Giovedì 19 Giugno 2025

Rassegna: Cittadino del 12/2/2011

domenica 13 febbraio 2011 | ,



Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie sulla nostra Città in edicola ieri, Sabato 12 Febbraio 2011, sul Cittadino - Valle del Seveso.


Pedemontana, Comitati: «Noi, cittadini lasciati soli» 
«San Pio X» chiede l'attivazione dello sportello-espropriati, gli altri gruppi parlano di «silenzio assordante dei Comuni»

Quando il Comune di Cesano Maderno attiverà uno sportello per rendere la vita più semplice, se è possibile, agli espropriati di Pedemontana? Se lo chiede il "Comitato San Pio X", che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al presidente della commissione Pedemontana, Franco Giacomini, Pdl. La proposta non è casuale, perché durante la prima seduta della Commissione, lo scorso gennaio, Alberto Vaghi, capogruppo "ViviCesano", aveva chiesto a Giacomini d'istituire un punto informativo in municipio. «Su questo argomento mi sono attivato da subito - dichiara Giacomini - perché è un tema importante. Per avviare il servizio è necessario coinvolgere gli uffici, che si occuperanno direttamente di seguire tutte le pratiche. Li ho interessati e la risposta arriverà giovedì 17 febbraio, quando tornerò a riunire il tavolo di Pedemontana in sala Lucchini». Nell'attesa i cittadini si fanno sentire. I comitati Cives Seveso, Bovisio Masciago e l'associazione "Noi per Cesano" hanno inviato un comunicato ai loro iscritti, in cui informano che Pedemontana il 23 dicembre scorso ha pubblicato sul proprio sito l'avvio del procedimento a integrazione della "Dichiarazione Pubblica Utilità" dell'opera autostradale, con un nuovo elenco di soggetti espropriati, nonché con nuove previsioni impattanti sul territorio. «Sulla questione le pubbliche amministrazioni dei Comuni interessati -scrivono i comitati - che hanno ricevuto comunicazioni in merito, dopo oltre un mese dalla pubblicazione, tacciono in un silenzio assordante e i cittadini sono ancora una volta lasciati soli».
Cristina Marzorati

Padani all'attacco
Lega Nord guarda a Sesto, mozione per vietare il burqa

Cesano Maderno come Sesto: si all'ordinanza anti-burqa? É l'oggetto di una mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, Giancarlo Carraro, che molto probabilmente sarà discussa durante la prossima seduta di consiglio in programma martedì 22 febbraio. Nell'atto si citano questioni di sicurezza e rispetto per la donna e si chiede esplicitamente al sindaco, Marina Romanò, di attivare tutte le procedure affinché s'impedisca a gente col volto coperto di girare per la città o di entrare in luoghi pubblici come negozi, cinema, pub. La stessa linea è stata presa da altri Comuni e certamente a Cesano non mancherà di far discutere, nonostante il Carroccio locale sostenga che il burqa sia una mortificazione per la donna, non una scelta libera, ma un'imposizione fatta dall'uomo e oltretutto non scritta nel Corano. Non solo: la mozione parla anche chiaramente di questioni di sicurezza, dovute all'impossibilità di veder chi è di fronte. Dall'opposizione c'è chi già storce il naso contro l'ipotesi di divieto. È il caso di Pietro Nicolaci, Partito Democratico, che proprio non condivide l'imposizione ventilata dalla Lega Nord. Ma se quella che al momento resta solo una proposta dovesse invece diventare un'ordinanza firmata dal primo cittadino cesanese, il lavoro per la polizia locale e i carabinieri sarebbe febbrile. Gli stranieri che vivono a Cesano sono centinaia e in buona parte si concentrano al quartiere Villaggio Snia.
Cristina Marzorati


Pgt, l'adozione per giugno. Preoccupa il Piano servizi
In ritardo rispetto alla tabella di marcia. Tornano gli incontri nei quartieri. Snia, interventi di recupero mettono in allarme

