Rassegna: Il Cittadino del 4/6/2011

sabato 4 giugno 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Sabato 4 Giugno 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Vaccini a rischio: raccolta firme
Mamme in Comune per chiedere che il servizio dell'Asl non venga trasferito Movimento alleanze civiche: «Bacino, anche il sindaco lo considera assurdo»

Duecento firme per dire no al trasferimento a Desio del servizio vaccini dell'Ufficio d'igiene. É la petizione promossa da un gruppo di mamme, che a cadenza periodica si presentano all'Asl di via San Carlo, per sottoporre il proprio bambino al vaccino. Martedì scorso, 31 maggio, quindici di loro hanno incontrato il sindaco, Marina Romano, insieme al consigliere comunale del "Movimento per le alleanze civiche", Vincenzo Bacino. Il primo cittadino ha ripercorso il problema, spiegando che è stata l'Asl di Monza e Brianza a stabilire lo spostamento dello sportello da Cesano a Desio e, tra le motivazioni, ha avanzato la carenza di servizi e in particolare di posteggi. «Una cosa assurda, come ha detto anche il sindaco - sostiene Badino - perché vicino all'Asl di via San Carlo sorgerà il parcheggio della stazione e perchè dove si trova l'ufficio d'igiene di Desio è impossibile parcheggiare. inoltre molte mamme hanno spiegato di non avere nemmeno la patente di guida e andare fino a Desio, per loro, è praticamente impossibile». Al termine dell'incontro col gruppetto di madri, Marina Romano ha annunciato un prossimo confronto con i vertici dell'Azienda sanitaria, per affrontare il problema, e comunque ha sottolineato di aver già presentato la richiesta di una riunione dei sindaci per evitare il trasferimento. Da questione Ufficio d'igiene sarà oggetto anche della prossima seduta di consiglio comunale. Tra gli argomenti all'ordine del giorno di mercoledì 8 giugno, la sessione è convocata alle 20.45, le opposizioni hanno voluto includere anche una mozione in cui si chiede l'impegno dell'intera assise, del primo cittadino e della giunta a mantenere a Cesano Maderno tutti i servizi offerti dall'Ufficio d'igiene e in particolare le vaccinazioni, che servono le fasce della popolazione più deboli, come bambini e anziani. La questione non è certo una novità per la politica locale. Dell'argomento si era già parlato in aula un paio di settimane fa, quando prima della discussione del rendiconto di gestione 2010 il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Nicolaci, aveva parlato del trasferimento dell'Ufficio da Cesano a Desio, un cambiamento a breve termine perché nei piani dell'Azienda sanitaria locale di Monza e Brianza a metà giugno i vaccini non si faranno più a Cesano Maderno. La notizia era arrivata subito alle mamme, che in settimana hanno promosso una petizione, raggiunto 200 firme e avuto l'incontro col sindaco.
Cristina Marzorati


TUTTO IL PROGRAMMA
Partito democratico, festa al velodromo continua

Alla festa del Partito Democratico si parlerà di lavoro. Lunedì prossimo, 6 giugno, dalle 21 al velodromo di via Sant'Eurosia è organizzata la Conferenza territoriale di Monza e Brianza incentrata su persone, lavoro e democrazia. Gli altri eventi in calendario sono questa sera, sabato 4 giugno, alle 19 esibizione del gruppo di capoeira Uniao e alle 21 spazio al ballo con la "Adam band". Domani, domenica 5 giugno, alle 18 esibizione della "Ginnastica Sanpietrina" e a seguire alle 18.30 stage di danze popolari aperto a tutti, alle 19 sarà ancora possibile ammirare l'esibizione di capoeira, mentre alle 21 concerto dei Damatrà. Martedì 7 e mercoledì 8 giugno alle 20.30 dibattito sui referendum, giovedì 8 alle 21 ballo liscio e tarantella, venerdì 10 dimostrazione di karaté alle 18.30 e alle 21 ballo con la fisarmonica di Guerino.
Cristina Marzorati


