Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi Sabato 15 Ottobre 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.
«Invisibili» a Villaggio Snia Bivacchi in Cascina Begni
Brandirle e materassi, ripari di fortuna e luci notturne Via Sicilia: all'ex Irca sempre più scarichi abusivi di rifiuti
Gli "invisibili" hanno trovato casa in due grandi aree dismesse del Villaggio Snia? Viene da chiederselo alla luce di alcuni singolari episodi che coinvolgono la cascina Begni, vecchio edificio agricolo al confine con l'Altopiano, e l'ex Irca di via Sicilia. In entrambi i casi ci sarebbero segni di bivacco, anche se per l'ex fabbrica di bitumi si tratterebbe più che altro d'inciviltà. Basta fare quattro passi lungo il muro di cinta al confine con la scuola materna di via Riccione, per incrociare una porta sfondata. É stato qualche disperato in cerca di riparo? Il sospetto c'è quando si percorrono pochi metri e all'interno s'inciampa in una brandina circondata da una serie di sacchi d'immondizia. Le famiglie residenti nella zona, con i balconi che si affacciano sul piazzale della fabbrica, assicurano di non aver mai visto nessuno all'interno, a parte qualche ragazzotto che in passato si divertiva a distruggere i vetri del-l'ala-uffici, abbattuta durante la fase di bonifica. Invece ultimamente si notano scaricatori abusivi, che arrivano all'incrocio con via Riccione, aprono il bagagliaio dell'auto e buttano materassi, vecchi mobili; una volta è stata abbandonata anche una cyclette. Inizialmente i rifiuti venivano lasciati accanto al raccoglitore di abiti usati "Humana", ora, con la porta sfondata, il degrado si è spostato all'interno.CASCINA BEGNIBen diverso è lo scenario nella cascina Begni. Dove una volta era nata e cresciuta l'antica tradizione contadina, ora vivrebbero dei disperati, certamente clandestini, che cercano di rendersi invisibili agli occhi del resto della comunità. Basta passare sotto le finestre del vecchio cascinale verso le 21, quando ormai è buio, per notare una luce fioca che filtra dalle persiane ammalorate dal tempo. Non solo: alle spalle dello stesso cascinale ci sono ancora i resti di vecchie baracche, piccole strutture di fortuna dove in passato avrebbero trovato riparo irregolari. Ora sono abbandonate, forse perché la comunità clandestina si è spostata all'interno del vecchio cascinale, certo sporco, senza acqua, senza corrente, ma più riparato di un insieme di cartoni e lamiere. Al momento ancora nessuno ha denunciato direttamente gli episodi alle forze dell'ordine, ma in molti si sono rivolti all'associazione "Insieme per il Villaggio" per raccontare delle luci dietro le finestre della cascina o della brandina nell'ex Irca.Cristina Marzorati
Crisi, i piccoli artigiani affondano
Denuncia della Cgil: in continua crescita le domande di cassa integrazione Cinquanta le imprese che hanno chiesto aiuto. Pesa l'edilizia, ferma al palo
La crisi continua a mordere anche Cesano Maderno e dopo il caso eclatante dell'ex Nylstar, 167 lavoratori rimasti senza occupazione nel 2007, ora "tocca" ai piccoli. Nonostante si ventili un momento di ripresa, per l'economia locale i tempi restano duri e il settore maggiormente penalizzato è quello dell'artigianato, fortemente influenzato dall'edilizia: non si costruisce più e quindi non si montano porte, non si arredano gli ambienti, non si realizzano gli infissi. Una paralisi tangibile negli uffici della Cgil di Monza e Brianza, dove periodicamente le statistiche lasciano poco spazio all'ottimismo e nel caso specifico di Cesano il dato più importante è riferito al numero di richieste di cassintegrazione presentate.DIECI RICHIESTETra luglio e la fine di settembre sono state dieci le imprese cesanesi con meno di quindici dipendenti pronte a ripiegare sulla cassintegrazione in deroga per un totale di trenta lavoratori coinvolti. Le domande le hanno presentate ditte di tutti i generi, dall'ingrasso legnami, al commercio al dettaglio, alla lavorazione della plastica e vetro. In un anno sono circa cinquanta le imprese di Cesano che hanno bisogno di un aiuto economico, pur di assicurare il posto di lavoro ai propri dipendenti. Peccato che non sempre ricorrere agli ammortizzatori sociali sia un salvagentesicuro verso la continuità.PARALISI«La crisi sta colpendo in