze dei Vigili del fuoco ha potuto scongiurare una sciagura. I vicini sono immediatamente scesi in strada per cercare di capire che cosa stesse accadendo, visto il continuo via vai dei pompieri. Il fumo si era alzato dal tetto dello stabile a due piani. Era stata persino allertata l'ambulanza della Croce bianca che è giunta in loco, ma nessuno dei residenti ne è uscito ferito, ne tanto meno intossicato. Spente le fiamme in breve tempo, per il dispiacere dei proprietari dell'immobile sono stati comunque gravi i danni provocati.
L'UNIVERSITà DI DON VERZè LASCIA LA CITTà , CRONACA DI UN ADDIO ANNUNCIATO
SAN RAFFAELE ABBANDONA IL BORROMEO
Era venuto persino Silvio Berlusconi , assieme a don Verzè , a visitare la sede cesanese dell'università Vita-Salute. Era il 16 febbraio 2010 quando l'allora premier arrivò in pompa magna al Borromeo, tra auto blù, sirene e applausi della folla. Sono passati neanche due anni. Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio, don Verzè è finito nell'occhio del ciclone per il dissesto finanziario del San Raffaele, l'allora sindaco Marina Romanò è caduta rovinosamente e al posto dell'università non c'è più nulla. Il declino era cominciato già tempo fa, fin da quando l'ex opposizione aveva chiesto un Consiglio comunale aperto con i vertici dell'istituto per capire le loro reali intenzioni. Ma a nulla sono valsi i loro sforzi. Lo scorso 17 novembre, con una delibera, il commissario prefettizio Adriana Sabato ha ufficializzato l'addio del San Raffaele alla città cesanese. Le aride parole usate nel documento sono emblematiche: «Considerato che il perseguimento degli obiettivi è risultato infruttuoso per via di fattori esterni alla volontà delle parti ed, in particolare, per l'università , dalla diminuzione degli iscritti e dei finanziamenti pubblici, nonchè dalla necessità di razionalizzare i moduli organizzativi dell'università stessa, a seguito di precise disposizioni ministeriali». La convenzione è stata così risolta consensualmente. Ora il San Raffaele dovrà mettere mano al portafoglio, sebbene il momento non fosse dei più proficui, e versare 64.500 euro per il canone d'affitto e spese residue. Un addio annunciato che ora lascia più che mai il Palazzo Borromeo in uno stato di abbandono e desolazione. Il programma dell'Amministrazione comunale che vincerà alle prossime elezioni dovrà partire proprio da lì, facendo tornare l'edificio storico il motore della città . Al progetto universitario, aveva parecchio creduto l'ex sindaco Paolo Vaghi : «Una parte importante di Cesano ci lascia. Una parte della nostra cultura. Una serie di eventi imprevedibili ci hanno portato a questa fine. Avevamo creduto molto in questo progetto, per noi importantissimo. Se si è fatto un errore è stato quello di non tenere alto il volume su questa vicenda. Peccato perchè il nostro Palazzo era il luogo ideale per una facoltà universitaria. Da oggi Cesano è più povera. Era un nostro vanto, potevamo aprire la nostra città al mondo. E invece è tutto svanito».Antonello Leo
SARONNO-SEREGNO IL COMMISSARIO FIRMA LA DELIBERA. SORGERà NELL'EX AREA INDUSTRIALE DELLA SNIA
ARRIVA L'UFFICIALITà SULLA NUOVA STAZIONE: «ACCORDO NECESSARIO»
Il commissario prefettizio Adriana Sabato , come da previsioni, ha completato l'iter burocratico per la costruzione della nuova stazione del Villaggio Snia, lungo la prossima linea Saronno-Seregno. Come già detto con largo anticipo dal nostro Giornale sorgerà nell'ex comparto industriale. L'ufficialità è arrivata con una delibera definitiva con data 17 novembre, dopo la serie di incontri che il commissario ha avuto con partiti, liste e comitati di quartiere. Si è così seguita l'idea proposta negli ultimi due Pgt (Giunta Paolo Vaghi e Giunta Marina Romanò ) sebbene non fosserò mai arrivati all'approvazione in Consiglio per diversi motivi, e contraddendo quanto scritto nel vecchio piano regolatore che l'avrebbe prevista in via Julia. «Di qui la scelta di accelerare l'iter istituzionale per assicurare che l'accordo bonario tra Ferrovie Nord e Immobiliare Snia ricevesse anche il consenso ufficiale del Comune di Cesano attraverso un nulla-osta formale», si legge in un comunicato diramato dall'Amministrazione. Poi le dichiarazioni della Sabato: «Sottoscrivere ufficialmente l'accordo che dispone il trasferimento delle aree necessarie alla realizzazione la nuova fermata ferroviaria nell'ex polo direzionale Snia, è stato da parte del Comune un atto necessario e indifferibile perchè i lavori di riqualificazione della linea potessero procedere senza ulteriori indugi».