COSTO PER IL COMUNE
Abbandono di rifiuti, 2.600 euro per smaltirli

I rifiuti abbandonati costano caro alle casse comunali e di conseguenza pensano sul portafogli delle famiglie cesanesi. Lo provano i quasi duemila e 600 euro stanziati di recente dall'ufficio ecologia per smaltire i cumuli d'immondizia riscontrati in sei punti del territorio: la tangenzialina, via De Medici a Molinello, via Vigano a Cassina Savina, via Sicilia e via Friuli al Villaggio Snia e via Sant'Eurosia a Cascina Gaeta. La
somma maggiore è destinata alla pulizia della Tangenzialina, dove il cumulo di macerie riscontrato dal vigile ecologico Aldo Greco e dagli agenti della polizia locale è talmente grande, da comportare una spesa di 920 euro oltre Iva quasi uno stipendio. Non va meglio in via Sant'Eurosia a Cascina Gaeta, dove ignoti hanno abbandonato batterie e oli esausti, il loro smaltimento comporta una spesa di 200 euro.
Cristina Marzorati


Servizio in forse
Anziani preoccupati Amile l'Associazione scende in campo
L'Associazione anziani scende in campo per esprimere il proprio dissenso sulla possibilità che il centro vaccinazioni dell'Asl di via San Carlo venga spostato da Cesano Maderno. «La nostra associazione conta 1900 soci, molti dei quali fruiscono di questo servizio - spiega il presidente Felice Ricci -pensiamo sia un nostro dovere porre l'attenzione di tutti su quanto sta accadendo, siamo molto preoccupati, non vogliamo assolutamente che venga innescato un meccanismo per cui pian piano potrebbe essere decentrato tutto il servizio». Il presidente dell'associazione fa inoltre notare come l'anziano svolga anche un ruolo socialmente utile: «Moltissimi di noi hanno nipoti piccoli. Spesso siamo noi nonni a portarli a fare le vaccinazioni, permettendo così ai genitori di andare a lavorare. Se il centro dovesse essere spostato da Cesano Maderno, il nostro apporto verrebbe in molti casi a mancare. Sarebbe un grosso disagio per le famiglie». «Sappiamo benissimo che è solo un'ipotesi - prosegue Nazario Panarotto, esponente del direttivo - un'ipotesi da contrastare immediatamente, perché avrebbe conseguenze molto gravi». Il direttivo dell'associazione esprime ulteriore scetticismo anche sui comuni che dovrebbero ospitare il nuovo centro vaccinazioni Asl: Desio o Limbiate: «Cesano Maderno ha 37mila abitanti - fa notare Ricci - non mi risulta che Limbiate ne abbia altrettanti». Una delegazione degli anziani ha incontrato lunedì la prima cittadina Marina Romano, che ha ribadito il suo completo appoggio all'associazione: «H nostro incontro è andato molto bene - conclude il presidente - il sindaco aderisce alla nostra iniziativa. È dello stesso parere nostro. È importante porre il caso all'attenzione dell'opinione pubblica».
Gionata Panseri


ALL'APERTURA DELLA NUOVA STAZIONE
Via Volta torna a doppio senso

Via Volta tornerà a doppio senso di marcia: all'incrocio tra le vie Copernico e Nazionale dei Giovi sarà consentita solo la svolta a destra e in via San Giuseppe arriveranno i divieti di sosta. Sono gli accorgimenti che saranno presi dal Comune in vista dell'apertura della nuova stazione all'incrocio tra le vie Volta e Santo Stefano. Confermata la data d'apertura del servizio di domenica 12 giugno, l'ufficio tecnico e il comando della polizia locale si stanno muovendo per evitare di trasformare la zona in un imbuto. Via Volta ritornerà a doppio senso, i parcheggi provvisori spariranno e al servizio di negozianti e clienti ci sarà il posteggio del Bingo, oggi area di sosta della stazione con 130 posti. Ci sono cambiamenti in vista anche per via Copernico, strada che incrocia la Nazionale dei Giovi e che a lavori finiti sarà dotata di cento stalli di sosta. «Per evitare ingorghi - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti - si realizzerà uno spartitraffico a goccia all'intersezione con i Giovi. Gli automobilisti in arrivo dal posteggio a servizio della stazione potranno solo svoltare a destra. Per raggiungere il Villaggio Snia, dovranno arrivare fino alla rotonda al confine con Seveso e tornare indietro. Anche le auto in transito sulla Nazionale dei Giovi e intenzionate a imboccare via Copernico dovranno utilizzare la rotatoria davanti ai carabinieri, tornare indietro e quindi girare a destra in via Copernico». Infine come da previsioni, via Ronzoni, nel tratto compreso tra il posteggio e via Como, diventerà a senso unico. I mezzi provenienti da via San Carlo, dovranno imboccare via Como e quindi svoltare in via San Giuseppe.
Cristina Marzorati


