Rassegna: Il Cittadino del 01/10/2011

sabato 1 ottobre 2011 |





Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi Sabato 1Ottobre 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.



Erbacce e sporco, cittadini sentinelle
Segnalazioni sulla situazione di degrado di viale Indipendenza e di via De Medici
Rifiuti abbandonati in area mercato e zona cimitero. Erba alta: rischio per visuale

Non passa giorno che al nostro giornale non arrivino segnalazioni di erba incolta, aree degradate e sporcizia ovunque. Così è stato anche la scorsa settimana, quando tre cesanesi, in un caso addirittura un comitato, hanno sollecitato alla redazione una verifica delle condizioni attuali di viale Indipendenza, del piazzale del mercato e via De Medici.
Nel primo caso il vialone che conduce al cimitero si è trasformato in un trabocchetto: uscire dalle vie secondarie che portano su viale Indipendenza è un pericolo, per colpa delle erbacce che riducono la visuale. I residenti assicurano di aver contattato il Comune, ma non hanno ricevuto risposta e l'erba continua a crescere in maniera imbarazzante.
Stesso scenario in via De Medici a Molinello e nel parco della Baruccanetta, esempio lampante dell'esito positivo di un progetto partecipato tra cittadini e amministrazione. Peccato che il giardino sia in balia delle piante infestanti e anche in questo caso il "Comitato San Pio X" e l'associazione "Cesano per noi" hanno scritto inutilmente al Comune.
É un vero e proprio disastro anche l'area del mercato, dove giovedì mattina ci ha accompagnati Pierangelo Motta. Il fossato che circonda l'area è pieno d'immondizia e addirittura la cancellata in ferro, abbattuta da un'auto in corsa due mesi fa, non è stata ancora rimossa. Come descrivere poi la sporcizia sul parcheggio laterale al camposanto? C'è persino un materasso, senza contare decine di bottigliette, fazzoletti e persino cartoni di cibo sparsi ovunque. Come mai Cesano è ridotta così? Perché le erbacce proliferano? La risposta dall'ufficio comunicazione del Comune c'è stata: il taglio del verde spetta ad Assp e, anzi, dal Comune sono già partire diverse sollecitazioni. Evidentemente in certi casi sono rimaste inascoltate.
Cristina Marzorati


Studenti-sardine Una classe da 37 Sit in di protesta
Situazione insostenibile al «Majorana» Il dirigente: «Problemi di sicurezza»

La terza AE dell'istituto Majorana da martedì sta manifestando nel cortile della scuola. Gli alunni, una classe di 37 persone, non hanno un'aula che li possa contenere tutti, e stanno chiedendo a gran voce il rispetto dei loro diritti: poter far lezione in un ambiente consono all'apprendimento. «All'inizio dell'anno sapevamo che saremmo stati in 32 - spiegano gli studenti - dopo gli esami di riparazione si sono aggiunte alla classe altre 10 persone, anche se di questi in 5 hanno cambiato indirizzo di studi. E' dall'inizio dell'anno scolastico che veniamo spostati da una aula all'altra, perchè nella scuola non c'è uno spazio che possa garantire a 37 alunni il corretto svolgimento delle lezioni». I disagi per professori ed alunni sono evidenti. Le difficoltà nel fare lezione palpabili. Senza una classe che li possa contenere, tutti i programmi proseguono a rilento ed è inoltre impossibile fare le esercitazioni in laboratorio che l'indirizzo di elettrotecnica prevede. «Aspettiamo una risposta, devono chiarire la nostra posizione - denunciano ancora gli studenti - siamo disposti ad andare fino in provveditorato se non ci daranno ascolto».
«Nei laboratori non abbiamo abbastanza materiale per fare lezione - spiega il professore Cesare Gozzi, insegnante di elettrotecnica - e non possiamo certo andare in aula a turni. Ci sono anche problemi nel fare i compiti in classe, senza contare le norme di sicurezza». Il dirigente scolastico Cesare Ferrari ha ricevuto una lettera di proteste firmata da tutti gli studenti e dai loro genitori, ed ogni giorno non manca di sollecitare il provveditorato, a cui ha fatto più volte presente la situazione in forma scritta. «Quel che più mi preoccupa è che con numeri simili non possiamo garantire la sicurezza in classe - commenta il dirigente - ho sollecitato l'Ufficio scolastico territoriale, ma mi hanno risposto che il funzionario preposto era a casa in malattia, ora dovrebbe essere rientrato e mi aspetto che risolvano immediatamente una situazione che per docenti e ragazzi è insostenibile. Quando abbiamo abbiamo fatto la previsione di organico a giugno, avevamo diviso i ragazzi in tre classi, ne sono state fatte solo due. Qualcosa dovrà essere ora fatto per forza». La dirigenza ha le mani legate, è il provveditorato che deve intervenire. L'ufficio preposto deve dare l'autorizzazione alla divisione della classe e nominare gli insegnanti di ruolo per quella nuova. Al momento di andare in stampa (venerdì, ore 15.30) dalla scuola confermano che nessuna comunicazione è ancora giunta in merito.
Gionata Panseri