CONFERENZA DEI SERVIZI
IL CASO DELLA BTE TORNA A FAR DISCUTERE IN PROVINCIA
Il caso Bte continua a preoccupare i cittadini. La paura è che la società napoletana che ha acquistato l'area dell'ex Nylstar parta con la realizzazione di un impianto di smaltimento di fanghi industriali. Il prossimo 15 dicembre se ne parlerà anche in conferenza dei servizi, ed accanto ai tecnici della Provincia di Monza e Brianza e a quelli del Comune cesanese ci saranno anche il comitato civico della Snia e l'associazione «Insieme per il villaggio».
PIAZZA VITTORIO VENETO LA SCOPERTA MERCOLEDì MATTINA DAGLI ANZIANI DEL CENTRO DI VIA TORRAZZO. SRADICATE 15 PIANTINE
VANDALISMO AL MONUMENTO AI CADUTI: STRAPPATE LE PIANTE
Non è il primo episodio di inciviltà : «E' terribile pensare che in città ci sono delle persone simili»
I vandali non risparmiano il monumento ai caduti: strappate quindici piantine. Mercoledì 23 novembre, piazza Vittorio Veneto si è svegliata con una ferita al cuore: tre dei quattro vasi in muratura posti agli angoli del monumento ai Caduti sono stati privati durante la notte delle piante che li colmavano. I membri del centro anziani di via Torrazzo hanno ritrovato tre vasetti di crisantemi bianchi riversi a terra e ben nove mancavano all'appello.«Il monumento ai Caduti - ha dichiarato Lina Barbieri , membro del centro - deve essere rispettato. àˆ terribile che in questa città ci siano delle persone tanto incivili da permettersi di compiere atti di vandalismo sul monumento che ricorda i nostri morti in guerra. Questa erba non andrebbe nemmeno calpestata, figurarsi strappare le piantine».A meno di un mese dalla commemorazione del 4 novembre, il monumento si è trovato privato dei fiori piantati in segno di ricordo e profondo rispetto. Purtroppo l'episodio di mercoledì 23 non è il primo atto di mancanza di rispetto compiuta ai danni del monumento. Gli anziani del centro diurno hanno lamentato anche la frequente presenza di rifiuti abbandonati ai piedi del monumento durante la notte e la deturpazione di una siepe. I sospetti ricadono sui ragazzi che di sera popolano la piazza, ma gli anziani non vogliono accusare nessuno. «Questo luogo ha un profondo significato per la città - ha aggiunto la Barbieri - e bisogna portargli rispetto. Chiediamo solo che certe persone tengano le mani in tasca e che si provveda a trovare i colpevoli. Qualcuno dovrebbe pagare, così che gli altri ci pensino due volte prima di commettere altri atti deplorevoli».Il grande disappunto non ha fermato gli anziani, che non appena è stato possibile hanno ricollocato nei vasi le piantine rimaste a terra.
