Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le notizie relative alla nostra Città oggi in edicola sul Giornale di Seregno. Iniziamo dalla situazione interna al Pdl locale, la cui crisi potrebbe avere riflessi già nel Consiglio Comunale di questa sera "Rovelli ancora alla guida del Pdl":
«E' ancora Andrea Rovelli il nostro capogruppo - ha dichiarato con decisione Andrea Copreni, giovane esponente del Pdl - In seguito alla defezione di due consiglieri aveva deciso di rimettere il mandato nelle mani del partito. Tuttavia abbiamo constatato che non c'è alcun problema politico all'interno del gruppo e abbiamo quindi deciso di riconfermarlo nel suo incarico». Una decisione resa impellente dalla convocazione di un nuovo Consiglio comunale, fissata per stasera, voluta fortemente dall'opposizione, che ha minacciato di ricorrere al Prefetto in caso di rinvio. Insomma nessuna spaccatura, nessun contrasto, anche se all'ultima conferenza dei capigruppo del Pdl non si è presentato nessuno. «Non sono potuto andare per impegni personali - ha dichiarato lo stesso Rovelli - e nessuno è riuscito a sostituirmi». Fra i punti più caldi della prossima seduta quello della commissione Pedemontana. Una proposta partita dai banchi dell'opposizione e osteggiata dalla Lega, che però ha raccolto consensi proprio nelle fila del Pdl.
E sempre nel centrodestra cesanese si notano ulteriori segnali di fermento "Fabio Busnelli fra i fondatori di futuro e libertà":
Un circolo del Fli apre anche in città. Fra i primi adesori Fabio Bunelli, fratello del consigliere Franco fuoriuscito dal Pdl per passare alla lista civica «Un futuro per Cesano». Ex Dc, è stato lui stesso consigliere comunale fino al 1990 e due anni fa ha militato nelle file di un «Patto per Cesano», la lista civica Crenna. Adesso ha deciso di ricominciare a fare politica, entrando nel partito fondato da Fini. «Ultimamente la situazione politica sta degenerando sempre di più - ha dichiarto Busnelli - A dettare le scelte sono sempre interessi di altra natura, non certo fare il bene dei cittadini. Noi scendiamo in campo con altri scopi e idee». A comporre il gruppo, che non ha ancora una sede ufficiale, sono una quindicina di persone. «A partire da gennaio inizieremo a riunirci - ha aggiunto Busnelli - Voglio innanzitutto smentire le voci che sono circolate sulla possibile adesione di consiglieri comunali di altri partiti. Non ce ne sono, è per lo più gente nuova che non si è mai occupata di politica. Ad unirci il manifesto di Futuro e Libertà, fatto di valori certi in cui crediamo». Per il momento a far parte del gruppo sono circa una quindicina di iscritti, fra i quali anche Domenico Mantella, giovane al primo approccio al mondo della politica. Nel frattempo la neonata formazione è in cerca di una sede dopo la presentazione ufficiale avvenuta lunedì a Monza. «Non posso che esprimere soddisfazione - ha commentato il presidente del coordinamento provinciale Anna Mancuso - E' una nuova apertura, di persone lontane dai meccanismi del Pdl, che hanno voglia di tornare a credere nella politica».
Passiamo alla questione del supporto alle associazioni locali da parte dell'amministrazione comunale "Emergenza sedi, per la «soluzione» ci pensa il comune":
L'Amministrazione cerca di far fronte all'emergenza sedi per le associazioni della città, riorganizzando gli spazi disponibili sul territorio. L'obiettivo quello di rispondere alle numerose richieste di gruppi di volontari e adeguare le necessità di ciascuna associazione con gli spazi a disposizione. Un primo riassetto riguarderà l'edificio di via Borromeo che in passato aveva ospitato il Consorzio area alto milanese (Caam): una parte dell'immobile, e più precisamente due locali rispettivamente di 95 e 60 metri quadrati, serviranno per accogliere la sede del Club alpino Italiano e la sede dell'«Atletica Cesano Maderno». Gli ambienti lasciati liberi dal Cai, situati nella scuola Montessori di via Riccione, verranno così utilizzati per accogliere la sede dell'Associazione anziani Villaggio Snia che troveranno a loro disposizione una superficie complessiva di 107 metri quadrati, maggiormente funzionale alle attività svolte in settimana, nei giorni festivi e alla sera. A sua volta, il trasferimento dell'Associazione anziani libererà i locali di via Marconi (155 mq) che verranno destinati all'associazione Insieme per il Villaggio.