Lo slittamento di qualche mese rispetto alla tabella di marcia, la consapevolezza che bisogna rimettere mano al Piano dei servizi, in particolare al Villaggio Snia, e un tour nei quartieri che inizierà il mese prossimo, per terminare prima di Pasqua.
IL DOCUMENTO
Sono queste le ultime notizie in merito al Piano di governo del territorio, documento già predisposto dalla precedente amministrazione Vaghi, ma che il sindaco Marina Romanò e la sua squadra hanno deciso di rimettere in discussione. Un inter iniziato l'autunno scorso con la prospettiva di arrivare all'adozione entro il 31 dicembre 2010, poi slittata a fine marzo e ora: «Il ricorso al Таг presentato contro il Pgt di Cermenate - ha spiegato l'assessore e vicesindaco Fabrizio Bonafede durante la commissione territorio - ha rallentato tutti i Comuni sulla redazione della Vas, per una questione di competenza. Noi abbiamo risolto il problema, dandola in carico all'ufficio Ecologia e così il lavoro ora prosegue celermente. In linea di massima l'adozione sarà per primavera inoltrata (giugno), per poi chiudere il tutto con l'approvazione a fine 2011 о al massimo nelle prime battute del 2012».
GLI INCONTRI NEI QUARTIERI
«Abbiamo saputo dell'intenzione di andare nei quartieri - ha chiesto Alberto Vaghi capogruppo "ViviCesano" - per quando sono previsti?». Immediata la risposta di Bonafede: «Inizieremo il mese prossimo, marzo, fissando un incontro a settimana, uno per ogni quartiere, concludendo il nostro viaggio prima di Pasqua. In queste sedi diremo cosa abbiamo intenzione di fare in ogni frazione».
LE PREOCCUPAZIONI
Nell'attesa, qualche appunto sulla scrivania del vicesindaco e già arrivato e alcuni sono stati avanzati proprio durante la commissione territorio di giovedì. Pietro Nicolaci, capogruppo Pd, si è detto un po' preoccupato dal numero di nuovi residenti che arriveranno al Villaggio Snia. In tre piani di recupero (exPerniceni, exlrca e Groane-Magenta) si prevedono circa trecento appartamenti, corrispondenti a un migliaio di abitanti. «Abbiamo pensato a dare servizi a queste persone?».
«RISCHIO CEMENTO »
Anche Vincenzo Bacino, "Movimento per le alleanze civiche", si accoda alla posizione di Nicolaci e anz, va oltre: «Trovo preoccupante che i Comuni debbano puntare sulla cementificazione per avere denaro da spendere». In merito Fabrizio Bonafede ha replicato: «Il piano dei servizi va sicuramente rivisto, insieme, sono il primo a rimettere le cose in discussione, mentre sulla questione cementificazione nel Pgt confermiamo il tetto di 42mila e 500 abitanti e sul caso piani di lottizzazione, quello di via Friuli, discusso questa sera, è il primo procedimento che ho seguito in toto come assessore».


Confronto
La Parola ai cittadini

Dal mese prossimo, marzo, fissando un incontro a settimana, uno per ogni quartiere, e concludendo il viaggio prima di Pasqua la giunta Romanò incontrerà i cittadini sul tema del Piano di governo del territorio. «In queste sedi diremo cosa abbiamo intenzione di fare in ogni frazione» spiega l'assessore Farbizio Bonafede.
Cristina Marzorati