IN VIA PO
ABUSIVISMO PER LA POLISPORTIVA
Un caso di abusivismo all'interno della proprietà comunale di via Po. Colpevole, secondo l'Amministrazione, la Polisportiva Molinello. L'oggetto dell'abuso al centro dell'attenzione dell'Amministrazione, mai così attenta a casi simili, una casetta prefabbricata di circa 15 metri quadrati, la realizzazione di una pavimentazione per una superficie di 82 metri quadrati e una tettoia alta più di due metri. Così dopo un sopraluogo avvenuto nelle scorse settimane, è stata diffidata ufficialmente l'associazione sportiva cesanese a demolire le opere eseguite, che ricadono all'interno della proprietà comunale. Naturalmente a spese della Molinello. Il tutto dovrà avvenire entro i 90 giorni dalla notifica, arrivata direttamente al legale rappresentante della polisportiva, ovvero Florio Zanega.
LA SINGOLARE STORIA DI VITA DI DANILO ROMANò
DA GEOMETRA A MUSICISTA PERSINO IL PAPA SI COMPLIMENTA
A causa di un problema di salute un geometra ritrova la passione per la musica. Danilo Romanò , in arte Danilo Romanov, ha sempre avuto una forte inclinazione per l'arte e per la musica. Ha frequentato il Conservatorio per cinque anni, per poi prendere, però, il diploma di geometra. Tornato dal servizio militare, ha iniziato la sua carriera in campo edile, terminata quel fatidico giorno del 2007. Il 29 aprile di quell'anno, Romanov è stato ricoverato all'ospedale di Desio per una fibrillazione atriale e rischiava di doversi sottoporre a una cardioversione. Alle 11 della mattina, dopo tre ore di ricovero, però, il battito di Danilo si è stabilizzato improvvisamente. Una volta dimesso, Danilo è tornato a casa dalla moglie e dalle due figlie di sei e nove e lì ha scoperto che proprio alle 11 la moglie, devota di Padre Pio , aveva pregato per lui il santo insieme alle due bambine. Danilo ha accolto questa coincidenza come motivo di riflessione e ha deciso di recarsi con la famiglia a San Giovanni Rotondo per fare visita alla salma di Padre Pio. Sulla strada di ritorno, la moglie di Danilo ha scarabocchiato un ritratto del santo, gesto che ha fatto riaccendere in Danilo la passione per le arti. Nel 2008 ha ripreso a dipingere e a comporre musica, abbandonando definitivamente il suo impiego in campo edile.Quest'estate Danilo ha voluto raccogliere in un unico cd una sintesi del suo lavoro, proponendo all'interno del disco 14 brani suonati unicamente con il pianoforte e completamente improvvisati.Il pianista ha poi deciso di mandare una copia del suo album «I suoni dell'anima» al Santo Padre, in quanto proprio Benedetto XVI è solito dilettarsi nell'arte del pianoforte. Il Papa gli ha risposto per mezzo del segretario Monsignor Brian Peter Wells , ringraziando Danilo per il gradito dono. Il cd contiene alcuni brani che richiamano temi sacri come «Cantico dei Cantici» e «Mother of the Universe», ma non vuole essere un album di musica religiosa. «La musica proposta - ha spiegato Danilo Romanov - è distensiva e rilassante. Ho voluto fare alcuni brani con evidenti richiami religiosi proprio perchè devo alla religione il mio ritorno all'arte della musica. Il cd non è stato prodotto a scopo di lucro, ne ho fatto solo alcune copie che dono a fronte delle offerte fatte alla "Fondazione Rosangela D'Ambrosio"».
