Rassegna: Giornale di Seregno 22/2/2011

martedì 22 febbraio 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 22 Febbraio 2011, sul Giornale di Seregno.

Paolo Vaghi alla carica: «E' un Consiglio Comunale voluto dalle minoranze»

Si terrà  questa sera nell'aula magna della scuola media «Salvo D'Acquisto», un Consiglio comunale più che mai voluto dalle opposizioni, almeno stando a quanto espresso da Paolo Vaghi: «E' stato convocato solo su esplicita richiesta dell'opposizione, formalizzata lo scorso 2 febbraio. Per regolamento, l'Amministrazione ha 20 giorni di tempo per indire l'assemblea. E caso strano, è proprio il 22. Come dire, si poteva continuare a dormire, se la minoranza non avesse alzato la voce. Per la Giunta Romanò, forse è meglio tacere che portare davanti agli occhi dei cesanesi il proprio operato: il nulla». L'ex sindaco ha poi proseguito lanciando alcune anticipazioni: «Le nostre mozioni erano già  state presentate tempo fa. Come quella sull'Unità  d'Italia. Chiediamo che venga festeggiato il suo centocinquantesimo anniversario nelle scuole, e che vengano coinvolte più persone possibili». Ma questa sera si parlerà  anche di scuolabus e di acqua: «E' un bene fondamentale. Vogliamo che rimanga di uso pubblico. E' una lunga battaglia che abbiamo intrapreso contro la sua privatizzazione». Questa sera alle 21 opposizioni e maggioranza si affronteranno su questi temi, ed altri, tra i tavoli del Consiglio comunale. 

L'idea è stata lanciata da Ceccarello: «Test-antidroga per i Consiglieri»

Un test anti-droga per chi siede tra i banchi del Consiglio comunale. La proposta è della nuova lista «Un futuro per Cesano». Se ne era già  discusso in una riunione capigruppo a dicembre, ma la mozione prevedeva l'obbligatorietà del test e la nominalità. «C'era un vizio di forma, dettato anche dalla fretta di scriverla. L'abbiamo modificata. E' ovvio che non potrà essere obbligatorio e deve garantire l'anonimato. Per questo la presenteremo, con le correzioni dovute, al prossimo Consiglio comunale», a dichiararlo è il capogruppo dei futuristi Daniele Ceccarello. Quando venne proposto l'antidoping anche ai politici nazionali di Camera e Senato era perchè il sospetto di un uso diffuso era già nell'aria (visto anche il famoso servizio della «Iene»). Anche ora l'idea è partita poichè si è intravvista qualche ombra di dubbio? «Assolutamente no. Siamo sicuri che non ci sarebbero casi di positività. I cittadini ci hanno però dato questa responsabilità con il voto e per questo è giusto garantire loro che agiamo nella nostra più totale lucidità e trasparenza. Siamo in questo all'avanguardia, visto che dopo di noi, anche medici e giudici stanno pensando di introdurre i test anti-droga», ha proseguito Ceccarello. Non potendo adottare come metodo l'analisi del capello, per il suo costo elevato, si userebbe un marchingegno acquistabile in ogni farmacia spendendo 35 euro. La cifra andrebbe scalata dal gettone di presenza in Consiglio comunale, che è di 38 euro, come ha confermato lo stesso esponente di centrodestra. Apprezzamento anche da parte di Paolo Vaghi : «Non avrei nulla da obiettare. Bisognerà però verificare la proponibilità in base alle leggi. Sarebbe un'ulteriore garanzia per i cittadini». 


Una mozione per vietare il burqa

Una mozione per vietare l'uso del burqa in città . E' la proposta tutta leghista, che sta facendo discutere la città in questi ultimi giorni. Non se ne parlerà però questa sera in Consiglio comunale. Era stata presentata al presidente Fabio Milan, giovedì 10 febbraio, in mattinata, senza però passare al vaglio della riunione dei capigruppo. Visto perciò che non si tratta di argomento urgente se ne riparlerà nel prossimo Consiglio, dopo aver superato l'iter naturale. «Il provvedimento è già stato adottato da tanti altri Comuni, come Limbiate e Monza. E' una questione di sicurezza. Lo chiedono anche le Forze dell'ordine. Non si può girare a volto coperto, neanche per una scelta religiosa», ha dichiarato è il segretario cesanese della Lega Nord Giancarlo Carraro. Per Paolo Vaghi si tratta invece della solita propaganda: «E' una mozione che lascia il tempo che trova. Esiste già una legge che proibisce di girare per strada con il volto coperto. Anche se uno cammina con in testa un casco integrale sarebbe un trasgressore. Perchè non fare una mozione per questo caso? Quella del burqa è l'ennesima trovata di propaganda. La Lega non perde occasione di ergersi paladina dell'identità culturale del territorio. Ancora una volta sono costretto a tornare a parlare di "populismo"». L'ex primo cittadino ha poi chiosato: «A Cesano non mi risulta che c'è qualcuno che gira con il burqa. Non capisco tutta questa necessità. Certo che sarei favorevole a questa mozione ma c'è già una normativa chiara in merito».