Con il nuovo anno, anche gli anziani avranno a disposizione il nuovo spazio di Cascina Gaeta in via Santa Lucia (100 metri quadrati), recentemente aperto al pubblico in occasione dell'inaugurazione ufficiale della Farmacia comunale numero 4, stante la posizione confinante dei locali. Si sono invece già insediati presso l'ex scuola di via Diaz, a Cassina Savina, le associazioni Vivere il Palazzo e il giardino Arese Borromeo (28 mq), finora senza sede sul territorio comunale, e l'Associazione culturale Esedra teatro (25 mq). «Rappresenta la conclusione di un percorso progettuale reso possibile grazie al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti - ha dichiarato il sindaco Marina Romanò - si è operato, con solerzia ma con la doverosa attenzione, affinchè a ciascuno potesse essere assegnato uno spazio conforme non solo nelle dimensioni, ma anche nelle potenzialità e alle attività di ciascun gruppo. L'accordo stipulato dimostra come l'Amministrazione non solo abbia a cuore chi operi sul territorio e per il territorio, ma conferma l'apertura al dialogo quale strumento per raggiungere quegli obiettivi che si prefiggono di gratificare chiunque sia impegnato per migliorare la città».
Nonostante i toni soddisfatti del Sindaco, scopriamo in realtà che non tutte le associazioni presenti sul territorio hanno ricevuto le stesse attenzioni "Escluse «Le Stelle» e Auser, a rischio chiusura":
Qualche associazione è entusiasta della nuova sede, altre ancora si trovano costrette ad accontentarsi e c'è chi invece rimane ancora in cerca di una collocazione. «La nuova sede di Cascina Gaeta è bella, ma a preoccuparci è l'arredo - ha commentato Felice Ricci , presidente dell'associazione anziani - Ci auguriamo che un intervento simile possa essere realizzato anche al Molinello». Soddisfatto il presidente Cai, Orianno Bini, che però ha richiesto di posticipare il trasferimento a metà marzo, a conclusione della stagione sciistica. Qualche riserva l'ha invece espressa il commissario del centro anziani del Villaggio Snia, Claudio Coloretti. «La nuova sede è più piccola e insufficiente per rispondere alle esigenze di ben 161 iscritti - ha spiegato Coloretti - Vorrei ci venisse almeno concesso l'utilizzo della saletta adiacente, ora adibita a magazzino». Lo stesso presidente dell'associazione «Vivere il palazzo», Corrado Mauri, ha espresso rammarico per la distanza della nuova sede da Palazzo Borromeo, fulcro delle attività dell'associazione. Rimane ancora senza un luogo dove riunirsi la cooperativa «Le stelle», in cui soccorso era giunta la proposta del Partito Democratico, e l'Auser. «Non chiediamo soldi al Comune - ha commentato il presidente della cooperativa Daniela Scotti - ma di veder riconosciuto il nostro lavoro».