TRAGEDIA AVEVA 40 ANNI E STAVA FACENDO UN ESAME AL CUORE. LA MADRE ERA LA BIDELLA DEL MAJORANA
MORTE MISTERIOSA ALL'OSPEDALE DI DESIO
«Non accusiamo nessuno di quello che è successo alla nostra Paola, ma a tempo debito chiederemo di sapere la verità . Ci auguriamo che nessuno risulti responsabile della sua morte». Paola Morena , di Carate, è improvvisamente morta a 40 anni mentre veniva sottoposta ad una coronarografia (esame diagnostico invasivo) all'ospedale di Desio. E' successo venerdì 18 novembre. A distanza di una settimana i suoi famigliari sono riuniti attorno al tavolo di cucina di mamma Giovanna, ora in pensione, storica bidella all'istituto cesanese Majorana. «L'ho portata in pronto soccorso a Carate che erano le 3 del mattino - spiega il marito Angelo Pupo - L'elettrocardiogramma e gli esami del sangue andavano bene, c'era solo una leggera alterazione degli enzimi quando, verso le 5.30, l'hanno portata a Desio per ulteriori accertamenti. Alle 12.30 Paola stava bene, chiacchierava, ridente come sempre». Tutto sembrava andare bene, invece no. «Alle 15.45 ci hanno telefonato a casa dall'ospedale - ricordano mamma Giovanna e papà Vito - I medici volevano parlarci, non ci hanno detto perché. Dicevano che c'erano state certe complicazioni, che non c'era più speranza... Allora io ho chiesto se mia figlia era in coma, ma un medico mi ha risposto: "magari!"». Secondo i medici Paola sarebbe stata malata di cuore, senza saperlo. «Ma niente aveva mai lasciato intendere che lo fosse, non aveva nessun disturbo - dice la cugina Maria - Per questo abbiamo deciso di chiedere che venisse eseguita un'autopsia. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri della stazione dei Desio per tutelare il nostro diritto a sapere la verità ».
AUTOBUS
DISAGI SENZA SOLUZIONE
Bocce ferme, anzi corse ferme. Nessuna soluzione per i disagi sulla linea Z250. Dopo la denuncia del consigliere provinciale Gigi Ponti ( in foto ), Pd, ecco la risposta (negativa) dell'assessore provinciale alla Viabilità e Trasporti Francesco Giordano . Gli studenti dell'Istituto Versari che escono da scuola alle 13 dovranno continuare a correre se non vogliono perdere la corsa delle 13,02, direzione Desio. «Sappiamo che i ragazzi sono costretti ad attraversare la statale dei Giovi con rischi evidenti, ma almeno per il momento non è possibile alcuno spostamento di orari - ha spiegato Giordano e, quasi scusandosi - So cosa significa, sono padre anche io, ma gli spostamenti delle corse non sono cose che si organizzano da un giorno all'altro». Disattesa anche la richiesta di aggiungere una corsa: «Da un monitoraggio effettuato sui mezzi, risulta che le corse trasportano tra i 50 e gli 82 passeggeri, potendone contenere 115: un'ulteriore corsa non è quindi necessaria».
ACCESO SCAMBIO TRA IL GENERALE RAZA E IL COMMISSARIO CHE NON C'è
FUNERALE PER FUSETTO: L'ESERCITO SE LA PRENDE CON L'AMMINISTRAZIONE
Acceso scambio di opinioni in piazza Arese tra l'Amministrazione comunale e il generale Umberto Raza . Sabato 26 novembre dal centro cittadino è partito il corteo in onore del soldato Mansemino Fusetto , caduto nel '45 e sepolto fino al gennaio di quest'anno nel cimitero militare di Amburgo. Secondo alcuni presenti, poco prima della partenza del corteo il generale avrebbe alzato il tono di voce rivolgendosi al subcommissario Donatella Cera , la quale ha dovuto rispondere in nome del commissario prefettizio Adriana Sabato , ancora una volta assente (come per il 4 novembre e per la Virgo Fidelis). L'argomento di discussione è stata la modalità con cui i resti di Fusetto hanno raggiunto la città : nel bagagliaio di una vettura civile. «Sono stato invitato dalla famiglia per organizzare la cerimonia - ha dichiarato Raza - e ho espresso il mio dispiacere per aver saputo come i resti del soldato sono stati trasportati. Il cerimoniale prevede che i resti vengano portati da un mezzo militare, coi i dovuti onori». Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il divieto di suonare «Il Piave» durante la cerimonia. Data la mancanza di fondi comunali, non si sono potuti avere dei musicisti che accompagnassero i resti nel loro cammino verso il sepolcro. «Mi è stato impedito di mettere il cd - ha aggiunto il generale - poiché non era stato concordato nella riunione preventiva. Ho dovuto portare con me un trombettista da Carate perché si potessero almeno avere i tre squilli per l'"attenti" iniziale e del silenzio finale». Invitato dalla famiglia anche Giacinto Mariani , sindaco di Seregno, città dove risiede la figlia del soldato. Pare, però, che l'Amministrazione comunale abbia chiesto al sindaco di non indossare la fascia tricolore durante la cerimonia e di presentarsi come un comune cittadino. Ma sabato la fascia l'ha voluta indossare comunque.
