Rassegna: Giornale di Seregno del 10/5/2011

martedì 10 maggio 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie in edicola oggi, Martedì 10 Maggio 2011, sul Giornale di Seregno.



La nuova stazione non apre? Colpa del comune

La Regione bacchetta il Comune e alla fine l'inaugurazione diventa un semplice sopraluogo. Appuntamento rimandato al 12 giugno, quando i parcheggi dovranno per forza essere pronti. Ad annunciarlo è stato l'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo . Lo ha detto lo scorso giovedì mattina, sull ponte della nuova stazione. Avrebbe dovuto tagliare il nastro ed invece, su richiesta del sindaco Marina Romanò , ha dovuto fare dietrofront. Cattaneo non si è comunque risparmiato ed ha scaricato le responsabilità  sul Comune cesanese: «La stazione è pronta. Per questo avevamo fissato l'apertura lunedì (9 maggio). Il sindaco ci ha però chiesto di rinviarla per poter concludere i parcheggi. La Regione aveva dato come scadenza la fine di aprile, massimo la prima settimana di maggio, per essere pronti. Ma dobbiamo anche ascoltare la voce del territorio. Se la vostra volontà  è questa ne prendo atto. Tutti però sappiano che il ritardo non è dovuto alla Regione, ma di chi doveva finire i parcheggi in tempo e non l'ha fatto. Spero a questo punto di tornare qui ed inaugurarla il 12 giugno. Oltre, complice il cambio orari, non si può andare». Poi Cattaneo ha rincarato la dose: «E' una decisione che prendo a malincuore e con grande rammarico. Lasciamo inabitata per più di un mese ancora una così bella struttura, con il rischio che sia presa di mira dai vandali. Per non parlare dei disagi che si sono creati ai commercianti». Nonostante le parole al vetriolo dell'assessore, la Romanò l'ha comunque voluto ringraziare, «perchè dopo la mia telefonata ha deciso di attendere la fine dei lavori. La filiera Comune-Regione ha funzionato. Noi ora siamo pronti a correre ed a finire al più presto». Anche Luca Bonfanti , assessore cesanese ai Lavori pubblici ha voluto dire la sua, fissando il calendario: «Entro fine mese le Ferrovie Nord finiscono il parcheggio di via Volta. Poi a noi serviranno ancora una decina di giorni per renderlo agibile. Per il 12 giungo saremo pronti». Dopo le dichiarazioni la camminata per la stazione è proseguita, tra sorrisi e pacche sulle spalle. Poi i saluti. Ma le parole di Cattaneo riecheggiano ancora lungo quei binari. 


Opposizioni e Pdl critici: «Una brutta figura»

Opposizioni e Pdl hanno voluto tornare sulle parole dell'assessore regionale alle Infrastrutture Raffele Lombardo , il quale ha scaricato di fatto tutte le colpe del ritardo all'Amministrazione cesanese. «Siamo restati male di come è stata trattata la città . Cesano continua ad essere tenuta poco in conto. Da quello che sappiamo noi gli accordi prevedevano l'apertura a giungo. Ma ciò che emerge, Regione e Giunta si sono interfacciati poco. Ma il sindaco Marina Romanò dopo le parole di Cattaneo, non ha neanche replicato», ha commentato Paolo Vaghi , che poi ha concluso con una battuta di spirito: «Se ci fossi stato io, come sindaco, qualcuno sarebbe volato giù dal ponte». Ancora più critico con l'Amministrazione è stato Daniele Ceccarello , di Un futuro per Cesano: «E' l'ennesima dimostrazione che la fantomatica filiera tra Comune, Provincia e Regione non funziona. Non sono riusciti nemmeno a coordinarsi». A non essere tenero con la Romanò ci si è messo anche il Pdl. Se il suo capogruppo Andrea Rovelli non ha voluto commentare la vicenda, ci ha pensato il consigliere Andrea Copreni a dichiarare: «Abbiamo fatto tutti una brutta figura. E come al solito per un problema di mancanza di comunicazione, anche con noi del Pdl. Non siamo stati nemmeno informati dell'arrivo di Cattaneo, giovedì scorso. Lo ha saputo per caso Rovelli, che così è andato a vedere». Il giorno seguente i due pidiellini oltre all'assessore all'Ambiente Giuseppe Mazzacuva sono andati a fare un loro sopraluogo nella nuova stazione. Ufficialmente per capire come verrà  sistemato il verde nei parcheggi.