CENTROSINISTRA VERSO LE ELEZIONI
Sel e il futuro: c'è affinità con Idv, si insiste sulle primarie

Con Italia dei valori c'è affinità sull'idea di città, col Partito democratico si è discusso in maniera più approfondita, ma le primarie non sembra interessino al partito di Bersani, piuttosto la strada è quella programmatica "vecchia maniera". Questi in sintesi sono gli esiti dei primi confronti politici in casa centrosinistra, almeno secondo il punto di vista di "Sinistra ecologia e libertà". «Abbiamo intenzione di avviare un confronto pubblico d'idee e di proposte attorno al quale edificare una coalizione di centrosinistra anche a Cesano - sottolinea Marco Pizzichemi, segretario locale Sei - Forse il nostro approccio non è piaciuto ad alcuni addetti ai lavori, ma ne constatiamo ogni giorno il crescente apprezzamento tra i cittadini: siamo sulla strada giusta e non intendiamo rinunciarvi. Tuttavia per realizzare un'alternativa amministrativa, è necessario confrontarsi anche con le altre forze del centrosinistra, che ci hanno invece chiesto di costruire una coalizione attraverso il solo, classico, confronto programmatico tra partiti. Sebbene come passaggio iniziale sia accettabile, almeno nella definizione di una bozza programmatica comune, non è ancora abbastanza: il centrosinistra ha bisogno di un modo serio ed efficace per cambiare marcia». Sel rilancia così le primarie, ma sino a fine mese propone il confronto diretto con gli elettori, invitandoli nella sede in piazzetta Arese o sul Blog sinistracesano.blogspot.com.
Cristina Marzorati


CESANO E SEVESO
Guerra tra Comuni pervia don Sturzo

É guerra di carte bollate tra Seveso e Cesano e tutto per colpa di una strada. Si tratta del prolungamento di via Don Sturzo a Seveso, che quando sindaco era ancora Gigi Ponti, doveva sbucare in via Volta, superare il fiume Seveso, la ferrovia e diventare di fatto l'alternativa ai vari passaggi a livello, grazie anche al collegamento con la superstrada Milano-Meda. Dopo la sconfitta di Giordano Cassetta sindaco di Seveso diventò Clemente Galbiati, che respinse il progetto; peccato che uno studio d'architetti avesse già "disegnato" opera e tragitto e quindi oggi rivendica il pagamento di quel lavoro. La quota che spetta a Cesano, è di oltre 44mila euro, ma il Comune ha deciso di resistere in giudizio, sottolineando che l'opera non è stata fatta non per colpa di Cesano, ma di Seveso e quindi le spese spetterebbero tutte all'amministrazione, oggi guidata da Massimo Donati.
Cristina Marzorati


APPALTO
Trasporto scuola Bonfanti in Procura

Non c'è pace per l'assegnazione del servizio scuolabus. La "Bonfanti Viaggi", esclusa dalla gara d'appalto per la mancata presentazione della certificazione Iso 9001, si è rivolta alla procura di Monza, alla corte dei conti di Milano e anche all'istituto di vigilanza dei conti pubblici di Roma. La ragione? Vuole fare chiarezza innanzitutto sulla contraddizione a suo dire rilevata nel bando, dove si parla di deposito cauzionale che esclude la certificazione Iso. Dall'istituto di vigilanza dei conti pubblici Bonfanti vuole sapere se il ribasso a base d'asta applicato dalla "Angelino", risultata la vincitrice dell'appalto, possa garantire lo svolgere dell'attività di trasporto con personale assunto regolarmente. La risposta non sarà certamente a breve termine e quando arriverà, potrebbe rimettere in discussione l'appalto del servizio scolastico assegnato dal comune.
Cristina Marzorati


COOPERATIVE E ATTIVITÀ PER RAGAZZI
Le Stelle» adesso tornano a brillare: una nuova casa a Bovisio Masciago