Area dell'ex Perniceni
Vìa Friuli, 118 abitazioni e parcheggi

La costruzione di centodiciotto appartamenti, il ritorno economico per il Comune di un milione e trecentomila euro tra opere, oneri di urbanizzazione e monetizzazioni e la conclusione della riqualificazione di via Friuli, con la creazione del parcheggio a servizio della tenenza e il prolungamento della ciclabile sino alla Nazionale dei Giovi. Sono i numeri e gli interventi legati al piano di lottizzazione dell'ex salumificio Perniceni di via Friuli alla Snia. A breve l'area sarà trasformata in un complesso residenziale firmato dalla Ma.pa.gi di Muggiò. Qui costruirà una serie di palazzine, che si svilupperanno da un'altezza minima di tre sino a un massimo di cinque piani. I vantaggi per la comunità saranno: il prolungamento della ciclabile di via Friuli sino a via Gramsci, sfruttando il sedime del Comasinella tombinato, la creazione di un parco di quartiere, la sistemazione della parte finale di via Veneto, all'incrocio con via Friuli, e la formazione di diversi posteggi. Inizialmente il piano prevedeva un'area di sosta interrata Ma l'assessore all'urbanistica Fabrizio Bonafede, in risposta a una richiesta di maggiore sicurezza da parte del sindaco Marina Romanò, ha rivisto la cosa. Nello stesso piano l'operatore s'impegna a costruire il parcheggio a servizio dei carabinieri e a prolungare la ciclabile di via Friuli sino alla Nazionale dei Giovi passando da via Vicenza. Il "pacchetto" si chiude col pagamento di oneri e la monetizzazione di superfici per un importo totale, opere incluse, di un milione e 300mila euro.
Cristina Marzorati


Giovi, più sicurezza per l'attraversamento
Sistemate via Padre Boga e via Puccini, l'associazione Sacra chiede nuovi interventi

Per un problema che si risolve, un altro è dietro l'angolo. É il caso della viabilità alla Sacra Famiglia, dove nei giorni scorsi l'ufficio tecnico, sollecitato dall'omonima associazione di quartiere, ha "ridisegnato" l'intersezione tra le vie Padre Boga e Puccini, non lontano dalla Croce Bianca e dagli uffici Inps. Qui il passare del tempo ha cancellato la segnaletica stradale, rendendo difficile agli automobilisti di passaggio riuscire a distinguere la linea di stop dal resto della carreggiata. Così, nell'arco di quattro mesi, gli abitanti hanno denunciato altrettanti sinistri: l'ultimo in ordine di tempo risale al 17 gennaio scorso ed è stato piuttosto violento con un autobus di linea finito contro un'automobile. Per fermare la catena d'incidenti lo scorso venerdì 3 febbraio gli operai si sono presentati in via Puccini e la nuova segnaletica ha finalmente reso visibile lo stop. L'associazione di quartiere, per voce del suo presidente Gianluca D'Amato, si dice naturalmente soddisfatta, ma sul piatto mette già un secondo problema: «Nei giorni scorsi - prosegue D'Amato - alcuni genitori mi hanno segnalato la pericolosità di un attraversamento lungo la Nazionale dei Giovi. Non lontano dall'edicola, esattamente dall'altra parte della strada; ho saputo che si ferma uno degli autobus del servizio scolastico per i bambini di elementari e medie, peccato che lungo la Nazionale, in quel punto, non esista un attraversamento pedonale. Gli alunni passano in un tratto pericoloso, dove non esiste nemmeno l'apposita segnaletica di avvertimento agli automobilisti in transito. Siamo a conoscenza che tra i progetti dell'amministrazione comunale c'è la futura riqualificazione dell'intero tratto della Nazionale dei Giovi, ma forse urge sin da subito introdurre le strisce pedonali, onde evitare spiacevoli incidenti».
Cristina Marzorati


Non residenziale
All'ex trancia Barindelli del terziario-commerciale

Nell'ex trancia "Barindelli" di via Garibaldi, esattamente all'uscita della superstrada Milano-Meda, non sorgerà un complesso residenziale, ma un insediamento terziario-commerciale, per una superficie media inferiore ai duemila metri-quadrati. La richiesta è stata presentata dai proprietari e questo ha spinto la commissione territorio a revocare precedenti deliberazioni, in cui era previsto l'arrivo di nuove famiglie. L'avvio del piano sarà accompagnato anche da un intervento importante dal fronte viabilistico: la realizzazione della rotatoria all'incrocio tra le vie Garibaldi e Val di Sole, punto in cui si verificano diversi incidenti stradali e in un caso una donna residente in città rimase gravemente ferita.
Cristina Marzorati


