Rassegna stampa Cesano Maderno 4-12-2010

domenica 5 dicembre 2010 | , ,




Rassegna stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le notizie riguardanti la nostra Città apparse ieri, Sabato 4 Dicembre 2010, sul Cittadino - Valle del Seveso. Iniziamo con il Consiglio Comunale di Giovedì 2 Dicembre, che avevamo raccontato in "diretta" qui, e vediamo cosa scrive Cristina Marzorati sulla nuova defezione nella maggioranza "Il Pdl va in frantumi. Lascia pure Busnelli":

Il presidente del consiglio comunale rimane in quota al Pdl. Con 17 voti favorevoli (la sola maggioranza) e 12 voti per Vittorio Costantini "Insieme per Cesano" (il nome proposto dall'opposizione) Fabio Milan, 46 anni, residente al Villaggio Snia, gestore di un impianto di campi da calcetto in zona Sacra Famiglia, è stato eletto nuovo presidente. La votazione non è stata certo all'acqua di rose e la chiamata "alle urne" è stata accompagnata dal secondo ammutinamento tra le file del partito del Cavaliere. Dopo Daniele Ceccarello, che ha dato vita a "Un futuro per Cesano" con Domenico Cannizzaro Pd (i due sono entrati in aula a presidente già eletto), a dire addio a Berlusconi è stato Franco Busnelli. L'ex presidente del consiglio, ex An, ha aderito alla neocivica degli ex assessori Michele Santoro e Claudio Scolari, spiegando il cambiamento con la difficoltà di operare all'interno di questa amministrazione per chi è dell'area Pdl Cesano. Un addio amaro, e anche lui, come Ceccarello e Cannizzaro, non ha preso posizione, dichiarandosi libero di votare prò o contro le proposte di maggioranza e opposizione. L'ennesimo colpo di scena del teatrino della politica cesanese è stato accompagnato dalla solita valanga di critiche delle minoranze. L'ex sindaco Paolo Vaghi guarda con indignazione il declino del profilo politico cittadino: «Sono oltre trent'anni che a Cesano non accade una cosa del genere». Pietro Nicolaci capogruppo Pd si è concentrato sulla mancanza di collaborazione: «La scorsa settimana avevamo rinviato l'ordine del giorno per lavorare insieme nel rispetto della neonata lista civica, invece avete ancora scelto il presidente da soli, senza interpellarci». Ermetico e concreto Alessandro Scaglione, "Italia dei valori", che ancora una volta invita il sindaco a dimettersi.

Passiamo, sempre dalla penna di Cristina Marzorati, alla polemica tra l'ex Vicesindaco ed Assessore ai Servizi Sociali Claudio Scolari ed il Sindaco Marina Romanò "Scolari vs Sindaco «Si era soffocati da intrusioni extracomunali»":

«Il mio ex vicesindaco? Non ricordo nemmeno il nome». Così il primo cittadino, Marina Romanò aveva risposto alla domanda se fosse stupita della scelta di Claudio Scolari, ex vicesindaco, di aver aderito all'associazione "Un futuro per Cesano", fondata con un altro ex della sua prima giunta, Michele Santoro. Le parole di Romanò non potevano lasciare indifferente Scolari, che in un'accorata lettera spera in un nostro errore. «Numerose persone mi hanno contattato per esprimere la loro incredulità alle parole del sindaco - scrive Scolari - ciò dimostra che sono ancora tanti quelli che ricordano il nome del primo vicesindaco e assessore ai servizi sociali della giunta Romanò. Tuttavia voglio pensare che il vostro giornalista abbia travisato e che la frase citata: «Chi è il mio ex vicesindaco? Non ricordo nemmeno il nome», sia solo il frutto di un'incomprensione. Ne sono convinto, altrimenti dovrei pensare che il nostro sindaco ha la memoria corta. Nell'anno di assessorato ho dato il massimo, cercando di non dimenticare che noi eravamo lì perché i cittadini ci avevano votati ed era evidente la voglia di cambiamento. Un cambiamento che tardava a decollare, soffocato da intrusioni extra-comunali che condizionavano le scelte dell'amministrazione. Da qui la decisione di dare dimissioni sofferte, ma doverose, tenuto conto delle difficoltà riscontrate nel portare avanti il programma elettorale. Questo periodo è stato intenso per le persone che ne fanno parte e dimenticarle è segno d'irresponsabilità. Un amministratore pubblico non deve dimenticare il passato, il ricordo serve per non commettere errori. Concludo con la speranza che il sindaco abbia la cortesia di smentire quanto scritto». Ci spiace deludere Scolari, ma noi non abbiamo travisato e il sindaco non ci ha mai smentiti.


Veniamo alle parole del Capogruppo (dimissionario) del Pdl in Consiglio Comunale, sempre riportate da Cristina Marzorati "Rovelli: «Rimetto il mio mandato, qui è come Beautiful»":

Dall'ennesimo consiglio comunale al vetriolo chi ne esce con le ossa rotte, ma a testa alta, è il capogruppo Pdl Andrea Rovelli. In perenne pole-position per diventare il presidente del "parlamentino locale", finisce sempre nell'angolo, eppure rimane fedele, ma quando giovedì anche l'amico Franco Busnelli ha "tradito", è stato lui a lanciare il grido d'allarme. «Stupito e addolorato per l'addio di Busnelli - ha dichiarato - rimetto il mio mandato nelle mani del gruppo e del partito. I fatti che ci vedono protagonisti, appassionerebbero le massaie cesanesi più di Beautiful con assessori e consiglieri che facevano parte del Pdl e che ora sono in un altro contenitore, sembrano reduci da un rapimento, tutti uniti, sputati fuori uno a uno dalla balena, rimane da capire chi sia Pinocchio. Chi oggi rimane a lavorare in silenzio, sembra un passeggero di terza classe del Titanic, vediamo l'iceberg, il capitano (sindaco ndg.) o cambia rotta o abbandona la nave, deve dimostrare di fare politica». Parole che hanno spinto Marina Romanò a parlare: «Per curare il malessere continuerò a essere disponibile come sempre, se volete parteciperò anche alla conferenza dei capigruppo».