Altro fronte caldo resta quello dell'accademia musicale "«Per l'accademia serve più sostegno da parte del comune»":
«Abbiamo bisogno di un sostegno, è necessario che l'Amministrazione pubblicizzi la presenza e la qualità della nostra Accademia». E' un appello accorato quello lanciato la scorsa settimana dal maestro Aida Fino, direttrice della «Civica Accademia Musicale Sperimentale», esasperata dallo scarso numero degli allievi di quest'anno. L'occasione per parlarne è il doppio concerto natalizio, quello tenutosi lo scorso mercoledì presso la casa di riposo «don Meani» e la successiva manifestazione serale che ha portato tutti gli allievi a esibirsi presso la sala Aurora di Palazzo Borromeo. «Quest'anno accademico si sono iscritti sessanta ragazzi, solo sessanta aspiranti musicisti, il che fa si che il costo d'iscrizione rimanga tuttora eccessivamente elevato: per i 10 mesi di studio la quota si aggira sui 1200 euro, risultando quindi maggiorata di più di un terzo rispetto allo scorso anno - ha spiegato la Fino, per poi continuare - Si tratta di un problema che si ripercuote direttamente sulle famiglie e sui giovani talenti. Qualcuno ha dovuto interrompere il suo corso di studi musicali, alcune famiglie hanno dovuto scegliere a malincuore quale dei due figli mandare all'accademia, il che è molto triste. L'assessore Pometto ci spiega che per arrivare a meno di 1000 euro (un prezzo di mercato, competitivo) dobbiamo avere più studenti, arrivare almeno al centinaio. Ma ovviamente si rende impossibile aggiungere iscrizioni senza un'adeguata campagna pubblicitaria». La richiesta è quindi che l'Amministrazione prenda a cuore l'accademia comunale «Ma bisogna partire da gennaio, senza attendere oltre - insiste Aida Fino - per non arrivare al prossimo giugno brancolando nel buio come quest'anno accademico, quando le lezioni sono iniziate con due mesi di ritardo per via del taglio ai fondi. L'accademia è civica, è il Comune che si deve far portavoce di questa incredibile risorsa che è sul territorio, portando la musica nelle scuole e coltivando le passioni dei nostri giovani».
Arriva anche a Cesano la protesta degli studenti contro la riforma Gelmini "Protesta «culturale» contro la riforma al Majorana":
Non si tratta di «occupazione» o di «autogestione». Fra venerdì e sabato gli studenti dell'istituto «Ettore Majorana» hanno voluto manifestare organizzando una serie di momenti «culturali», alternativi alla classica programmazione scolastica. «L'intento è proprio quello di dimostrare che è possibile manifestare il proprio dissenso con forme di protesta pacifiche - ha spiegato Francesco Stefano Iovine , rappresentante di istituto - Vogliamo far capire a tuti che con questa politica di taglia alla scuola non si può andare avanti». I ragazzi hanno organizzato un Cineforum con la proiezione di film come «Gomorra» e in biblioteca è stato proiettato un documentario riguardante la teoria del complotto dell'11 settembre. Non solo, perchè si sono tenuti anche convegni e dibattiti su temi d'attualità come quello sulla droga, sulle energie alternative e sulla violenza contro le donne. Gli studenti hanno potuto prendere parte a laboratori di graffiti e disegno, di giocoleria e musica.Un occhio di attenzione alla solidarietà con l'iniziativa «Una fetta per Haiti». Studenti e insegnanti hanno venduto dei dolci ad un banchetto posto nell'atrio della scuola, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Nella giornata di venerdì erano già stati raccolti circa 100 euro. Infine spazio anche allo sport in palestra, dove è stato organizzato un torneo di pallavolo. «La riforma ha portato a una drastica riduzione delle ore scolastiche - ha concluso Iovine - Basta far un confronto fra il vecchio liceo tecnico scientifico e quello delle scienze applicate. Tutto a discapito delle lezioni di laboratorio, fondamentali per capire i risvolti pratici di ciò che studiamo sui libri. Per non parlare di insegnati e assistenti di laboratorio che si troveranno senza posto di lavoro».