Centro rifiuti, «no» da tutti i fronti
Smaltimento Bte: il futuro dell'area ex depuratore Nylstar in commissione territorio
Giunta: «Interessiamo Provincia e Comuni limitrofi, in fretta un documento unitario»

La politica cittadina torna a interessarsi del caso Bte, la società napoletana che ha acquistato all'asta l'ex depuratore Nylstar di via Groane, al Villaggio Snia, per trasformarlo in un centro di smaltimento rifiuti industriali. L'argomento è stato oggetto dell'ultima seduta della commissione territorio, in programma giovedì scorso, dove tra i relatori, oltre all'assessore alla partita Fabrizio Bo-nafede, erano presenti il collega dell'Ecologia Giuseppe Mazzacu-va e l'avvocato Claudio Colombo, difensore del Comune nel 2007, nel ricorso al Tar contro il decreto regionale che concedeva la possibilità di ampliare l'impianto e di conferire rifiuti pericolosi. Particolarmente sentito il dibattito in sala Lucchini tra i componenti di maggioranza e opposizione, al termine del quale si è deciso di avviare una lunga serie di procedure amministrative per dire fermamente no all'introduzione di un impianto di smaltimento rifiuti al Villaggio Snia. Per dare maggiore forza all'azione, si chiederà il coinvolgimento dei Comuni di Bovisio Masciago e Limbiate, si delibererà un ordine del giorno in consiglio comunale e si chiederà espressamente alla Provincia di Monza Brianza di sostenere la presa di posizione. L'avvocato Colombo ha evidenziato come il ricorso sia fermo, ma ancora efficace: decadrà solo nel 2012 e per riaprirlo basta presentare istanza di prelievo, con cui si chiede di discutere nuovamente l'argomento. «Di questo - ha sottolineato Colombo - ho già parlato con l'avvocato della Provincia di Monza e Brianza, lo stesso che quattro anni fa sosteneva le ragioni della Provincia di Milano all'atto del ricorso sottoscritto insieme a noi. Al momento non si è espresso, ma basterebbe che riconfermasse la precedente posizione per avere il pieno sostegno di Monza e Brianza». Alla caccia dell'appoggio è anche Giuseppe Mazzacuva, che per settimana prossima preventivava un incontro con l'assessore alla partita, Fabrizio Sala: «Ma sarebbe meglio - specifica - arrivare già con un pacchetto compatto, una memoria di quanto accaduto (Colombo la predisporrà la prossima settimana ndg.), eventuali atti presi dal nostro consiglio comunale e la posizione delle amministrazioni vicine». La questione Bte si è chiusa con il rinvio alla prossima commissione territorio, in cui si definiranno nel dettaglio tempi e modi d'azione: «Dobbiamo fare in fretta e presentare in Provincia un documento unitario» conclude l'assessore all'Ecologia.
VILLAGGIO SNIA
Si è deciso di avviare una lunga serie di procedure amministrative per dire fermamente no all'introduzione di un impianto di smaltimento rifiuti alla Snia.
Cristina Marzorati


Commissione
Siti contaminati Provincia MB, 4 a Cesano

La commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti punta i riflettori sull'ex Acna, l'ex Nylstar, il Villaggio Snia e l'ex cava Girardi. L'occasione è stata la convocazione del presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, che ha annunciato di costituirsi parte civile contro la "Lombarda petroli", l'ex raffineria di Villasanta sotto accusa per le migliaia di litri di gasolio nel Lambro. La commissione ha sottolineato come i siti contaminati nell'area brianzola siano 370,230 attivi e i più rilevanti sono cinque, di cui quattro a Cesano: ex Acna, dove la bonifica è terminata per gran parte dell'area, ex Snia-Nylstar contaminata da idrocarburi e metalli, l'ex discarica Snia con presenza di rifiuti e metalli e l'ex Cava Girardi a Cascina Gaeta, sito intercluso nel futuro svincolo di Pedemontana.
Cristina Marzorati