Romanò infuriata telefona a Cattaneo

La nuova stazione apre. Anzi, no. Potremmo riassumere così le ultime due settimane di caos. Sul nostro Giornale del 3 maggio, avevamo parlato di una possibile inaugurazione lo scorso giovedì 5 maggio e di una entrata a pieno regime dal giorno seguente. Malgrado l'Amministrazione, a sua detta, non sapesse ufficialmente niente, nei giorni seguenti era arrivata la conferma. Con una piccola variazione, l'apertura avrebbe dovuto essere ieri. I pendolari erano già  stati avvisati. Ma il sindaco Marina Romanò non sembra averla presa bene, così si è messa in contatto con l'assessore regionale Raffaele Cattaneo , per posticipare il tutto a quando i parcheggi sarebbero stati ultimati. Si vocifera di una telefonata di fuoco tra i i due, mercoledì 4 maggio. Talmente accesa da far tornare Cattaneo sui suoi passi, annullando l'inaugurazione già  fissata per il giorno dopo alle 11 e facendola diventare un sopraluogo. Mercoledì sera anche l'assessore ai Lavori pubblici Luca Bonfanti parlava così: «Se viene per inaugurare noi non ci saremo. Gli accordi erano altri. C'è molta confusione. E' stata gestita male dalla Regione». Ma il giorno dopo, alla luce della retromarcia di Cattaneo, c'erano sia la Romanò che lo stesso Bonfanti. Retromarcia che però è costata l'attacco dell'assessore regionale ai danni del Comune.


Commercianti della stazione indispettiti: «Non sappiamo quando apriremo»

Quella della nuova stazione ferroviaria è un'odissea senza fine. Dopo i dubbi sull'effettiva inaugurazione, giovedì si è deciso di rimandare tutto a giugno, ma per due settimane tutto ha vissuto all'ombra di un enorme punto interrogativo. I gestori dei negozi interni alla stazione di via Volta sono risentiti. «Siamo stati costretti a traslocare in tutta fretta, per trovarsi con la promessa disattesa di aprire il 6 maggio», dice Giuseppe Tullio , che con la moglie Antonella Criscimanni , gestisce l'edicola. Quest'ultima è la più indispettita: «Continueremo a vendere i quotidiani, ma le riviste e gli altri articoli sono ancora chiusi negli scatoloni, qui non possiamo esporre, è tutto fermo. In più l'arredo è nuovo, l'affitto da pagare è più caro e non abbiamo certezze su quando potremo riprendere l'attività ». Stesso discorso per la tabaccheria che ha già  chiuso la precedente attività  per allestire il nuovo spazio: «Stando alle ultime comunicazioni dovevamo aprire lunedì 9. La confusione ha regnato sovrana. Poi è arrivato il silenzio - afferma il titolare Massimo Cattaneo - La nota positiva è che, dopo lo spostamento dalla struttura vecchia, hanno deciso di non indire bandi per reclutare nuovi commercianti». Giusy Tullio gestirà  il bar della stazione e assiste al sopraluogo dell'assessore lombardo Raffaele Cattaneo , «con ancora mille lavori da fare, mancano gli allacciamenti e le prese per la corrente e ci sono problemi continui con clienti e fornitori per l'assenza di tempistiche certe». Anche i negozianti dei dintorni si lamentano, Gianmario Sedini di «Tutto Auto» sostiene che «i parcheggi saranno insufficienti a ricoprire le esigenze dei pendolari, con la certezza di vedere ogni giorno auto davanti alle mie vetrine». Dall'edicola «Caldirola» arriva l'ennesima critica: «Gli abitanti della zona protestano per la confusione e per i cambiamenti continui alla viabilità , con conseguente aumento del traffico e dei disagi per i cittadini».