Politica
Rendiconto torna in aula il 15 giugno Prima Asl e Milan

Il rendiconto di gestione torna nuovamente in consiglio comunale, e chissà se questa volta la maggioranza sarà compatta. L'ha stabilito con una lettera il prefetto di Monza e Brianza, Renato Saccone, alla luce della bocciatura del consuntivo nella seduta del 17 maggio, quando in aula mancavano quattro consiglieri del Pdl e l'esito è statol3 voti contrari e 12 favorevoli. La linea del prefetto è stata anticipata martedì 31 maggio dalla riunione dei capigruppo, quando Pdl e opposizioni hanno deciso di comune accordo di convocare per mercoledì 15 giugno la seduta di discussione del rendiconto consuntivo, scegliendo invece di votare già mercoledì 8 giugno alcuni temi importanti, come la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze nei confronti del presidente del consiglio Fabio Milan. Diversa la posizione della Lega, che voleva chiudere l'8 giugno il caso consuntivo e rinviare al 15 l'ordine del giorno con Asl e mozione. «Non c'è stato alcun accordo particolare con le opposizioni - sottolinea Andrea Rovelli, capogruppo Pdl in consiglio comunale - semplicemente è stata una scelta ragionevole: le minoranze ci avevano informato che ieri mattina (venerdì 3 giugno, ndr) sarebbero andate dal prefetto, era logico aspettare l'esito». Venerdì il prefetto ha spiegato ai consiglieri di aver inviato una lettera in municipio, sollecitando il ritorno in aula per l'approvazione del rendiconto, mentre i disagi riscontrati dagli esponenti d'opposizione, sedute convocate e poi rinviate all'ultimo, che hanno portato alla mozione di sfiducia al presidente del consiglio, sono state oggetto di un ulteriore scritto firmato Saccone, indirizzato al difensore civico regionale. «Per noi la soluzione era far arrivare il commissario ad acta - sottolinea Paolo Vaghi, Udc - comunque siamo contenti della disponibilità di Saccone, che ha constatato a sua volta come i problemi del governo cesanese siano squisitamente di natura politica». Una politica da cui ci si attendono risposte, in particolare dal Pdl. Cosa farà il partito il 15 giugno? Mercoledì 8 voterà la sfiducia al presidente del consiglio? «Il consuntivo non è mai stato un problema per noi - sottolinea Rovelli - da oggi al 15 c'è tutto il tempo per spostare eventuali impegni presi in precedenza». Sulla mozione di sfiducia? «Per noi Milan non è in discussione». Intanto lunedì Elena Centemero, coordinatore Pdl Brianza, incontrerà il sindaco.
Cristina Marzorati


Ora diamo uno sguardo alla provincia per quel che riguarda i risultati dei ballottaggi:


Ballottaggi: Pdl-Lega fanno flop
Tutti e tre i Comuni compreso Limbiate, il più dubbio, vanno al centrosinistra Centrodestra: in apparenza niente drammi ma la Brianza è una «polveriera»

