Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie in edicola oggi, Martedì 17 agosto 2011, sul Giornale di Seregno.
SFIORATO IL DRAMMA VENERDì POMERIGGIO IN VIA DE AMICIS, EVACUATE NUMEROSE FAMIGLIE
CESANO, INFERNO DI FUOCO DISTRUTTA CASCINA GAETA
Un corto circuito in una lavatrice ha provocato un vasto incendio e momenti di terrore in un'intera palazzina, «Cascina Gaeta II», in via De Amicis. Il rogo risale allo scorso venerdì pomeriggio, le fiamme hanno distrutto tre alloggi al secondo piano e costretto diverse famiglie ad essere evacuate. Il guasto alla lavapanni è avvenuto nell'appartamento occupato da una pakistana di 30 anni, in quel momento assente da casa per pochi minuti. Diversamente le conseguenze per la giovane, con gli ambienti saturi di fumo, sarebbero state gravi. In breve sul posto sono accorsi quattro mezzi dei Vigili del fuoco, coadiuvati da Carabinieri, Polizia locale e Protezione civile. Anche l'ex sindaco, Marina Romanò , ha effettuato un sopralluogo. La pakistana, che nel rogo ha inutilmente cercato di salvare il suo gattino, è stata trasferita dal «118» all'ospedale di Desio a scopo precauzionale per una leggera intossicazione da fumo e lo stato d'ansia. Gravissimi i danni, ci sono famiglie che hanno perso tutto.
UN CORTO CIRCUITO A UNA LAVATRICE VENERDì POMERIGGIO HA SCATENATO L'INFERNO
INCENDIO DEVASTA «CASCINA GAETA» EVACUATA UN'INTERA PALAZZINA
Scoppia una lavatrice e in pochi istanti si scatena l'inferno. Diverse le famiglie evacuate.Sono le 15.45 quando dall'abitazione al terzo piano di «Cascina Gaeta II» in via De Amicis escono delle lingue di fuoco. Fortunatamente la padrona di casa, una 30enne pakistana, si era allontanata per qualche minuto altrimenti sarebbe stata travolta dalle fiamme. Tutto per colpa di una lavatrice in funzione, secondo i primi accertamenti, dalla quale è scaturito un corto circuito.Allertati i soccorsi, i vigili del fuoco si precipitano a sirene spiegate giungendo con quattro mezzi dalle caserme di Seregno, Desio, Carate e Bovisio, mentre le fiamme lambiscono i tre appartamenti attigui sullo stesso piano. Tra le famiglie della vecchia cascina scatta subito il panico: la 30enne pakistana viene colta da una crisi d'ansia e soccorsa dall'Avis Meda e dalla Croce bianca. La donna viene portata a Desio per accertamenti: niente di grave, solo molta ansia per aver perso tutto, persino i documenti. Molte persone si affacciano alle finestre, altri si avvicinano al cortile per comprendere la gravità dei fatti. Ad assistere alla scena anche l'ex sindaco, Marina Romanò , che abita nel quartiere.Sul posto si precipitano anche i carabinieri, la Polizia locale e i volontari della Protezione civile, inizialmente informati di un'«esplosione». L'area viene subito delimitata mentre i pompieri tentano di domare l'incendio che ha ridotto il tetto a uno scheletro. Dopo circa un'ora di intenso lavoro le fiamme sono spente e affiorano i danni, ingenti: tre appartamenti inutilizzabili, inagibili anche quelli sottostanti, diverse famiglie evacuate. Si aziona anche la «macchina» per trovare altre sistemazioni alle famiglie, anziani e stranieri, rimasti senza casa. Il bilancio dell'incendio è dunque pesante: «Abbiamo sentito un forte boato e all'inizio abbiamo pensato a una bombola del gas - ha riferito una residente nella zona - Poi abbiamo visto il fumo e una donna scappare giù dalle scale urlando. Per fortuna gli altri appartamenti erano vuoti perché l'incendio ha distrutto tutto».Anche gli appartamenti sottostanti sono stati dichiarati temporaneamente inagibili, soprattutto per il grosso quantitativo d'acqua che si è riversato al loro interno. Unica vittima del rogo il povero gattino della proprietaria di casa, che per sfuggire alle fiamme che lambivano l'appartamento, si è rifugiato sotto un armadio, da dove non è più uscito. La padrona, la 30enne pakistana, ha cercato di salvarlo ma non ci è riuscita. Il tentativo le è costato una lieve intossicazione oltre allo stato di choc.