«Parco noci» Nuovo centro anziani L'arredo c'è, mancano i volontari

Quest'anno per la festa della donna le over 50 di Cascina Gaeta si riuniranno al nuovo centro sociale nel Parco delle noci. É l'intenzione del presidente dell'Associazione anziani, Felice Ricci, che sta lavorando celermente per il debutto del punto di ritrovo. Nelle scorse settimane, in compagnia del sindaco, Marina Romanò, ha cercato uno sponsor per gli arredi: la soluzione sembra essere dietro l'angolo. «Un amico ha rinnovato l'arredamento del bar - spiega Ricci- sedie e tavoli sono in ottime condizioni ed è pronto a cederli all'associazione a costo zero, credo che per fine febbraio li ritireremo e quindi si potrà aprire, ma in realtà il vero problema non sono i mobili». «Fatichiamo a trovare personale -prosegue sconsolato Ricci - che volontariamente si occupi della gestione ordinaria dello spazio: apertura, chiusura, pulizia, seguire la macchina del caffè, delle bibite, servire qualche bottiglia di vino. Ci piacerebbe fare un piccolo bar, ma se nessuno è disposto a mettersi a disposizione, il progetto diventa improbabile». In verità una persona c'è: «Abbiamo una signora che già ora si dedica al centro anziani di Binzago, ma non basta e poi ha dato disponibilità solo se l'impegno sarà temporaneo. Chi volesse dedicare il proprio tempo a questo nuovo spazio, è pregato di venire da noi alla sede dell'Associazione a Binzago». Volontari o meno, Ricci è intenzionato ad aprire il centro i primi giorni marzo, magari la festa della donna sarebbe un'ottima occasione. «Dobbiamo ancora formalizzare con Assp le pratiche per la gestione dei lo -cali - prosegue Ricci - ma credo che non vi siamo problemi, per il resto il centro anziani di Cascina Gaeta rispetterà gli orari degli altri punti di ritrovo: tutti giorni dalle 14 alle 19. Pensiamo di aprirlo in contemporanea allo spostamento del centro anziani del Villaggio Snia in via Riccione».
Cristina Marzorati


GRECO E «FIUMEVIVO»
Oli vegetali, recuperi. Mostra sul Seveso

L'architetto Oscar Greco e l'ente no profit che rappresenta, Fiumevivo, sono portavoci dì un progetto per incentivare il corretto smaltimento degli oli vegetali (quelli utilizzati comunemente in cucina). «Gli oli da frittura rappresentano un grande problema per l'ambiente, in gran parte vengono sversati nelle fogne causando problemi ai depuratori e finendo, nella stagione delle piogge attraverso i collettori, nei corsi d'acqua, nel nostro caso nel torrente Seveso - spiega l'architetto Greco - Da ogni problema dobbiamo saper trarre delle opportunità e tramite un procedimento semplicissimo, di cogenerazione, possiamo riutilizzare l'olio, depurato dalle impurità grossolane, per produrre energia elettrica e calore». Il progetto non prevede la produzione di biodisel, ma l'utilizzo di motori endotermici, tipo quelli utilizzati nella nautica, collegati ad una dinamo. Soluzioni simili sono da tempo adottate all'estero, costano pochissimo e sono finanziate dalla Cee.
MOSTRA AL DISARÒ
Da venerdì 18 febbraio l'auditorium Paolo e Davide Disarò ospiterà una mostra sul tema "Il Seveso, la sua gente e la sua biodiversità". La mostra è stata allestita da Fiumevivo e realizzata dal Museo civico di Lentate Sul Seveso. In serata, a partire dalle 2030, Greco presenterà al pubblico una serie di contributi sul corso d'acqua che attraversa la Brianza occidentale: "Il Seveso cos'era- cosa è diventato - cosa deve diventare" e che saranno intervallati da alcuni momenti musicali a cura del terzetto "Tre note" formato da Stefania Francia, soprano, Giusi Belluco, violino, e Fausta Rimoldi pianoforte. La mostra sarà poi aperta al pubblico anche per l'intera giornata di sabato e domenica mattina.
Gionata Pensieri