Vaghi passa all'Udc novità in Consiglio

Grossa novità dai banchi dell'opposizione. Paolo Vaghi passa all'Udc. La conferma ufficiale potrebbe arrivare già  nel Consiglio comunale di giovedì, nel quale andrà  ai voti il bilancio consuntivo. L'ex sindaco non era iscritto ad un partito dal 1992, quando militava tra le fila della Democrazia cristiana. Oggi, a distanza di 19 anni, si tessera per il partito di Pierferdinando Casini costituendo così un proprio gruppo anche in aula. Secondo indiscrezioni la nuova forza politica dovrebbe comprendere, oltre a Vaghi, anche Luigi Rovelli . Trattative in corso anche con Vittorio Costantini di Insieme per Cesano. Per l'ex primo cittadino si tratta di un avvicinamento al centrodestra? «E' un avvicinamento al centro. L'obiettivo è quello di creare un terzo polo. L'Udc in molte Amministrazioni è alleato ancora con il Pdl, ma nel nostro caso resteranno invariati i nostri rapporti di amicizia e collaborazione con il Pd. La mia scelta è coerente con il mio passato. Non c'è nessun cambiamento di vedute». Il suo stesso padre, Mario Vaghi , ha sempre gravitato nell'area democristiana, essendo per due legislature eletto con la Dc come deputato. L'Udc ha già  una sede nella città  cesanese. Precisamente in via Agnesi, a Binzago. Per Vaghi si tratta formalmente di un semplice tesseramento.


Bilancio consuntivo: si contano i voti

Giovedì sera arriva in Consiglio comunale il Bilancio consuntivo del 2010. L'Amministrazione è già  alla conta dei voti. A non far dormire sonni tranquilli al sindaco Marina Romanò è ancora una volta il Pdl. Il consigliere Jenny Tallarita , potrebbe mancare. Quasi certa anche l'assenza dell'assessore al Bilancio Fabio Pometto . Se non venisse così approvato per una questione numerica arriverebbe un Commissario con il solo compito di farlo passare. «Sarebbe uno smacco», ha commentato l'ex sindaco Paolo Vaghi . Attraverso il consigliere Andrea Copreni il Pdl ha però fatto sapere che «non ci dovrebbero essere sorprese».


Sui manifesti è sempre guerra

La guerra dei manifesti non accenna a placarsi. La Lega, dopo aver esposto locandine sul debito pubblico, diminuito dalla Giunta Romanò, ha rincarato la dose, cercando di dimostrare come la cosiddetta casta si sia ridotta lo stipendio, rispetto ai tempi di Gigi Ponti . Sentitosi chiamato in causa ha voluto ribattere l'ex sindaco Paolo Vaghi : «I dati che il Carroccio snocciola sono tutti completamente sbagliati. La loro è la verità  dell'ignoranza. Se gestiscono i soldi dei cesanesi come leggono i dati del passato siamo messi male».


Allievi a Domodossola «Grazie del sostegno»

Grande successo per gli allievi della Civica Accademia Musicale. Gli attestati di stima sono arrivati anche dal Piemonte. Dopo essere stati infatti apprezzati durante uno stage a Domodossola, sono stati riconvocati per suonare a Verbania ed al teatro sociale di Omegna, insieme all'orchestra locale. Non mancano comunque gli impegni nella città  cesanese. Una loro performance è prevista durante la Festa dello Sport che si terrà  sabato 14 e domenica 15 maggio, dove la scuola sarà  presente con un gazebo informativo. Continuano inoltre senza sosta le lezioni per i bambini delle scuole elementari. «Ringraziamo tutti coloro che hanno dimostrato di riconoscere l'importanza della cultura nelle sue varie forme e dell'educazione dei giovani a tutto ciò che rappresenta bellezza, armonia e positività », hanno così voluto ricordare i genitori dell'Accademia.


Una serata e un vademecum per gli espropriati

Una serata per spiegare ai cittadini come muoversi di fronte agli espropri di Pedemontana. Si è tenuta ieri sera presso il «Pedretti» di via Molino Arese. Voluta dall'assessore al Territorio Fabrizio Bonafede , ha avuto il supporto di Pietro Toniolo , avvocato dello studio milanese «Dla Piper», che ha commentato: «Con un vademecum messo a disposizione di tutti spieghiamo in parole semplici come intraprendere le vie legali».