LA ROMANò DURA
«AVEVAMO VOTATO CONTRO IL SUO ARRIVO AVEVAMO RAGIONE»
«Abbiamo fatto di tutto per salvarla, ma alla fine avevamo ragione noi. Quando all'opposizione avevamo votato contro il suo arrivo», l'ex sindaco Marina Romanò commenta così l'addio dell'università San Raffaele: «La Lega è stata fin dall'inizio contraria. Negli anni si è rivelata solamente un'università d'elite, con le porte sbarrate per i nostri cittadini. Ci sono stati sempre meno alunni e così oggi siamo arrivati a questo punto. In questi ultimi due anni di nostra Amministrazione abbiamo comunque fatto di tutto per tenerla in vita. Ci siamo messi in contatto con don Verzè». Poi la Romanò ha dato una frecciata ai primi cittadini che l'hanno preceduta, Paolo Vaghi e Gigi Ponti : «E' l'ennesima dimostrazione che tutto quello che hanno toccato si è rivelato un totale fallimento. E' stata un'operazione sconveniente anche per le nostre casse, visto che il canone d'affitto andava a coprire il mutuo acceso dal Comune per la ristrutturazione del Palazzo, non portandoci alcun beneficio. Sono queste loro smanie di grandezza che ora i cittadini stanno pagando».
BANDO AL VIA
UN CONCORSO PER ASSOCIAZIONI
Un bando per premiare i progetti migliori delle associazioni cesanesi. Il commissario prefettizio Adriana Sabato sta inviando una lettera agli oltre 50 enti della città , da un lato sollecitandoli a formulare e presentare progetti specifici di attività in favore dei cittadini; dall'altro riconoscendo, sostenendo e valorizzando i programmi più meritevoli. Ecco quindi che è stato lanciato il bando pubblico intitolato «Le associazioni per la città ». La scadenza è fissata per il 16 dicembre prossimo. Entro tale termine le associazioni interessate dovranno presentare al Comune i progetti e le relative domande di candidatura. Una commissione tecnica esprimerà la propria valutazione. Quattro gli ambiti ammessi: attività culturali (rivolte al patrimonio storico e artistico), servizi sociali (sostegno a infanzia, anziani, disabili e povertà ), istruzione e formazione (facilitazione culturale e linguistica) e, infine, progetti di tutela dell'ambiente (educazione e informazione ambientale, mobilità sostenibile, tutela aree verdi). Nessuna informazione invece su quanto e cosa vincerà l'associazione che si aggiudicherà il bando.
INIZIATIVA COMPARSATA DEL COMMISSARIO ALLA KING PER L'IDEA PROMOSSA DAL COMUNE
E LA SABATO VA A FARE COLAZIONE A SCUOLA
La prima colazione si consuma a scuola: un modo divertente per educare i bambini al pasto più importante della giornata. «Il buon giorno si vede dal mattino» dice un noto proverbio e per dargli ascolto l'Amministrazione comunale ha organizzato nelle scuole primarie «La prima colazione a scuola». Dalle 8,30 i bambini della elementare King hanno avuto modo di vedere da cosa è composta una colazione sana ed equilibrata. Presenti il commissario prefettizio Adriana Sabato , la responsabile dell'Istruzione Ornella Ottolini Roberto Chiesa , tecnologo alimentare. «Il progetto - ha dichiarato la Ottolini - si inserisce all'interno del percorso di educazione alimentare, argomento ancora da approfondire, dato che le nuove generazioni mangiano male e saltano i pasti».«àˆ importante fare presente ai bambini - ha affermato Chiesa - che la colazione può essere varia, non è obbligatorio consumare sempre gli stessi alimenti».
CESANO M.
TAGLI ALLA CROCE BIANCA A RISCHIO «AUTO AMICA»
Tagli per 40mila euro alla Croce Bianca, da gennaio potrebbe essere soppresso il servizio di trasporto degli anziani.