particolare l'artigianato - commenta la situazione Dario Pirovano, segretario della Camera del lavoro Cgil di Monza e Brianza - struttura portante della nostra economia. Il dato più preoccupante però è un altro: se in passato la richiesta di cassintegrazione era mirata a un rilancio dell'attività, ora in molti casi quando scadono gli ammortizzatori sociali, le società chiudono e i dipendenti rimangono senza posto di lavoro. Ulteriori riprova è che nell'ultimo trimestre le richieste di cassintegrazione sono diminuite del 19 per cento, non certo perché la crisi è risolta; piuttosto, le aziende non esistono più e quindi non c'è bisogno di proseguire con gli ammortizzatori sociali».«Dallo scorso mese di giugno seguo direttamente anche Cesano Maderno - spiega Gianfranco Raggiotto segretario Fillea-Cgil Monza e Brianza - e nulla cambia rispetto ad altri comuni vicini, come Bovisio Masciago: le imprese sono strette in una crisi strutturale del sistema, nata in particolare col blocco dell'edilizia. Sul fronte lavorativo sono almeno tre ogni settimana i dipendenti che si presentano ai nostri uffici annunciando il licenziamento».Cristina Marzorati
Elezioni: prime mosse, trasversali
Il Pdl dialoga con l'Udc dell'ex sindaco Paolo Vaghi, che però si confronta anche con il centrosinistra. Il Pd pensa prima al programma e poi alle possibili alleanze
La prima a scendere in campo sarà "Vivi Cesano", il Pdl ha, invece, aperto il confronto politico partendo dall'Udc, anziché debuttare con gli alleati della Lega Nord, e il Pd, al momento, è in fase preliminare. É un po' questo il quadro di una Cesano che si prepara ad andare alle urne. Dopo la caduta anticipata dell'amministrazione Romano, la primavera prossima sarà il momento di votare il rinnovo del consiglio comunale e l'elezione del sindaco. Se in casa Lega Nord i giochi sembrano fatti, Marina Romano è fortemente sostenuta dai suoi e si ventila un Carroccio in corsa da solo, al massimo insieme a una lista civica, per gli altri schieramenti tutto è in gioco.Restando in casa centrodestra Alessandro Soliman, coordinatore Pdl locale, annuncia continui confronti con imprenditori, politici, associazioni: «Ad esempio, il primo partito con cui abbiamo parlato è stato l'Udc, si è trattato di un normale giro consultivo, una chiacchierata con Paolo Vaghi e Vincenzo Tor-torici». L'Udc prima della Lega Nord, alleato naturale a livello nazionale? Ci si deve aspettare qualche sorpresa? «No, l'Udc aveva detto che non li avevamo ancora contattati e abbiamo riparato». Presto Soliman ed Emanuela Cappelli, vicecoordinatore Pdl Cesano, apriranno una sede in città e per il prossimo fine settimana si prospetta l'allestimento di banchetti informativi. Paolo Vaghi, ex primo cittadino, che ha aderito all'Udc poco prima della caduta del sindaco Romano commenta: «Trovo normale consultare le forze politiche locali - dichiara - Io, sindaco di centrodestra? É prematuro, non è il momento di pensare al pilota, bisogna prima costruire la macchina». Vaghi poi conferma anche la vicinanza agli alleati di centrosinistra, con cui ha governato per vent'anni: «Il confronto è aperto anche con loro». «Tra novembre e dicembre - continua Vaghi - apriremo la sede Udc, dove si terrà il primo congresso cittadino e sarà eletto il segretario di Cesano». La lista civica "Vivi Cesano", che sedeva tra i banchi dell'opposizione, domani, domenica 16 ottobre, dalle 8 del mattino sarà in piazza monsignor Arrigoni, in centro e in piazza dell'Amicizia a Binzago, per distribuire un volantino informativo sull'attività elettorale;Il Pd, invece, come si prepara alla chiamata alle urne? «Dopo un primo confronto di venerdì 7 ottobre - dichiara l'ex capogruppo in consiglio Pietro Nicolaci - ieri sera (venerdì 14 ottobre) abbiamo iniziato a gettare le basi per alleanze e programmi».Cristina Marzorati
«Ora querelo»
L'ex Romano: «Spese facili? Cattiverie»