rabbia e sgomento tra i proprietari dei locali distrutti dal fuoco
«ABBIAMO PERSO TUTTO, ANCHE IL NOSTRO GATTO»
Ci sono rabbia e sgomento tra i proprietari degli appartamenti distrutti dall'incendio di venerdì pomeriggio in via De Amicis. «La casa era molto vecchia, ed è proprio la precarietà delle strutture e dei cavi elettrici che ha causato il cortocircuito alla lavatrice» ha spiegato Imran A. , amico 31enne del proprietario dell'appartamento dove è scoccata la scintilla fatale, Siqab Reassid , 37enne pakistano. «I miei amici hanno perso tutto, anche i propri documenti - ha proseguito - Per fortuna Siqab era all'ospedale per ritirare dei referti medici e la moglie stava pulendo le scale, quindi almeno nessuno si è fatto male». Molto peggio è andata alla famiglia Garamone che, al contrario della famiglia pakistana, non dispone di un'assicurazione che copra i danni all'appartamento causati da incendi. I locali sono andati completamente distrutti ed erano quelli proprio a fianco di Reassid, dove è esplosa la lavatrice. «Mia figlia e mio marito erano in casa - racconta Rita Garamone , 45enne residente nel secondo appartamento andato distrutto nella Cascina Gaeta II - e tutto d'un tratto hanno sentito un forte botto e hanno visto le fiamme divampare nell'appartamento. Purtroppo il nostro gatto di cinque anni è rimasto coinvolto nell'incendio ed è morto perché non è riuscito a scappare. Siamo sconcertati e ora non abbiamo più nulla, ogni cosa è andata persa. Il Comune ci ha già detto che dovremo pagare tutto noi e ora non sappiamo più cosa fare. Ci sentiamo davvero abbandonati a noi stessi. Speriamo di trovare qualcuno disposto a ospitarci temporaneamente».
SACRA FAMIGLIA
NUOVO ASILO: TUTTO PRONTO PER ACCOGLIERE I BAMBINI
Ormai è quasi tutto pronto nella nuova struttura di via Campania alla Sacra Famiglia che ospiterà la scuola dell'infanzia. «Le iscrizioni sono già arrivate - ha detto il parroco don Romeo Cazzaniga - Siamo ormai pronti ad accogliere i bambini con il 5 di settembre. Abbiamo già suddiviso e attrezzato due sezioni». La nuova struttura rientra nel progetto di riqualificazione dell'area posta nei dintorni di via Lazio nel quartiere della Sacra Famiglia da anni allo studio delle Amministrazioni comunali. I locali destinati alla nuova scuola dell'infanzia sono stati consegnati all'Amministrazione comunale dall'impresa costruttrice lo scorso mese di luglio, ma come già anticipato, non sarà il Comune a gestire la scuola, bensì la parrocchia di Binzago attraverso una apposita convenzione stabilita dal Comune. La parrocchia di Binzago vanta già una importante esperienza in campo, avendo già in affidamento la scuola dell'infanzia Sant'Anna di Binzago. Ora dovrà mettere a disposizione tutte le sue forze per intraprendere questa nuova avventura in una struttura molto all'avanguardia, costruita in legno e con gli accorgimenti per prevedere un risparmio energetico nonchè ampie vetrate per uno sfruttamento della luce in tutte le sue forme. La scuola ha previsto anche uno spazio all'esterno per permettere ai bambini di svolgere attività didattiche anche all'aperto.