Distrutte quaranta auto in sosta

Incredibile «raid» notturno in via De' Medici, fra venerdì e sabato scorsi. Ignoti, dopo la una e mezza, si sono accaniti contro una quarantina di auto parcheggiate, a cui sono stati distrutti i finestrini. Un'autentica scorribanda, con gli autori che hanno anche forzato le portiere alla ricerca di qualcosa di valore all'interno: autoradio o spiccioli. I proprietari, tutti residenti nella zona, si sono accorti dei danneggiamenti soltanto la mattina successiva. Ai loro occhi si è presentata una scena quasi surreale, con i vetri a terra e le vetture aperte. Un episodio simile, con cinque veicoli rovinati, era già  capitato a novembre. Esasperati gli abitanti. «Ci sentiamo abbandonati da tutti, dall'Amministrazione e dalle forze dell'ordine» ha affermato Fabio Pennella. 


Raid notturno: 40 auto trovate con i vetri rotti

Circa 40 automobili con i vetri dei finestrini a pezzi. Un vero e proprio raid è stato effettuato nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 maggio, lungo la via Dè Medici. Nel mirino, in particolare, i parcheggi nei pressi del bar «Il covo magico». I residenti, ignari, si sono svegliati sabato mattina ed hanno contato i danni. A chi è stato rubato il navigatore, a chi l'autoradio, a chi pochi spiccioli, ad altri addirittura i documenti. I vetri in frantumi sono ancora sull'asfalto. Così come è a terra il morale dei proprietari, costretti a lasciare le auto in strada perchè non hanno un garage al coperto. Si sono radunati subito lungo la via. Vogliono far sentire la loro voce. Fabio Pennella , 30 anni, è uno di loro. Lavora in una catena di elettronica. E' tornato a casa venerdì notte, all'1,30, da Orio al Serio. Ha parcheggiato ed è salito in casa. Fino a quell'ora non era successo niente: «Abito qua da sei anni, e non è la prima volta che succedono casi simili. L'ultimo episodio risale a novembre. Al massimo però venivano rotti i vetri di 5-6 macchine. Questa volta ne abbiamo già  contate 40. Alcuni hanno già  fatto denuncia ai Carabinieri, altri hanno rinunciato. Dicono che tanto non è mai cambiato niente in questi anni. Ci sentiamo abbandonati da tutti. Dalle Forze dell'ordine così come dall'Amministrazione. Qui ci sono 10 condomini, ognuno con una trentina di famiglie, ma nessuno fa niente per noi. In molti hanno messo in vendita le loro case. Non vuole stare più nessuno qua. Chiediamo almeno un sistema di videosorveglianza per combattere la delinquenza». Pennella ha stampato 230 lettere, che sta mettendo nelle cassette postali di ogni abitazione. Sopra, stampate a chiare lettere, ci sono frasi che fanno emergere tutto il disagio di chi vive in via Dè Medici: «Vogliamo che diventi un far west? Siamo stanchi di subire. Vogliamo che questa zona torni ad essere tranquilla senza dover temere per l'incolumità  delle auto, dei bambini, di noi stessi e che non diventi una zona degradata. Facciamo anche noi parte di Cesano Maderno!». Si sta pensando anche di fondare un comitato, «per unire più persone possibili».   A respingere l'accusa di aver abbandonato a se stessi i cittadini di via Dè Medici è però il sindaco Marina Romanò : «Una volta al mese incontriamo il comitato di S. Pio X per venire incontro alle loro problematiche. Anche con le Forze dell'ordine il nostro impegno sul quartiere è sempre valido. Proprio quella notte Polizia locale e Carabinieri avevano perlustrato l'area».


L'«Anpi» va in gita nel cuneese per ricordare i massacri nazisti

La città  che fu triste scenario di uno dei massacri nazisti più efferati sarà  la meta della prossima visita dell'«Anpi» locale. La sezione cesanese, infatti, il prossimo 15 maggio si recherà  presso Boves, nel cuneese, dove i nazisti diedero fuoco a più di 300 abitazione all'indomani dell'8 settembre 1945. Il gruppo visiterà  il «Sacrario dei caduti», la «Scuola della pace» per poi deporre una corona al monumento dedicato a Calamandrei.