Soldi pubblici sprecati in composizioni floreali, in consigli comunali faraonici e in consulenti. É la dura accusa messa nera su bianco da un cittadino, che l'ottobre dello scorso anno si era rivolto alla Corte dei Conti, Procura Regionale per la Lombardia, chiedendo che si facesse chiarezza sulle "spese facili" condotte dal sindaco, Marina Romano, e avvallate dai funzionari con atti pubblici. Atto che è arrivato solo nella primavera di quest'anno sulla scrivania della Romano, quand'era ancora sindaco, e la stessa, insieme all'allora direttore generale, Pietro Pio Spotti, aveva risposto con una memoria difensiva. Il 27 settembre la Corte dei Conti ha analizzato le accuse, archiviandole, perché: «Esaminati gli atti, non sussistono responsabilità da perseguire avanti questa Corte, il magistrato ha disposto l'archiviazione». «In due anni sono state dette tante dicerie nei miei confronti, a partire dalla campagna elettorale -commenta Romano - sono stata mandata a casa per nulla, ho subito cattiverie inutili, d'ora in poi chi parla, si querela». Sembra che l'ex sindaco indirizzi tanta rabbia verso chi ha provocato la sua caduta e contro gli avversari politici. Ma sono loro che hanno presentato il ricorso? «Non posso dirlo» sbotta Romano. Sul tema interviene Cesarino Monti, coordinatore MB Lega Nord, che fa un parallelo tra il ricorso alla Corte dei conti e il 12 luglio scorso, giorno della "festa di piazza" delle opposizioni dopo il termine del governo Romano. «Hanno criticato Marina dicendo che aveva sperperato i soldi per rifare il bagno in Comune. Meschinità! Che Gigi Ponti (segretario Pd presente all'evento del 12) pensi al suo voto favorevole all'acquisto di Serravalle».Cristina Marzorati
DEGRADO
La pulizia migliora Operai in azione
Cesano Maderno è finalmente pulita. Dopo le continue sollecitazioni fatte sulla stampa locale o direttamente dai cittadini, Gelsia, Assp e Solaris hanno riportato le strade a uno stato accettabile. Se già due settimane fa erano migliorati il piazzale del mercato e viale Indipendenza, la scorsa settimana la svolta è arrivata un po' ovunque. Il riscontro positivo l'hanno sottolineato direttamente i residenti, che nei giorni precedenti avevano sollecitato il nostro "servizio-denuncia". La degradante fila di sacchi dell'immondizia, lasciati per mesi in via Friuli davanti all'ex salumificio Perniceni, è stata finalmente raccolta nella giornata dello scorso lunedì 10 ottobre. É andata decisamente meglio lungo la Tangenzialina per Desio, dove alla base dei blocchi di new-jersey i soliti maleducati avevano scaricato di tutto. Già sabato mattina, a poche ore dalla pubblicazione sul nostro giornale delle foto dei sacchi, un addetto alla raccolta di Gelsia aveva caricato l'immondizia sul furgoncino, migliorando uno dei portali d'ingresso alla città. Tutto bene quindi, non c'è davvero più nulla da segnalare? Non proprio: al Villaggio Snia le erbacce sono ancora ben visibili nelle aiuole lungo via Friuli, senza contare lo stato di degrado generale del parchetto pubblico di via Magenta, dove addirittura mancano dei tombini. Anche in altri giardinetti cesanesi le erbacce sono talmente alte da rendere impossibile il libero accesso a nonni, genitori e bambini.Cristina Marzorati
Al centro Lipu
Gli «Alieni in Oasi» Percorsi a scuola sulla biodiversità
Il personale Lipu anche quest'anno promuove numerosi progetti di educazione ambientale. Oltre ai più classici laboratori e visite guidate ci sono anche dei programmi didattici specifici per le scuole di ogni ordine e grado. Proprio a questi percorsi se ne è decentemente aggiunto un altro, specifico sullo studio dei danni provocati dalle specie al-loctone. Questo nuovo tipo di laboratorio è stato pensato per alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. Il titolo è "Alieni in Oasi". Tale programma ha lo scopo di mettere in contatto gli studenti con una delle principali minacce alla biodiversità, la presenza di specie alloctone appunto, ragionando e osservando possibili soluzioni a questo problema. La proposta didattica rientra in un progetto più ampio: "Oasi lipu: controllo specie alloctone, fruizione sociale e sostenibile, economia locale", finanziato dalla Fondazione Cariplo, dal Consorzio Parco Groane e da Lipu, mirato a individuare fhterventi di ripristino strutturali e divulgativi per il recupero naturalistico di particolari zone dell'area naturale protetta di Cesano. In questo rientra anche il controllo di specie vegetali esotiche invasive e lo studio di azioni sperimentali per il contenimento del gambero rosso della Luisiana, che da qualche anno infesta gli stagni Oasi.Gionata Panseri
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