IL CASO
Numerosi gli avvistamenti e le segnalazioni di grossi roditori specialmente in via Piave e in via Lombardia
ALLARME TOPI AL VILLAGGIO SNIA: RESIDENTI ALLARMATI
«Chiediamo lo stesso trattamento di cui godono gli altri cittadini che hanno maggiori servizi»
E' allarme topi al Villaggio Snia. Numerosissimi sono gli avvistamenti e le segnalazioni di grossi ratti che si aggirano nel centro storico del Villaggio, già flagellato da innumerevoli altre problematiche che abbiamo già segnalato sulle pagine del nostro Giornale. Non è difficile nemmeno calpestare qualche carcassa inerme sul selciato, lasciata lì a decomporsi con grave pericolo per la salute dei cittadini. La situazione è particolarmente grave soprattutto in via Pavia e in via Lombardia, dove gli avvistamenti dei roditori sono ogni giorno più numerosi. Naturalmente, con la crisi politica le problematiche del quartiere non sono state più affrontate e nessuna bonifica effettuata, tanto che adesso i cittadini stanno pensando anche a una soluzione «fai-da-te» per ripulire la zona, nel momento in cui il Comune non dovesse farcela a intervenire. In sostanza, nel giro di due settimane sono state rinvenute diverse carcasse e la situazione è divenuta preoccupante anche per la segnalazione non solo di ratti ma anche di numerosi insetti, provocando immaginabili disagi non solo ai residenti, ma anche alle piccole attività commerciali e, in generale, a chiunque transiti in zona o vi sosti. Gli abitanti del quartiere, sfiniti da questa situazione di abbandono da parte del Comune, chiedono maggiore attenzione, equa almeno al trattamento di cui godono altre zone della città maggiormente curate. Sconsolato l'autore della foto che ritrae il topo nel prato davanti ai palazzi di via Pavia, Cateno Toscano , disoccupato 53enne residente al Villaggio Snia da molti anni: «E' sempre la stessa storia. Solo parole ma zero fatti. Ci lasciano qui in mezzo alla sporcizia e ai topi in una condizione che non è più possibile tollerare. Chiediamo lo stesso trattamento di cui godono gli altri cittadini di Cesano che hanno maggiori servizi. Anche noi paghiamo le tasse come loro. Speriamo che le prossime elezioni portino al governo qualcuno che difenda davvero il nostro quartiere».
MOLINELLO
MORTO NEL 1945, SI ATTENDE IL RIENTRO DELLA SUA SALMA
Bisognerà attendere ancora qualche mese prima che la salma del soldato italiano, Mansemino Fusetto , possa fare ritorno in Italia e trovare la pace presso il Famedio del cimitero cesanese. Fusetto perse la vita a 31 anni in un campo di concentramento in Germania. La sua famiglia, che dalla provincia di Rovigo, si era trasferita a Molinello, scoprì solo l'anno scorso che Mansemino Fusetto era stato sepolto in un cimitero di Amburgo, dopo essere morto il 10 giugno del 1945. Grazie alle continue ricerche e successivamente ai contatti con il Ministero della Difesa, i familiari sono riusciti a ottenere il trasferimento della salma del loro caro estinto, che originariamente doveva giungere in Italia nel mese di giugno. Purtroppo a causa di un problema burocratico legato ai cambiamenti interni nel consolato di Amburgo - il console italiano è stato trasferito in un'altra città - le pratiche del trasferimento sono state posticipate in autunno.
biblioteca
CERCANSI LIBRI USATI DA VENDERE
A.A.A. Cercansi libri usati da vendere. L'appello alla cittadinanza è stato lanciato dall'associazione «Amici della Biblioteca»: quanto ricavato dai banchi vendita che saranno allestiti in autunno servirà per acquistare nuovi volumi che arricchiranno la sezione «Junior» della biblioteca.Gli «Amici della Biblioteca» sono un'associazione di volontariato nata con lo scopo di promuovere e sostenere la biblioteca civica di via Borromeo. Per donare libri ed essere informati sulle attività dell'associazione basta mandare un'e-mail a: amicibibliotecacesanomaderno@gmail.com.
