Rassegna: Il Cittadino del 3/9/2011

lunedì 5 settembre 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Sabato 3 Settembre 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Profughi
Recinzione per la sicurezza e la Madonnina resta «prigioniera»

La sicurezza vale di più di un' Ave Maria. Protestano i frequentatori del centro anziani di Cassina Savina e i componenti del comitato di quartiere, per la scelta del commissario prefettizio, Adriana Sabato, di realizzare una recinzione tra l'ex materna di via Diaz, dove anche loro hanno sede, e la scuola elementare.
La ragione è dovuta all'arrivo degli otto profughi che occupano parte dell'ex materna e per evitare che possano avere libero accesso alla confinante elementare. Ecco la decisione di chiudere il tutto con recinzione e cancelletto, peccato che nell'area di pertinenza scolastica sia stata inclusa anche la grotta della Madonnina. Il piccolo luogo di culto nel mese di maggio è punto di ritrovo della comunità per la recita del rosario. Ora cosa accadrà? «Il commissario ha detto che si potranno chiedere le chiavi d'ingresso alla scuola al dirigente - spiega l'ex sindaco Marina Romano, presente al momento della posa della recinzione - ma se dovessero esserci degli intoppi? Se non fosse possibile? Non era più semplice includere nella superficie del centro anziani anche la grotta, in modo da renderla sempre accessibile?». Una richiesta che presto si trasformerà in una lettera.
Cristina Marzorati


Inciviltà
Piattaforma, mai rifiuti «stanno» fuori

Situazione imbarazzante quella che si è creata intorno alla piattaforma ecologica, in via Fabio Massimo, a Cascina Gaeta. Sembra diventata ormai un'abitudine l'abbandono di rifiuti nei campi attorno all'impianto. Il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale: basta percorrere i pochi metri della strada a servizio della piattaforma, per incrociare su ogni prato e sotto i diversi alberi lungo il ciglio della strada divani sfondati, cucine vecchie e distrutte, elettrodomestici fuori uso, un panorama desolante e assolutamente peggiore della piattaforma ecologia, che paradossalmente è pulita e ordinata.
Cristina Marzorati


Rivoluzione dei comprensivi Due realtà da 1.500 studenti
A settembre 2012 ci sarà l'accorpamento di materne, elementari e medie in due uniche dirigenze. Nicolaci: «Scelta unilaterale»

L'attività didattica 2011-2012 inizia già con una certezza: il taglio dei dirigenti e delle segreterie. É la spada di Damocle sotto cui lavoreranno per un anno intero Pietro Nicolaci, dirigente delle due medie pubbliche, Giordano Cassetta, responsabile delle elementari di Cascina Gaeta, Cassina Savina, Molinello e della materna di Cassina Savina, e Gianfranco Taurino, dirigente delle elementari di Binzago, Cesano centro, Villaggio Snia e della materna della Snia. Ieri mattina, venerdì 2 settembre, durante una riunione che si è tenuta in Provincia a Monza, l'assessore all'istruzione Giuliana Colombo ha ufficializzato la nuova organizzazione dei plessi pubblici cesanesi, che partirà dal settembre 2012 e prevede la nascita di due grandi istituti comprensivi da circa 1500 studenti ciascuno. Una cifra che scaturisce dall'accorpamento sotto un'unica dirigenza e segreteria della media "D'Acquisto" di via Cozzi, delle elementari del centro, Binzago, Villaggio Snia e della materna del Villaggio Snia per un totale di 1556 iscritti e dall'accorpamento della media "D'Acquisto" sede di via San Marco a Molinello, con le elementari di Molinello, Cascina Gaeta, Cassina Savina e la materna di Cassina pari a un corpo studenti di 1271 unità. Nel concreto per genitori e figli non cambierà nulla, continueranno ad andare nei plessi che hanno sempre frequentato, la svolta sarà al vertice. I dirigenti non saranno più tre ma due, spetterà agli organi scolastici decidere chi dovrà lasciare Cesano Maderno e in che modo l'impegno sarà diviso. Il cambiamento porterà poi il ridimensionamento del numero di bidelli in servizio e del personale di segreteria, che seppur inferiore dovrà accollarsi un maggior carico di lavoro. Il cambiamento non è naturalmente partito da Monza, piuttosto da una decisione firmata dal ministro Maria Stella Gelmini il 6 luglio scorso. «Una decisione assolutamente unilaterale - commenta Pietro Nicolaci, attualmente dirigente delle due scuole medie che hanno formato l'istituto comprensivo "D'Acquisto" - presa senza coinvolgere nella maniera più assoluta i sindacati. Venerdì ho partecipato insieme ai colleghi alla riunione che ha ufficializzato il cambiamento, il commissario prefettizio Adriana Sabato non era presente, spetterà a lei avvallare la nuova organizzazione. A mio parere ci troviamo di fronte a due veri e propri mostri da 1500 studenti ciascuno o quasi. La scuola non si fermerà, è ovvio, ma riducendo il personale, la macchina sarà sicuramente più \lenta, sorgeranno poi problemi di spazio, al momento non esistono aule che possano accogliere assemblee di docenti da 170 partecipanti, e dovremo poi decidere come muoverci entro fine anno, perché a gennaio partiranno le iscrizioni per il nuovo anno scolastico».
Cristina Marzorati