Intervista Luca Bonfanti, assessore
Ciclabile: niente fondi regionali e la pista si fa a metà

La Regione Lombardia boccia la pista ciclabile lungo via Monteverdi, ma il Comune non accantona il progetto, anzi ne realizzerà un parte. Lo annuncia l'assessore ai Lavori pubblici, Luca Bonfanti, tranquillizzando da un lato gli iscritti all'associazione Sacra Famiglia, sostenitori dall'iniziativa, e dall'altro spiegando perché dal Pirellone non arriveranno 290mila euro. Perché la Regione ha detto no alla vostra proposta di realizzare un percorso ciclabile lungo i binari delle Ferrovie Nord? Da tutta la Lombardia sono arrivati ben 230 progetti sull'introduzione di piste ciclabili, Cesano si è classificata al quarantaduesimo posto, i soldi sono stati assicurati solo ai primi diciotto comuni classificati». Questo significa che l'opera non si farà? Al contrario, consapevoli che l'intervento è fondamentale per collegare la Sacra Famiglia alla futura stazione ferroviaria, tra le vie Volta e Santo Stefano, concretizzeremo il progetto, ma per questione di fondi lo realizzeremo solo in parte. Ovvero? Nel progetto presentato al Pirellone la pista partiva dal Parco delle Groane, entrava nel quartiere Sacra Famiglia, poi da via Campania si collegava a via Monteverdi sino alla nuova stazione. Visto che nel bilancio triennale avevamo già iscritto 290mila euro, li confermiamo e aggiungendo altri 177mila euro, così riusciamo ad assicurare la ciclabile da via Campania sino alla nuova fermata delle Nord. Da dove arrivano i 177mila euro? Si tratta di un mutuo già acceso per lavori di sistemazione dei marciapiedi in diversi punti di Cesano. Consci che l'opera lungo via Monteverdi è importante, abbiamo deciso di spostare qui la somma e così riusciremo a realizzare l'intervento».
Cristina Marzorati


Via Cozzi, è in arrivo la rotatoria
Incrocio via Duca d'Aosta: no sosta selvaggia davanti alle scuole

Auto veloci e sosta selvaggia: all'intersezione tra le vie Cozzi e Duca D'Aosta arriva la rotatoria. Il provvedimento al momento è solo un'ordinanza, ma sarà tradotto in realtà nei prossimi giorni, con la realizzazione di un rondò provvisorio: pesanti new-jersey in plastica disegneranno il nuovo andamento della strada. L'azione è stata intrapresa dagli uffici sollecitati dall'assessore ai Lavori pubblici, Luca Bonfanti, e parte da una serie di oggettive problematiche. Nell'arco di un manciata di metri si concentrano quattro scuole: la media Duca D'Aosta, l'elementare Martin Luther King, l'istituto superiore Ciofs e la Sacai (Scuola acconciatori cesanesi), un polo didattico di prestigio. Ogni suono della campanella, che annuncia l'uscita dai plessi, è accompagnato da un'onda anomala di auto parcheggiate ovunque, dove gli scuolabus faticano a districarsi e dove il rispetto della segnaletica stradale è un optional; il tutto mentre ragazzini dai sei ai diciotto anni attraversano la strada, spesso molto distratti. C'è un agente della polizia locale che controlla, ma cosa si può faredi fronte a centinaia di genitori smaniosi di parcheggiare a due passi dall'ingresso e centinaia di ragazzi in uscita contemporaneamente? Il rondò dovrebbe sortire l'effetto sperato: stop alla sosta selvaggia, almeno nell'area della rotonda, e rallentamento dei veicoli in transito.
Cristina Marzorati

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