Si fa presto a dire filotto, si fa presto a dire ribaltone ovunque: ma in pochi qualche giorno fa avrebbero scommesso sull'entità della sconfitta inflitta dal Pd al centrodestra. Il centrosinistra ha sbancato le tre città in cui si votava per i ballottaggi: ha conquistato Arcore con Rosalba Colombo, Desio con Roberto Conti e Limbiate con Raffaele De Luca.
SORPRESA LIMBIATE Se i primi due candidati partivano con distacchi notevoli sui leghisti Enrico Perego, alleato del Pdl, e Silvio Arienti il terzo ha dovuto rimontare lo svantaggio che lo separava da Eugenio Picozzi. La vittoria di tutti è stata netta: il centrosinistra ha incassato il 56,65% ad Arcore, il 58,21% a Desio e il 52,7% a Limbiate. Al centrodestra non rimane che lamentarsi per l'alto astensionismo o consolarsi raccontando che il calo di consensi è solo un segnale lanciato dai propri elettori che chiedono maggior compattezza. Il dato finale, però non cambia: in Brianza la cordata Pdl-Lega ha sì strappato Varedo agli avversari, ma ha perso tre delle quattro città sopra i 15.000 abitanti mentre la quarta, Vimercate, è rimasta strettamente in mano al centrosinistra.
LA RESA DEI CONTI Ora tra gli sconfitti sono cominciate a volare le prime critiche e si respira aria di resa dei conti. In molti in Brianza sono convinti che presto potrebbero cadere alcune giunte in crisi come quelle di Cesano Maderno, Seveso, Brugherio, Besana, Seregno mentre quella di Monza potrebbe vivacchiare fino all'anno prossimo, quando Marco Mariani tornerà di fronte agli elettori.
«SCARICARE» LA LEGA?
Non parla Elena Centemero, coordinatore provinciale del Pdl, che si affida a uno scarno comunicato stampa: «Siamo di fronte - afferma - a una situazione preoccupante che riflette l'andamento nazionale. Ciò deve indurre a una seria riflessione sul partito e sulla apertura verso il centro». In molti leggono le sue parole come un tentativo di scaricare la Lega per guardare all'Udc. «Non è così - assicura il suo vice Roberto Alboni - l'alleanza non si tocca». Lui si concentra soprattutto sulla caduta Limbiate: «Mi dispiace molto - commenta - l'amministrazione Romeo ha dato molto alla città e Picozzi avrebbe potuto continuare il suo progetto. In molti hanno preso il ballottaggio in modo troppo tranquillo, sicuri di vincere».
«NESSUN ERRORE»
Alboni, però, non incolpa nessuno: «Nessuno in Brianza ha sbagliato campagna elettorale - dice - è l'aria che è cambiata. I candidati erano quelli giusti e solo chi non lavora non sbaglia». Proprio per questo, aggiunge, occorre pensare subito alle amministrative del 2012 per non arrivare a individuare l'aspirante sindaco un mese prima del voto. Quanto alle giunte traballanti: «la loro sopravvivenza dipenderà dalla responsabilità delle singole persone». «Ci rimboccheremo le maniche e torneremo a lavorare - assicura il segretario del Carroccio Dionigi Canobbio -nonostante quello che è successo rifarei ogni mossa. I nostri sette candidati erano i migliori che si potessero trovare. Se qualcuno, nel Pdl, sostiene il contrario doveva fare altri nomi».
Monica Bonalumi


Qui Arcore
«Orgogliosa perchè ha vinto la donna»

In fondo il centrodestra sapeva che ad Arcore difficilmente avrebbe vinto. Lo sapeva prima che la campagna elettorale cominciasse, lo sapeva quando l'amministrazione guidata da Marco Rocchini perdeva un pezzo dopo l'altro, lo sapeva quando crescevano le proteste degli abitanti per alcuni progetti edilizi, primo tra tutti la proposta di trasferimento del bitumificio Doneda. E i dati del doppio turno sono lì a dimostrarlo: Rosalba Colombo, alla guida del centrosinistra a cui si è aggiunto l'Udc, si è aggiudicata sia il primo che il secondo giro nelle urne. Lunedì ha raccolto il 56,65% dei consensi, lasciando a distanza Enrico Perego, candidato di Lega, Pdl e della civica Arcore incontro. «Sono contenta che gli arcoresi abbiano risposto in modo così positivo al mio modo di dialogare e al mio progetto - ha affermato a caldo - hanno rifiutato gli interventi sopra le righe e i manifesti sfregianti». E riferendosi ai festini di Villa San Martino ha aggiunto: «Sono orgogliosa anche in quanto donna. Ad Arcore vince una donna dopo che il paese è stato per mesi simbolo di un'altra visione del mondo femminile». Il centrodestra ingoia il rospo e minimizza il successo degli avversari: «Abbiamo perso non tanto per i meriti della Colombo - ha commentato Perego - quanto per una situazione di appannamento nazionale dei partiti che governano in questo momento di crisi. Lo dimostra il fatto che abbiamo perso ovunque: l'astensionismo ci ha penalizzati come sempre».
Monica Bonalumi


