Forse siamo finalmente arrivati al capolinea del tormentato rapporto d’amore Lega-PDL a Cesano Maderno. I segnali e le voci erano nell’aria da tempo, ed il doppio consiglio di mercoledì ne ha dato conferma: la maggioranza non c’è più, e se c’è ancora farà davvero fatica a ricompattarsi, questa volta. A furia di picconate, anche la parete più solida finisce per cedere; in questo caso, poi, è apparsa deboluccia fin dall'inizio..
Elezione Presidente del Consiglio Comunale
Di fronte al timido tentativo del capogruppo PDL Andrea Rovelli di rinviare l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, l'opposizione risponde chiedendo di votare comunque, ma non presenta un proprio candidato ed opta per la scheda bianca. Scatta l’ennesima serie di accuse reciproche tra Sindaco/Lega e PDL su quale dei due gruppi sia responsabile per il mancato accordo sul nome del nuovo Presidente. Alla fine sia PDL che Lega abbandonano l’ipotesi di rinvio e convergono entrambi sul voto di astensione.
La Signora Bianca Scheda, con un plebiscito di 31 voti, diventa dunque il nuovo Presidente. Ora entro 20 giorni dovrà essere convocato un nuovo Consiglio per eleggere (o quantomeno provarci...) un Presidente più rappresentativo, e soprattutto, reale, della Signora Bianca.
Prima picconata della serata.
Gelsia e Camera di Commercio
La Signora Bianca Scheda, con un plebiscito di 31 voti, diventa dunque il nuovo Presidente. Ora entro 20 giorni dovrà essere convocato un nuovo Consiglio per eleggere (o quantomeno provarci...) un Presidente più rappresentativo, e soprattutto, reale, della Signora Bianca.
Prima picconata della serata.
Gelsia e Camera di Commercio
Durante le interrogazioni emerge che Gelsia e Camera di Commercio sono in procinto di abbandonare le sedi presenti sul territorio Cesanese. Dunque il peso politico di questa amministrazione nello scacchiere provinciale e regionale si palesa come del tutto nullo (si ricordi anche il probabile trasferimento dell'Ufficio Igiene da Cesano a Desio), alla faccia della filiera verde-azzurra Stato-Regione-Provincia-Comune che avrebbe dovuto giovare ai cittadini cesanesi!
Seconda picconata della serata.
Bilancio Consuntivo (secondo tentativo)
Seconda picconata della serata.
Bilancio Consuntivo (secondo tentativo)
Mentre tutta l'opposizione conferma in blocco il suo voto contrario, chiedendo al Sindaco un atto di coraggio (le dimissioni), ed il gruppo Lega Nord dichiara invece il suo voto favorevole, la grande sorpresa arriva con il PDL. Prende la parola A.Spagnuolo (Comunione Liberazione): “Vista la situazione dei rapporti con la Giunta, i consiglieri Copreni, Rovelli, Mornatta, Pronesti, Riccardi, Spagnuolo e Tallarita si asterranno questa volta dalla votazione del bilancio". A questo punto A.Rovelli (capogruppo PDL), coerentemente, prende la parola per dimettersi dalla presidenza della Commissione Bilancio.
Si procede dunque al voto. Favorevoli in 10, ovvero i 5 della Lega, il Sindaco, 3 consiglieri del PDL (Giacomini, Milan, Fontana) ed in più, udite udite, Franco Busnelli. Contrari in 14, astenuti in 7. Insomma, bilancio consuntivo bocciato per la seconda volta!
Tra lo sconcerto generale, chiude laconicamente la seduta il Segretario Generale: “Domani mattina comunicheremo al Prefetto che il rendiconto non è stato approvato e poi aspetteremo le sue decisioni”
Terza picconata della serata.
Siamo propensi ad andare coi piedi di piombo nel fare pronostici su cosa accadrà ora, e soprattutto se accadrà. Certo è che, ad oggi, tutto sembra essere nelle mani dei 7 consiglieri dissidenti del PDL, di cui buona parte è di, o orbita intorno a, Comunione Liberazione.
Il Sindaco Romanò durante il Consiglio ci è parso sempre più disorientato, a tratti impaurito ed incapace di prendere le redini della situazione. L'abbiamo vista, ancor più del solito, alla prese con il proprio cellulare, tra messaggi e telefonate. Ci ha ricordato un po’ Ambra Angiolini ai tempi di “Non è la RAI”, collegata via auricolare con il suo “Gianni Boncompagni”, in attesa di ricevere le sue direttive. Che il Sindaco si carichi di coraggio e dignità e “faccia qualcosa di leghista” (stile 1994) ci pare davvero difficile... a meno che non sia forse il buon Gianni a suggerirglielo.
A noi non resta, nel frattempo, che pensare al domani, ad un nuovo progetto di città che sappia riportare Cesano Maderno a quel prestigio che Lega-PDL hanno totalmente smantellato in appena due anni di scellerata amministrazione.
Pensiamo al domani con un’idea già in testa, chiamata primarie.
Si procede dunque al voto. Favorevoli in 10, ovvero i 5 della Lega, il Sindaco, 3 consiglieri del PDL (Giacomini, Milan, Fontana) ed in più, udite udite, Franco Busnelli. Contrari in 14, astenuti in 7. Insomma, bilancio consuntivo bocciato per la seconda volta!
Tra lo sconcerto generale, chiude laconicamente la seduta il Segretario Generale: “Domani mattina comunicheremo al Prefetto che il rendiconto non è stato approvato e poi aspetteremo le sue decisioni”
Terza picconata della serata.
Siamo propensi ad andare coi piedi di piombo nel fare pronostici su cosa accadrà ora, e soprattutto se accadrà. Certo è che, ad oggi, tutto sembra essere nelle mani dei 7 consiglieri dissidenti del PDL, di cui buona parte è di, o orbita intorno a, Comunione Liberazione.
Il Sindaco Romanò durante il Consiglio ci è parso sempre più disorientato, a tratti impaurito ed incapace di prendere le redini della situazione. L'abbiamo vista, ancor più del solito, alla prese con il proprio cellulare, tra messaggi e telefonate. Ci ha ricordato un po’ Ambra Angiolini ai tempi di “Non è la RAI”, collegata via auricolare con il suo “Gianni Boncompagni”, in attesa di ricevere le sue direttive. Che il Sindaco si carichi di coraggio e dignità e “faccia qualcosa di leghista” (stile 1994) ci pare davvero difficile... a meno che non sia forse il buon Gianni a suggerirglielo.
A noi non resta, nel frattempo, che pensare al domani, ad un nuovo progetto di città che sappia riportare Cesano Maderno a quel prestigio che Lega-PDL hanno totalmente smantellato in appena due anni di scellerata amministrazione.
Pensiamo al domani con un’idea già in testa, chiamata primarie.
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