Atto vandalico alla sede del PD: bacheca in pezzi

Danneggiamenti alla sede del Partito Democratico. Sabato mattina ad essere prese di mira sono state le vetrine della bacheca dove vengono esposte le pagine dei quotidiani e i manifesti. L'atto vandalico è avvenuto in pieno giorno, alle 10,30 circa. Pochi minuti prima un iscritto del partito aveva infatti provveduto a esporre la rassegna stampa e tutto era ancora in ordine. Nessuno sembra aver visto nulla e per il momento gli autori rimangono ancora anonimi. «E' un avvenimento che sicuramente desta preoccupazione - ha dichiarato il capogruppo Pietro Nicolaci - A mio parere è un chiaro gesto di natura politica, che denuncia un clima che peggiora sempre di più fino a giungere ai dispetti. Probabilmente a qualcuno sta dando fastidio l'unica vera opposizione che agisce nella nostra città». Fra i primi a giungere sul posto il coordinatore del Pd, Gianni Calò, che ha trovato le due vetrinette completamente in pezzi, con i vetri infranti a terra. La Polizia Locale è subito giunta sul posto per i primi accertamenti del caso e una denuncia contro anonimi è stata sporta ai Carabinieri della Tenenza cittadina. Sul luogo dell'accaduto non c'erano tracce di sassi o pietre, ma si pensa tuttavia che sia stato utilizzato un bastone o una mazza per riuscire a rompere la vetrina. Alcune settimane fa dalla sede di piazza Molino Arese erano state già portate via le due bandire del partito. «Un gesto premeditato, non credo si tratti di un semplice scherzo di qualche bullo della zona - ha aggiunto Nicolaci - Nemmeno negli anni '70, quelli della lotta politica, si era mai arrivato a tanto, non certo a Cesano. E' un atto che va sanzionato». 


Un sito e un'associazione per informare i cittadini

Pedemontana continua a non far dormire sonni tranquilli ai cittadini cesanesi, in particolare a coloro che si sono visti nell'elenco definitivo degli espropriati. La scorsa settimana avevamo pubblicato le parole di malumore dell'associazione «Noi per Cesano», che lamentava «l'abbandono e il silenzio delle Amministrazioni comunali coinvolte». Fondata nel 2007, l'associazione cittadina sta cercando di rompere quel «silenzio». Si sta infatti mettendo in gioco attraverso un suo sito internet (www.noipercesano.it), dove ha raccolto tutti i comunicati e l'excursus storico di Pedemontana. Una sezione è invece dedicata ad una rassegna stampa, con articoli di giornale sul tema. Un servizio in più per tutti quei cittadini che vogliono rimanere aggiornati, visto che le notizie non sono mai troppe. Un sito dove informarsi, senza però essere per forza legati a qualche partito politico. Oltre alla nuova autostrada, si parla di altri temi delicati, come il Piano di governo del territorio. Tema che nei prossimi mesi entrerà  nel vivo del dibattito politico. 


Scende ancora a 70 km/h il limite di velocità 

Scendono nuovamente i limiti di velocità sulla Milano-Meda. Se prima gli automobilisti dovevano viaggiare a 80 km/h, ora dovranno andare ai 70. A causarlo c'è il livello troppo alto di smog nei dintorni di Milano. Se gli acquazzoni degli ultimi giorni e le domeniche senza auto non riescono più ad incidere sulla soglia delle polveri sottili, la Provincia di Milano ha deciso così di ridurre la velocità di crociera dei pendolari. L'ordinanza è entrata in vigore ieri. Un provvedimento però temporaneo, visto che resisterà fino al 14 marzo compreso. I cartelli con il nuovo limiti sono già stati piantati nei giorni scorsi. Ma a preoccupare maggiormente gli automobilisti con il piede pesante è il fatto che la Provincia ha annunciato controlli serrati con autovelox e rilevazioni al fine di far rispettare il codice strale. La Milano-Meda non è nuova a questo tipo di interventi. Lo scorso mese di luglio c'era stato un netto ridimensionamento. Passando da 110 km/h a 70. La motivazione era strettamente di sicurezza, visto che era giustificata dalle «troppe» buche sull'asfalto. Poi lamentele e polemiche avevano spinto chi di dovere ad alzare i limiti a 80 km/h. Al tempo il sindaco Marina Romanò si era detta contraria all'installazione di autovelox, non volendo andare a infierire sugli automobilisti. Ora il problema si pone di nuovo. Questa volta i limiti verranno fatti rispettare con più rigidità? 