Qui Limbiate
«Squadra, le idee: la città ha capito»

Era il risultato meno scontato per il centrosinistra, era quello su cui il centrodestra puntava per cercare di salvare il salvabile. Invece, anche a Limbiate, la coalizione Pdl e Lega, allargata ad altre formazioni locali, ha ceduto. Raffaele De Luca, candidato del centrosinistra, è riuscito a rimontare lo svantaggio accumulato al primo turno, quando si era fermato al 40,8%, e a superare, con il 52,7%, Eugenio Picozzi che partiva dal 45,8%. Hanno giocato a suo favore la grande popolarità, la dichiarazione in suo sostegno di Carlo Schieppati dell'Udc che gli ha portato molti voti moderati, e i contrasti, mai sopiti, nello schieramento opposto. Il cambio di colore dell'amministrazione è stato accolto con particolare entusiasmo in piazza, contrapposto alla apparente freddezza del neosindaco, che ha atteso i risultati nel suo studio di medico di base. «Sono molto soddisfatto - ha commentato a caldo - del cambiamento che sta avvenendo in tutta Italia e non solo a Limbiate. La mia squadra giovane, le idee e il mio modo nuovo di fare politica sono stati capiti dai cittadini». Subito ha rivolto un pensiero al suo avversario: «Non deve essere amareggiato -ha affermato - lui non ha alcuna colpa di questo risultato. È il frutto del vento di rinnovamento che sta spazzando l'Italia e che ha fatto male alla destra anche qui». E Picozzi ha risposto con altrettanta signorilità: «Mi auguro - ha detto - che De Luca abbia tempo di seguire Limbiate come merita».
Monica Bonalumi


Qui Desio
«Ora si cambia un pezzettino alla volta»

«Adesso si cambia»: lo ha ripetuto tante volte, quasi come un ritornello, Roberto Corti. Il neo sindaco di Desio, candidato del blocco di centrosinistra formato da Pd, Desio Viva, Idv, Sinistra per Desio, è già al lavoro, per cambiare: «Un pezzettino alla volta - afferma -cercheremo di rimettere ordine, di capire le esigenze e le disponibilità finanziarie. Chiederemo un po' di pazienza perché di punto in bianco non si può mutare quello che non è stato fatto per anni». Dopo dieci anni trascorsi all'opposizione promette di proseguire nel suo impegno per la legalità: il cavallo di battaglia su cui ha impostato, e vinto, la campagna elettorale. Lunedì pomeriggio, per lui e per il suo schieramento, la suspense è terminata prima di cominciare: pochi minuti dopo l'apertura delle urne si è capito subito quale sarebbe stato il risultato. I dati sono lì a dimostrarlo: Corti ha incassato il 58,21% delle schede a fronte del 41,79% andate al leghista Silvio Alienti. La festa è cominciata immediatamente, prima qualche bandiera, poi un cartellone bianco con la scritta in pennarello rosso 'Evviva il nuovo sindaco'. Infine, in serata, una cena tutto sommato tranquilla e neanche tanto rumorosa alla Casa del popolo: «Festeggiamo in modo semplice - ha commentato il primo cittadino - come siamo abituati noi».
Gli sconfitti, intanto, se la prendono con i desiani che, dicono, anche astenendosi hanno consegnato al centrosinistra una città di centrodestra.
Monica Bonalumi

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