L'amministrazione comunale aderisce ad un'iniziativa dell'associazione dei comuni lombardi per favorire il credito alle imprese locali "«Sbloccacrediti», in aiuto delle imprese":
Uno strumento per aiutare le piccole e medie imprese. L'Amministrazione comunale ha aderito all'accordo «Unioncamere - Anci Lombardia», che vede la partecipazione di UniCredit, relativo all'istituzione di un fondo di garanzia di 10milioni di euro per l'anticipazione dei crediti vantati da micro e piccole imprese lombarde per lavori, servizi e forniture. Il provvedimento consente alle imprese di incassare i crediti, di importo massimo pari a 15mila euro oltre Iva, vantati nei confronti del Comune. Il pagamento, assicurato dal fondo di garanzia, non comporta costi di alcun tipo. Le imprese che intendono usufruire di tale opportunità possono rivolgersi, entro il 31 dicembre 2012, direttamente al Comune. «La delibera va incontro alle esigenze delle piccole imprese che operano con il Comune, in ritardo nei pagamenti per problemi legati al rispetto del Patto di stabilità - sottolinea l'assessore alle Risorse economiche Fabio Pometto - "SbloccaCrediti" permette l'incasso dei crediti in tempi brevi, in modo semplice e snello e, soprattutto, senza che ciò comporti interessi, commissioni o spese di altro tipo».
E veniamo al capitolo ordine pubblico, con l'attenzione ancora una volta concentrata sul quartiere Snia "«I mali della snia: criminalità minorile e menefreghismo»":
«Un ambiente poco pulito, dove in molti sanno e nessuno parla. Menefreghismo e omertà , sono i mali che stanno alla base della lunga serie di furti e vandalismi che stanno flagellando il Villaggio Snia». Una dura requisitoria quella pronunciata dal sacerdote residente, don Ambrogio Pirovano , che denuncia a muso duro una banda di ragazzi che agisce su commissione, approfittando della connivenza di molti. Nemmeno la chiesa parrocchiale e l'oratorio sono stati risparmiati dall'assedio dei ladri. Hanno provato più volte a scassinare le porte dell'oratorio e a forzare la sagrestia, l'ultima volta dieci giorni fa, ma senza successo. «So chi sono e non sono l'unico a sapere - ha raccontato don Ambrogio - Purtroppo si tratta di ragazzi che abitano nel quartiere. Una vera e propria banda che compie furtarelli e bravate di ogni genere. In molti casi portano via oggetti che sanno di poter poi rivendere, su commissione». Un gruppo composto da giovani, molti ancora minorenni, che abitano alla Snia e girano per il quartiere a bordo dei motorini. Frequentano abitualmente la parrocchia e il sacerdote li conosce bene. «Il vero problema è l'assenza totale delle famiglie e della scuola - ha raccontato il don - Non hanno lavoro, sono privi di istruzione e l'unica cosa che vogliono è procurarsi denaro in modo semplice. Spesso vengono in parrocchia, ma l'unico scopo è quello di controllare se c'è qualcosa da "sgraffignare"». Tornano poi nella notte a cercare di forzare le serrature, nel tentativo di entrare. «Lo fanno con strumenti di fortuna e senza successo - ha aggiunto il religioso - Ma possono diventare pericolosi». Bravate e «ripicche», un problema legato al disagio giovanile che diventa sempre più urgente. «Il problema più grosso tuttavia non sono i ragazzi, ma la comunità - ha concluso il sacerdote - C'è molta omertà , in tanti sanno ma preferiscono tacere e coprire tutto. Alla Snia l'ambiente è poco pulito, fra menefreghismo e giri poco chiari».
Vediamo quali sono le opinioni di alcuni rappresentanti dei cittadini in merito alla questione "«Lotta al clima di impunità»":
Edgardo Zilioli, presidente del Comitato della Snia «Non bisogna più tollerare vandalismi, chi danneggia va sanzionato. Dall'omissione di custodia di minori, fino al risarcimento danni, nessuno sconto». Un problema che a parere del presidente del Comitato è legato a un clima di impunità e di lassismo. «La comunità è disgregata, la parrocchia ormai è sempre più spenta nonostante gli sforzi del sacerdote. Non esiste più un punto di riferimento, di aggregazione. Il fenomeno può essere contrastato con il supporto della gente, che deve essere messa nelle condizioni di potersi fidare e denunciare i crimini».