IL PERSONAGGIO
Tanta fantasia e creatività nelle opere letterarie del sedicenne Luca De Boni
BABY SCRITTORE SNIESE HA GIà PUBBLICATO QUATTRO LIBRI
Sedici anni e un'infinita dose di fantasia e creatività che ha portato alla pubblicazione di ben quattro libri. E' questa la stupefacente produzione letteraria di Luca De Boni ( nella foto ), sniese vulcano d'idee classe 1995. Una passione per la scrittura che ha sempre avuto dentro, sin dai tempi delle storielle recitate dai genitori Claudio e Lorena prima di andare a dormire: «Già a quattro anni non mi bastava più ascoltare le favole della buonanotte; la mente mi si riempiva di tracce totalmente personalizzate e addirittura, alla fine, ero io a raccontare le storie ai miei genitori». Sin dalle scuole elementari Luca ha cominciato a scrivere racconti, evidenziando già alle maestre che non si trattava di un bambino qualunque ma di un predestinato. Già a nove anni arriva la prima fatica dello scrittore sniese, «La malattia della pazzia», ispirata da un gioco di ruolo che le sue maestre di quarta avevano organizzato in classe, la cui storia era «talmente articolata e ricca di risvolti che sarebbe stato brutto sprecarla». Il libro ha riscosso grande successo in città e pronta arriva la ristampa, grazie a una casa editrice che ha letto le sue prime pagine e che ha subito creduto nelle sue potenzialità . Luca, tra gli impegni scolastici e l'oratorio, continua a scrivere e nel 2007, dopo due anni di lavoro, esce il suo secondo libro, «Ai confini dell'incredibile», mentre l'anno successivo arriva una raccolta di poesie, «Sospiri dell'anima», ispirate principalmente da elementi naturali e dagli stati d'animo umani, come l'intensa «Lacrimè». L'ultima fatica di Luca arriva nel 2009, «L'esagono d'argento», romanzo distribuito in tutta Italia e già più volte in ristampa; un libro più ragionato e premeditato, che porta il lettore in un mondo pieno di risvolti inattesi e colpi di scena. Dal 2008 Luca partecipa anche a conferenze sui libri e la scrittura nelle scuole di tutta la Lombardia, come racconta il padre Claudio: «In queste occasioni molti ragazzi escono dal guscio e iniziano a scrivere. Lo stesso Luca si arricchisce di nuove esperienze e di una nuova carica per continuare i suoi lavori». Nel tempo libero invece Luca si dedica alla lettura e alla visione di film: «Sono molto influenzato da ciò che leggo. I miei autori preferiti sono Moers, Verne e J. K. Rowling. Anche il cinema mi appassiona, soprattutto i film di fantascienza come "Il cavaliere oscuro"». Infine Luca ci anticipa i progetti che ha nel suo futuro: «Sto cercando la storia perfetta. Probabilmente il prossimo libro, a cui sto già lavorando, sarà una raccolta di racconti».
attività
RIAPRE A FINE MESE LA COOP «LE STELLE»
Riprenderanno tra il 29 agosto e il 9 settembre le attività del centro estivo organizzato dalla cooperativa «Le Stelle». La prima parte del programma si è chiusa a fine luglio: 120 i ragazzi iscritti affiancati da 12 operatori, una pedagogista e una psicologa, impegnati in tantissime attività svolte presso i locali de «La Mondina».Circa un terzo di questi ragazzi ha qualche difficoltà di apprendimento o comportamentale ma si sono visti miglioramenti giorno per giorno con grande soddisfazione per la cooperativa.
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