Pubblichiamo integralmente la lettera aperta inviata ai giornali dai Comitati Cives Seveso, Cives Bovisio Masciago e l’Associazione “Noi per Cesano” in risposta alle ennesime dichiarazioni fallaci e fuorvianti di Autostrada Pedemontana.
I Comitati Cives Seveso, Cives Bovisio Masciago e l’Associazione “Noi per Cesano”, che da anni sono impegnati ad informare la cittadinanza e le istituzioni dello scempio ambientale che la realizzazione di Autostrada Pedemontana Lombarda comporterà per il territorio ed in particolare per la tratta B2, sono stufi di essere derisi da Amministratori irresponsabili che, parlando della nuova infrastruttura sempre dipingono scenari idilliaci: “Tutto bene, nessun problema!”.
Niente affatto!! Di problemi ce ne sono eccome, ma nessuno vuole ammetterne l’esistenza e soprattutto la gravità! Vergogna!
“E’ l’ennesima bugia! Basta essere presi in giro! Pedemontana avrà un impatto devastante e stravolgerà per sempre non solo la viabilità locale e sovra comunale ma la vita di tutti i cittadini!!” dichiarano i rappresentanti delle associazioni locali.
E’ allarmante e inquietante la superficialità con la quale il Direttore Generale di Autostrada Pedemontana Lombarda, Umberto Regalia, “liquida” la situazione e “tranquillizza” sui rischi ambientali e sulle criticità progettuali, che avranno invece negative ripercussioni a livello viabilistico-sociale-economico-produttivo e relazionale.
“E’ necessario sgomberare il campo da un equivoco”: non è vero, come affermato da Regalia, che “già oggi la Milano – Meda si trova all’interno del Bosco delle Querce”: FALSO, non è così!
L’area maggiormente contaminata dalla nube tossica fuoriuscita dallo stabilimento ICMESA nel 1976, su cui ora sorge il Bosco delle Querce di Seveso e Meda, è delimitata – ma non attraversata! – dalla Superstrada, che all’epoca dell’incidente era già esistente. Anzi, proprio la presenza della Superstrada costituì il confine tra la zona A maggiormente contaminata e la zona B, limite tracciato a tavolino per evitare la chiusura di quell’importante via di comunicazione per il territorio, oltre che per limitare gli interventi di bonifica.
La differenza è sostanziale, perché è proprio il progetto di Autostrada Pedemontana Lombarda, con il benestare di Regione Lombardia – in forza di una legge-deroga approvata nel 2008 che consente all’infrastruttura in questione di sventrare il parco regionale dichiarato intoccabile nel 1985 – che prevede il transito dell’autostrada all’interno del parco stesso!
La prescrizione n.2 del CIPE impone esplicitamente che la viabilità locale di superficie “e i relativi rami di adduzione [dell’autostrada] dovranno essere posti al di fuori del perimetro del Parco delle Querce”, e la prescrizione n.4 stabilisce chiaramente che “le aree di cantiere poste all’interno del perimetro del Parco delle Querce nella zona “A” [...] dovranno essere delocalizzate in siti esterni al perimetro stesso”.
E’ insopportabile l’atteggiamento di sufficienza, insolenza e arroganza con cui i vertici di Autostrada Pedemontana Lombarda e le massime istituzioni lombarde si ostinano a nascondere la verità delle cose, tacendo volutamente o minimizzando le gravi problematiche che tale passaggio comporta.
La modifica del raggio di curvatura della Superstrada Milano –Meda, richiesta dalla stessa Società Pedemontana per mantenere i requisiti di autostrada e quindi una velocità di percorrenza elevata, interessa direttamente una delle due vasche di contenimento del materiale inquinato, con gravi rischi per la popolazione, al momento non quantificabili e imprevedibili.
Il quadro è ancor più sconvolgente e preoccupante sul versante “diossina”: i risultati dei campionamenti effettuati nelle aree interessate dall’incidente tra Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Meda e Desio, dove la bonifica è stata solo superficiale, parlano chiaro e smentiscono categoricamente quanto affermato da Regalia (“in pochissimi casi è stato rilevato il superamento dei livelli consentiti”): in 44 punti, su 64 totali, la concentrazione di diossina è 3-4 volte (e talvolta anche 7 o 8 volte!) oltre i limiti stabiliti dalla legge per le aree abitative (0,00001 mg/kg milligrammi per chilo di terra) e in dieci di questi prelievi l’inquinante sfora anche il limite, meno restrittivo, per le aree industriali e commerciali.
Tanto che gli esiti allarmanti dei campionamenti hanno spinto il CIPE, nel novembre 2009, a prescrivere “ulteriori indagini dettagliate” e approfondimenti su tutta la tratta. Sappiamo bene, del resto, che le rampe della Superstrada Milano - Meda non sono mai state bonificate e che il movimento terra legato ai lavori di cantierizzazione e realizzazione creerà ulteriori danni alla salute di lavoratori e residenti, perché solleverà la diossina presente nel terreno e i cui effetti negativi, come dimostrano recenti pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ancora perdurano a 35 anni di distanza dall’incidente.
Come sempre saranno tutti i cittadini a pagare le conseguenze sociali ed economiche di tali insensate scelte!!!
E’ ora di finirla con questa politica miope, che non guarda né al presente né al futuro di questo territorio! In nessuna parte del mondo si pensa oggi di progettare una autostrada in rilevato, come sarà invece Autostrada Pedemontana Lombarda sul territorio di Seveso, Cesano e Bovisio e come gli Amministratori vogliono farci credere e “digerire”!
Sono anni che lottiamo contro questo progetto e le istituzioni che a vari livelli lo avvallano, con affermazioni gravi e imbarazzanti, divenendo complici di uno scempio devastante e dissennato del territorio, dettato da interessi particolari di pochi e a danno di tutti!
Quelle stesse istituzioni che dovrebbero farsi garanti della qualità progettuale delle scelte a tutela della collettività, ignorano o fingono di non conoscere le istanze dei cittadini, cui omettono di dare risposte coerenti ed efficaci, anziché promuovere soluzioni condivise.
I Comitati sono pronti a collaborare. E’ la volontà politica che manca.
I Comitati Cives Seveso
Cives Bovisio Masciago
Associazione “Noi per Cesano”
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