Moscato a processo. Nei guai una società  di costruzioni

Non c'è pace per i Moscato. E' stato rinviato al 13 maggio il processo che vede sul banco degli imputati Giovanni Moscato , 65 anni, residente a Desio, accusato di aver prodotto un attestato falso consegnato a un ente pubblico. Parte offesa nell'udienza che si è tenuta la settimana scorsa davanti al giudice Alessandro Rossato del Tribunale di Desio, il comune di Carate Brianza.   I fatti risalgono all'ottobre del 2009 quando l'imputato, rappresentante della «Tpe Costruzioni Srl», con sede in città , aveva presentato una domanda d'ammissione a una gara d'appalto per la manutenzione straordinaria di edifici, per un importo complessivo di 220mila euro. Secondo quanto avrebbe denunciato il comune di Carate Brianza, il rappresentante della società  cesanese nella documentazione avrebbe allegato un foglio nel quale sarebbero state effettuate dichiarazioni difformi rispetto a quanto riportato dal certificato acquisito dal casellario giudiziale e carichi pendenti, rilasciato in data 22 novembre 2007, riguardanti il fratello Saverio Moscato (nel frattempo deceduto lo scorso anno all'età  di 51 anni) all'epoca direttore tecnico dei lavori. Daniela Fantoni , difensore dell'imprenditore desiano, ha chiesto che il suo assistito venga giudicato con rito abbreviato chiedendone l'assoluzione, perchè il fatto non sussiste o non costituisce reato, in subordine applicando il minimo della pena con l'applicazione della conversione o del beneficio. Secondo quanto riportato dagli atti Giovanni Moscato in qualità  di amministratore della società  avrebbe apposto la firma sulle domande successivamente presentate in comune dal fratello Saverio, senza aver prima letto la domanda di ammissione alla gara d'appalto perchè essendo l'azienda a conduzione familiare si fidava del fratello. Agendo quindi assolutamente in buona fede.Nel corso del dibattimenti il pubblico ministero, tenendo conto del rito abbreviato e delle attenuanti generiche ha chiesto per l'imputato la pena a sei mesi di reclusione.Venerdì prossimo, salvo nuovi elementi, il processo dovrebbe andare a sentenza.


Stop ai lavori nell'ex Nylstar

Un'ordinanza blocca i lavori della «Bte» nell'ex Nylstar, al Villaggio Snia. Era stato direttamente il sindaco Marina Romanò a darne comunicazione, all'inizio dell'ultimo Consiglio comunale, martedì 19 aprile. «Il 9 dicembre 2010 ci avevano comunicato l'inizio dei lavori per lo svuotamento delle vasche e lo smaltimento dei reflui. Durante un normale sopraluogo di routine dei nostri tecnici, però, lo scorso 15 aprile, abbiamo riscontrato che sono stati fatti movimenti di terra significativi, realizzati muri, nuove pavimentazioni, sottoservizi e predisposizioni di nuovi impianti, ristrutturato un edificio destinato ad uffici, svuotato alcune vasche», aveva così rapportato il primo cittadino. Immediata è arrivata così l'ordinanza di sospensione dei lavori, in quanto «le suddette opere risultano in contrasto con la normativa urbanistica ed edilizia vigente ed in assenza di titolo abilitativo». La «Bte» ha intenzione di far partire i lavori per la realizzazione di un centro di smaltimento rifiuti. Progetto che l'Amministrazione sta cercando di ostacolare in tutti i modi, come la stessa Romanò ha dichiarato: «Non era previsto nel Prg e non lo è nemmeno nel nuovo Pgt. Abbiamo trasmesso tutta la documentazione agli organi competenti. Speriamo ora che la Provincia di Monza e Brianza si pronunci in merito il prima possibile». A tal proposito si era espresso anche il capogruppo del Pd Pietro Nicolaci : «Si è fatto bene a sospendere i lavori. E' ormai chiaro che vogliono partire con il centro di smaltimento, ma senza il benestare del Comune sarebbe impensabile».

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