LETTERA IN REDAZIONE
Clamore, don Flavio ha scelto da Pastore»

Sono stato molto sorpreso per il rumore che ha mosso questa notizia. Nei bar, nelle piazze e nelle edicole, in questi giorni, non si fa altro che parlare di don Flavio e dell'allenatore Luciano. Giornali locali, emittenti televisive e quotidiani nazionali, hanno tracciato sulle loro pagine o schermi, parole ed immagini che hanno dato risalto a quello che non era il tema, ma bensì a rendere ambigua la figura di don Flavio. Non conosco Luciano e sono rispettoso del suo essere gay, ma conosco don Flavio e nutro molti dubbi che la sua presa di posizioné sia inerente alla sfera sessuale dell'allenatore. Voglio dire che negli oratori sono passati tanti allenatori, che hanno lasciato l'impegno di allenare i ragazzi, obbligati o volutamente, perché non si attuava la regola principale: "Molto più importante dei numeri è però la proposta educativa che si realizza nei nostri oratori e attraverso i nostri oratori. Una proposta educativa di crescita umana e nello stesso tempo di crescita nella fede." (Incontro con gli animatori degli Oratori estivi del Cardinale Dionigi Tettamanzi il 21/5/2010). Per questo motivo penso che don Flavio si sia preoccupato, non solo dei risultati della squadra, ma anche dell'educazione di questi ragazzi, un'educazione che proviene da un cammino di fede, da una testimonianza di vita, dal condividere la vita della Comunità Pastorale. La sua è stata semplicemente una presa di posizione che ogni padre attua per i suoi figli. È lui il responsabile del cammino formativo dei suoi fedeli, cammino principalmente spirituale, ma anche sociale. Il Pastore conosce le sue pecore ed esse conoscono il loro pastore. Per questo motivo, come dicevo prima, sono convinto che l'opera di don Flavio è quella di un padre preoccupato per la crescita dei suoi figli. Se l'intento, per l'allenatore e per i ragazzi, è solamente giocare a pallone e nulla più, vi sono spazi nel nostro comune per poter mettere in pratica questo loro desiderio; se invece, oltre allo sport, c'è il desiderio di un cammino di fede allora si deve rispettare la responsabilità del proprio Pastore.
Un parrocchiano


Coach omosessuale
«Equipe» riparte In elenco non c'è, ma lui non s'arrende

Dopo il terremoto mediatico scoppiato attorno al caso dell'allenatore dichiarato omosessuale all'oratorio del Villaggio Snia, ora è arrivato il momento dello sport. In settimana sono iniziati gli allenamenti della stagione 2011-2012 della società "Equipe 2000" e lunedì prossimo torneranno in campo anche gli Open, squadra con cui collaborava come coach Luciano Di-coladonato, dipendente di una lavanderia industriale a Desio al centro di una petizione perché non riconfermato mister dal parroco don Flavio Riva. Dicoladonato e i ragazzi imputano la scelta all'omosessualità del 39enne, invece don Flavio in passato aveva parlato di una questione educativa. Martedì scorso si è tenuta la prima riunione tecnica della "Equipe 2000" alla presenza del direttivo. Della questione non si è parlato, semplicemente nello stendere un prim9 elenco di chi ricoprirà i diversi ruoli, Dicoladonato non è stato riportato come allenatore e molto probabilmente così rimarrà. La linea è quella di lavorare secondo un progetto di comunità cristiana, di sostenere i ragazzi nelle loro scelte, purché siano condivise e vadano verso questa direzione. Così solo per quattro dei tre team tutto è chiaro, per gli Open la panchina rimane scoperta. Eppure le dichiarazioni di Dicoladonato, da noi raccolte venerdì mattina, vanno in una direzione diametralmente opposta: «Mi sono trovato con i ragazzi giovedì, al rientro dalle ferie (tranne Thiago Nascimento, promotore della petizione, che ha lasciato l'Equipe per un'altra società). Sono ancora d'accordo nel volermi come allenatore, lunedì partirà la preparazione io e sarò con loro. Quando partirà campionato, farò il tesserino sarà tutto come prima, ma comunque la cosa non finisce qui non mi posso più fermare». Non dice nulla invece don FIavio Riva. Martedì a mezzogiorno abbiamo bussato al suo ufficio, per raccogliere la replica lui ha tagliato corto, sottolineando che nessuno, ragazzi o genitori dell'oratorio del Villaggio Snia, è entrato nel suo ufficio come abbiamo fatto noi, spiegando le proprie ragioni. Per 1ui quindi il problema Dicoladonato non esiste.
Cristina Marzorati

0 Responses So Far:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...