Come negli interventi precedenti, anche il consigliere comunale Pdl Fontana punta il dito contro la disgregazione della società "«Comunità disgregata»":
Negli ultimi dieci anni il problema della sicurezza diventa sempre più allarmante - ha dichiarato il consigliere comunale del Pdl, Gennarino Fontana di fronte ai recenti fatti di cronaca che si sono susseguiti al Villaggio Snia - La comunità è sempre più spezzata. Numerose le segnalazioni di giri di spaccio di droga soprattutto nella zona dei parchetti pubblici, a preoccupare è soprattutto la criminalità minorile. Giovani spacciatori arrivano a cercare nuovi clienti persino in parrocchia. Ne ho visto entrare uno domenica scorsa completamente fatto, che ho invitato ad uscire. Bisogna sensibilizzare la gente e invitare a collaborare con le Forze dell'Ordine».
Il Sindaco, invece, la pensa diversamente, e ritiene tra l'altro che non ci sia alcun allarme "«Delinquenza in aumento per la crisi»":
«Il problema della sicurezza c'è, non solo alla Snia - ha spiegato senza mezzi termini il sindaco Marina Romanò - La crisi economica, la mancanza di denaro spinge molti disperati a darsi al crimine». Un incremento di furti, che si registra in particolare nel periodo che precede le festività natalizie. «Ho incontrato il tenente dei Carabinieri Gentilini e il comandante Tagli proprio per confrontarmi con loro sulla questione - ha aggiunto il sindaco - Per il momento comunque si tratta di episodi controllabili, che rientrano nella normalità. Non c'è alcun allarme». Una questione che non riguarda solo il Villaggio Snia. «Furti in appartamento sono stati registrati anche a Cascina Gaeta. Caso particolare è che i malviventi non agiscono di notte, ma già alla sera - ha concluso il sindaco - Tuttavia i controlli sono stati intensificati, c'è un'attenzione crescente delle forze dell'ordine, che pattugliano il territorio».
Tornando per un attimo alle inchieste sulla 'ndrangheta "Condannato per scarico abusivo, ma era già morto":
E' stato condannato al pagamento di 6 mila euro di multa per aver buttato macerie edili non bonificate in un'area situata in via dei Boschi. Peccato che l'ammenda non potrà mai essere liquidata, perchè Saverio Moscato , fratello di Annunziato Giuseppe Moscato , attualmente rinchiuso in carcere con l'accusa di associazione mafiosa, sia deceduto a 51 anni, sei mesi prima della sentenza.Un caso quanto mai singolare perchè nè il legale di Moscato, l'avvocato Rocco Condello , nè tantomeno il giudice Maria Francesca Chiuri erano a conoscenza che l'imputato nel frattempo fosse deceduto.Sta di fatto che mercoledì scorso al Tribunale di Desio si è tenuto un processo dove è stata condannata una persona che non c'è più.I fatti risalgono al 2006 quando Moscato era legale rappresentante della «Nuova Tpe», società che si occupa di rivendita di materiali edilizi con sede in città , in via Trento, 26.Secondo l'accusa, l'azienda avrebbe gettato delle macerie edili non bonificate in quest'area di 200 metri quadri di proprietà della Nuova Tpe.Assolte invece perchè estranei al fatto due persone in carico a una ditta varedese che si occupava di trasportare il materiale nell 'area di via Dei Boschi.Il giudice Maria Francesca Chiuri ha ritenuto ininfluente la dichiarazione di un testimone che diceva di aver notato un mezzo della società di Varedo far dietro front alla vista di alcuni ispettori giunti appositamente per verificare la tipologia del materiale scaricato nell'area desiana.Mercoledì scorso il processo è giunto alle battute finali, ma nessuno era a conoscenza che nel frattempo l'imputato era passato a miglior vita.Il giudice Maria Francesca Chiuri del Tribunale di Desio ha ritenuto Saverio Moscato colpevole condannandolo al pagamento di una sanzione di 6 mila euro. Somma che non sarà mai versata perchè l'allora legale rappresentante della Nuova Tpe è deceduto sei mesi fa.