Cambiamo argomento, passando alla questiona 'ndrangheta a Cesano Maderno, grazie ad un articolo scritto da Paola Farina "Beni 'ndrangheta: sequestro di maxi villa e appartamenti":

Una villa su tre piani. E due appartamenti. Erano nelle disponibilità degli affiliati della 'ndrangheta, membri delle cosche sgominate lo scorso luglio con l'operazione "Infinito" dei carabinieri di Monza, Desio e Seregno. Ieri mattina la Guardia di Finanza di Milano è arrivata in città per sequestrare i tre immobili, nell'ambito dell'operazione "Neverending" che ha portato, nel complesso, al sequestro di beni per 15 milioni di euro tra la Lombardia e la Calabria e si aggiungono a quelli già sequestrati a luglio (del valore di circa 50 milioni) . La villa di Cesano, in via Verbano 1, è riconducibile a Natale Marrone, uno degli arrestati, membro del "locale" di Desio. Del fratello Ignazio Marrone è invece uno dei due appartamenti sequestrati. Il secondo, in via della Liberazione, è di Giuseppe Sgrò, altro membro della 'ndrina che aveva base a Desio. I sequestri preventivi, disposti dal Gip di Milano Andrea Ghinetti, sono stati effettuati con l'obiettivo della confisca. In base alle norme antimafia, infatti, l'Autorità Giudiziaria deve disporre la confisca di beni sospetti, quando l'indagato per gravi delitti, tra cui l'associazione a delinquere, non è in grado di dimostrarne la legittima provenienza. 
In questo caso, il giudice ha riscontrato una eccesiva sproporzione tra i redditi dichiarati dai boss e il patrimonio accumulato. In base alle indagini, molti degli affiliati risultavano nullatenenti, ma poi riuscivano a pagare il mutuo per comprare case e terreni. Gli accertamenti di tipo patrimoniale che hanno riguardato circa 1600 persone fisiche e giuridiche, tra boss, loro familiari e società, condotti dal Gico della Guardia di Finanza, sono stati effettuati attraverso un software chiamato "Molecola", grazie al quale è stato messo a confronto il profilo patrimoniale reddituale di ciascuno con i beni effettivi. Col sistema, sono state quindi accertate le sproporzioni. Alcuni dei beni sequestrati stavano per essere venduti; per questo i pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano coordinati da Ilda Boccassini hanno disposto il sequestro d'urgenza. Nel complesso, l'operazione di ieri ha portato al sequestro di 39 abitazioni, 37 box, 14 locali commerciali o magazzini, 6 aree edificabili nelle Provincie di Milano, Varese, Pavia, Bergamo, Como, Lecco, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. In Brianza sono stati individuati una ventina di immobili, tra terreni, garage, capannoni e appartamenti. Tra tutti spicca la villa di Cesano.


Nel frattempo sono iniziati i lavori della Commissione Antimafia a Cesano, come scrive Cristina Marzorati "Debutto per la Commissione antimafia":

«Esaminare i bandi di gara, fare luce su quello che è accaduto, tutelare il personale dell'ente e ripensare all'assegnazione dei cantieri, magari non mettere sempre al primo posto il ribasso a base d'asta». Così Leonardo Guanziroli, “ViviCesano", in merito alla prima convocazione di una commissione che si potrebbe definire tristemente storica per Cesano: la commissione antimafia, Guanziroli, nelle vesti di presidente, ha riunito lo scorso martedì 30 novembre Sergio Monti Pd, Alessandro Scaglione "Italia dei valori", Andrea Copreni Pdl eletto vicepresidente, Chiara Mornatta Pdl eletta segretaria (assente per un treno partito in ritardo) e Fabio Milan Pdl. «C'è stata unanimità di scopi e d'intenti - afferma soddisfatto Guanziroli - le idee sono tante. A gennaio ci ritroveremo e per primavera pensiamo a un incontro pubblico sul tema della legalità, lavoreremo poi per tutelare l'ente».


Infine, un breve articolo sulla quesione depuratore Nylstar alla Snia "Nylstar, si attende la conferenza":

«Durante la conferenza di giovedì 9 dicembre, dedicata al Pgt, presenterò un documento di pianificazione dell'ex Nylstar alla Snia». Così Fabrizio Bonafede, vicesindaco e assessore all'Urbanistica, in merito alla vendita all'asta del depuratore al servizio dell'ex fabbrica del Villaggio Snia. L'argomento è stato oggetto di un rapido dibattito in aula, durante l'ultima seduta del consiglio comunale di giovedì, quando Alessandro Scaglione della "Italia dei Valori" ha chiesto chiarimenti sull'acquisizione della superficie da parte della Bte, ditta di Napoli che già in passato si era detta interessata a trasformare questo sito, in particolare il comparto depuratore, in un centro per la raccolta e smaltimento dei fanghi industriali. Scaglione ha cercato di capire se la strada sia ancora questa; il vicesindaco Bonafede non è entrato nei dettagli, rinviando alla conferenza di giovedì 9.

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