Incontro Comune-Parrocchia per parlare di arredi

Continua la trattativa tra il Comune e la parrocchia di Binzago per far partire l'asilo della Sacra Famiglia. A breve ci sarà probabilmente un nuovo incontro, nel quale verrà affrontata anche la questione relativa agli arredi e chi dovrà poi accollarsi le spese. In ogni caso, come ha assicurato il sindaco Marina Romanò, il servizio partirà a settembre, con tre sezioni. Troveranno posto al massimo 56 bambini, che grazie alle tre insegnanti, inizieranno la loro avventura nel mondo della scuola. Da definire anche chi pagherà gli stipendi. Per gli iscritti, invece, si andranno a recuperare tutte le domande avanzate al Comune o che sono già in lista d'attesa. La priorità in ogni caso verrà data ai piccoli della frazione Sacra Famiglia, che si appresta così ad avere sul suo suolo il primo edificio pubblico. L'asilo è infatti un'opera tanto attesa, quanto voluta, che risponde alle esigenze dei cittadini. La soddisfazione era stata espressa, dalle pagine del nostro Giornale, anche dal comitato di quartiere. 


Seveso: sulle sponde troppo cemento, ma una speranza c'è

Una speranza per il fiume Seveso c'è. Questo il concetto passato al termine del convegno promosso dall'associazione «FiumeVivo», tenutosi lo scorso venerdì all'auditorium «Disarò». Un segno di speranza che il coordinatore Oscar Greco ha proposto come ciliegina sulla torta ecologica: «Nonostante le pessime condizioni in cui versa il torrente che attraversa Cesano, in alcune zone il Seveso sta tornando ad essere più pulito, tanto che a Lentate si sono osservate delle tane di martin pescatore, l'uccellino che vive solo nei pressi di corsi d'acqua abbastanza puri da ospitare pesci sani». Una notizia che stupisce, considerato il colore che il fiume ha in città . «Le fonti di inquinamento sono monitorate e segnalate: a Cesano sono poche, e purtroppo la popolazione si è abituata a questo Seveso scuro. Nel secolo scorso era trasparente, proprio come lo vediamo a cavallo di agosto, con le aziende chiuse». Ma non sono chiaramente solo le fabbriche a sporcare le acque del torrente, nonostante stia proseguendo una campagna di sensibilizzazione alla depurazione. «Siamo disposti ad aiutare le aziende che attualmente inquinano, trovando assieme dei fondi comunitari e dei metodi di depurazione - ha spiegato Greco - ma anche l'opinione pubblica deve credere che il fiume sia recuperabile: ci vuole coordinamento e convinzione». Per ciò che riguarda la città, le parole rivolte dal coordinatore sono dure: «Qui da noi siamo testimoni di un utilizzo spropositato e pericoloso del cemento armato lungo le sponde del fiume, che non solo vanno contro al culto del bello, ma anche al rispetto della natura: costruire delle sponde con dei massi naturali permette di salvaguardare anche le aree perifluviali ed aiutare a riportare la fauna e la biodiversità  originali di questo torrente, che solo qualche chilometro più in là, come a Carugo, mostra degli scorci fantastici». Il fiume non deve tornare a vivere, è già vivo. Ha solo bisogno di una mano. 


Un'azione visibile e di forte impatto

Grande adesione lo scorso venerdì per l'iniziativa annuale «M'illumino di meno» proposta in città  dall'agenzia «InnovA21»: quest'anno l'agenzia ha lanciato l'idea di un originale aperitivo a lume di candela presso la pasticceria «Borromeo», che ha accettato entusiasta l'invito. Un modo per creare un'atmosfera speciale, grazie ai lumi che illuminavano i volti degli avventori coinvolti da InnovA21 in un quiz per appurare le conoscenze dei cittadini in merito all'inquinamento e all'uso sapiente delle risorse energetiche. Un'occasione per sensibilizzare la popolazione in modo divertente. Alla campagna nazionale ha aderito anche l'Amministrazione, mantenendo spente le luci dei palazzi comunali e delle piazze ad esso antistanti tra le 18 e le 19 dello stesso giorno, a testimoniare la volontà di un risparmio realmente fattibile e «Mirata a raggiungere anche i cittadini meno sensibili alle tematiche ambientali con un'azione visibile e di forte impatto» come ha considerato il sindaco Marina Romanò. 

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