Infine, ecco due articoli sul nuovo progetto di InnovA21 "Una rete di famiglie per uno stile di vita più «sostenibile»":
Una rete di famiglie «sostenibili» per la tutela dell'ambiente. E' il nuovo progetto elaborato dall'agenzia InnovA21. La famiglia è il principale soggetto economico della società ed è la sede di quelle relazioni interpersonali che sottendono all'educazione e alla formazione dell'individuo. Tali caratteristiche la rendono un interessante luogo per veicolare la cultura della sostenibilità, che sappia radicare nella pratica quotidiana stili di vita più virtuosi. E' soprattutto nell'ambito famigliare che si formano le abitudini del singolo individuo in termini di mobilità, produzione di rifiuti, acquisti, consumi energetici e idrici, quindi se si forniscono alle famiglie i corretti strumenti di valutazione delle proprie performance ambientali, si attua un'importante strategia di sviluppo sostenibile nel territorio. Ed è proprio questa la sfida dell'agenzia InnovA21 per il 2011: indurre un cambiamento che sia concreto e misurabile in almeno 100 famiglie residenti nel territorio dei propri comuni soci. Una sfida resa possibile grazie al contributo di 45 mila euro di Fondazione Cariplo, ottenuto vincendo il bando «Educare alla sostenibilità 2010", e soprattutto grazie al sostegno dei Comuni soci.
La sensibilità ambientale delle famiglie è in netto aumento, tuttavia questa sensibilità non riesce ancora a tradursi in pratiche quotidiane, per una mancanza di informazione e formazione adeguate. Per questo il progetto propone un percorso educativo che mira a sensibilizzare le famiglie alla sostenibilità ambientale e vuole renderle attori consapevoli della società locale. Verrà proposto alle famiglie di costituire una rete delle famiglie sostenibili, a cui potranno aderire liberamente, impegnandosi a fornire i dati relativi alle proprie performance ambientali, a partecipare a laboratori formativi all'interno dei quali le famiglie più virtuose potranno presentare a tutti le proprie buone pratiche consolidate e a monitorare le modifiche dei cambiamenti dei propri stili di vita.Gli argomenti affrontati saranno principalmente la riduzione della produzione dei rifiuti e la loro corretta differenziazione, la mobilità sistematica collegata alla vita familiare, i consumi idrici ed energetici in casa e gli acquisti consapevoli. Le attività saranno realizzate con il coinvolgimento delle associazioni del territorio e dei diversi luoghi di incontro e di partecipazione famigliare.
Il progetto è sostenuto fortemente dal Sindaco Romanò "Il Sindaco: «Viene chiesto un piccolo sforzo per offrire un grande dono all'ambiente»":
Fra i sostenitori del progetto di InnovA21, in prima linea i sindaci Marina Romanò e Anna Maria Frontini di Barlassina . «L'educazione alla cultura sostenibilità rappresenta il mezzo per tradurre in fatti concreti quelli che sono i valori legati al rispetto dell'ambiente e alla sua tutela - ha dichiarato Romanò - Un ruolo essenziale lo ricoprono le famiglie, dove questa pratica di attenzione e di riuso può e deve essere coltivata quotidianamente, tanto più in un periodo di particolare consumo quali sono le festività natalizie. Alle famiglie chiedo un piccolo sforzo per offrire un dono all'ambiente. Spesso è sufficiente una semplice chiacchierata per trasformare una buona usanza in un consiglio di rapida diffusione». « «Ridurre, riusare, riciclare» è il motto che ogni famiglia dovrebbe appendere in cucina - ha ribadito Frontini - Dobbiamo cominciare a pensare che pur vivendo in una società consumistica uno stile di vita più sobria, coscienziosa ed etica. La salute del pianeta è nelle nostre mani ed è partendo dalla nostra famiglia, modificandone le abitudini, non consumando risorse superiori a quelle necessarie, che ognuno di noi può far la propria parte».
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