Rassegna stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le notizie relative alla nostra città in edicola sul Cittadino - Valle del Seveso di Sabato 15 Gennaio 2011, e firmate da Cristina Marzorati.
Pedemontana, tanti dubbi. Priorità per gli espropriati.
Prima seduta della Commissione, Busnelli attacca il sindaco. Per Alberto Vaghi, ViviCesano, l'informazione prima di tutto
Franco Busnelli la butta sul tecnico, invitando a verificare eventuali opere fuori norma; Alberto Vaghi punta sulla comunicazione, mettendo in primo piano chi subirà espropri, mentre l'ex sindaco Paolo Vaghi rilancia al mittente le accuse di aver portato l'autostrada a Cesano, sottolineando come un assessore regionale abbia preferito Expo 2015 ai cesanesi. É stata una prima seduta di Commissione Pedemontana accesa, quella che lo scorso martedì 11 gennaio ha riunito Franco Giacomini, Pdl, eletto all'unanimità presidente, Alfredo Spagnuolo, Pdl, Raffaello Fioravanti, Lega Nord, Pietro Nicolaci, Pd, Alberto Vaghi, "Vivi Cesano" e Franco Busnelli, "Un futuro per Cesano". Se tanti sono gli argomenti rilanciati, è stata invece rinviata alla prossima convocazione l'elezione del vicepresidente, che i componenti di maggioranza hanno deciso di lasciare alle opposizioni. Un gesto d'apertura che però non ha abbassato i toni del dibattito avviato da Franco Busnelli. L'ex presidente del consiglio comunale non ha risparmiato il sindaco, sottolineando come, interpellata più volte sull'argomento, non abbia soddisfatto i suoi dubbi. Intanto però ai tecnici che fanno parte della commissione, è stato chiesto di verificare se il raggio di curvatura all'altezza di Cascina Gaeta, sia stato modificato, senza rispettare un decreto ministeriale, che impone un raggio non inferiore ai 252 metri.
Busnelli ha poi puntato sull'ambiente, rimarcando di avere a disposizione l'esito delle analisi sul territorio in tema di diossina, in particolare lungo la Tangenzialina per Desio. Resta da capire poi come mai un tracciato definito all'avanguardia dal punto di vista ambientale, non preveda la riqualificazione dell'ex cava Girardi, lambita dal percorso. Alberto Vaghi, "ViviCesano", auspica che si avvii una forma di comunicazione con i cittadini, in particolare quelli coinvolti dagli espropri, pubblicando le tavole dei terreni interessati su un numero speciale del giornale comunale; chiesta anche la nascita di un ufficio informazioni e, come sollecitato da Alfredo Spagnuolo, una costante comunicazione col sindaco. Raffaello Fioravanti ha invitato a non creare illusioni tra i cittadini, Paolo Vaghi è stato duro con chi l'ha accusato di essere l'artefice del passaggio di Pedemontana a Cesano. «Il progetto su cui abbiamo lavorato per anni - ha dichiarato - prevedeva l'opera interrata, poi l'assessore regionale Raffaele Cattaneo ha cambiato tutto, per avere autostrada pronta entro Expo 2015».
Orologio, è l'ora di Pechino?
Lavori in corso anche per il primo piano del centro commerciale Si parla di gestione di imprenditori cinesi. Nessuna conferma
Le lancette de "L'Orologio" potrebbero fermarsi sull'ora di Pechino. Dei tremila metri quadrati ancora liberi al primo piano del centro commerciale davanti alla stazione ferroviaria, ben duemila sarebbero stati presi in gestione da un o più imprenditori cinesi. Difficile sapere al momento quale sia la destinazione, ristorazione o altra attività; per capirlo tutta la settimana la redazione ha cercato di contattare Massimo Vaghi, presidente della "Capricorno" proprietaria dei locali, ma per voce della sua segretaria, Vaghi ha rinviato a un confronto telefonico tra dieci giorni.
QUALE FUTURO?