COALIZIONE CENTROSINISTRA
IL PD HA FATTO DUE PASSI INDIETRO
Il Pd fa due passi indietro. Dopo che durante la sua assemblea, due settimana fa, il segretario Gianni Calò aveva dato per certa l'esclusione dell'Udc di Paolo Vaghi dall'alleanza di centrosinistra che si presenterà alle prossime comunali, ora il partito di Bersani riapre le porte e li convoca per lunedì 5 dicembre per una riunione. Il disgelo è stato sancito dall'intervento di Luca Zardoni , all'apertura del congresso cittadino dell'Udc. Malgrado fosse presente anche Pietro Nicolaci , è toccato ad uno dei più cari amici di Vaghi, fare marcia indietro: «Ci auguriamo che, cessato il dibattito talvolta anche un po' acceso, con la nuova segreteria dell'Udc che eleggerete si possa discutere e verificare assieme su come costruire una nuova alleanza ed una nuova proposta per la nostra città ». Resta comunque il veto dell'Udc su Sel.
ELEZIONI GRANDE PARTECIPAZIONE DI PUBBLICO. A PORTARE I SALUTI TUTTI I PARTITI E LE LISTE CIVICHE. NON INVITATI LEGA E SEL
IL CONGRESSO DELL'UDC RILANCIA VAGHI E L'ASSOCIAZIONISMO
Eletto Moris Bellesso segretario: «I nostri valori non sono in vendita». Tortorici: «Ci siamo rinnovati»
Molta partecipazione, attestati di stima, un nuovo segretario e l'interessamento delle associazioni di volontariato. Si è visto tutto questo domenica mattina, al congresso cittadino dell'Udc. In una sala consigliare gremita si sono tutti uniti attorno all'ex sindaco Paolo Vaghi , facendo sapere a tutti che il partito di centro sarà sicuramente tra i protagonisti della prossima campagna elettorale. Dopo l'inno nazionale, la parola è stata presa dai leader politici che hanno accettato l'invito. C'erano proprio tutti, da Filippo Carimati («Prima di parlare di alleanze lasciateci verificare la possibilità di creare un nuovo soggetto politico di area moderata e cattolica. Ma l'Udc sarà comunque interlocutore privilegiato») a Luca Zardoni del Pd, Alessandro Soliman del Pdl («L'Udc è fatta di gente con cui si deve lavorare per il bene di Cesano. C'è la necessità di convergere per chi come noi è moderato»), Stefano Ungarelli dell'Idv, Massimo Vergani di «Alleanze civiche», Celestino Oltolini di «Vivi Cesano», Daniele Ceccarello e Michele Santoro di «Un futuro per Cesano». Lega nord e Sel non sono invece stati invitati. Il congresso è entrato nel vivo con lo stesso Vaghi che ha preso in mano la seduta, con la determinazione di sempre: «Ci stiamo mettendo in gioco. Quel giorno in cui 19 consiglieri si sono dimessi facendo cadere la Giunta Romanò è stato un punto di partenza. Stiamo verificando quali sono le affinità con gli altri partiti, ma avendo il rispetto per tutti». Poi il segretario provinciale Vincenzo Tortorici : «Cesano torni ai cesanesi. Noi ci siamo rinnovati, spero che gli altri partiti prendano esempio». La girandola degli interventi dei membri del direttivo è quindi cominciata, con un occhio particolare all'associazionismo cattolico e di volontariato (vedi portatori di handicap), allo sport giovanile da rilanciare e alla famiglia. In chiusura, come da previsioni, è arrivata l'elezione a segretario cittadino di Moris Bellesso : «Faremo una politica genuina. I nostri valori non sono in vendita».
CESANO M. FUNERALE PER IL SOLDATO FUSETTO
S'INFURIA IL GENERALE
E' tornato a casa dopo 56 anni il soldato Mansemino Fusetto . La cerimonia sabato, ma non è mancata qualche polemica. Il generale Umberto Raza , infatti, avrebbe prima apostrofato il subcommissario per le modalità con cui sono stati trasportati i resti, gelo al momento di suonare «Il Piave»: niente soldi, niente musica.
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