La cooperativa Le Stelle ha finalmente una sede, ma fuori città. Q consiglio pastorale di Bovisio Masciago ha valutato positivamente la possibilità di ospitare l'equipe diretta da Daniela Spotti ed i ragazzi che il gruppo sta seguendo. Il consiglio ha compreso che ospitare la cooperativa cesanese rappresenta un nuovo contributo di risorse educative a disposizione della comunità, una risorsa da valorizzare e che la parrocchia non poteva farsi sfuggire. «Abbiamo incontrato il parroco, don Emilio Beretta, quando abbiamo ritirato il premio 'Testimonianze di vita" del Rotary - spiega la presidentessa Spotti - da lì abbiamo iniziato una serie di collaborazioni che ci ha portato all'interno del teatro parrocchiale, La Campanella. Don Emilio ha dimostrato un'attenzione nei nostri confronti ed un'ampiezza di vedute che in pochi prima di lui hanno avuto». Lunedì 3 ottobre Le Stelle apriranno la propria attività nei locali di piazza Anselmo IV. La sede sarà aperta dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 9 alle 12 solo la segreteria, il pomeriggio dalle 14.30 alle 19.30 per i ragazzi ed i laboratori. L'equipe diretta da Spotti potrà contare su un nuovo elemento, lo psicopedagogista Maurizio Fratea, che darà un taglio innovativo al lavoro sui disturbi dell'apprendimento e del comportamento fiore all'occhiello della Cooperativa. Accanto a Fratea la psicologa Melissa Bentivoglio, la pedagogista Laura Falcone e lo psichiatra Ezio Giangreco, coadiuvati da cinque educatori altamente formati. (Foto: i soci fondatori)
Gionata Panseri


SEVESO


Le beghe del Pdl peso per la città
Il tentativo di far decadere dal Consiglio i tre dissidenti azzurri stoppato dalla Lega Opposizioni furiose, il presidente Vaccarino: politica da ribaltare come un calzino

Per mandarne fuori tre, se ne vanno in sette. Seduta deserta e punto all'ordine del giorno rimandato dopo più di due ore di discussione. I consiglieri e gli assessori della Lega Nord vanificano il tentativo di far partire l'iter procedimentale sulla decadenza dei tre consiglieri comunali Marco Mastrandrea, Federico Houeis e Paolo Sala, i quali, per tre sedute consiliari consecutive, sono risultati assenti senza giustificazione. Si è consumato, giovedì 29 settembre, quello che qualcuno ha definito l'ennesimo teatrino della politica seve-sina dove i malumori interni alla maggioranza, e in particolare al Pdl, continuano a minare la credibilità dell'amministrazione Donati.
L'indicazione di inserire all'ordine del giorno l'iter di verifica sul decadimento delle cariche consiliari dei tre è stata data dal sindaco Massimo Donati. Non è ancora chiaro se l'azione aveva come obiettivo quello di dare un segnale forte ai «dissidenti» o se, realmente, c'è la volontà di allontanarli dalla massima assise cittadina. Ad ogni modo la seduta, all'una e trenta di venerdì mattina, è saltata a causa dell'abbandono dall'aula dei consiglieri leghisti che hanno fatto mancare il numero legale subito dopo la dichiarazione di astensione dal voto del presidente del consiglio comunale Massimo Vaccarino. Indispettite le opposizioni: «È l'ennesima pagina triste dove le beghe di partito approdano in consiglio comunale, mentre si tratta di questioni che dovrebbero essere risolte internamente - ha tuonato il capogruppo del centrosinistra Paolo Butti -. È evidente come ci sia una mancanza di chiarezza all'interno del Pdl e come l'alleanza con la Lega sia basata sul nulla». Il capogruppo di Sevesoviva, attraverso un comunicato fa sapere che si tratta una questione morale: « Chi non rispetta i propri elettori e il regolamento del consiglio dovrebbe dimettersi per decenza. Stigmatizziamo il comportamento di Mastrandrea, che usa la minaccia pecuniaria personale per poter continuare a destabilizzare un governo che non condivide».
Ma a far esplodere la bomba finale che ha mandato l'ordine del giorno in fumo è stato il presidente del consiglio Massimo Vaccarino con una dichiarazione piuttosto eloquente: «Sono convinto anch'io che si tratti di una questione tutta interna al Pdl e mi domando cosa possano pensare i cittadini. Non credo che vogliano sentir dibattere di queste cose in consiglio comunale. Se questa è la politica che si fa avanti allora la politica deve essere ribaltata come un calzino». La dichiarazione di astensione di Vaccarino ha irritato sia la Lega Nord che è uscita dall'aula sia la parte del Pdl ancora vicina a Massimo Donati. Tutto da rifare.
Ivan Bavuso

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