Eppure sono settimane che i negozianti della zona notano la presenza di commercianti-imprenditori cinesi interessati a entrare nel grosso polo. Addirittura qualcuno avrebbe chiesto informazioni per affittare abitazioni nel circondario, per essere vicini alla nuova sede lavorativa. Comunque i duemila metri quadrati oggetto della trattativa non dovrebbero essere suddivisi in tante piccole attività. La "Capricorno" non avrebbe più intenzione di creare una galleria di vetrine, (in passato i negozi erano una dozzina) ma offrire alla clientela dei grandi punti vendita che puntano su abbigliamento, scarpe o sport.
LAVORI IN CORSO
Punto fermo pare la riapertura di un ristorante, o attività similare tipo self-service o fast-food, visto che all'interno è ancora presente la cucina che serviva un precedente locale. Il debutto del primo piano de "L'Orologio" è previsto per primavera o al massimo inizio estate. I lavori di rinascita sono partiti a inizio mese, in seguito a una richiesta di occupazione suolo pubblico presentata da Massimo Vaghi al comando della polizia locale la vigilia di Natale. Difficile sapere poi se il nome del centro rimarrà ancora "L'Orologio", oppure "sposerà" solo "Il Gigante" o ancora all'ingresso saranno semplicemente riportati i nomi delle attività presenti.
RINASCITA «GIGANTE »
Ricordiamo che il centro ha riaperto i battenti lo scorso anno, dopo un periodo di rinnovo e rilancio che ha portato al piano terra la nota catena di supermercati "Il Gigante", indipendente dal piano superiore anche negli accessi. "Il Gigante" ha occupato tutti i duemila e cinquecento metriquadrati disponibili, puntando in particolare sui prodotti cosiddetti "freschi" come pane, pesce e piatti pronti. Questo spazio è stato acquisito dal colosso alimentare, mentre il primo piano è rimasto nelle mani della "Capricorno", che ha deciso di avviare la sua rinascita affidandosi a un'impresa esperta in centri commerciali, la Policentro di Agrate Brianza.
L'intervista al sindaco Marina Romanò: «Ad oggi non so nulla, sarebbe una sconfitta»
«Se così fosse, sarebbe la sconfitta del nostro commercio». Commento ermetico ma significativo quello del sindaco Marina Romano alla notizia, circolata e non confermata, sui duemila metriquadrati degli oltre tremila del primo piano del centro commerciale "L'Orologio" gestiti da cinesi. Una possibilità di cui lei al momento, ribadisce, non è informata.
Sapeva che sono ripresi i lavori al primo piano?
Sì, c'è anche un'ordinanza di occupazione suolo pubblico. A novembre ho incontrato i responsabili de "D Gigante" (situato al piano terra) e Vaghi (Massimo Vaghi, presidente della "Capricorno", società che gestisce ancora questa porzione d'immobile), abbiamo discusso anche dei negozi che potrebbero entrare al primo piano. Non faccio nomi, ma potrebbe esserci una catena alimentare, fast-food, e grossi centri d'abbigliamento».
Ha sentito parlare di operatori cinesi?
No, mai, per me è una novità, se così fosse, sarebbe la sconfitta del nostro commercio.
Quando è arrivato "Il Gigante", c'era un accordo privato-comune per garantire nuove assunzioni, si proseguirà sulla stessa strada?
Non c'è nulla, a parte rispolverare una convenzione, in cui si prevedeva la cessione di alcuni metriquadrati al Comune da adibire a polo informativo. Tra le corsie del supermercato "Il Gigante" non è stato possibile, ora lo faremo».
Consigliere Sergio Monti, lieve infarto: «Ora sto bene»
Giorno dell'Epifania da dimenticare per Sergio Monti, cinquantacinquenne impiegato e consigliere comunale tra le file del Pd. Il 6 gennaio in mattinata è stato colto da infarto, mentre si trovava in casa, ed è stato trasportato all'ospedale di Desio, dove gli hanno riscontrato ima piccola lesione al cuore. Dopo tre giorni trascorsi in terapia intensiva, è stato trasferito in reparto e nel pomeriggio dello scorso mercoledì 13 gennaio è stato dimesso. «Ora sto bene, i medici - ci racconta lo stesso Monti - mi hanno imposto una settimana di assoluto riposo, seguendo alla lettera le cure, sostanzialmente molte pastiglie. Dalla prossima settimana sarò già pronto a riprendere la mia attività lavorativa e politica, visto che bisogna presentarsi in aula per discutere e votare il bilancio di previsione».
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